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Tuesday, August 24, 2021

Grice e Beccaria: il suggerito

 Delle idee espresse, e delle idee semplicemente suggerite.  41 sensazioni in serie parziali, passando dal l'una all'altra pel legame delle associa zioni; e l'altro nello sforzare l'attenzio ne su tutto il fascio delle idee che si debbono rappresentare simultaneamente. CAPITOLO II. U n altra osservazione non meno i m portante che generale sarà intorno al d i verso effetto che le idee accessorie pos sono produrre quando siano espresse coi termini loro corrispondenti, o quando siano semplicemente suggerite o destate nell' animo di chi legge o di chi ascolta. Espressenuocerebberoalfasciointero del le sensazioni; destate solamente lo giova no,non solo perchè lapicciolafaticache facciamo, e l'applauso interno del nostro ritrovato ci rinfranca l'attenzione sul r e stante,ma moltopiùperchèèleggedel la nostra sensibilità che tutt' altra forza abbiano le idee espresse e le taciute, e tutt'altra attenzione esigono da noi quel le che queste. Ora le attenzioni saranno   tanto più lunghe o più frequenti, tanto più sinuocono tra di loro, e scemano † attenzione al tutto; mentre per lo con trario quei lampi, rapidi e passeggieri di attenzione che balenano, in noi per tutte le idee espresse, e confusa per il tutto e debolissima sarà la percezione deile parti, o solamente ad alcune noi faremo  42 idee accessorie e n o n espresse, accrescono delle sensazioni senza nuocere all'atten zione ed all'energia del tutto. Abbiamo semplicemente il numero dimostrato che la quantità d'impressio ne momentanea non deve eccedere che tre o quattro sensazioni ordinarie,perchè per tante e non più la mente umana è capace di una simultanea attenzione: la vivacità degli oggetti presenti non le concedono una maggiorampiezza ed u na maggiore comprensibilità.Nelle cose lette o ascoltate, in luogo della vivacità e della realità che è nell'oggetto q u a n d o è presente, vi è la vivacità e la rea o auditiva : lità della parola visibile se noi dunque volessimo tutte le a c cessorie, che si tacciono, esprimere, v e remmo ad offendere quella legge determina e limita la quantità d'impres sioni simultanee, oltre la quale, o lo sforzo della mente si porterà su destate che le   attenzione, cioè solamente di alcune l'im magine corrispondente alla parola si risve glierà nella mente, ed allora le altre pa role rimanendo insignificanti Se dunque una parola racchiude nel suo concetto molte e varie sensazioni, come spada, esercito, nave, ec. cosic chè la mente dalla parola medesima non sia determinata a considerar più l' una che l'altra delle sensazioni componenti  1 e terruzione al senso,e distruggeranno l'ef fetto delle altre in vece di aumentarlo. , faranno i n 43 suc , m a sibbene sia piuttosto sforzata a c o n siderarle tutte in una volta,accaderà che condensando due o tre di queste parole intorno ad un'idea principale, vi saran no non due o tre accessorie soltanto u nite e destinate ad aggiunger forza al la principale, ma invece un molto m a g gior numero, quante saranno le sensa zioni egualmente comprese sotto i nomi di spada, esercito nave, ec.: tutte queste varie e numerose sensazioni non essendo più immediatamente le une che le altre suggerite, tutte concorrono c o n temporaneamente ad associarsi colla prin cipale; onde l'effetto reale che ne cede si è, che la fantasia nostra resta distratta é confusa. Per lo contrario, se invece de'nomi spada, esercito, nave,   e c ., si dicesseferro, soldato,vele, e che questi nomi sicondensassero attorno ad u n ' i d e a principale per formarne un senso, si osservi che le tre sole nozioni e pre c i s e sensazioni comprese nel proprio gnificato delle tresuddette parole si q u e l l e o g n i sono che immediatamente,e prima di altra, si risvegliano nella fantasia; saranno quelle che immediatamente si uniranno colla principale.Ma per forza di o n d e associazione nontralasceràlaparoladi ferro d i suggerire rapidamente le altre sensa zioni comprese sotto la parola spada; q u e l l a di soldato,quelle di esercito; quella di vele,quelledi navi. Ma essendo priamente queste sensazioni suggerite p r o associate colle parole ferro, soldato,evele,ma conleideeche nuocere alla principale così facil m e n t e . Ecco chiaramente spiegato ciò st c h e io intendo per idee suggerite e per i d e e espresse, mentre però tutta questa teoria sarà resa più evidente dopo che nel progresso io avrò parlato de'nomi specialied appellativi,ede’traslati. sono 414 E de sta que immediatamente risvegliano,non p o s L e idee semplicemente suggerite n o n e n t r a n o nella sintassi della proposizione, la q u a l e regge senza di quelle:non sono non SI    Accipitehancanimam,mequehisexolvite curis, quantafollad'idee si risveglia inchileg ge quelle sole parole, in quella occasio ne dette,dulces exuviae:lasintassireg ge senza che si risveglino queste idee, onde la mente non trovasi affaccendata a raccapezzare un senso complicato e in molte parti diviso!e coll' accennar sol tanto la spada di Enea sotto il nome di una spoglia,cioè di una cosa daluipor tata e da lui ricevuta in dono, quanto teneri e contrastanti sentimenti non ci sentiamo fremere interiormente!  Egli è evidente che una medesima seried'idee per intervalli di tempo più lunghi occupa la mente se siano espres se,di quello che se siano taciute, per chè un maggior tempo si consuma nella percezione della parola, per la durata della quale sicontinua la presenza dell'i dea corrispondente di quello che sia c o n 45 durevoli nella mente quanto le idee che eccitate sono dalle parole immediatamen te, quantunque come le altre, alla occa sione di quelle, si risveglino; onde con minore dispendio ditempo e di forzesi ottiene un più grande effetto. Quando Virgilio fa dire à Didone: Dulces exuviae dum futa, Deusque sinebant,   a rendere più tarda e più lontana la connessione tra le idee principali, il che renderebbe annoiante e faticoso il netto coucepimento del tutto, oppure es  sunto nella rapida ed affollata successio ne d'imagini che per forza di associa zione si eccitano reciprocamente. Tanto è ciò vero,che non sarà inutile il qui osservare che molte espressioni non so no preferibili alle altre, se non appunto perchè la sensazione auditiva o della parola è materialmente più dell' altra. È più bella e più nobile pressione la parola cocchio della carrozza non per es parola visibile breve 10 1 10 TE 5 46 l'azzardo capriccioso dell'esser meno comune ed avilita pressione, giacchè tant'altre che nelle bocche di tutti sieno continuamente; cio nonostante nè si rigettano, nè per m e no belle son riputate, m a soltanto p e r chè è parola più breve,e l'idea d a u n più rapido segno è rappresentata;onde si ottiene lo stesso effetto con minore spe sadiforzaeditempo.Orasele idee taciute fossero tutte espresse, noi v e r r e m mo $ mente nostra dividerebbe in più tempi ciò che per l'unità dell'idea principale dovrebbe essere rinchiuso in un solo; il che rendendo l'accessorio principale, p r o la ។   durrebbe e confusione nella chiarezza, e noia nelle unioni diseguali e sproporzio nate d'idee fatte nella mente nostra. Tanto è vero che il tempo ( che altro nonè pernoichelasuccessionedelleidee degli esseri sensibili ) è una quantità al laqualenonlascienzadelmoto sola mente, ma le scienze tutte e le belle ti e la politica debbono aver considera zione; perchè tutte le più fine e le più sottili ed interiori, egualmente che le più complicate e più grossolane ed este riori operazioni dell'intelletto sotto l'i nesorabile suo dominio si fanno e si m a nifestano. F r a la moltitudine delle idee accesso rie che si presentano, quali sceglieremo per essere espresse, quali serberemo per essere semplicemente destate? In pri mo luogo, tramolte accessorie analoghe e moltissimo simili fra di loro, e che si risvegliano reciprocamente ed infallibil mente l'una l'altra,una sola sarà l'es pressa, le altre taciute; perchè se tutte fossero espresse, ciascheduna espressione replicando le idee di tutte le altre, vi sarebbe superfluità e ridondanza che fastidio produrrebbe e stanchezza, e d i spendio di tempo. La ripetizione delle idee accessorie n o n produce lo stesso  47 ar   In secondo luogo, tra la moltitudine delle idee accessorie vi saranno, oltre le analoghe, quelle che sono più distanti, ciascheduna delle quali avrà le sue rispet tive simili ed associate: di queste ognu na apre la mentead una seried'impres sioni, e sono direi quasi capi -idee e c a pi-pensieri; queste saranno le espresse, perchè non si destano reciprocamente,ed  48 effetto della ripetizione delle idee prin cipali; queste si rinfrancano come ta linella mente , e divengono perciò c o me un centro di luce che il tutto riscal da e rischiara; quelle ripetute annebbia no e dissipano l'attenzione dalle princi pali: per lo contrario, se u n a sola sia 1 espressa, le altre analoghe semplice mente destate,la quantitàd'idee ed'im pressione rinchiusa in una sola espres sione diviene più grande, e per conse guenza più piacevole, restando picciola la insipida sensazione dell'udito l'occhio , che abbiamo tempo considerabile esige le idee e dell'immaginazione:così venia mo ad ottenere un più grand'effetto in più breve tempo; problema è solo l'oggetto de'meccanici,m a della morale e della politica, anzi di tutta la filosofia . e del visto che un a che non to spese del 5 2 T CE $   necessa  è necessaria l'espressione per eccitare, ossia perchè la mente possa percorrere tutte queste differenti progressioni d'idee. Sarà dunque eccellente la combinazione di quelle accessorie colla principale, in cui tutte le accessorie espresse siano ca pi-pensieri, e non molto analoghi ed as sociati tradi loro,e moltissimo colla prin cipale per una delle tre indicate sorgen tip e r cui le idee vicendevolmente silegano. Una riflessionesoggiungo intorno al l'effetto delle idee espresse e taciute; cioè che tra una espressione e l'altra, per i limiti e la debolezza de'sensi esterni, tanto per mezzo dell'occhio quanto per mezzo dell?udito, corre un picciolo in tervallo di tempo e, per così dire, di si lenzio e di riposo: se vi sono idee desta te e non espresse, queste come lampi di m e n t e riempiono questo vuoto senza stan chezza;ma setuttesonoespresse,simolti plicanoi vuotienonsiriempiono;ilche porta diminuzione di piacere e stanchez za per l'aumentata fatica delle espressio ni da leggersi o da ascoltarsi. Quanto più grandi epiù fortisarannoleideeac cessorie espresse, tanto più numerose pos sono essere le idee taciute, ma riamente destate da quelle, perchè l'ef BECCARIA,Dello Stile. 49 4   ficacia delle prime tende erinforza l'at tenzione che con più rapidi voli slancia si ad abbracciare le idee non espresse senza pregiudicare all'interesse del tutto, e perchè espressioni più grandi e più forti fermano l'immaginazione di chileg g e o d ascolta, essendo manifesta legge della mente nostra di trovarsi obbligata ad impiegar un tempo maggiore nellacon siderazione delle idee a misura che sono più grandi e più forti: onde per questo tempo necessario, per questa dimora, per così dire, della mente su di un oggetto, quantunque eglimedesimo per laforzaé grandezza sua esiga tutto questo tempo maggiore di attenzione,ciononostante la mente, dall'impeto concepito a percorre re una serie d'idee quasi trattenuta, più facilmente potrà ricevere altre idee r a p i damente risvegliate all'occasione di espres sioni forti ed energiche. Chi ben consi dera, e ritorna sulla esperienza dell'ani mo suo, potrà facilmente scorgere che sempre che un grande ed interessante o g getto fermi il pensiero, e percuota i m provvisamente l' immaginazione, questa dopo considerato quell'oggetto, nell'atto che si riscuote e si risveglia dall' inten sione nella quale trovavasi, per così dire,  2 50 N   attuatae raccolta,non siabbandona su bito all' ordinaria impressione delle cose chelestannod'attorno,ma sibbenede stasi in lei una moltitudine d'idee tutte relative non solo a quella straordinaria impressione che l'ha percossa, m a a n c o ra a se stessa, ed allepassionidalle qua liè dominata.È da ciòcheiboschi,nei cupi e vari ravvolgimenti dei quali erra il pensiero, che le solitudini antiche dei monti ove signoreggia illimitata la natu ra, che la vista del mare che si allarga fra mille nazioni, oggetti immensi e tan to occupanti l'attonita immaginazione, som no ricercati da coloro che più amano di pascolare i loro pensieri, ed esercitar l'a nimo liberamente e senza distrazioni dal la considerazione di se medesimi;mentre coloro i quali odiano d i rientrare in se stessi, e cercano fuggire in certo m o d o e sottrarsi dal sincerissimo accusatore p e n siero, si gettano nel minuto e sempre u niforme vortice della vita comune, gli oggetti della quale sono atti bensi a spin  51 ľ 1 ger ta to ľ animo fuori di se stesso in un con tinuo movimento,ma non a fermarlo,e renderlo attonito e pensieroso. Per lo contrario, più picciole e più deboli saran no le accessorie espresse; la scelta si farà   su di quelle che n e risvegliano un minor numero, perchè la differenza tra le une e le altre essendo m i n o r e , e sovente più importanti e più forti potendo essere le destate che le espresse, si corre rischio che le idee dell'autore siano perdute divista, e confuso ed interrotto riesca l'effetto del tutto sopra le immaginazioni varie e non legate da sufficientemente forti ed esterne sensibili manifestazioni. L e deboli accessorie espresse, secondo abbiamo di mostrato, debbono essere molte, accioc chè il numero compensi la debolezza; m a molte idee espresse occupano un tempo ch' esclude molte idee taciute o sottinte se, altrimenti di troppo allontaneremo il concepimento dell'idea principale. L e accessorie forti, per una contraria ragio ne, debbono essere poche in ciascun m o mento d'impressione; m a poche forti la scierebbero del vuoto negli intervalli n e cessari dell'espressione,che da molte idee non espresse debb'essere supplito.

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