#abbri
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#griceedabbri
Abbri (Agliana). Filosofo. Grice: “I like Abbri;
he is the equivalent of what *I* would be if I present myself as “The
Philosopher of Staffordshire” – for Abbri is obsessed with Toscana – “Toscana e
la scienza nuova,” “Filosofia e scienza nella Toscana del Seicento,” – he has
also studied the philosophies (particelle) of Santi and Volta -- Filosofo. Sii
è laureato in filosofia con Rossi a Firenze con una tesi su Filosofia, chimica
e linguaggio; è stato borsista della Domus Galilaeana di Pisa e successivamente
ricercatore confermato presso il Dipartimento di filosofia dell'Firenze. Dal
1976 collabora con l'Istituto e Museo di storia della scienza di Firenze, oggi
Museo Galileo, come membro del Comitato scientifico dell'Istituto e, dal 1986,
anche come membro dell'editorial board della rivista Nuncius. Inoltre, negli
stessi anni, è entrato a far parte del comitato editoriale delle riviste
Prospettiva EP e Arkete; è nominato professore straordinario di storia della
filosofia moderna e contemporanea presso la Facoltà di lettere e filosofia
dell'Università della Calabria, Cosenza, dove ha anche insegnato storia della
filosofia medievale. Dal 1990 ha diretto, con Franco Crispini, la collana
Storia delle idee della casa editrice Rubbettino. Professore di storia della
filosofia e professore supplente di storia della musica moderna e contemporanea
presso la Facoltà di lettere e filosofia di Arezzo, Siena; della Facoltà
aretina è stato inoltre preside, nnonché direttore del Dipartimento di studi storico-sociali
e filosofici. Ha ricoperto la carica di segretario della Società Italiana di
storia della scienza. È stato in più occasioni visiting scholar all'Uppsala e
al Centro di storia della scienza dell'Accademia reale svedese delle scienze di
Stoccolma e membro dello steering committee di un progetto europeo sulla storia
della chimica moderna e contemporanea finanziato dalla Fondazione europea per
la scienza di Strasburgo. Attualmente insegna storia della filosofia ad
Arezzo nel Dipartimento di scienze della formazione, scienze umane e della
comunicazione interculturale, e storia della filosofia e filosofia morale nel
Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali a Siena. È Presidente del
Comitato della didattica della LM interclasse di storia e filosofia di
Siena-Arezzo. I suoi studi riguardano la storia delle idee filosofiche e
scientifiche, con una particolare attenzione per la storia dell'alchimia dal
Medioevo al Seicento, della prima chimica, da Paracelso a Lavoisier, della
magia e della cultura filosofico-scientifica europea, dal Rinascimento all'Età
dei Lumi, dei rapporti tra religione e scienza e tra musica e filosofia
nell'Età moderna. Si interessa inoltre della filosofia e della cultura
britannica del Novecento, di storia della storiografia filosofica e
scientifica, del rapporto tra femminismo e scienza e tra storia antica e
narrazione cinematografica. I suoi numerosi studi hanno portato alla
pubblicazione di varie opere uscite in Italia e all'estero; i suoi saggi sono
apparsi in riviste italiane e straniere e in volumi editi in Francia, Paesi
Bassi, Svezia, Germania e USA. Si è interessato alla cultura scandinava e
in particolare alle relazioni tra Italia e Svezia nel secolo XVIII e ha curato
la pubblicazione di carteggi inediti di scienziati toscani con scienziati
svedesi e russi. Vari lavori riguardano la letteratura, la filosofia e la
musica nell'Inghilterra del Novecento, con particolare riferimento a McTaggart,
Moore, Bloomsbury Group; il suo libro più recente riguarda la filosofia della
musica nell'800 britannico. Alcuni lavori riguardano la metafisica e la
filosofia della religione di Linneo, Priestley e la tradizione sociniana e
unitariana. In previsione di un lavoro monografico su Priestley e l'apologetica
del cristianesimo, le sue indagini considerano le radici teologiche e filosofiche
dell'unitarismo del chimico e filosofo inglese, soprattutto la sua lettura
delle opere di Fausto Sozzini e della Catechesis Racoviensis. In altri
scritti analizza le vicende delle tradizioni storiografiche, filosofiche e
scientifiche in Italia, con particolare attenzione all'opera di Aldo Mieli che
fu uno dei promotori della moderna storia della scienza nel contesto
internazionale. I suoi lavori più recenti vertono sui dibattiti
contemporanei, nell'ambito delle varie tradizioni cristiane, relativi ai
problemi connessi al gender e gli sviluppi della tradizione sociniana nell'Età
dei Lumi. OPAC del Museo Galileo, su opac.museogalileo. Bernardette Bensaude-Vincent, Ferdinando
Abbri , Lavoisier in European context: negotiating a new language for chemistry,
Canton, Science history publications, Ferdinando Abbri, Un dialogo dimenticato:
mondo nordico e cultura toscana nel Settecento, Milano, Franco Angeli, Un altro
paesaggio: studi sulla musica britannica del Novecento, Firenze, Edifir, Miti,
sogni e storie: filosofia e musica nel Novecento britannico, Milano, Franco
Angeli, F. Abbri, Un paese musicale : filosofie della musica nell'Ottocento
britannico, Milano, Prometheus, , Ferdinando Abbri, Professore, Siena, su
segreteriaonline.unisi. Dipartimento di scienze della formazione, scienze
umane e della comunicazione interculturale, Università degli studi di Siena, su
dsfuci.unisi. Museo Galileo, su museogalileo. Nuncius: Journal of
the material and visual history of science, su museogalileo. Filosofi
italiani del XXI secoloStorici della scienza italiani 1951 12 luglio d Agliana.
socinianesimo Dottrina teologico-morale elaborata e sistematizzata da Lelio e
Fausto Socini. Del s. (i seguaci di questa dottrina si davano il nome di
unitarii o di Fratres Poloni, perdurante fino alla metà del Seicento; mentre la
qualifica di sociniani appare solo sul finire del 17° sec., durante l’esilio
olandese) sono più comunemente noti il razionalismo religioso (nella Scrittura
non ci può essere nulla contro la ragione, anche se ci può essere molto sopra
la ragione; nella deduzione della dottrina cristiana dalla Scrittura si deve
procedere solo secondo ragione, poiché ciò che nella Scrittura è detto sopra la
ragione non può esser commentato; dal che deriva che nessun dogma tradizionale,
e tanto meno quello trinitario, e nessuna istituzione, come i sacramenti,
possono essere accettati, in quanto appaiono irrazionali e non esplicitamente
ed evidentemente dichiarati nella Scrittura), il principio della tolleranza
religiosa (purché la vita da loro praticata corrisponda in pieno ai precetti
evangelici, fra i quali anche la non-violenza, tutte le Chiese o tutti i gruppi
che riconoscono come norma di vita i precetti di Cristo vanno riconosciuti come
cristiani, quindi non vanno perseguitati). Questi motivi sono fondati sulla
concezione della religione cristiana come metodo (via) per raggiungere la
salvezza, rivelatoci con i suoi precetti dall’uomo divino, ma mero uomo, Gesù
Cristo, per volere di Dio che l’aveva ispirato, e quindi sulla riduzione della
religione a eticità fondata sul complesso di norme del Vangelo. Concepita la
religione in funzione esclusivamente etica, essa non poteva essere interpretata
che razionalmente e le divergenze teologiche, dogmatiche, non potevano, di
fronte alla preminenza delle norme etiche, non apparire fantasie speculative.
Tali principi furono elaborati e argomentati con una esegesi sottilissima da F.
Socini, che aveva cominciato con il dimostrare razionalmente, con uno dei primi
esempi di critica filologica in grande stile applicata ai problemi religiosi,
l’autenticità della Sacra Scrittura e la preminenza della religione cristiana;
ma raccolgono nella formulazione estrema motivi diffusi già nel Rinascimento
italiano e negli ambienti ereticali del Cinquecento. I motivi schiettamente
religiosi furono il rinnovamento della pietà proposto da G. Contarini e da I.
Sadoleto, l’ideale della imitatio Christi raccolto in ambiente italiano da C.S.
Curione e S. Castellione; altri motivi, connessi e derivati dai primi, furono
l’indifferenza valdesiana per le questioni dogmatiche e la semplificazione dei
dogmi condotta all’estremo da Aconcio sulle orme di Erasmo. Agirono inoltre
anche elementi di origine filosofica, come la coscienza universalistica e
irenica tratta dal neoplatonismo toscano, l’estensione della critica filologica
di Valla, l’uso di argomentazioni familiari all’aristotelismo padovano. In
Polonia il movimento sociniano ebbe la sua capitale nel centro culturale di
Raków; il periodo più fiorente fu quello degli ultimi decenni del 16° sec. e
dei primi del 17°. Dura la persecuzione in Polonia, culminata con l’espulsione.
Gli esuli andarono parte presso gli unitari transilvani, dei quali condivisero
la sorte di Chiesa a mala pena tollerata sotto la preponderanza calvinista e
poi perseguitata dagli Asburgo cattolici; in parte, attraverso Holstein, in
Olanda, dove già erano conosciuti fin dagli ultimi anni del 16° sec. e
condannati; ma furono accolti nelle riconosciute comunità dei rimostranti, e
poi dei collegianti, e poterono esercitare una vasta attività culturale: i loro
principi furono discussi da Spinoza e da Leibniz, e permearono la cultura
religiosa olandese. Dall’Olanda il s. si diffuse, per mezzo della stampa, in
Inghilterra, dove il terreno era stato preparato da Aconcio e dove, se da un
lato unì in gran parte la sua storia a quella della Chiesa unitaria, dall’altro
penetrò anche, attraverso le università, tra il clero anglicano e nella società
colta inglese: sociniani, benché non unitari, furono W. Chillingworth, R.
Baxter, J. Milton, Newton, W. Penn. La ‘controversia antitrinitaria’ del 1687
costituì lo sfondo storico della Lettera sulla tolleranza (1689) di Locke. Così
il s. cooperò alla preparazione del deismo e della libertà religiosa, e assieme
a essi fu combattuto dal metodismo. In America, dove il s. assunse
definitivamente il nome di unitarianismo, il razionalismo etico di questa
corrente religiosa alimentò figure come T. Parker. Ferdinando Abbri. Abbri.
Keywords: socianesimo, Socini, Sozzini, Fausto Sozzini, catechesis racoviensis,
socini -- Refs.: Luigi Speranza, “Grice ed Abri” – The Swimming-Pool Library. #abbri https://www.facebook.com/media/set?vanity=j.l.speranza&set=a.5258949264117026 #griceedabbri
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