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Tuesday, August 10, 2021

Grice e Bolano

 0 habmio L'imperatore Carlo V abdicando iltrono (a) lasciava nel re Filippo II suo figlio un principe intento ad ingrandireil suo impero ed estendere isuoi domini:I vicerèdisseminati La mente del vescovo Nicolò Caracciolo era rivolta a liberare la cattedrale di Catania non   ASTE Dorp (a) Vel 1556. per BIOGRAFIA SICILIANA CataniaN.5- LORENZOBolano. Je secolo xvi scorreva per Catania, , e forse per 1 Europa tutta , se la Sicilia di coltura , non in iscevro di lustro o mancante tieramente purgatoperò ancora da'tristieffetti del vandalica e della gotica barbarie , ed la ignoranza discipline mostravansi a dito. icultoridelle buone le provin cie, e per mezzo de' quali lostato de'sudditi pre come per 2 ' do stabile o sicuro di quanto operavasi da loro gli animi di tutti erano irresoluți ed incerti, e Catania,vedevain alloraisuoi cittadinioccupati soltanto del presente,interessarsi piùdicontese ed intestíni partiti, che delle scienze e delle lettere. dalla diversi negli umori e nelle in clinazioni,dgiotvernavanoipopoli con principi se non senza de'Cassinesi, ed a riporvi in vece i canonici secolari. Il vicerè Lacerda fa diroccare la casa del la Università degli studi'ed altre abitazioni per in grandirelapiazzadelduomo.Marcantonio Colon na , successor suo , interpone la sua autorità a c o n 20 pre   ciliare le dispute del vescovo Vincenzo Coltello colsenato(a).La cortediRomaè costrettaa chiamare ad ubbidienza il vescovo che acremente contrastava col vicario apostolico Matteo Samiati (b).Controversielunghe ed ostinaleinsorgono fra'i Catanesi e i Palermitani ecclesiastici Se in tale condizione ditempi l'Università di Catania fioriva,ciò debbesi alla sovrana protezione, che riguardar vuolsi per le lettere come il raggio del sole che vivifica gli esseri e dà movimenti o p portuni al loro sviluppo. Dietro le favorevoli rap presentanze di Marcantonio Colonna, il re Filippo volge benigno lo sguardo al liceo catanese,ed il vicerèinterpetre della sovrana volontà ,in com pensodeldevastamentoordinatodalsuo predeces sore Lacerda da lui sì discorde , fa costruire un nobile edifizio per la Università, corrispodente al la magnificenza di Catania(d),e forma i regola menti per gli studi (e). Filippo provvede di più , p e r m e z z o d e l v i c e r è c o n t e d i A l b a ( f ), c h e i s o l i laureati in Catania aspirar potessero alle magistra (a) Ut perpetua jurgiorum semina inter episcopum patresque conscripti collerentur.Amico, Cat.illustr.,lib. VIII, c. 2. ( Detti Constitutiones Marci Antonii Columnde, 1576.  per patria di s.Agata . I nostri magnati erano tutti intesi a stabilire la loro sacra congregazione dei Bianchi , a loro esempio (c) gli altri ceti aumen tano le rispettive confraternite. (b)Denuo Romam illeinterpellatureorumquaeges serat rationem redditurus . Amico, loc. cit. $ la 42 (c) Nel 1570 . (a)Ul urbismajestatiresponderet.Amico,loc.cit. (f,Nel1591.   ture: autorizza le ingenti speseche ilvescovo Pro spero Reibiba,nonlascindosfuggirelefavorevoli disposizioni del governo , impiegava nel portare a compimento l'edifizio, e non permette che alzasse Messina un'altra Università (a). Accrescevasi in tal m o d o il n u m e r o dei discenti in Catania ; e l ' o nore di ammaestrare nella sola Università del re gno,ed isignificanti stipendidallasovranamuni ficenza aumentati , incoraggiavano i dotti a lasciar le brighe volgari, a rivolgersi alla coltura delle lettere,edasegnalarsi nel pubblico insegnamento. (f Dopo averdettato questo articolo ho saputo che nellabiblioteca de'PP.Benedettinidi questa città avvi un esemplare dell'Opus logicum , Messanae 1597.  43 ( b) Mongitore, Bibl, sic. c) Grossis, Dec. ix, 151. Fra gli uomini scienziati che onoravano illi ceo catanese nel finedel xvi secolodistinguevasi Lorenzo Bolano nato in Catania circa l'anno 1550. Per più di anni 20 vi fu professore di medicina ( b ), d i c u i a v e a d a t o l e z i o n i a n c h e p r e s s o l ' e s t e r o ( c ), eresoaveacelebreilsuonomeperlesuecono scenze matematiche ed anatomiche, e pel gusto nella latina poesia (d ) . Seguendo le aristoteliche dottrine, volle pnbblicare per le stampe di Brea in Messina un libro di istituzioni filosofiche sotto il titolo di Opus logicum , ed un altro di rettorica (e) libri divenuti oramai così rari da non petersi trovarechineavessenotizie(f).Ma ciavanzanope rò i frammenti di opere più solide che tanto ap prezzar seppe l'accurato Carrera . (a) Nel settembre del 1595. Amico, loc. cit., pag, 428. P Amico,Cat.il.,lib.xu,c.v. e )Mongitore,Bibl.sic.   Un Discorso sopraMongibello conteneva la descrizione fisica di questo vulcano, e la storia di molte sue eruzioni . Carrera fa rilevare nel capi tolo della sua opera (a)in cui tratta del mont Et na , aver ricavato da quel discorso quanto riguarda la misura dell'altezza del vulcano,le sue regioni, la fertilità del suolo , la storia delle sue eruzioni; e queste doveano dal Balano rapportarsi con som m a esattezza , imperciocchèegli giungeva a notare anche il tempo in cui l'Etna non eruttava,co me avvenne per anni trenta dopo la grande eru zione del 1536 , durante la quale , come dice lo stesso Bolano , formossi quel cratere oggi detto Monte negro . Selesueideecircala origine degli incendî vulcanici non sono da riferirsi,è colpadei tempi, in cui limitatissime erano le conoscenze de'feno meni naturali, e basta il dire chei scriveva nel 1588 . Ma l' Quel pregevole manoscritto conservavasi sino al1637 inmanideldiluifigliuoloGirolamo Bo Carrera , Notizie istor.'di Catan.,lib.'11, c. 2. (b) Così dice il Grossis, ilMongitore eco.,ma l'ab. Amico chiama quelmanoscritto Opusculum de rebus Catanae .Tom.3,lib.14,42.  44 1 opera che principalmente gli fa meri tare il rispetto e la riconoscenza de'suoiconcittadini fu quellascritta in latino nel 1592 per illustrare la storia di Catania , e che portava il titolo di Chronicon urbis Catanae (b);ed abbenchè non fosse stata mai pubblicata per intero,fu quella p e r ò d a c u i t a n t o g i o v a r o n s i l ' A r c a n g e l o , il C a r rera, il Grossis e molti altri che delle notịzie sto riché di Cataniasi sono occupati.   (b) Vetusta Catanae monumenta e lenebris eruens p r i m u s v u l g a v i t . A m i c o , o p . c i t ., l i b , X 1 , c a p . v .  mare ilpianodelduomo(d),edaltempiodi Castore e Polluce quelli presso il nuovo vico, die tro,ilForo lunare.Stimava essere statodiMar cello un busto marmoreo di squisito lavoro,che conservossi per lunga serie di anni nella chie as di s. Agata , finchè Ferdinando de Vega non lo regalasseal chitaristaPietro Murabito da Mes sina (e). La sua descrizione poi dell'anfiteatro èdistintaed eloqnente,(f)efa conoscere che il luogo ove erasi fabbricato appellavasi Cam po stesicoreo Restavano sino ai suoi tempi tali avanzi de'corridori e delle mura circolari, quanto potè misurarsi più dicento piedi: calcolò cheil diametro dell'arena ascendeva a 290 piedi , ma colle fabbrichede'corridoja490,coni470piedi di 45 for lano, da cui l'ebbeprestato il Carrera,come egli stesso confessa (a): e quali cognizioni ne ab bia ricavato questo storicolaborioso,può ben ve dersi in tutto il corso della sua opera , e princi palmente ove trattasidegli antichi monumenti. Il Bolano che fu il primo (b ) a descrivere le antichità catanesi , riconobbe ivestigi del tem piodi Cerere,fuoril'antica Porta reale pressole müra della città,sulla collinetta appellataTorre del vescovo,oggi covertadal Bastione deglinfetti (c). Credè doversi riferire al tempio diBacco li ruderi a fianchi delle terme,oggi demoliti per (a) Carrera, op. cit., lib. 1, cap. 3, pag.37. (C) Bolano presso Carrera, lib. 1, pag. 37. ( d ) O p . c i t ., p a g . 4 9 . (e) Op.cit.,pag.70. (f) Op. cit., pag. 81 e seg.   circonferenza . Le porte della esterna facciata era no larghe 18 piedi,e doveano essere60 in nu mero ,a 7 piedi distanti una dall'altra. Con eguale esattezza rapporta le misure del l'odeo,dettodaluipiccoloteatro,edelgran tea tro (a),da cui furono svelte molte colonne di marmo, oltre ai materiali tolti per le fabbriche moderne. Situa la naumachia presso l'antica por ta della decima, e descrive non solole mura ed i ruderi che esistevano allora,ma dell'uso della naumachia da archelogo ragiona(b),come fa per ilcontiguo ippodromo (c). Tutti descrive i resti delle terme che scopri vansi a'suoi tempi in Catania (d),riforisce lemi sure della fabbrica dell'arco diMarcello,ed ammi ra la solidità del cemento( e) e l'architettura. Ma sopratutto elegantissima è la descrizione degli acquedotti che portando le acque soprala collina oveoggièilquartieredelCorso,le distribuiva no perlacittà;edalcorsodelleacquequelsito trasse il nonne che fin oggi conserva (f). Zelantissimo il Bolano del vero decoro della sua patria mal soffiriva il poco conto in che tene vansi que resti del di lei antico splendore. I cit tadini catanesi , pochissimi eccettuati , in quel t e m po,comeabbiamoosservato,pocoonulla calco (e) Moles sane calcis ubertate et aelneorum lapidum concinnitate tamcelebris,utmiraripotiusquam obser vare debeamus.Loc.cit.  46 (a) Op . cit., pag. 84. (b)Op.cit.,pag.86 (c Op. cit., pag. 88 (dOp.cit.,pag.93. (1) Op. cit. pag. 99.   (d)Quingentoscirciterannosab Ansgerioepisco po catanensi dirutum est , ut divae Agathae , comitis Rogerii sumptibus,struerentur aedes:cujus et gratia theatra ruinam experta sunt. Loc. cit. (e) Columnarum plurimae et concinnati lapides ab Ansgerio translati sunt omnes,ut decorticatum jure pos sit appellari theatrum istud . Loc. cit.  47 lar potevanoil valore di sì veneranda antichità: e l'arco di Marcello dopo il tremuoto del 1633 soffriva la ultima sua rovina per la fabbrica della chiesa di s. Caterina , poi confraternita de' Bian chi.Le pietreintagliatedell'anfiteatroedelteatro servirono al vescovo Angerio per la costruzione del duomo (a) , ed il resto impiegossi in appres so alla fabbrica delle cortine delle muraglie (b).Il duomo stesso alzavasiin gran parte sopra antiche terme: sull'anfiteatro ergeansi chiese ed abitazioni di privati,come ugualmente sopra la scena ed i corridori del teatro . I Assisoeglisu'ruderidiqueigloriosimonu menti, simileal franco viaggiatorea vistadelle rovine di Palmira, meditava a quale insultante di menticanza condannavali il tempo, (c) , come egli contentasididire,pernon urtardifronte,iocre do , la ignoranza e la barbarie : e da pertutto nel lasuaopera,fatralucere ilsuorammarico,quan do parladelteatro(d)e dell'anfiteatro(e). (a)Nel 1094 (b) Nel 1553 . Scorgesi nel dilui manoscritto la grande ac curatezzache egliusava nelleosservazioni,ela diligenza nelle misure . Animirando la maestà di quegli avanzi scriveva quasi entusiastato , par che (c) Quae sola temporisdiuturnitate sunt perpeluae oblivioni tradita. Op. cit., lib. 1, pag. 109 , L   la lingua prestavasi allora, al suo genio , e lo stile d e l s u o C h r o n i c o n f a i n c e r t o m o d o a m m i r a r s i ( a ). LIR. Nè ilsuo zelo per la patria limitato erasól tanto a mettere in luce ladi leianticagloria; Bolano lo estendeva a tutta possa alla di lei effet tiva prosperità nell'. vistadeipositivi dannicherecavanoallasalutepub blica le acque dell'Amenano , raccoltenell'antica Piazza dell'erbe,perusodialcunimuliniiyisesi stenti,caldeistanzeavanzòalsenato onde:toglie re quel fomite d'infette esalazioni, e seppe tanto insistere colla sua medica autorità,cheriuscita diroccareimuliniedar,liberocorso alleacqueper appositi canali sino al mare ( b ) . Charts ! Tutto misein opera in fineonde ricostruisse Catania il suo molo . U n ragionato discorso scris sealsenato,incuifeconoscerecomeperlamu mficenza del re Alfonso il magnanimo la fabbrica del molo erasi cominciata ip.Catanianel 1452 , che si era dell'opera desistito alla morte diquel  48 i fundiores ductus concinnatis lapidibus confectosaqua maredelata,atqueomniperniciosa humiditatesublata. Op. cit.,'lib 2. cap. 1, intero (a)Non sarà fuor diluogo ilrapportare'per quel passo ove il Bolano parla della magnificenza di G a t a n j a 'n e l l ' a v e r t r a s p o r t a t o d a L i c o d i a l e a c q u e i n c i t t à : <e.Hinc mirari non desino priscam illam urbis rosirae majestatem pene incredibilem , quae tot pariter quot h o die insignita fontibus ac putealibus aquis BE op A ,refertissima, effatudignissimissumptibus aquamhanc eLicodia, milliaribus sexdecim distantem , qua Naumachiąm et Thermescompleret,domos pariteretdetergeretet or, naret est emerita, ut qui et situ ei climale pro studiorum domicilio purissimusaer est defecatus,insuper in cię vium columitatem vel arte eficeretur : cit. ad   Se la memoria degl'illustritrapassatiservir debbedi modello alla condotta de'viventi,Loren zo Bolanoèuno diqueipochi alcertocheimitar dovrebbonsi da'veri cittadini:imperciocchè einon giovossi delle scienze per sola coliura del súd spi rito,ma curò dirivolgerle ad utilepubblico,e efece onore alla patriamettendo in luce imonu menti del di lei antico splendore : diè opera onde cessassero i fomiti che il puro aere ne infettavano, e procurò, per quanto valevano le sue forze, che ampie ricchezze ritraese Cataniadalcommerciom a Prof. CARLO GEMMELLARO . b) 41, at titis (a) Quippequipro statuendamolenihil'non'ani madvertit utile et commodum publicis civitatum et'op pidorum adjacentium sumptibus pro publiciaeris copia struendumregiapotestatepraecepit.Mortepraeventus suo tempore exorsus non perfecie.Posteri vero pelfucata negotiidificultateperterriti,velreimomentum"tam ada mirabilenon agnoscentesaversiprimordiorumruinam nonrepararunt.Op.cit.lib.1.c.38.!.:!! > í(6)Nel160o,poinel16obecc.)!.

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