Delle dottrine filosofiche e civili di G. V. Gravina per Fer dinando Balsano, con saggio sulla vita e sulle opere del Gravinapelprof.VincenzoJulia.— Cosenza,Tip.Mi gliaccio, 1880 (un vol.di pag.CIV-410). G. V. Gravina di Rogiano (1664-1718) è considerato dai più come poeta e letterato segnatamente pel suo trattato della Ragione poetica,e come insigne giureconsulto, specie per lasua opera De ortuetprogressujuriscivilis.Ma eglime rita,sotto un certo rispetto,d'essere altresi considerato come filosofo e per le dottrine speculative che professava e per quei sommi principii a cui s'informano i suoi scritti di G i u risprudenza e di Filosofia civile, dovendo le scienze partico lari e d'applicazione, quali sono appunto le discipline giuri diche e pratiche.esser precedute ed illuminate da una scienza speculativa più alta ed universale,cioè dalla Filosofia pro priamente detta. A nostri giorni il calabrese Ferdinando Balsano si pro pose di far meglio conoscere le dottrine filosofiche e civili del Gravina, studiando accuratamente e con intelletto d'amore le opere del suo grande concittadino.Ma ilBalsano,non che pubblicarlo,non potècompiereilsuolavoro,perchè trafitto dal pugnaledell'assassino!Ilprof. Vincenzo Juliaha raccolto la sacra eredità del suo venerato maestro,dettando un'eru dita ed ampia monografia sulla vita del Gravina, e pubbli candola insieme al lavoro inedito del Balsano. In questa vita e troviamo uno specchio breve ma fedele dei tempi del Gra vina, specie riguardo agli studii; la pittura del carattere morale del pensatore rogianese,un cenno de'suoi numerosi scritti e de'suoi meriti letterarii. L'opera del Balsano,dettata in una forma quanto castigata altrettanto elegante ed elevata,contiene una larga esposizione dei pensamenti del Gravina diretti a coordinare tutte le sue meditazioni di filosofia speculativa e di morale , di religione edidiritto,diesteticaed'insegnamento,dipolitica edi civiltà.È divisainduelibri.Nelprimosiragionadelledot trine civili. Quanto alla filosofia, dal Balsamo si cerca dimo strare che il Gravina, studioso delle tradizioni dell'antica filosofiaitalo-greca,siattenne specialmente alla dottrinepla toniche(comeapparisceanchedall'OrazionesuaDe instaura tione studiorum),armoneggiandole col progresso della civiltà cristiana,delle scienze particolari e massime del Diritto,egli cheavevameditatoleoperedeisommi giureconsultiromani, e che aveva piena la mente ed il petto della grandezza di Roma antica. Le dottrine platoniche da lui professate gli fecero innalzare la mente ai principii sommi del Diritto, a meditare la riforma delle dottrine civili,ed a comprendere la sintesi el'armonia delle parti principalidel sapere.Difatti, il Gravina vedeva la scienza umana come un'armonia e ricordava la piramide in cui egli dice espressamente avere gli antichi savi simboleggiato la scienza umana e la natura delle cose : il che significa che per lui l'ordine della scienza risponde a quello della natura, l'idealità alla realità; e come il primo vero è l'idea divina nota da principio all'intelletto creato, così il primo essere è Dio creatore della scienza e dellanatura.Tutto l'ordinedeicontingentirealihasuacausa efficiente nell'Assolutoche licrea;tuttol'ordinedelle cono scenze empiriche ha sua origine nell'idea eterna, presente sempre all'intelletto umano e norma o tipo a cui si riscon trano le cose finiteapprese per esperienza sensibile(pag.162). E sotto questo aspetto può dirsi che ilGravina precorresse al Gioberti,che in cima del sapere e dell'essere doveva porre Diocreatore.Adunqueilcontemporaneo delViconon segui le dottrine del Locke, ma invece quelle più elevate di Pla Vol. XXII. BIBLIOGRAFIA . 225 Disp. 2. 15 tone e del Cartesio, quantunque non și mostrasse sempre giusto verso Aristotile. Ma se al Gravina non può negarsi un certo valore filo sofico, i suoi veri meriti risguardano, più che la Filossfia elaLetteratura,laGiurisprudenza.Preceduto daAlberico Gentile, da Francesco Bacone e dal Grozio, il Gravina non solo ricercava l'origine del Diritto e ne indagava iprogressi (De ortu et progressu juris civilis), ma sapeva altresi elevarsi alle idealità o ai principii supremi del Diritto. Quindi è che a lui debbono molto la Storia del Diritto, specie,diquelloromanocheinsegnavainRomastessa,ela Filosofia del Diritto. Il Gravina, esaminando l'origine e la natura del Diritto, non lo separava dalla Morale come oggi fanno taluni, perchè nella legge morale,da cui scaturiscono tutti i doveri umani, trova pure il suo primo e vero fon damento il Diritto. Egli precorse al Savigny da un lato, al Vico e Montesquieu dall'altro, interpretando con larghezza di veduta la storia civile e giuridica di Roma. Il Balsano si era proposto di ritarrre ilGravina non solo qual eminente giureconsulto, sì ancora qual filosofo civile, mostrando com'egli additasse le norme eterne d'ogni società umana (che ammetteva come un portato della natura) nella vita privata e pubblica, nell'ordine privato e politico. Ma ripetiamo,ilBalsano non potè compiere l'opera sua;la quale delresto,merita di essere conosciuta e studiatadai cultori della Filosofia e delle scienze giuridiche, benchè ci sembri scritta con entusiasmo soverchio verso ilproprio concittadino risguardato come filosofo.
Thursday, March 10, 2022
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