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Tuesday, March 8, 2022

GRICE E TROIANO SPINELLI NONO DUCA D'AQUARO E LAURINO

  -- ria che forma la materia della presente Opera : E Metodo col quale questa siè composta. I tutte le città , e popoli dell'Italia ciascuno avea la sua particolarforma'diGoverno prima,chefuffeftatovinto: da'Romani.Edanchedopo ciò,moltedelleCittàmedefi me , quantunque al popolo di Roma veramente ubbedissero; pure così fattinomi, e taleforma aveano di domeitica Po. lizia,che libereincertomodofacevanleapparire:maessen: do stata dalla Legge Giulia a ciascuna diquelle la Roma na Cittadinanza conceduta (1), che non da tutte senza con Trans 1  AN 1x IN line ill G G I O TAVOLA G CRONOLOGICA compongono DI NAPOLI Dallaseconda venuta de LONGOBARDI in Italiafino ,che quelle Terre furono da N O R M A N N I della Puglia conquistate. PRO ΟEMIO trasto fu accettata (2),elaquale da Marco Aurelio Anto nino Caracalla fu all'intiero orbe Romano distesa , col vanto di esser parte del Capo , a Roma , ed a coloro , che la ressero , furono tutte senza alcuna dubit. azione , anche nell'aspetto , sottoposte. (3) tem Civitati anteferret Cic.pro Bal Cicer.proBalban.8p.235Edit.Ve. bon.8p.236Edit.Venet.an1731. met an.1731. (3)L.inorbeff.deStat.hom.L.Roma. Sigon.de AntiquoJur.Ital.lib.3.c.1. ff.adbomnib.Rutil.Numan.itinerar. (2)InquomagnacontentioHeracliensium, lib.icap.62.. > Giusep Aloja Ins : D E' PRINCIPI, E PIU'RAGUARDEVOLI UFFICIALI, Che anno Signoreggiato, e retto le PROVINCIE , ch'ora : > Ι Mich.Fiaschino Inven . e C.I. REGNO DI (1)Strabon.Geograph.lib.5p.210 E- dit. Parifienf. parsinCivitatibusfæderisfuiliberta e Neapolitanorumfuit,cummagna| I LL 0 e  Transferita però la Sede del Romano Imperadore in Costantinopoli, varie barbare Nazioniconpiùfortunadiquello,cheaveanofattosotto laRomana Repu blica,invasero l'Italia molte volte, e distrusfero.Radagasio Re de'Goti con dugen to mila armati , cagionò danni gravissimi, all'Italia :m a in Toscana da Stilicone restò con tutto il suo Esercitu vinto, e sconfitto . Alarico , ed Ataulfo Re di que' medesimiBarbari che ove Alarico dimorò circa due anni, ed ove morì, avidamente sacchegiarono.(3) AttilaRedegliUnniincosìfattamanieraquellapartedell'Italia av'egliera e n t r a t o , d e v a s t ò , c h e il F l a g e l l o d i D i o f u n o m i n a t o . ( 4 ) Genserico Re de'Vandali chiamato dall'Africa da Eudossia moglie di Valentiniano III. Imperadore , per vendicarsi di Massimo, che avea costui ucciso , e lei igna ra in prima dell'infame assassinamento , sposata , ed occupato d'Occidente l'Im pero ;viene in Italia,ne scorre molte Provincie, devasta la nostra Campania e m o l t e C i t t à d i e s s a a v e n d o d i s t r u t t e , i n C a r t a g i n e c a r i c o d i p r e d a s e n e r i t o r n a . (: E finalmenteOdoacreco'suoiEruli,eTurcilingi,invadetuttal'Italia e Re de Goti , che neila Pannonia , ove eglino dimoravano , aveano cominciato a tumultuare,gliconcedèl'Italia, acciocchèneavesseOdoacre discacciato;ovvero, come altri vogliono, lo stesso Teodorico senza laconceffione dell'Imperadore in vase quella Provincia, ne discacciò Odoacre ( che poscia uccise ), e Ře se ne fece nominare . (7) (1) Histor,Miscell. est cod. Ambrosiin.in Philostorg, hift. Ecclesiast. Ma (7) Prosper. Aquitan. Chron. (3)S.Augut.deCivit.Deilib.icaIo. Marcellin.Chron.inSirmond.t.2p.284. Philoftorg. hist.Eccl.lib.12 n.3 inVauclid.Chron.p.368.. les t. 3 p. 491 (e). Idatius in Chron. Isidor. Chron. Goth. in rebo Got., Langobard. p.205,206. Jornand. de reb.Get. c. 57 p. 220 (a). A g n e l . P o n t i f i c. R a v e n . i n S . J o a n . Evagr. Schol.hist.lib. 3.c.27 in Valef Ital. Murat . t. 1 p . 98 . Cassiod. in Conf. Boet.Conf. X per essersi fermati poi nell'Occidente si dillero Vestrogoti (1);amododilocusteRomadue volte(2),edunagranpartedellenostreProvincie, Histor.Miscell,lið,15excod. Ambro. Olympiod.inPhotiiBiblioth.p.179.186. Jian,inMurat.Rer.Ital.t.Ip.99. Sigebert. Chrona in an. 473. 474 · Jornand. de reb.Goth. c. 30 . Histor.Miscell.lib.15excod.Ambros.p.98. Axon.Valesian. Sigebert,in an.411. Procop.debellaGotb.lib.c .I t.3p.326(a). ) ܪ Re , e circa xiv . anni pacificamente la possiede. (6) quista , se ne titola colle proprie forze d a quella l'Imperadore Zenone vedendo di non poterlo Teodorico Perchè discacciare , evolendosi renderbenevolo bella parie del suo Impero la con p.232. Reginon. Chron . lib. i po 17 at. p . 2 1 1 Histor. Miscell. lib. 13 p. 91. 92. lib Paul, Disc, de Gest. Langob . p. 415 * ex cod. Ambrofian ,p.98. .i Reginou.Chron.lib.1p.17 at. Socrat.hist.Ecclefiafi.lib.7 c.10. Jornand.de reb.Goth. c.31 8 de re- Anon. Cuspiniana Eusippiusin vita S. Severini. znor. success. . Anon Valesian. . rer.Ital.Munic.t.Ip.99(a). (6)Marcellin.Chron.inSirmond.t.2 (2) L. 20 de Tironib. C. Theodos. Z fimus Jornand.de reb.Goth.c.46 p.214 e Idat.Chron.in Du-chesn.t.1p.186. de regnur,success.p.239. Prosper. Aquitan.Chron.ibid.p.198.203.|Procop.de belio Goth.lib.I C. I p.246. Marcellin.Coron.inSirmonds.2p.272.274 (a)247 (6). Casiodor.Chron.p.267col.1366Edit. Spicil.Ravenn.histor.p.476. Ven.an.1731.. Isidor, Chron. Goth. Aimon. de Gest. Francor. lib. I c. 9 . Sozomen.histor.Ecclefiaft.lib.9c.1.7. Sigebert.Chron.inan.473. 474. 9. inVales.p.351 (c), la to Marii Aventic. Chron.in Du -chesne t. I (5.).Evagr.Scholast.hist.Eccl.l.2c.7. Histor.Miscell.lib.15excod.Ambros. in Valef. t. 3 p. 270 (d). t.Ip.211. p.99. 100. Histor.Miscell.ex cod.Ambrof.inrer. Sigebert.Chron.inan.491– (4)Prosper.Aquit.Chron,inDu-Chefne Marii Aventicenf.Chron.inDu-Chesne t. Ipa-200. (b) 208. (b) I Anon. Cuspin. M a dopo di avere e codesto Principe , ed alcuni suoi successori in tal Regno per molti anni signoreggiato ; circa l'anno della salutifera divina Incarnazione 535. l'Imperadore Giustiniano deliberò di toglierlo a codėsti Barbari , col pretesto, che Teodato Re di essi non avea vendicata la morte daia ad Amalasunta già loro Reina ; perchè vi mandò Belisario , che in breve tempo occupò conquistato (3). In cosi fatia espedizione furono in ajuto de'Greci iLongobardi nazione che nella Pannonia dimorava (4 ): i quali dopo , che fu l'Italia pacificata , ivi , e d in casa degli Amici più difordini commettevano ,che contro gl'inimici farenon avrebbono potuto , perchè Narsete caricandoli di doni , contenti nel loro Paese oltre a ciòavea discacciato dall'Italia i Francesi, che sotto il lur Duca Bucelino tutta,oquasitutta,presa,e devasiata l'aveano (6);perchè egli era rimastoin nome dell'Iinperadore , Supremo Governadore di quella Provincia , che avea all' Impero restituita:quando perque'nembi,che da'più vili,e fecciəsiluoghi al zandosi nelle Corri, oscurano gli astri più luminosi , e più chiari , ad istanza de’ RomanifudatalGovernodaGiustino cheerasuccedutoaGiustinianoImpe. radore,rimosso(7):edall'ingiuriaunendoildisprezzo perchèeglieraEu. le sevissuto,non avrebbe potuto distrigare.(9) Ed alla minaccia feguì l'effetto , dappoichè ritiratosi in Napoli , stimolò co'Melli (1) Comorimurtom Marcel lini Chronic. in | . 428 Aimon, de Gest. Francor. lib. 2.c. 16. |Joan. Diac. Chron. p. 300. (3)Jornand.deregnor.Success.p.242: Landul.Sagac.additam.adMiscell.p.180 Procop.debell.Goth.lib.4č.35p.368. Aimon.deGestisFranccr.lib.3.c.15 Agath.debell.Goth.lib.2 p.393. (10)Gregor.Mag.Dial.t.3c.38 E Excerpt. ex Agat. hist. lib. 1 p. 381 . . 180 Aiuion.deGestiFrancor.lib.2.c.34. Anast.Biblioth.invitaJoan.III.p. G)Paul.DiscodeGest.Langobard.lib. 133. 2c.5p.427 (b). و ) ) nuco l'ImperadriceSofiagliscrisse chefosseandatoinCostantinopoliadi spensar la lana alle fanciulle (8) ; alla qual cosa fi dice , che Narfete sdegnato risposto avesse , che tal tela egli lo avrebbe ordita , ch'ella mentre avesse vis i sopradetti Longobardi a conquistare l'Italia copiosa di tutte le naturali ric chezze , la sterile Pannonia abbandonando . Il quale in vito allegri que'Barbari circa l'anno del Signore 568. sotto il loro Re Albuino vennero abbracciando in Italia (10) : nello spazio di sette anni la maggior parte colla 427 428.:utcitmpuellisinGynaceo (1)Gregor.Turon.histor.lib.4.C.35, lanarum faceretpensadividere. Anast. Biblioth.p. 133.in Benedi&t. I. Landul. Sagac.additam. ad Miscellap.|Aimon.deGest.Francor.lib.3.c.7.11, ? ) > dellearmi neconquistarono(11); forza fu fama Ed indi sìinanzi estesero leloro ,cheAutariunodeloroRe fino conquiste,che in Regio fusse pervenuto,e cheavendo 194 (1), edindipartedell'Italia(2),édiessailrimanentedall'EunucoNarsete, che a Belisario succede , dopo xvini, anni di asprissima guerra fu interamente 2.. Aimon.deGest.Francorum lib.2 c.33. O . 184 pist. lib. 5. la Sicilia rimandolli . Avea Narsete , siccome si è veduto , vinto i Goti , ed eziandio gli Unni (5) ; ed (4) Histor. Miscell. lib. 4 p. 94 · Aimon . de Gest. Francor. lib. 2.c. 33 Isidor. Hifpal. Marius Aventic. xi 1 Aimon. de Gestis Franc. lib. 3.c. 15 . (1)Procop.debell.Gotb.lib.2 C.29|(9)Paul.Diac.lib.Ic.5.7.p.427 p.300.(cde) . (5) Paul. Diac. lib. 2. c. 5 p. 427 · (b) Ö)Gregor.Turon.hist.lib.4.cap.96 Histor.Miscell.lib. 17. A . Paul. Diac. lib. I c. 57 p. 427. 428 . Joan. Diac. Chron. pe 300 . excerpt.Cron. per Fredeg. Scholaft. |Landul. Sagac. additam.ad Miscell. pa hist. Miscell. c.50 . Aimon.de Gest.Franc.lib. 3.c. 15 (8)Paul.Diac.ibid.lib.ic.5.7.D. Sigebertus, alii. Joan. Diaz.Chron.p.300. Paul.Diac.lib.2.ca32p.436. ) ivi ivitraleondedelmareunacolonnaritrovato l'avessecollastapercoffa,ed avesse detto , fin quì saranno de'Longobardi i confini. (1) Delle terre occupate da Longobardi inItalia se ne formò un Regno il quale poscia ebbe alcuni Re Francesi , e dopo essi altri di diverse Nazioni . Era l'Italia in tempo de'Re Longobardi in due Principati solamente divisa', in quellode'Longobardi,edinquellodeGreci.Ma passatoilRegnoaCarloMa gno , surse in quella bella parte del Mondo il Principato di Benevento , da cui non molti anni doponacque quello di Salerno , e finalmente quello di Capua · Nel tempo de'quali Principati per le guerre , che arsero fra di loro furono in trodotti nelle nostre parti i Saraceni , i quali non però , comeche molte Terre avessero conquistate, a varij Capitani ubbedirono,almeno pressodi noinon mai e uno stato formarono . Ed i medesimi Principati di Benevento , e di Salerno , e di Capua durarono finchè furono da Normanni, che nella Puglia eransi stabiliti, interamente conquistati. Imperochè alcuni Pellegrini di codefta Nazione ritornan do dopo l'anno 1000.'del Signore da terra Santa ov'erano andati per la fede a guerreggiare , ajutarono il Principe di Salerno da’Saraceni assediato; e riman dati da costui a casa con grandissimi doni , allettarono a venire nelle nostre P a r ti i Paesani loro , i quali discesivi, ed ora al soldo del uno de' noftri Principi , oraa quellodell'altrorimanendo,allafinefistabilirononelluogo,chediceafi in Octaba, e la Città d'Aversa ivi edificarono : uno di loro, chiamato Rainol fo per Capo , Conte, o sia Console stabilendovi. Impresero i Greci inquel tempo di liberare la Sicilia da’Saraceni , che la tenea. no per quasi due secolisottoposta ; e fu capo dell'Efercito Greco Maniaco ,il quale chiamò a'suoi soldi una parte de Normanni, ch'eranoin Aversa fermati, e costorovi andarono:mi dopo qualche tempo disgustati della suaavarizia,ab bandonandolo se ne ritornarono a casa. La qual cosa avendo conosciuto un cer to Auduino a'Gieci ribelle, propose a Rainulfo di mandare una parte della sua gente in Puglia a torla alGreco Imperadore , che vi signoreggiava : ed a cosi fattarichiestaRainulfoacconsentendo',unbuonnumerode'suoisottododici Ca د pitani ei mandovvi , i quali avendo di repente occupata Melfi Città di quella Provincia , ed indi altre terre ; fiffarono in Melfi la sede loro , e diedero princi. pioad un altro Principato,che continuoffi sottoiFigliuoli di TancrediConte di Altavilla , Gentiluomo anche egli Normanno ; i quali in varj tempi nelle n o ilsuoPrincipato.Ma iNormanni,ch'eransistabilitiinMelfifortoiFigliuoli di Tancredi, di ben altre conquiste saziarono la loro ambizione . Conquistarono tutteleterre,cheiGreciaveanoin quelenostre Parti;tolseroa’Saracenila Sicilia , ed a' Longobardi il Principato di Benevento , e di Salerno , e fino a'lo ro medesimi Nazionali il Principato di Capua , siccome finalmente da una gran parte del Ducato di Spoleti i Re d'Italia discacciarono , E di tutti così fatti Principati un Regno essendosi formato in sul principio Regno di Sicilia del Ducato diPuglia indidiSicilia,e l'altrodiNapolifunominato. Dituttelecosequisoprasommariamenteesposte,lapartepiùintrigata ed oscura è quella, che vien compresa dalla seconda venuta de'Longobardi in l talia,finchèlenostreProvincieda’Normanni,stabilitinellaPuglia,inun solcor po forono ridotte. xii ) 9 1 e > stre parti poi vennero . IntantoiSuccessoridiRainulfoaveano toltoa’LongobardilaCittàdiCapua,ed > Puglia , e di Calabria , e del Principato di Capua fi diske,edindiindueRegnidiviso,unofudettodiTrinacriaalcunavolta ed pl , fu detto , ed il quale per anni 206. in circa fu de Longobardi, o fiad'Italia l'anno 774. discese Carlo Signoreggiato (2).Ma verso da Re di quella Nazione il Re Desiderio ultimo Re Longo in quella Provincia,ed avendo preso Magno , senza mutarne la natura il Regno bardo, trasferì nella sua Persona sopradetto, che Regno I va. (1) Paul. Diac. lib. 3.c. 31 p . 431 • (2) Paul Diacon. fupplem . Longobar. 179 I varj Principati , i quali in così fatto spazio di tempo , siccome fi è veduto , t e l a n a t u r a l f o r m a d i e s s e fi d e e a g r a n f a t i g a , e m o l t o d u b b i o s a m e n t e i n d o v i n a r e . De'Principati che sursero nelle Provincie le quali ora compongono ilRegno diNapoli,intempicosìdubbiofi,edoscuri,ioho deliberatodiscrivereinuna Tavola Cronologica i Principi , ed i più ragguardevoli Officiali ; gli anni de loro Regni,ed ufficii, edelle loro morti;iloro matrimonii;e sommariamente i fatti,chequelli,osovrani,od inalcunamanieradipendenti,o Tributarj posso dimostrare ei diritti delle loro Signorie anno ftabilito ; ed oltre a 7 ciòdellistesiPrincipatiuna,perquantoiohopotutoesatta eparticolare Geografia.EnellasuddettaTavolaCronologicaiohoraccoltotuttociò che da' varj.Storici,o Sincroni,o quasi Sincroni , o molto antichi nella propofta m a t e r i a si l e g g e s c r i t t o , e n a r r a t o , c o m e c h e d i s c o r d i e g l i n o s i a n o t r a l o r o ramente appariscano;senza volerli corregere , ( ove avesli potuto ) o concorda. r e ; d i e s a m i n a r e n e ' l o r o c e t t i il v e r o , o a m e m e d e s i m o i n a l t r o t e m p o , o a d a l trui, che mi voglia in ciò precedere, riserbando ;Contentandomi per orà di for nire solamente fecondi semi di una esatta ,e diffusa storia delle nostrali cose m e Geografia non va ancora sotto il Torchio ,in un foglio quella parte di essa ,ch' è n e c e s s a r i a a l l a p r e s e n t e o p e r a , ' e s p o n e r e ,' ر e d i m o s t r a r e h o v o l u t o : e d a l l a T a v o l a dame scrittailTitolodiSAGGIO hoapposto;conoscendo che in efla mol. tissime altre cose essere potrebbono a diritta ragione.o:da altri , o da me stesso pervenisse a' Principi l'Impero in ciaseuno de' detti Principati; e quale fuffe la natura degli Ufficj, a cui in essi il Reggimento di Terre cra affidato ., presso ilPopolo , o presso una parte di esso, o presso un solo uomo :dice Cie . cerone:Respublica reseftpopuli,cum bene,acjustegeritur,fiveab unoRege, la seconda perchè suole essere degli Ostimati, ARISTOCR AZIA , e l'ultima fi chiamaMONARCHIA osiaREGNO ilqualnomenonperdequantunque eomi , due , o tre.Principi regnino in essa collegati , com'è avvenuta sovente tra' Ro. maniImperadori equasisempretra'PrincipiLongobardi,dequalinoide scriviamo la Serie ; imperocchè una tal forma di Stato essendo molto più distantedall'Aristocrazia,chedallaMonarchia,dallapiùvicinapiuttosto che dallapiùlontana,deeprenderesenzaalcunfalloilsuonome.Ed oltreaciò quello,ch'èstraordinario nondeecaggionarnelleartidivisioneregolare:nè codesti pochi Principi costituiscono un Collegio legittimo , in cui ciascuno la sentenza della maggior parte deeseguitare; ma ognuno riguardo alla sua. amministrazione libero senza alcun fallo rimane . Scrive Ubero : Monarchiam ef Se Io note , e più oscure . Ed acciocchè il tutto con chiarezza fi abbia ad intendere , dappoichè la promessa S $. II. Quali siano le varie forme di governo, ed i varj modi di acquistare iRegni . N, . xili . fursero in quella felice parte del Mondo ,ora si aggrandirono ,ora si diminuiro po,ora dalle Potenze maggiorifurono interamente absorti,equafi distrutti.Tal volta in essi si viddero eliggersi i Principi, tal volta si viddero in effi succedere a' padri i figliuoli nella Signoria . Quei , che vi regnavano , furono soventi fia te uccisi, ed i Privati il loro luogo occupando, trasmisero a'loro Posteri l'ini. quamenteacquistatoImpero.Ibarbarichiamatiperdifesadialcuni sistabi lirono per ruina di tutti, e desolazione. In fine la faccia dell'Italia divenne in que tempiassaidiversada quello,ch'eraprima,echefupoi,elasuaGeo. grafia non mai stabile offervofli, e costante . Nè di tutti così varj , e moltipli. ci accidenti vi fu chi la storia distintamente scrivesse ; m a da pochi , e quali a frammenti quelli,ebarbaramente$ furonoesposti,opiuttostoaccennati:eleopere de'Scrittoridi quei tempidasinegligentiCopistifuronotraseritte,chespessefia , > ) 9 > no . in un'altra Edizione,che sene facesse,aggiunte. M a prima di ogni altra cosa io ho reputato di far manifesto per quali ragioni ' Di codeste forme di Regimenti con voci greche la prima si dice D E M O C R A Z I A , feve a paucis Optimatibes , five ab universo populo (i). > > (1)Ci:.infragm.deRepubl.lib.3.p.I 533Edit.Ven.1731. b و i ) oye  xiv se unius imperium folo fatis vocabuli argumento constat . Qicod tamen ita præci Je captari nolim , rat quasiescumque plures in uno Regno Domini esoftitere, toties Reipublicæformam mutaristatuamus . Nequeenim recte exiftimaturusvidetur qui in Romano imperiafiquandoplures Augustifuere , Principatum defiiffe con tenderet . Cum enim longius ila societas Imperantium ab Aristocratia,quam a Monarchia diftet , confentaneum eft, ut ab ea Specie, cui proxima eft , appella tio petatur . ItaLacedemoniis duo Regesfuerunt , idque Regnum vocabatur necnon verum fuisset Regnum ,fi poteftas vere summa fuisset.Præterquod extra ordinarius,atqueutitaloquar, accidentalisilepluriumconcursusplerumque babetur.UndeformaspeculiaresDyarchias outTriarchiasinArtemintroduce. reneccongrueret,nequeexpediret;tametsifatendum Monarcbiævocabulum tuncelleminuscommodum.Accedit,quod istiCondomini,uthivelbisfimiles a Germanis Jurifconfultis appellantur , non constituant collegium , adeoque nec mus plurium fententiam sequicompellatur.Nam ut hocjurisfit,opus eft.parto, Condomini autem Imperium Civitatis habent eodem jure,quo plures eandem remi fine tractatusSocietatis pro indivifo tenent. Quo cafu notum ejt;quemque liberum J u c partis arbitrium , nec reliqucrum consensui obnoxium , retinere la 28. ff. c o m m .divid.(1). Altri poi vi aggiungono quattro altre forti d 'Imperi , cioè i tre sopradetti , q u a n dofonocorrotii,ovveroingiusti,edilquartoda'due oda trègiàesposti insiemeuniti,maCiceronestessocondirittaragioneafferma chene'corrotti Imperi la Repubblica non più esiste:onde di ella non possono essere così fatti Imperi:Cum veroinjuftuseftRex,quemtyrannumvoca:aut injuftioptima tes,quorumconfenfusfactioeft:autinjujtusipfePopulus cuinomenusitatum mullum reperio nisi.utetiam ipfum tyrannum appellem : non jam vitiofa , rola , dappoiche essa nulla alla mia intenzione può giovare . Or nella Monarchia , o sia nel Regno , abbia avuto egli il suo principio dalla for za(5),odalvolere de Cittadini,odall'utile,odallapaurastimolari (6), abbianoquestilafacoltàdistabiliresolamenteiRegnanti,o diconferirleanche l'Impero:Aliter(diceÜbero),ediametroinstituunt,quiImperium imme diate a Deo ef fe volunt . H i negant , Imperium ullo modo a voluntate populi perdere,necacivibusquicquam jurisadimperantesmanare nec adeo caufam Monarchie ,aut ullius in Civitate potestatis effe populum , quos inter D. Ziegle rusadGrotiumlib.1.c.3.,☺ c.4.Ethidictum P.Apostolianobisaliquoties adduétum ,qucd imperium sithumanæ creationis,interpretantur,quodfithomi nibus proprium , vel ratione cause instrumentalis , quia per homines exercetur Utuntur argumentis èSacris , de poteftate folvendiligandi Sacramenta admi niftrandi,quceMinistroEccleficecompetit.Quemadmodum igirurpopulus eligen dopaftoremnonconfertpoteftatemillam necconferrepoteft,quianonhabet eamipse,nihilqueagit,quamutpersonam eleétampoteftatiaDeoimmediati proficiscenti applicet :fic etiam populus , quando eligit Regem , non confert pote (1) Huber. de Jur. Civit. lib. 1 1. I pag. 265. 266 . 37 S. 31 p.442 .  > (4)Gudling. deJur.Nat.acGent.c.) Ic.7S.5p.81. ) > 9 9 omnino nulla Respublica eft , quoniam non eft res populi fed cum tyrannus eam factiovecapesat:nec ipfepopulus jam opulus eft,fifitinjustus,quoniam nonest multitudojurisconfenfu,& utilitatiscommunionesociata(2):EBodinoegregiamente dimostra , che il composto di alcuno , o di tutte le suddette tre formed'Impero non può una Città , o sia Republica , che tale sia fecondo il fine, che si è pro posto,cioèlapace,edilgiusto,costituire(3):OndeGudlingio ebbea dire: Talem ReipubliceSpeciem qui appellant mixtam ,ferendi quadantenus funt , Si mixtum idem fonet atque irregulare (4), della qual cosa io non faccio più pa. c.26 p. 533 Edit. Ven. 1731 . C. edit. Francf. an. 1641. Hobbes de (2)Cic. fragm.deRepubl.lib.3.c.10 . . (5)Bodino de Republ.lib.4 cil p.579 fta Cive . BdinodeRepubl.lib.2c.II(6)Hobbesde Civ.Cap.5Huber.lib. (3) Vedi P. 274 Edit.Francf.an.1641. l  ftatem imperandi, fedperfonam electamproducit eamque abhibet exercitio pote ftatis illia Deo immediateconferendse ego qualis, quantainordineejusefedebeat;necquo minuspopulusimperium retineat,fiidexpedirejudicet,Deusintercesit;multo minusquopartemaliquamimperiireservaret,umquam prohibuit;quoddeMi nifterio Ecclefiæ inftitutoque matrimonii nullo moda affirmare licet(1). Nel Regno dico , a sia nella Monarchia i Principi anno due sorti di diritti :l’una, che ne costituisce l'Impero in inezzo a' Popoli loro , l'altra , che determina il modo di averlo ; o sia per la quale ilPrincipe Regna , o l'Impero pofliede che modo di acquistarlo sipuò anche direttamente chiamare : Altera cautio eft ( dice Grozio )aliud efede re quærere, aliud ese modo habendi,quod nonin corporalibustantum fed& inincorporalibusprocedit(2) Ed.Ubero:Poft SpeciesMonarchiefequunturmodi,quibus.Regnaacquiruntur.Hi funtvelordi narii,velesctraordinarii.PrioresduofuntElectio,dosucceflio Extraordi. nariiperindeduo,matrimonium O jusbelli.Dejurebelli o matrimonio d i é t u m q u o d f a t i s f i t , i n f u p e r i o r i b u s; d e f o r t e n i h i l q u i d e m , f e d n e c r a r i s i m e i n u f u e f t, a u t p r o e l e c t i o n e f u n g i t u r ; u t o l i m a p u d P e r f a s i n D a r i o H . f t a s p i d e ( 3 ) : EGudlingio::Idqueridignum,anperduretvitaŐ animacivitatisuna,etiamfi vel Electio. obtineat , vel.Succellio ? E t putem id contingentibus adnumerandum queunitatemnecefficiuntprorsus,nectollunt.ScilicetElectio.& Succeffioper Jonastangit,nonautemmodumregnandidefinit,necillum impedit imperanti dominica insubjectos,tamquam inservos (proprios ), poteftascompetit.Appellaturetiam Dominatus(6). Laqualforma diRegno fc giudico , che mai si possa ritrovare fra gli uon.ini , salvo la. Teocrazia , benedelsuopopolo,enon giàdilui,deeordinarelecose:scriveBodino:Rex eft,quisummapotestateconftitutus naturælegibusnonminusobfequentemse præbet,quamsibisübditos,quorum libertatem,acrerumdominiacequeacfuce tuctur , fore confilit. Subditorum libertatem , ac rerum dominationem . adjecimus; ut n. 4. 5 p . 279 . t o e h l. Jus Soc . , G e n t . n.Ip.277 273. m (1)Huber.deJur.Civit.lib.ICo.28 (4)Gudling.deJur.Nat.ac.Gent.c. |(4)Guiling,pergoNat.acGent.c. vel collate .Nec sequitur , cedunt epopulielientis.voluntate ; primeva succedere videntur (4). Riguardando la prima di codeile due sorti di diritti ne procedono tre forme di reggimento,osianodiMonarchie unaincuiilRegnante de'Corpi, Benide?Cittadinidispoticamentedispone,echeperciòErile o , o liaBarbarica vien nominata , scrivendo Ubero :Dominatus finitur , quod fit Imperium , quo Princepsfibifubjectisutpaterfamiliasservisimperat,omniumquetam quod ad ( p.243n.1498. > o civiliumnaturammaximeabeffectibusveftimandam. m o , r e r u m m o r a l i u m , cujus limites excedere non licet Imperiiformam,& tenorem SiDeuscertam ,ele&tionempersonefatemur ejusjurisviminfringerenon populis,præfcripferit poteftauferrejusligandi e Solvendisuispa pole , quam cætusfidelium invito adimere poteft . Sed hoc de magis uxorviroprincipatumdomus storibus aut nonlegimusessedeterminatum .Hatenusquidem de imperio Civitatis a Deo , cui omnis anima debeat bere aliquem ese ordinem imperandi ,atque parendi ef ita excesti fefubie&to non tamen . resquamcorporaDominusexistens, actionespublicasadsuampræcipueutilita temdirigit(5): EdArrigoKoehlero:ImperiumDominicumseuDespoticum di citur ofia Governo di Dio . E l'altra delle suddette forme di Monarchia è quella , nella quale il Principe pel . (2)Grot. deJur.bell.acpac.lib.Icos(5)Huber.de Jur.Civit.lib.1c.27 . 21 .$ 3 و 37S.XI .436. 3 > . > XV . 7 tumpromover.Imofucceffiopere nec mul ab.antecedenteelectionependet;undequi luc o de' in quo Nec sequitur , ita pergit Zieglerus , homines ab initioSponte adanéti infocietatem civilem coierunt exhoc ortumhabetpoteftascivilis:Ergotalispoteftasorigineesthumana·Sic enimperindeliceretargumentari;Adam& Evasponteadducticcieruntinma trimonium . Ergo matrimonium institutione non eft divinum . S e d 1. 7 p. 273 . (3)Huber.deJur. Civit.lib.IC.28i(6)Heinr. Toebl.JusSoc., ut Regis , ac Domini distin£tionem certam adhiberemus (1) : ed effa dicesi Ci vile:leggendosiinUbero :NobisigiturpluresMonarchieSpeciesnonfunt con siderand.e,quamheeduce,Regnum,& Dominatus,fiveImperium,utAriftote les loquitier , außacidendo , aut Baplaponèv . Regnum verum & plenum eft,ubi Princepshabetfummam, liberampoteftatem faciendiincivitatequodere ☺ a petita., qui ed appresso : E x his tertia resultat dif ferentia , a fine diverso ristabiliti,est utilitasRegnantis.Qucenec ipfa tamen absque commodo fubječbo rumpoteftcuftodiri.Ex hisreliqu.edifferentie,interDominum,&.Reczorem, fervos ac cives ,de quibus Claudius adMeherdatem apud Tacitum 12.annal. c. c 11. quæque fimiliaperse intelliguntur (3):Ed anchecomune;Scrive Kochlero: Imperium Civile eft juspræfcribendi ea , quæ ad commune civitatis bonum promoven . dum faciuntS.896E.492.510.Ejufmodi ImperiumCivilediciturCommune ad amplificationem boni civitatis communis tendat (4): E la terza delle due fo pradetteformecomposta cheMistaviendetta:ScrivendoGrozio;Quisibi f i n g u l o s S u b j i c e r e p o t e f t f e r v i t u t e p e r s o n a l i , n i h i l m i r u m e f t f li i d o u n i v e r s o s f, i ve iliČivitasfuerunt, five Civitatis pars,fubjicere sibi poteftfubje&tionefive mere civili ,five mere herili , feve M I X T Á (5) Riguardando poi la seconda forte degli esposti Diritti sorgono tre altre forme di nellaquale il Principe Regna per elezione del suo Popolo forma dicesi ELETTIVA . La seconda,in cui il Principe ricevel'Impero per Legge generale dello stesosuo Popolo o per consuetudine da questo ricevuta , per trasmetterlo poi a colui, che dalla medesima Legge , viene stabilito ; sia egli il Primogenito del preterito Regnante ,o calui, che glinacque nel Regno ;'fia egli il figliuolo legittimodi quello,osiailnaturale:Maschiofiaegli, ofemmina;fiadellastessasuafa miglia ,o dell'altrui; favorisca finalmente quella legge ipiù vecchi della Pro fapia , o la linea del primo nato (6), la qual forma di Regno da tutti sichia ma SUCCESSIVA,eda molti una specie della prima,cioèunadiversasorted'Ele zioneesseresicrede:dappoichèfcriveUbero:Plane,originecujufquecivitatisinspecta, nullumnonRegnumexvoluntatepopuliortum,fuitele&tivum Seddiversitas eft in Regno Civili ordinaliter utilitasfubje&torum;Quamquam illafine commodo Imperantium obtineri non poteft. In Dominatu originalisScopus Impe una parte di esso ma pel tempo della suaviła solamente ;venga cotaleele zione,fatta oespressamente,operviadiforte,odiDeputati;ecodesta electionis & fucceffionis deincepsorta eft, cum quædam ex Imperiis itafunt > delata Principibus, ut identidemfedes vacua perele&tionem repleretur .Quædam i t a ut fucceßio fecundum ordinem certum propinqui sanguinis ab uno in alium devolveretur,exprescripto Legis.Hanc quidemvocantElectionisSpeciem;quo modoAlthufiusinPolit.suac.19n.78,feqq.qui negant,ullumdariImperiumjure familiehereditarium,fedtotum apopulodependens,quodG' inAngliamulti opinan tur.Si dicerent,fucceffionemelenihil,quamele&tionisprimevæcontinuationem,ni hilerrarent.AtfijusImperiinumquam apopulisalienarivelint,resreditad Statum disputationissupraaliquotiesperactze.Quaperelectionem,ipsumjusIm perii independenter alienari pof fe probavimus , ad vitam ,vel etiam pro heredi bus;Quie tunc eftfucceflio,non amplius a primis eligentibus dependens , fedfa milie propria , per ačtum alienationis (7) : e Gudlingio : Id quæri dignum , an perduretvitaį animacivitatisuna,etiamfivelelečžicobtineat,velfucceßio? (1)Bodin. deRepibl.lib.2 3 in (5)Grot.dejur.bell.ac.pac.lib.4cm | xvi و Regni . La prima , 3 > و c.37.n.12.13.14.15.16.p.436. (3)Huber.dejur.Civit.ibid.n.8. 1(7)Huber,dejur.Civ.lib.Ic.28 . (4)Koehler.deJur.Soc.G Gent.Spe- 3p.278. )5( و > . > 9 o sia di . princ.p.302 : dejur.Nat.acGent. (2)Huber.de jur.Civit.lib.I.c.27n. (6)VediGudlingio 5p.272infin. :, communividebitur,Salvatamenciviumlibertate, proprietatererum(2) cim.V.deImp.Civ.S.526. p.85. C. , ) 9 cum Et  xvii Et putem id contingentibus adnumerandunt , quæ unitatem nec efficiunt prorsus, nectollunt.Sciliceteleftin,o lucceliopersonastangit non autem modum re. gnandi definit , nec illum impedit ,nec multum promovet ;imo fucceßio pene ab suo.Antecessore , ed ha l'arbitrio di lasciarlo a chi più gli piaccia , come della fua Eredità privata fare ei potrebbe . E così fatti Regni diconfi E R E D I T A R J . IntuttecodestecinqueformediRegnisonocomprese,siccome sarebbe agevole il dimostrare, tutte le differenze , che de' supremi Imperi delle Monarchie fi so gliono fare ; ele quali Ubero per modo di quistioni propone:Junt qui ex alis q u o q u e r e b u s d i f f e r e n t i a m f u m m e p o t e f t a t i s c o l l i g u n t '. P r i m o e n i m Sottoposti;maquandovenneroinItaliavifondaronoilRegno,chefudettode Longo bardi,ofiadell'Italiaedilquale,esottoiReloro,esottoiRe Francesi,edi altre Nazioni finchè durò fusempre ELETTIVO . II.cheEREDITARIO fuilPrincipatodiBenevento. III. che fimile , a lui fu il Principato di Salerno . IV.chenondiversodaeffiintalcosailPrincipatodiCapua essersividde. Ma dapoichèilpiùdellevoltedifficilcosaèildeterminareda'loroprincipjl'espo fieforme de sopradettiPrincipati;Quindi è,cheneconvienesoventeimmitare i più Saggi investigatori del vero nelle produzioni della Natura : iquali non potendo vedere le occulte caggioni di essa , da ' continui , e costanti effetti loro , quando esterna violenza non li disturbi , sicuramentelededucono:scriveNevvton traquellifilosofisenzaalcunfalloilpiùfamoso:IdeoqueEFFECTUUM NA TURALIUM EJUSDEM GENERISEÆDEM SUNT CAUSÆ .Uti respira tionis in Homine doo in Bestia ; descensus Lapidum in Europa in Qualitates. corporum , que intendi o remitti o nequeunt , queque corporibus omnibres competunt , in quibus experimenta instituere Ticet nun ,a fibisemper confona . Extensiocorporum non nisipersensus innotescit, nec in omnibus fentitur:fedquia fenfibilibus omnibus competit,de universis affirmatur. Corpora plura dura este experimur ; Oritur autem durities totius a duritie par tium,& indenonhorumtantumcorporumquæfentiuntur,sedaliorumetiam omnium particulas indivisas es se duras merito concludimus. Corpora omnia impe netrabilia es se non ratione ; fed fenfu colligimus . Q u e tractamus impenetrabilia ; Lucis in igne culinari do in sole ; reflexionis lucis in ter America ra in Planetis inveniuntur, indeooncliedimusimpenetrabilitatem efeproprietatem corporum univerforum.Corporaomniamobiliaefle,& viribusquibusdam(quasviresiner tiævocamus)perseverareinmotu,velquiete,exhifcecorporumviforum pro prietatibus colligimus.Extenso,Durities,Impenetrabilitas,Mobilitas,& Vis ) . (1)Gudling. dejur.Nat.,acGent.c.1(2).Huber. dejur.Civit.lib.I c.14 12  ; antecedente electionependet;unde quisuccedunt,epopulieligentisvoluntatepri meva fuccederevidentur(1). E finalmente la terza nella quale il Principe possiede il Regno per volere del git(2). . O r d i c h i a r a r i n e l l a m a n i e r a s o p r a d e t t a l' e s p o s t e c o s e io d i c o . I. che iLongobardi furono inprima nellaPannonia ad un Regno EREDITARIO > ) > 5 . ) vel plu ,proqualitatibus corporum univerforum habendesunt TES CORPORUM NONNISI .Nam QUALIT A PER EXPERIMENT AINNOTESCUNT OQUE GENERALES STATUENDÆ ,IDE MENTIS GENERALITER SUNT QUOTQUOT CUMEXPERI. possunt QUADRANT ; de quemimi nonpoffunt auferri . Certe contra experimentorum tenorem fomnia non funt , nec a Nature Analogia recedendum temere confingendo eft,cumeasimplex eflefoleat o , quaforma Reipublic.e Civitas gubernetur , Monarchia tant plurium dispoticum , an Civile Regnum . Patrimo rium imperio . Et in Monarchia ,sitne .Populovolente an invitofit conftitutum .Eligantur, niale,anquasifructuarium ,an perpetuafitpoteftas• Non an successionegaudeant Imperantes.Temporalis Imperii variarivi parvitate vel magnitudine Civitatum jus jummi nullisquoque Species hominum judiciafæpe perstrin fum.Denique,nominum titulorumque interesse p u iner . . > n.Ip.128.129. 3 9 ) 37S.XI.p.435ad436. C.   inertie totius , oritur ab extenfione , duritie , impenetrabilitate viribusinerticepartium: indeconcludimusomnesomniumcorporumpartes minimasextendi,& durasele,o impenetrabiles,& mobiles viribus inertice præditas(1).EnellafestamanierafcriveUbero,che s'abbiadagiudicarenelle cosemorali,ecivili:Sedegoitaexistimorerummoralinm, civiliumnaturam maxime ab effe&tibus ceftimandam (2). Perchè quando non neè conceduto diavere documento dell'IstituzionedelleRepub bliche,osiade'Principati,dicuiragioniamo;da quello,chefièveduto sempre accadere in effi, quando estraneecaggioni l'ordine naturale non abbiano sconvolto , l'istituzioni suddette possiamo dirittamente argomentare . Egli è vero non però , che non di leggieri gl' Imperi Ereditarj da Succeffori con regola c o si fatta fi possono distinguere,imperocchè io alcuna forte di Regni fuccessiviall' ultimo Regnante succedono i figliuoli,od i più stretti Congionti ; E lo stesso av . vieneneRegniEreditarjquandocoluisenza Testamento,osenzanominareal. cuno Estraneo Erede lascia di vivere la vita : più foltobujoquellumefideeprendere,chesipuò,comechèpicciolo,ed incer to egli sia . IlRegno de”Longobardifu prima Succellivo,aEreditario,ed che,uscitidallaScandinavia(4)(ProvinciadettaVagina Gen tium),abitaronodiquadalDanubio ediqualiWINILI eranochiama. ti(5):furonoposciadetti LONGOBARDI,o dallefinte(6),odallevere lunghe loro barbe (7) , ovvero , secondo scrive Guntero , che altri affermino da' Popoli della Sassonia detti Bardi (8). Furonocoftoroinprimada'Duchi eposciadaRefignoreggiati(9);edilRe gno loro finchè rimasero nel loro Paese,fu sempre Ereditario ovvero successivo. (1)Nevuton.Philus.Natur.princ.Ma-|(6)Gregor.Turon. Excerp.Chron.ex Reg Fredeg. Schol.hist.Miscell. c.65. rat. lib. 2.c. 13 • (5)Paul.Diac.de GefieLangob.lib.1|(8)Gunt.lib.2. c.9p.411(a).  mobilitate, 9 appreso Elettivo . non potendofi che la naturale inchinazione del Sangue a figliuoli ed a Cogionti , gli Estran) gliabbiapermessodianteporre.ScrivendoGrozio:Succeflioabintefiato, de quaagimus,nihilaliudeft,quam tacitumteftamentum exvoluntatisconjectura. Quintilianus pater in 67. declamatione : Proximum locum a teftamentis habent propinqui:&ita,siinteftatusquisacfineliberisdecefferit:Nonquoniam utique jufium fit,adhospervenirebonadefunctorum:fedquoniamreliéta,& velutin mediopositanullipropiusvidenturcontingere:Quod de bonisnoviterquæfitis diximusex naturaliter proximis deferri , idem locum habebit in bonis paternis avitisque,finecipsiaquibusvenerunt,neceorumliberiextent itautgratic Philuf.283 P«357.358edit.Am-i()PauloDiac.deGest.Langob.lib.i ftelod. 1714 C.9po411 (6). (2)Huber.dejur.Civ.lib.Ic.28S.V. Reginon.Chron.inprinc.deRegnoWi. (3)Grot.dejur.bell.acpac.lib.2c. nilorum. 7 S.10n.2p.297.298. Constant.Porphyrog.deThemat.lib.2. (4)Gregor.Turon.Excerp.Chron.exc OttoFrifingens.deGeft.FridericiImpe credere $.III. Ue Popoli Q° Agle xviii relatiólocum noninveniat (3). OndedaEqualieffettinonsipossonoargomentarediversecagioni.Ma nel

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