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Wednesday, August 25, 2021

Grice e Beccaria: il semplicemente suggerito

Dello espresso e dello semplicemente suggerito, un’osservazione non meno importante che generale è intorno al diverso effetto che una proposizione, non principale, ma *accessoria*, puo produrre quando *espressa* o quando è semplicemente suggerita dal conversatore, o destata nell'animo di chi con che conversa. Espressa nuocerebbero al fascio intero della sensazione; destata solamente lo giove, non solo perchè la picciola fatica che facciamo e 1'applauso interno del nostro ritrovato ci rinfrancano l'attenzione sul restante, ma molto più perche è legge della nostra sensibilità che tutt’altra forza ha una proposizione espressa e una proposizione taciuta o semplicemente suggerita, e tutt’ altra attenzione esigono da noi conversatori civile quella che questa. Ora l'attenzione è tanto più lunga o più frequente, tanto più si nuoce tra di se , e scema l’attenzione al tutto comunicato; mentre per lo contrario quei lampi rapidi e passaggeri d'attenzione, che balenano bruci per la proposizione accessoria *semplicemente suggerita* o destata e *non* espressa, accresce il numero di sensazione senza nuocere all’attenzióne ed all'energia del tutto comunicato. La quantità d’impressione momentanea non deve eccedere che tre o quattro sensazioni ordinarie, perchè per tante, e non più, la mente umana è capace di una simultanea attenzione. La vivacità di un oggett presente -- la spada di Enea -- non le concedono ima maggior ampiezza ed una maggiore comprensibilità . Nell'espresso, in luogo della vivacità e della realità che è nell'oggetto quando è presente, vi è la vivacità e la realità della *espressione* che representa (di modo iconico o altro) la spada d'Enea. Se noi dunque volessimo la proposizione accessoria che si taccie esprimere verressimo ad offendere quella legge che determina e limita la quantità d'impressioni simultanee, oltre la quale, o lo sforzo d'interpretazione si porterà su il tutto communicato (espresso e semplicemente suggerito) e confusa per il tutto e debolissima sarà la percezione delle due parti (l'espresso e lo semplicementee suggerito) o solamente ad alcune , noi faremo attenzione cioè solamente di alcune 1'immagine o concetto o segnato o significato o senso corrispondente all'espressione si risveglie nella mente, ed allora un altr'espressione rimanendo *insignificanti* o superflua, fa inter- ruzione al senso della proposizione comunicata , e distrugge l'effetto delle altre in vece di aumentarlo . Se dunque una proposizione espressa racchiude nel suo concetto molte e varie sensazioni, come "Questa spada e bella", "L'esercito e bravo", "La nave va," ec. , cosicché la mente dalla proposizione espressa medesima noù sia determinata a considerar più l'una che 1'altra delle sensazioni componenti ma sibbene sia piuttosto sforzata a considerarle tutte in una volta accaderà che condensando due o tre di queste proposizioni intorno ad un proposizione *principale*, vi saranno non due o tre proposizioni accessorie soltanto unite e destinate ad aggiunger forza alla proposizione principale, ma invece un molto maggior numero quante saranno le sensazioni egualmente comprese sotto la proposizione espressa, "La spada e bella", "L'esercito e bravo," "La nave va", e tutte queste varie e uumerose sensazioni, non essendo più immediatamente le uno che le altre suggerito, tutte concorirono contemporaneamente ad associarsi colla proposizione principale; onde l'effetto reale che ne succede è , che la fantasia di nostro conversatore resta distratta e confusa. Per lo contrario, se invece della proposizione "La spada e bela", "L'esercito e bravo", "La nave ve", spa* da si dicesse "Il ferro e formidable", "Il soldato e bravo", "Le vele va", e che questi proposizioni si condensassero attorno ad una proposizione principale per formarne il senso complesso, si osservi che le tre sole nozioni e precise sensazioni comprese nel proprio significato o senso delle tre suddette proposizione espresse piu specifica sono quelle che immediatamente e, prima d’ ogn’ altra si risvegliano nella fantasia. Onde saranno quelle che immediatamente si uniranno colla principale. Ma per forza di associazione non tralascerà la parola di fer- ro di suggerire rapidamente le altre sensazioni comprese sotto la parola spada quella di soldato quelle di ;, esercito quella di vele quelle di navi. ;, Ma non essendo queste sensazioni sug- gerite propriamente associate colie parole ferro , soldato e vele , ma Con le idee che queste immediatamen- te risvegliano non possono nuocere , alla principale così facilmente. Ecco chiaramente spiegato ciò che io in- tendo per idee suggerite e per idee * espresse , mentre però tutta questa teoria sarà resa più evidente dopo ‘ che nel progresso io avrò parlato de’ nomi speciali ed appellativi , e de’ traslati. Ee idee semplicemente, suggerite Digitj^ed by Google   3o non entrano nella sintassi della pro- posizione la quale regge senza di , quelle: non sono durevoli nella mente quanto le idee che eccitate sono dal- le parole immediatamente, quantun- que come le altre alla occasione di quelle si risveglino ; onde con mino- re dispendio di tempo e di forze si ottiene uu più grande effetto. Quan- do Virgilio fa dire a Didone : Dulces exuviae dum fata, Deusque sinebant, Accipite hanc animam, meque his exolvite curi», quanta folla d’idee si risveglia in citi legge quelle sole parole, in quella oc- casione dette, dulces exuviaes la sin- tassi regge senza che si risveglino queste idee , onde la mente non tro- vasi affacceudata a raccapezzare un senso complicato e in molte parti diviso; e coll* accennar soltanto la spada di Enea sotto il nome di una spoglia , cioè di una cosa da lui por- tata e da lui ricevuta in dono quan- , to teneri e contrastanti sentimenti noa ci sentiamo fremere interiormente! Egli è evidente che una medesi- ma serie d’idee per intervalli di tem- po più lunghi occupa la menta se siano espresse, di quello che se siane taciute perchè un maggior tempo ,   $T si cotìsuma nella percezione della pa- rola per la durata della quale si con- tinua la presenza deir idea corrispon- dente di quello che sia consunto , nella rapida ed affollata successione d* immagini che per forza di associa- zione si eccitano reciprocamente. Tan- to è ciò vero, che non sarà inutile il qui osservare ohe molte espressioni non sono preferibili alle altre appunto perchè la sensazione auditiva o visibile della parola è materialmen- te più breve dell’ altra . E* più bella e più nobile espressione la parola cocchio della parola carrozza non per l’azzardo capriccioso dell’ esser meno comune ed invilita espressione, giac- ché tant’ altre che nelle bocche di tutti sieno contiuuamente cionono- ; stante nè si rigettano nè per meno belle son riputate, ma soltanto perchè è parola più breve, e l’idea da un più rapido segno è rappresentata; onde si ottiene lo stesso effetto con minore spesa di forza e di tempo Ora se le idee taciute fossero tutte espresse, noi verressimo a rendere più tarda e più lontana la connessione tra le idee principali il che rende- , rebbe annojaote e faticoso il netto , se non . Digitized by Google   Sa concepimento del tutto, oppure fa mente nostra dividerebbe in più tem- pi ciò che per 1’ unità dell’ idea prin- cipale dorrebbe essere rinchiuso in un solo ; il che rendendo 1* accessorio principale, produrrebbe e confusione nella chiarezza , e noja nelle unioni diseguali e sproporzionate d’ idee fatte nella mente nostra . Tanto è vero che il tempo (che altro non è per noi che la successione delle idee degli es- è una quantità alla qua- le non la scienza del moto solamente, ma le scienze tutte e le belle arti e la politica debbono aver considera- zione perchè tutte le più fine e le ; più sottili ed interiori egualmente , che le più complicate e più grossola- ne ed esteriori operazioni dell’ intel- letto, sotto l’ inesorabile suo dominio si fanno e si manifestano . Fra la moltitudine delle idee accessorie che si presentano , quali sceglieremo per essere espresse, quali serberemo per essere semplicemente destate? In primo luogo tra molte accessorie analoghe e moltissimo simili fra di loro , e che si risvegliano reci- procamente ed infallibilmeute l* una l’ altra uua sola sarà 1’ espressa > le y peri sensibili ) Digitized by Google  33 altre taciute perchè se tutte fossero ; espresse , ciascheduna espressione re- plicando le idee di tutte le altre , vi sarebbe superfluità e ridondanza che , fastidio produrrebbe e stanchezza e dispendio di tempo . La ripetizione delle idee accessorie non produce lo stesso effetto della ripetizione delle idee principali queste si rinfrancano ; come tali nella mente, e divengono perciò come un centro di luce che il tutto riscalda e rischiara quelle ri- ; petute annebbiano e dissipano 1’ atten- zione dalle principali : per lo contra- rio se una sola sia 1* espressa le al- ,, tre analoghe semplicemente destate , la quantità d’ idea e d’ impressione rinchiusa in una sola espressione di- viene più grande, e per* conseguenza più piacevole restando picciola la , insipida sensazione dell’ udito e dell* occhio che abbiamo visto che uu , tempo considerabile esige a spese delle idee e dell’ immaginazione : così ve- niamo ad ottenere un più grand’ effet- to in più breve tempo problema che ; nonè solo l’oggetto de’meccanici ma della morale e della politica anzi , di tutta la filosofia. lu secondo luogo , tra la molti- ,   ,  34 tuaine dell© idee accessorie vi saran- no, oltre le analoghe, quelle che sodo più distanti, ciascheduna delle quali avrà le sue rispettive simili ed asso- ciate; di queste ognuna apre la meu- te ad una serie d’impressioni, e sono direi quasi capi-idee e capi-pensieri; queste saranno l’ espresse perchè non , si destano reciprocamente ed è ne- , cessaria F espressione per eccitare ossia perchè la mente possa percorre- re tutte queste differenti progressioni d’ idee . Sarà dunque eccellente la combinazione di quelle accessorie col- la principale in cui tutte le accesso- rie espresse siano capi-pensieri, e non molto analoghi od associati tra di loro , e moltissimo colla principale per una delle tre indicate sorgenti per cui le idee vicendevolmente si legano . Una riflessione soggiungo intorno all* effetto delle idee espresse e ta- ciute ; cioè che tra una espressione e F altra, per i limiti e la debolezza de’ sensi esterni, tanto per mezzo del- F occhio quanto per mezzo del- F udito , corre un piccolo interval- lo di tempo e, per così dire, di silenzio e di riposo se vi sono idee ;   35 queste come lampi di mente riempiono questo vo- to senza stanchezza; ma se tutte sono espresse , moltiplioano i voti e non si riempiono il che porta diminuzio- mentata fatica delle espressioni da leg- gersi o da ascoltarsi. Quanto più gran* di e più forti saranno le idee acces- sorie espresse tanto più numerose , destate e non espresse , ; ne di piacere e stanchezza per 1* au. possono essere le idee taciute , ma necessariamente destate da quelle , perchè l* efficacia delle prime tende e rinforza 1* attenzione che con più rapidi voli slanciasi ad abbracciare le idee non espresse senza pregiudica- re all* interesse del tutto , e perchè espressioni più grandi e più forti fer- mano T immaginazione di chi legge od ascolta, essendo manifesta legge della mente nostra di trovarsi obbli- gata ad impiegar un tempo maggiore nella considerazione delle idee a mi- sura che sono più grandi e più forti: onde per questo tempo necessario, per questa dimora per così dire della ,, mente su di un oggetto quantunque , egli medesimo per la forza e gran- dezza sua esiga tutto questo tempo maggiore di attenzione ciononostan- , Digitized by Google   36 te la mente, dall’impeto concepito * percorrere una serie d’ idee quasi trat- tenuta più facilmente potrà ricevere , altre idee rapidamente risvegliate al- P occasione di espressioni forti ed energiche : chi ben considera torna sulla esperienza dell* animo suo» potrà facilmente scorgere che sempro che un grande ed interessante oggetto fermi il pensiero, e percuota improv- visamente P immaginazione, questa do- po considerato quell’oggetto, nell’at- to che si riscuote e si risveglia dal- Pintensione nella quale trovavasi, per così dire , attuata e raccolta non si , abbandona subito all’ordinaria impres- sione delle cose che le stanno d’ at- torno ma sibbene destasi in lei una , moltitudine d’idee tutte relative non solo a quella straordinaria impressio- ne che P ha percossa ma ancora a , , ed alle passioui dalle quali se stessa è dominata. E’ da ciò che i boschi nei cupi e varj ravvolgimenti dei quali erra il pensiero, che le solitudini an- tiche de’ monti ove signoreggia illi- mitata la natura che la vista del , mare che si allarga fra mille nazioni, oggetti immensi e tanto occupanti P attonita immaginazione, sono ricer- , e ri- Digifeed by Google   cati da coloro che piu amano di pa- scolare i loro pensieri, ed esercitar P animo liberamente e senza distra- - zioni dalla considerazione di se me- desimi; mentre coloro i quali odiano • di rientrare in se stessi, e cercano fuggire in certo modo e sottrarsi dal sincerissimo accusatore pensiero si , gettano nel minuto e sempre unifor- me vortice della vita comune, gli og- getti della quale sono atti bensì a spioger l’animo fuori di se stesso in un coutinuo movimento, ma non a fermarlo , e renderlo attonito e pen- sieroso. Per lo contrario, più piccio- le e più deboli saranno le accessorie espresse , la scelta si farà su di quel- le che ne risvegliano un minor nu- mero, perchè la differenza tra le mie e le altre essendo minore, e sovente piu importanti e più forti potendo essere le destate che P espresse si , corre rischio che le idee dell’ autore siano perdute di vista e confuso ed , interrotto riesca l’effetto del tutto sopra le immaginazioni varie e non legate da sufficientemente forti ed esterno sensibili manifestazioni . Le deboli accessorie espresse, secondo ab- biamo dimostrato debbono essere , Digitized by Google   38 molte , acciocché il numero compenti la debolezza ; ma molte idee espresse occupano un tempo eh* esclude molte idee taciute o sottintese , altrimenti di troppo alloutaneressimo il conce- pimento dell’ idea principale. Le ac- cessorie forti , per una contraria ra- gione debbono essere poche in cia- , scun momento d’impressione; ma po- che forti lascierebbero del voto ne- gl* intervalli necessarj dell* espressione che da molte idee non espresse deb- b’essere supplito.

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