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Wednesday, September 2, 2020

Grice ed Arcais

Paolo Flores d'Arcais Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Jump to navigationJump to search Nota disambigua.svg Disambiguazione – "Flores d'Arcais" rimanda qui. Se stai cercando altre persone con lo stesso cognome, vedi Flores D'Arcais. Paolo Flores d'Arcais (Cervignano del Friuli, 11 luglio 1944) è un filosofo, pubblicista e ricercatore universitario italiano, direttore della rivista MicroMega. È stato collaboratore de la Repubblica, il Fatto Quotidiano, El País, Frankfurter Allgemeine Zeitung e Gazeta Wyborcza.   Indice 1 Biografia 2 Impegno politico 3 Opere 4 Note 5 Voci correlate 6 Altri progetti 7 Collegamenti esterni Biografia Ha sempre unito l’attività di studioso, il lavoro editoriale e l’impegno civile. Educazione intensamente cattolica. Abbandona la fede nella primavera del 1961. Maturità scientifica nel 1962, maturità classica nel 1963. Si iscrive al partito comunista (e federazione giovanile) nell’autunno 1963, entrando all’università. Nel 1964 è segretario del Circolo universitario comunista e nell’estate frequenta la scuola centrale di partito “Marabini” a Bologna.  Allievo di Lucio Colletti, marxista eretico “dellavolpiano”, si laurea con lui nel 1969 con una tesi su “Marx interprete di Adamo Smith” e ne sarà a lungo uno degli assistenti. Espulso dal Pci nella primavera del 1967, è uno degli animatori del movimento studentesco del Sessantotto. Nel 1970 e ’71 pubblica la rivista “Soviet”. Nel 1976/7 la rivista “Il Leviatano”. Nel 1977 è l’organizzatore del convegno internazionale di tre giorni che apre la “Biennale del dissenso” della presidenza Ripa di Meana.  Nel 1978 viene chiamato a fondare e dirigere il “Centro culturale Mondoperaio” dal segretario del Psi Bettino Craxi (alleato delle sinistre di Giolitti e Lombardi). Prima iniziativa, il convegno internazionale “Marxismo, leninismo, socialismo”, relatori Cornelius Castoriadis, Gilles Martinet e Rudi Dutschke. Rompe con Craxi nel gennaio del 1980 quando questi cambia politica, spezza l’alleanza con Giolitti e Lombardi, torna al governo con la Dc.  Nel 1986 fonda insieme a Giorgio Ruffolo la rivista “MicroMega” (Ruffolo ne uscirà nel 1992, per contrasti su “Mani pulite”). Nel 1990 fonda la “sinistra dei club” con Alberto Cavallari e altre cinque personalità della società civile, per partecipare alla fondazione del Pds, che dovrebbe aprirsi alla società civile sulle ceneri dell’ex Pci. Lo abbandona un anno dopo, viste le promesse non mantenute. Nell’inverno 2000 è protagonista di una controversia pubblica col cardinal Ratzinger al Teatro Quirino di Roma. Nel 2002 organizza insieme a Nanni Moretti, Olivia Sleiter e Pancho Pardi la grande manifestazione dei “girotondi” del 14 settembre a piazza san Giovanni a Roma. Paolo Flores d'Arcais è "radicalmente ateo"[1].  Impegno politico Inizia presto ad occuparsi di politica nell'organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano, ma presto viene espulso dalla FGCI per la sua prolungata e grave attività frazionistica, cioè per la sua doppia militanza nella FGCI e nella Quarta Internazionale trotskista. Allievo e amico di Lucio Colletti, dopo esser stato uno dei protagonisti del "Sessantotto" romano, approda a posizioni di riformismo radicale e verso la fine degli anni settanta ha una breve ma vivida intesa con Bettino Craxi e Claudio Martelli, dai quali, tuttavia, si distacca ben presto.  Nel 1991 aderisce al Partito Democratico della Sinistra di Achille Occhetto entrando nella Direzione del movimento, da cui però fuoriesce due anni dopo poiché favorevole alla guerra del Golfo a differenza della linea maggioritaria del partito. Tra i promotori della breve stagione dei girotondi, tenta di proporre una lista di suoi candidati alle primarie dell'Ulivo per le elezioni politiche del 2006 ma come lui stesso deve ammettere "realizza un fallimento pieno e perfetto" raccogliendo appena 130 adesioni alla sua idea. Il 25 marzo 2008 annuncia su MicroMega che nelle elezioni politiche del 2008 avrebbe votato per il Partito Democratico in funzione anti-berlusconiana.[2] Il 29 gennaio 2009 decide di ritentare in politica prospettando il "Partito dei Senza Partito" insieme ad Antonio Di Pietro ed Andrea Camilleri per partecipare alle elezioni europee del 2009[3] ma, il 12 marzo dello stesso anno, viene annunciato il mancato accordo fra i tre. Per le elezioni politiche del 2013 ha dichiarato di votare la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.[4] Successivamente non nasconde le sue simpatie per il Movimento 5 Stelle per il quale dichiara di votare[5]. Tuttavia in seguito all'alleanza tra il Movimento 5 Stelle e la Lega si dice deluso dal Movimento, accusando in particolare Luigi Di Maio di avere tradito le promesse agli elettori.[6]  Opere Il maggio rosso di Parigi. Cronologia e documenti delle lotte studentesche e operaie in Francia, a cura di, Padova, Marsilio, 1968. Il piccolo sinistrese illustrato, con Giampiero Mughini, Milano, SugarCo, 1977. Il dubbio e la certezza. Nei dintorni del marxismo e oltre (1971-1981), Milano, SugarCo, 1982. L'esistenzialismo libertario di Hannah Arendt, in Hannah Arendt, Politica e menzogna, Milano, SugarCo, 1985. Oltre il PCI. Per un partito libertario e riformista, Genova, Marietti, 1990. ISBN 88-211-6279-6. Esistenza e libertà. A partire da Hannah Arendt, Genova, Marietti, 1990. ISBN 88-211-6622-8. L'albero e la foresta. Il partito democratico della sinistra nel sistema politico italiano, con Umberto Curi, Milano, FrancoAngeli, 1991. ISBN 88-204-6678-3. La rimozione permanente. Il futuro della sinistra e la critica del comunismo. Scritti 1971-1991, Genova, Marietti, 1991. ISBN 88-211-6898-0. Etica senza fede, Torino, Einaudi, 1992. ISBN 88-06-13001-3. Il disincanto tradito, Torino, Bollati Boringhieri, 1994. ISBN 88-339-0820-8. Hannah Arendt. Esistenza e libertà, Roma, Donzelli, 1995. ISBN 88-7989-151-0. Gobetti, liberale del futuro, in Piero Gobetti, La rivoluzione liberale. Saggio sulla lotta politica in Italia, Torino, Einaudi, 1995. ISBN 88-06-13642-9. Il populismo italiano da Craxi a Berlusconi. Dieci anni di regime nelle analisi di MicroMega, Roma, Donzelli, 1996. ISBN 88-7989-212-6. L'individuo libertario. Percorsi di filosofia morale e politica nell'orizzonte del finito, Torino, Einaudi, 1999. ISBN 88-06-15139-8. Il sovrano e il dissidente, ovvero La democrazia presa sul serio. Saggio di filosofia politica per cittadini esigenti, Milano, Garzanti, 2004. ISBN 88-11-60045-6. Dio esiste? Un confronto su verità, fede, ateismo, moderato da Gad Lerner, con Joseph Ratzinger, Roma, Somedia Gruppo editoriale L'Espresso, 2005. ISBN 88-8371-169-6. Il ventennio populista. Da Craxi a Berlusconi (passando per D'Alema?), Roma, Fazi, 2006. ISBN 88-8112-750-4. Hannah Arendt. Esistenza e libertà, autenticità e politica, Roma, Fazi, 2006. ISBN 88-8112-769-5. Atei o credenti? Filosofia, politica, etica, scienza, con Michel Onfray e Gianni Vattimo, Roma, Fazi, 2007. ISBN 978-88-8112-884-6. Dio? Ateismo della ragione e ragioni della fede, con Angelo Scola, Venezia, Marsilio, 2008. ISBN 978-88-317-9470-1. Itinerario di un eretico. Dialogo con Paolo Flores d'Arcais, di Marco Alloni, Lugano, ADV, 2008. ISBN 978-88-7922-035-4. A chi appartiene la tua vita? Una riflessione filosofica su etica, testamento biologico, eutanasia e diritti civili nell'epoca oscurantista di Ratzinger e Berlusconi, Milano, Ponte alle Grazie, 2009. ISBN 978-88-6220-068-4. Albert Camus filosofo del futuro, Torino, Codice, 2010. ISBN 978-88-7578-147-7. La sfida oscurantista di Joseph Ratzinger, Milano, Ponte alle Grazie, 2010. ISBN 978-88-6220-214-5. Gesù. L'invenzione del Dio cristiano, Torino, Add, 2011. ISBN 978-88-96873-33-5. Macerie. Ascesa e declino di un regime, Roma, Aliberti, 2011. ISBN 978-88-7424-761-5. Perché oggi, in Ernesto Rossi, Contro l'industria dei partiti, Milano, Chiarelettere, 2012. ISBN 978-88-6190-358-6. Democrazia! Libertà privata e libertà in rivolta, Torino, Add, 2012. ISBN 978-88-96873-73-1. Il caso o la speranza? Un dibattito senza diplomazia, con Vito Mancuso, Milano, Garzanti, 2013. ISBN 978-88-11-68459-6. La Guerra del Sacro. Terrorismo, laicità e democrazia radicale, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2016. ISBN 978-88-6030-793-4. Questione di vita e di morte, Einaudi, Vele, 2019. ISBN 9788806242558. Note ^ cfr., uno per tutti, il suo volume (a quattro mani con il cardinale Angelo Scola) "Dio? Ateismo della ragione e ragioni della fede" - Marsilio editore, 2008 ^ Dal sito di MicroMega ^ Articolo de El País, tradotto in italiano Archiviato il 30 giugno 2012 in Internet Archive. ^ Elezioni 2013 - Per chi votano Travaglio, Guzzanti, Scanzi, ecc. Tra Rivoluzione Civile e il Movimento 5 Stelle ^ La Repubblica del 19 novembre 2016 ^ Flores d'Arcais: “Il Movimento 5 Stelle non esiste più”, su micromega-online. URL consultato il 24 aprile 2019. Voci correlate MicroMega (periodico) Altri progetti Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni di o su Paolo Flores d'Arcais Collegamenti esterni Paolo Flores d'Arcais, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata Opere di Paolo Flores d'Arcais, su openMLOL, Horizons Unlimited srl. Modifica su Wikidata Registrazioni di Paolo Flores d'Arcais, su RadioRadicale.it, Radio Radicale. Modifica su Wikidata Sito ufficiale di MicroMega. Undici riflessioni sui movimenti articolo pubblicato sul numero 2 del 2002 di MicroMega. Intervista a D'Arcais sul ventennale della rivista. Il blog di Paolo Flores d'Arcais, su ilfattoquotidiano.it. Controllo di autorità VIAF (EN) 46769094 · ISNI (EN) 0000 0000 8124 6678 · SBN IT\ICCU\CFIV\061935 · LCCN (EN) n84192448 · GND (DE) 115644644 · BNF (FR) cb11930460f (data) · BNE (ES) XX929402 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n84192448 Biografie Portale Biografie Editoria Portale Editoria Filosofia Portale Filosofia Categorie: Filosofi italiani del XX secoloFilosofi italiani del XXI secoloGiornalisti italiani del XX secoloGiornalisti italiani del XXI secoloNati nel 1944Nati l'11 luglioNati a Cervignano del FriuliDirettori di periodici italianiFilosofi atei[altre]

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