Tuesday, September 1, 2020
Grice e Credaro
Luigi Credaro Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Jump to navigationJump to search Luigi Credaro LuigiCredaro.jpg Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia Durata mandato 31 marzo 1910 – 19 marzo 1914 Monarca Vittorio Emanuele III di Savoia Capo del governo Luigi Luzzatti, Giovanni Giolitti Predecessore Edoardo Daneo Successore Edoardo Daneo Legislature XXIII. XXIV Senatore del Regno d'Italia Legislature XXV Legislatura del Regno d'Italia Sito istituzionale Dati generali Università Università degli Studi di Pavia Professione pedagogista professore universitario Luigi Credaro (Sondrio, 15 gennaio 1860 – Roma, 15 febbraio 1939) è stato un politico, storico della filosofia, pedagogista e accademico italiano. Indice 1 Biografia 2 Onorificenze 3 Opere 4 Note 5 Voci correlate 6 Altri progetti 7 Collegamenti esterni Biografia Casa natale di Luigi Credaro Laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Pavia nel 1885, dove fu convittore del Collegio Ghislieri, divenne insegnante di liceo. Nel 1889 si recò a Lipsia per perfezionarsi nello studio della filosofia e della psicologia; ebbe come maestro Wilhelm Wundt. Tornato in Italia, insegnò a Pavia, ove ebbe la cattedra di Storia della filosofia. Nel 1907 fondò la Rivista pedagogica. Nel 1901 gli fu affidata la cattedra di Pedagogia alla Sapienza - Università di Roma, ove insegnò sino al 1935. Fu deputato del Partito Radicale e ministro della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia nei governi Luzzatti e Giolitti IV tra il 1910 e il 1914. In tale veste, nel 1911, istituì il Liceo moderno. Fu relatore nella presentazione della Legge del 24 dicembre 1904 nº 689, che istitutiva dei Corsi di perfezionamento, o più comunemente Scuole pedagogiche, di durata biennale, di preparazione per l'esercizio all'ispettorato o per la direzione didattica delle scuole. Fu l'ispiratore della legge Daneo-Credaro del 1911, che stabiliva che lo stipendio dei maestri delle scuole elementari fosse a carico del bilancio dello Stato, e non più dei Comuni, contribuendo così in maniera determinante all'eliminazione dell'analfabetismo in Italia. Prima di questa legge, infatti, i comuni di campagna e quelli più poveri, specie nel Sud, non erano in grado di istituire e mantenere scuole elementari e pertanto rendevano di fatto inapplicata la legge Coppino del 1877 sull'obbligo scolastico. Si interessò attivamente dei problemi agricoli e forestali della provincia di Sondrio. Pubblicò numerose opere, in particolare sui filosofi tedeschi Immanuel Kant e Johann Friedrich Herbart. Il 20 luglio 1919 fu nominato Commissario Generale Civile della Venezia Tridentina, ossia la suprema autorità del Trentino-Alto Adige che stava per essere formalmente annesso all'Italia. In tale veste tentò una politica particolarmente conciliante verso la minoranza di lingua tedesca e rispettosa dell'ordinamento amministrativo decentrato della regione. In seguito, anche a causa delle pressioni dei nazionalisti, la sua politica nei confronti della minoranza di lingua tedesca si fece più intransigente. Testimonianza ne è la cosiddetta Lex Corbino (elaborata da Credaro) sull'istituzione di scuole elementari nelle nuove province che è considerata da una parte della storiografia strumento per potenziare la presenza italiana soprattutto nel territorio mistilingue della regione a danno della minoranza tedesca[1]. Ciononostante, il 5 ottobre 1922 subì l'assalto di una squadra d'azione fascista che lo costrinse alle dimissioni per far luogo all'insediamento di un prefetto di Trento. Terminò quindi la sua carriera politica in disparte rispetto al regime che si andava consolidando, pur mantenendo il suo seggio da senatore. Onorificenze Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia Opere Lo scetticismo degli Accademici, 2 voll., Roma, Tip. alle Terme Diocleziane, 1889-1893. Rist. anastatica: Milano, Istituto editoriale cisalpino, 1985. Il problema della libertà di volere nella filosofia dei Greci, Milano, Tip. Bernardoni, 1892. La pedagogia di G. F. Herbart, Torino, Paravia, 1902. Alfonso Testa e i primordi del kantismo in Italia, Catania, Battiato, 1913. Guglielmo Wundt: ricordi di uno scolaro del 1887-88, Milano, Società Anonima Editrice Dante Alighieri, 1932. Note ^ Andrea Di Michele, L’italianizzazione imperfetta. L’amministrazione pubblica dell’Alto Adige tra Italia liberale e fascismo, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2003, p. 108. Voci correlate Analfabetismo Altri progetti Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luigi Credaro Collegamenti esterni Luigi Credaro, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata Opere di Luigi Credaro, su openMLOL, Horizons Unlimited srl. Modifica su Wikidata (EN) Opere di Luigi Credaro, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata Luigi Credaro, su storia.camera.it, Camera dei deputati. Modifica su Wikidata Luigi Credaro, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica. Modifica su Wikidata L'educatore Luigi Credaro un italiano d'altri tempi articolo di Sergio Romano, Corriere della Sera, 17 aprile 2008. Controllo di autorità VIAF (EN) 29674151 · ISNI (EN) 0000 0000 6300 1677 · SBN IT\ICCU\CFIV\064240 · LCCN (EN) n86044867 · GND (DE) 11945484X · BNF (FR) cb13190650t (data) · NLA (EN) 35230114 · BAV (EN) 495/78502 · WorldCat Identities (EN) lccn-n86044867 Biografie Portale Biografie Filosofia Portale Filosofia Istruzione Portale Istruzione Politica Portale Politica Università Portale Università Categorie: Politici italiani del XIX secoloPolitici italiani del XX secoloStorici della filosofia italianiPedagogisti italianiNati nel 1860Morti nel 1939Nati il 15 gennaioMorti il 15 febbraioNati a SondrioMorti a RomaAccademici italiani del XIX secoloAccademici italiani del XX secoloDirettori di periodici italianiFondatori di riviste italianeGoverno Giolitti IVGoverno LuzzattiMinistri della pubblica istruzione del Regno d'ItaliaProfessori della Sapienza - Università di RomaProfessori dell'Università degli Studi di PaviaSenatori della XXV legislatura del Regno d'ItaliaStudenti dell'Università degli Studi di PaviaStudenti dell'Università di Lipsia[altre]
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