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Tuesday, March 22, 2022

GRICE E GENTILI: ROMA ARCAICA

 E. Badi?n, nella recensione al volume Gli storiografi latini tra mandati in frammenti, Atti del Convegno, Urbino 9-11 maggio 1974, a cura di S. Boldrini, S. Lanciotti, C. Questa, R. Raffaelli (Studi Urb. n.s. B n. 1, 1975), pubblicata in Am. Journ. Philol. 99, 1978, p. 137 sg., una recensione per altro biliosa e insieme presuntuosa, nella stragrande maggioranza dei contributi, dedica al mi? saggio 'Storiografia greca e storiografia ro mana arcaica' appena due parole: "the long essay in unoriginal medio crity, e.g. a potted survey by B. Gentili": un giudizio dr?sticamente negativo, non sorretto da un'ombra di argomentazione; diverso eviden temente il par?re di D. Musti, che ne ha inserito un lungo brano nel reading, da lui curato, La storiografia greca. Guida storica e critica, Bari 1979, pp. 151-157'. Certamente ognuno, nel recensire un libro, ha il diritto di giudicare come crede Topera che recensisce, ma ha il dovere di motivare con una qualche analisi il proprio punto di vista, se non altro per mettere in grado il lettore di comprendere il senso critico del discorso. Se ilBadi?n si fosse soltanto limitato ad esprimere il suo dissenso o il suo scetticismo sulle mie tesi, non avrei ritenuto necessario que quale liquida molto perentoriamente la sto mio intervento. Ma quando egli definisce sic et simpliciter "non ad una "rassegna raffazzonata", il suo giudizio in uno stato originale" ilmio discorso, debbo pensare che egli d'ira, provocato forse dal fatto che io non ho citato il suo saggio riducendolo abbia espresso 'The Early Historians', in Latin Historians, edited by T.A. Dorey, London 1966, pp. 1-38, che, esso si, ? realmente una rassegna, certo ben informata e corretta ma senza alcuna pretesa di originalit?. Egli stesso del resto lo presenta come un'esposizione panor?mica intesa a riproporre alla storiografia di lingua inglese una tem?tica da essa obli terata (cfr. p. 27 sg.). Faccio notare, d'altra parte, che questo suo sag gio ? stato da me citato, a proposito della cronaca pontificale, nel vo This content downloaded from 128.6.218.72 on Thu, 22 Oct 2015 07:06:10 UTC All use subject to JSTOR Terms and Conditions    148 lume che ho scritto in collaborazione scorso storico nel pensiero greco e B. Gentili con G. Cerri, Le teorie del di Roma mie 1975, ricerche la storiografia p. 82 n. 2 e che rappresenta Pedizione arcaica, delle dettato infon certa ricon "prag definir? Dunque, giudizio dato mente dotta m?tica" "non sulP argomento. solo un risentimento che, prima ancora che agli effettivi contenuti di questo ingiusto, del mio tipo appare un rispetto sa che la studio. alla t?cnica di tipo Come quella da nel soleo ? me allora ed tucidideo-polibiano. una nuova tesi, Topera storiografia 'isocratea'? possibile proposta illustrata, indico come originale" che riconduce di Che cosa io intenda quella che con questa storiografia degli Annales di Fabio Pittore Pontificum di Fabio chiarito in un precedente saggio, sulla rivista II Verri (2, 1973, pp. 53-76), al quale di proposito avevo rinviato alPinizio del mio intervento nel Convegno di Urbino ora ripubblicato in Communication Arts in the Ancient World, ed. by E.A. Havelock and J.P. Hershbell, New York 1978, pp. 137-155. E avevo esaustivamente pubblicato frammento delle varie ancora: pu? dirmi programma tico di il Badi?n se la mia Sempronio Asellione interpretazione del con una ? nuova A questo punto sarebbe doveroso da parte del Badi?n tornare sul Pargomento per dimostrare, se ? in grado di farlo, che Pimpostazione del mio discorso ? effettivamente priva di qualsiasi originalit? e non ? altro che una rassegna rabberciata di idee altrui. Universit? di Urbino

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