fare alcun cangiamentosenza indebolirla. Egli previene così i suoi lettori contro ogni idea di riforma, e svolge nel loro avimo un timor macchinale cootro ogoi innovazione delle leggi. In generale tutte le metafore, i paragoni, le parziali analogie,lesomiglianze superficiali non possono far breccia che nell'animo del volgo;agli occhi del filosofo i paragoni non sono ragioni; essi possono schiarire una proposizione , provarla mai. CAPO VII. Parlare. Abbiamo veduto che le macchine sono utili e necessarie al chimico, i telescopiall'astronomo, i disegni al meccanico, le figure al geometra. Le parole sono forse egualmente utili, egualmente necessarie all'esercizio del pensiero? Tre oggetti simili mi si presentano facilmente allo spi rito, dice Condillac; se passo al quarto, sono obbligato, per maggior facilità, d'immaginare due oggetti da una parte, due dall'altra ; se voglio fissarne sei, fa duopo che li distribuisca due a due, o tre a tre; crescendo questi oggetti, la mia vista si confonde, io non posso più numerarli.Al contrario, se dopo d'averne considerato uno gli unisco un altro, e a questa unione appongo il nome due; se a questi aggiungo un terzo,ed allanuova unione appongo ilnome tre,ecosi di seguito, caratterizzando con parole distinte ogni aumento progressivo d'unità, arriverò ad annoverare moltissimi oggetti facilmente. Alla stessa maniera,se ogoi volta che voglio pensare ad una persona,sono costretto a richiamarmi ad una ad una tutte le sue qualità, onde non confonderla con un'altra , Le note tracciate sulle carte di musica rappresentano i suoni che si eseguiscono daglistrumenti; le parole pronun ciate o scritte rappresentano le idee che si piagono bel l'animo. 1 mi troverò nel massimo imbarazzo.Siano,a cagione d'esem pio,come segue,lequalitàd'una persona: Fisiche= Sessomaschile,anni20,capellibiondi, fronte alta, cigli biondi, occhi neri, naso lungo, bocca grande, meoto prominente,marca nera sulla guancia destra, mano sinistra storpia,piede destro zoppo,linguaggio balbettante, accento francese. Morali= Melanconia,dissolutezza,mancanzaallepro messe, viltà,abitudine alla menzogoa, jocostanza .... Civili= Patria,Rodez inFrancia,condizione,awmo gliato, professione, possidente... Se la mia attenzione deve afferrare tutte queste idee alla volta, si troverà insufficiente al bisogno; molto maggiore si farà la difficoltà, se per pensare nel tempo stesso ad altra persona , sono costretto a schierarmi avanti alla mente con egual melodo tutte le qualità che la caratterizzano. Se al contrario chiamo la prima Pietro, la seconda Paolo , potrò facilmente richiamarmi l'una e l'altra, distinguerle tra di loro, paragonar!e insieme.... Queste parole sono poi ancora più necessarie,allorchè si vogliono esprimere le qualità comuni a molti oggetti, a cagiode d'esempio, le qualità che si trovano in tutti gli u o miniod intuttiglianimali,ilchecostituisceleideeastratte, come sidissedisopra,ovveroallorchèsivoglionoesprimere gli oggetti creati dalla nostra mente, come le idee di gloria, d'iofamia , di virtù, di vizio ... Sebbene quando pronuncio le parole uomo , animale. non mi si schiarino alla mente tutte le idee elementari che bo unito a queste parole , cionnonostante ne veggo il 140 TEORIA DELLA SENSAZIONE porto, ne seolo le differenze, ne scorgo le somiglianze, alla stessa'maniera che sebbene pronunciando i numeri 100,000 e 10,000 non vegga le unità che li compongono , so però che l'uoo sta all'altro come 100 a 10, ovvero come to a 1, e conoscendo la maniera con cui questi dumeri sono stati formali,posso,ogni voltache voglio,separarne lemaggiori masse , scendere alle minori , per arrivare alle minime e fi. palmente agli elementi.Supponete che per isbaglio qualcuno invece di dire che 1000 è decuplo di100 ,dica che 100 ė decuplo di 1000 ; ben tosto l'abitudine chenoi abbiamo acquistata d'attribuire a queste parole certe relazioni tra di esse,agisce sulloro suono, e cifa scorgere all'istante l'as surdità dell'accennata proposizione. Il linguaggio si è per rap 141 noi come quelle traccie che il piede del viaggiatore imprime sull'arena di un vasto deserto, le quali lo guidano, quand'egli voglia,al punto doode parti. Le parole che nella loro origine eranonomi propri, diveonero insensibimente nomi appellativi. Può in conse guenza accadere in forza delle associazioni ideali e sentimen taliche uo nome generalerichiami uno degli individui ai quali s'applica. Ma lungi che ciò sia necessario alla forza del raziocinio, è sempre una circostanza che tende ad illu derci.Si può paragonare uno spirito che ragiooa ad un giu d i c e c h e d e v e d e c i d e r e t r a c o n t e n d e n t i. S e i l g i u d i c e n o n conosce se non le loro relazioni al processo,s' egli ignora i loro pomi , s'egli li designa per lettere dell'alfabeto o pe’no mi fittizidiTizio,Cajo,Sempronio,eglièquasinecessaria mente imparziale.Cosi in una serie di ragiopanenti noi cor riamo medo rischio diviolare le regole della logica,allorchè la nostra attenzione si fissa sui semplici segni,e quando l'im maginazione, presentandoci oggetti individuali, non esercita sulnostro giudizio la sua influenza e non viene a sedurci con accidentali associaziooi. Le parole facilitano vie maggiormente l'esercizio del pen siero, 1.° Quando il loro suono imita il suono della cosa espressa , come sono le parole belato, cigolio,scricchiolare. Anche le parole tracotante, orgoglioso, baldanzoso .... colle vocali piese rinfiancate dalle acconce consonanti,e colla moltiplicità delle sillabe spirano una cerla audacia di suono analoga all'indole dell'oggelto che esprimono ; 2.° Quando accennano l'uso o la proprietà della cosa indicata; cosi Fieberrinde o scorza della febbre nel linguag gio tedesco, che accenna l'uso e laproprielà di questo ve getabile , é preferibile alla parola Quin-quina. Per la stessa r a g i o n e l e p a r o l e c u i il n u o v o s t i l e i n d i c a v a i m e s i n e l l ' a n n o , avevano più pregi che quelle dell'antico: fiorile ossia il mese d e ' f i o r i, v e n d e m m i a t o r e o s s i a il m e s e d e l l a v e n d e m m i a , e r a n o nomi ben più espressivi che maggio e oltobre.... ATTENZIONE ERAZIOCINIO. Al contrario, allorchè si dà il nome di Pino del Nord al'alberoprezioso chetuttelenazionimarittimeriguardano come migliore per le alberature , si fa supporre che questi bei pininon possono crescere s e donne'climi glaciali, mentre trovansi nella Lituania,in altre provincie più meri dionali, in quelle stesse i cui fiumi corrono verso il Mar Nero. La parola Gallo d'India rammentando che questo ani male è natio d'America, fu ignolo ai Romani , venne uel l'Europa oel 16.° secolo, è per più titoli preferibile all'insi gnificante parola pollo. Coquetterie infrancese(civetteria)rappresentaalvivo ilcarattere d'una donna galante, che tiene a bada mille amanti,a guisa d’no gallo che vezzeggia cento galline ad un tempo (1). Al contrario allorchè gli antichi chimici ci parlavano del fegalo di zolfo, del butirro d antimonio dei fiori di zinco .... spingevano il pensiero sopra immagini non applicabili agli oggettiche volevano iudicare; 3.° Quando le parole serbano tra di esse un cerlo rap porto costante,come leparole quaranta,cinquanta, sessan ta,sellanta,Ollanta,novanta,ciascuna dellequaliavendo la stessa desinenza , è formata dalla moltiplicazione del fat. comune dieci, ne'numeri naturali quattro, cinque, sei....dello stesso ordine progressivo de numeri nalurali. Siano i nomi delle nuove misure Myriametro uoilà di Kilometro unità di Ectometro unità di (2) L'influenza del linguaggio sulle operazioni del pensiero si scorge sulla nazione chinese ; la quale , a fronte delle altre incivilite, 142 TEORIA DELLA SENSAZIONE 0.01 di metro Centimetro unità di 0.001 di metro Si vede che dalla massima alla minima misura v'è una pro. gressione decrescente che segue la stessa legge, di modo che essendo data una di esse, si possooo ritrovare le prece deotie lesusseguenti.Alcontrarioleantichemisuredipo sla,lega,lesa,pertica,passogeometrico,passo ordinario, braccio,auna,piede,pollice,linea,punto....non es sendocrescentio decrescentinellastessaproporzione,D00 aveodo tra di esse rapportocomune, confondono la m e m o ria ( V. p. 80 , 81 ), e colla notizia d'una di esse non si può giungere alla cognizione d'alcun'altra;dicasi lo stesso dellealtremisure ede'pesi puovi ed antichi,calcolati iprimi in ragione decupla e costante, i secondi senza nessuna ra gione graduata e regolare (2). (1) Cesarolti. tore Decimetro unità di 0.1 di metro Metro upità di 10 metri 10,000 metri 1,000 metri Decametro 100 metri unità di ATTENZIONE E RAZIOCINIO. 143 diritla,ne avrò ildoppio in questa.Dimando qual è il u nunero de'gettoni che avevo da principio in ciascuoa 6 mano? « Qui si banno due condizioni note, o , per parlare « come i malematici, due dati; l'uno, che se fo passare 6 un gellone dalla diritta alla sinistra , ne avrò egual o u u mero in ambe le mani ; l'altro che se lo fo passare dalla « sinistra alla diritta, ne avrò il doppio in questa. Ora roi «vedete,che,s'eglièpossibiletrovareilnumero ch'iovi u dimando , ciò non può farsi, se non osservando le rela « zioni che haono i dati fra loro; e comprendete che tali « relazioni saranno più o meno sensibili, secondo che i dali « saranno espressi in un modo più o meno semplice. quan u do le si toglie un gellone , è eguale a quello che avete u nella sinistra, quando a lei se ne aggiunge uno , esprime « reste il primo dato con molte parole. Dite dunque più ubrevemente:ilnumero dellavostradestra,scemalod'una unità,è uguale a quello della sinistrapiù un'unilà;ov « vero:ilnumero della destra meno un'unità è uguale a si può dire quasi barbara, sottomessa ai pregiudizi più assurdi, sta zionaria da più secoli,altesa l'imperfezione della sua lingua.Mentre le nostre liogue d'occidente e le più belle d'oriente riproducono lulle leparole con un solo numero di lettere diversamente combinate , nella lingua chinese, quasi ciascuna parola ha il suo segno partico lare; lo studio della scrittura esige quindi un tempo infinito. L'in certezza e l'indeterminazione del senso delle parole passando a vi cenda dal linguaggio orale alla scrittura,dalla scrittura al linguaggio orale, producono una confusione da cui i più dotii possono appena schermirsi colla più grande fatica.Egli è evidente che siffattalingua non è buona che a perpetuare l'infanzia d'un popolo , desaligando seoza 'frutto le forze degli spiriti più distinti, ed offuscando nella loro sorgente ipriini Jampi della ragione. Gioja. Elein, di filosofia. « Se voi diceste : il numero che avete nella destra 4. Acciò il discorso faciliti l'esempio del pensiero,è necessario che sia minimo il numero delle parole,invariabile l'oggetto indicato,precisata, ovunque è possibile, la quantità · trarrò l'esempio da Condillac: isAvendode'gelloninellemiemani,senefo passar « uno dalla mano dirilla alla sinistra, ne avrò tanti nell'una « quanti nell'altra; e se nefo passar uno dalla sinistra alla « Non si tratta d’indovinare codesto qumero , facendo « delle supposizioni ; bisogna trovarlo ragionando e passando « dal cognito all'incognito per uoa serie di giudizi. 11 quello della sinistra più un'unità ; o infine ancor più bre «vemevle:ladestraweno unoegualeallasinistrapiùuno. pio in questa. Dunque il numero della mia sinistra sce malo d'una unità è la metà di quello della destra accre « sciuto d'una unità; e per conseguenza esprimerete il se « condo dato dicendo : il numero della vostra mano diritta « accresciuto d'una unità è uguale a due volte quello della 6 vostra sioistra scemato d'una unità. « Tradurrete questa espressione in un'altra più sem “ plice , se direte : la destra accresciuta d'un'unità è uguale « a due sinistre scemate ciascuna d'uu’unità ; e giungerele “ a questa espressione la più semplice di tutte : la dirilla « più uno uguale a due sinistre meno due. Ecco dunque le « espressioni, alle quali abbiamo ridotti i dati : u Questa sorta d'espressioni chiamasi equazioni in m a «tematica.Sono compostediduemembriuguali.Ladirilla u m e n o u n o è il p r i m o m e m b r o d e l l a p r i m a e q u a z i o n e : l a « sinistra più uno, il secondo. « Le quantità incognite sono inescolate alle cognite in 6 ciascuno di questi membri. Le cogoite sono meno uno più uno , meno due : le incognite sono la diritla e la sini “ sira, coo cui espriaiete idue numeri che andate cercando. « Finchè le cognite e le incognite sono cosi mescolate w in ogni membro delle equazioni,non è possibile risolvere u ilproblema.Ma nou v'è bisogno d'un grande sforzo du « riflessione per osservare, che se vba un mezzo di traspor “ tare lequantità d'un membro all'altro, senza alterare « l'eguaglianza che passa tra loro, possiano , bon lasciando « in un membro che una sola delle due incogaite; sepa “ l'arla dalle cognite, colle quali è mescolala. Questo mezzo si preseula da sè stesso; perchè se la « diritlameno uno è uguale alla sinistra più uno, duoque 144 TEORIA DELLA SENSAZIONE « Per tal guisa di traduzione in traduzione arriviamo « alla più semplice espressione del primo dato. Ora quanto « più abbreviarete il vostro discorso, più si ravvicioeranno « le vostre idee,e quanto più saraono vicine, più vi sarà « facile di conoscere tutte le loro relazioni. Ci resla a tral * tare il secondo dato come il primo , e bisogna tradurlo u nella più semplice espressione. « Per la seconda condizione del problema, s’io fo pas “ sare un geltone dalla sioistra alla diritta, ne avrò il dop « La diritta meno uno uguale alla sinistra più uno. « La dirilta più uno uguale a due sioislre meno due. ATTENZIONE E 'RAZIOCINIO. 145 « La diritta uguale alla sinistra più due. « La diritta uguale a due sinistre meno tre. « li primo membro di queste due equazioni è laslessa quantità; la dirilta; e vedete che conoscerete questa quan lità, quando conoscerete il valore del secondo membro e dell'altra equazione. Ma ilsecoodo membro « della prima è uguale al secondo della seconda , poiché « sono uguali l'uno é o altro alla stessa quantità espressa “ dalla dritta; duoque potete formare questa terza equa u ziove: « La sinistra più due uguale a due sinistre meno tre. « Due più tre uguale a due sinistre meno una sinistra. « Due più treuguale ad una sinistra. “ Cinque ugualead una sinistra. « Il problema è sciolto. Avete scoperto che il numero de'geltooi che ho nella mano sinistraè cioque.Nelle equa u zioni , la diritta uguale alla sinistra più due , la diritla uguale a due sinistre meno tre, troverete che sette è il nu 6 Inero chc ho vella diritta. Ora questi due numeri cioque 6 e sette,soddisfanno alle coodizioni del problema. quando un problema è così facile,come quello scioltopur 6 ora, essa ne abbisogna maggiormeote, quando iproblemi 66 65 56 dell'una « la diritla jolera sarà uguale alla sinistra più due: e se la “dirittapiùunoèugualeadue sinistremeno due,dun « que la diritta sola sarà uguale a due sinistre meno tre: « Sostituirete dunque alle due prime le due seguenti equa zioni. 6.Allora non vi resta che una incognita, la sinistra, e a ne conoscerele il valore , quando l'avrete separata, vale a » dire,falte passare tutte lecogoite dalla stessa parte. Di - rete dunque Voi vedete sensibilmente in queslo esempio come la asemplicitàdelle espressionifacilitailraciocinio,ecom ú prevdele che se l'analisi ha bisogno di tal linguaggio sono complicati. Così il vantaggio dell'analisi nelle male 6 m a t i c h e n a s c e u n i c a m e n t e d a l p a r l a r e s s e il l i n g u a g g i o p i ù “ semplice.Una leggiera idea dell'algebra basterà per farlo 6 ipleadere » (1). (1) « In questa lingua non si ha bisogno di parole. Il più si «esprimecolseguoto,ilmeno cou--;iuguaglianzacon « siindicaou le quantitá con lellere o citre:Ý , per es.,sarà ilnu 6 mero de'geltoni che ho nella destra, e Y quello della sinistra. e Non sarà fuoridi proposito l'osservare che non alla sola semplicità del linguaggio, come pretende Coodillac , sonodebitricidellaloroperfezionelematematiche,ma anche 1.o alla prudenza de'loro seguaci, la quale consiste nel rite nersi nei limiti delle sensazioni e loro rapporti; 2. all'inva riabilitàde’rapportitraglioggettidaessichiamatiad esa m e ; 3.o alla possibilità di sottomettere le loro conclusioni alle verificazioni de'sepsi e degli strumenti. Cominciamo dal 1.°:esistono degli oggetti estesi;ecco la sensazione: glioggetti estesi possono misurarsi gli uni per gli altri; ecco l'osservazione che produce la geometria. L'es. senza dell'estensione, gli elementi che la compongono, s o n o indagini che i matematici abbandonano agli oziosi metafisici, e quindi non si espongono ai loro errori. Dite lo stesso delle altre quantità esaminate dai matematici. a « Cosi X – 1 = Y to 1, significa che il numero de'gettoni che ho « nella destra, scemato d'un'unità è uguale a quelloche ho nella asinistra,accresciutod'un'unità,e X41 =2Y -2,significache « ilnumero della mia destra accresciuto d'un'unità è uguale due volte a quello della mia sinistra diminuito di due vuità.Ï due dati « del nostro ploblema sono dunque rinchiusi in queste equazioni: 5Y •FinalmentedaX = Y+ 2,caviamoX = 5 to 2= X = 2 Y - capiamo egnalıneote X = 10 146 TEORIA DELLA SENSAZIONE 2. « X fo 1 = 2 Y - 2 che diventano, separando l'incogoitadel primo membro “Y +2= 2Y - 3 a che diventano successivamente 9 6X uX 2.Y -3 « De'due ultimi menibri di queste equazioni facciamo 662 2Y "2*3=2Y-Y “2of3= Y lamatematicanonvisonocircolipiùomeno ro tondi, linee più o meno perpendicolari,superficie più o meno quadrate , la misura di tutti i triangoli è uguale alla base moltiplicata per la metà dell'altezza....E quando un rapporto come quello del diametro alla circonferenza, cagiond'esempio,nonpuòessereespressoconesattezza i matematici continuano ad essereesatii,additando la quan tità relativa all'uso che se ne debbe fare, e che i seosi più 6X – 1 = Y to 1 66 Y+2 0 7;cda 3 ATTENZIONE E RAZIOCINIO. 147 fini non potrebbero additare con precisione maggiore.I m a tematici non dicono,ilcircolo sirassomiglia al triangolo come un oratore dirà, l'uomo si rassomiglia al lione, e sarà costretto a lunga circonlocuzione per fissare la specie di ras somiglianza ch'egli annunzia, CAPO VIII. Allasorpresadeve succedereinciascunolapersuasione divedereun essereinteramentesimilealui,essendosimili le forme e i moti esteriori (pag. 25 , 26 ). Infatti meolre it selvaggio A,acagioned'esempio,staccaun frattodalvi cino albero, il selvaggio B , che si ricorda d'avere fatto più vollelostesso,spintodallafame,conchiudecheA èmosso (1) I tre antecedenti riflessi dimostrano falsal'asserzionedi Con dillac, cioè che « le matematiche non bando sulle altre scienze altro «'vantaggio che di possedere una migliore lingua,e che si procure “ rebbe a queste uguale simplicità e certezza , se si sapesse dar loro « de'segnisimili».Languedu Calcul,pag 7,8,218. Continuazione dello stesso argomento. 3.° Le ideematematiche possono essere rese esteriori, cioè visibili, palpabili, misurabili, in una parola sono suscel tibilid'esseregiudicatedai sensiedaglistrumenti.Coll'ajuto delle cifre e delle figure tracciale sulla tavolta,o rappre sentate da corpi solidi,iconcetti matematici compariscono rivestiti di forme visibili per chi ha gli occhi , tangibili per chi ne è privo. L'espressione dei rapporti di quantità è sol tomessa ad una verificazione sensibile, facile, immediata ; n i s s u n o h a f i n o r a o s a t o r i g e t t a r e il g i u d i z i o d ' u n a b i l a n c i a , o sospettare l'imparzialità d'una tesa, o la veracità del gra fomeiro ... (1). 9 1. Cenno sull'origine delle lingue. Colla scorta de'principii esposti nell'antecedente sezione, ci sarà agevole cosa il seguire i filosofi nelle congetture con cui spiegarono l'origine delle lingue. Si suppongano due selvaggi A e B che s'incontrano la prima volta. Il primo sentimento che si svolgerà oel loro animo,sarà lasorpresa sempre figliadella novilà. ! Queste conclusioni si rinforzano in ragione de'movimenti e delle azioni che ciascuno eseguisce, perchè a queste azioni sono associate idee e sentimenti uguali. B inteude dunque le azioni di A , leggeodo nel proprio animo e consultando la propria memoria. A intende le azioni di B per gli stessi motivi ; si può dire che l'uno è specchio all'altro. B accorgendosi che comprende le azioni di A ,conchiude che A comprende le sue. B compresii sentimenti di A ,vedeodogli eseguire certe azioni;eglicercherà di far comprendere isuoi,ripetendo le azionistesse:ecco illinguaggio de'gesti. I sentimenti da comunicarsi o riguardano oggetti esterni presenti o lontani, ovvero riguardano gli interni sensi del l'animo. Allorchè l'oggetto è presente, gli occhi direlti verso di esso,ildito che loaccenna,labacchettachelolocca,il corpo che si slancia verso di esso o se ne allontana , for mano tutto ildizionario della lingua:questi segni possono essere chiamati indicatori. Allorchè si tratta d'oggetti lontani , per esempio , d'un animale che si riuscì ad uccidere, o d'un altro da cui si fu morsi,ilselvaggio ne ripete l'accento,l'urlo,ilgrido,e ne esprime cogli atteggiamenti delle mani, delle braccia, della testa le forme piùrimarchevoli. Questi segni possono essere chiamati imitatori. Il rumore prodotto da un torrente che precipita, da un monte che scoscende, dal vento che fischia, 148 TEORIA DELLA SENSAZIONE da uguale sentimento. A porta alla bocca il frutto e lo m a stica; B rammentando ilpiacere che provò mangiandolo, con chiude che A lo prova ugualmente. Ad improvviso rumore A sospende l'operazione del mangiare, alza il capo immota col guardo fisso dal lato donde proviene il romore ed in attodi chi tende l'orecchio; B colpilo dallo stesso rumore e dagli atti di A , sente sorpresa e timore , e conchiude che A è sorpreso e intimorito.Cessato il rumore, A riprende tranquillamente l'operazione del mangiare; la calma che suc cede nell'animo di B gli dice che A si è calinato. Dopo questa scoperta il bisogno reciproco di comuni. carsi a vicenda i propri sentimenti sembra naturale , perchè è naturale la reciproca debolezza e comuni i pericoli. I due selvaggi intendendosi reciprocamente, possono sperareun ajuto ne'loro bisogni, un sollievo de loro dolori, una difesa contro gli assalti delle beslie feroci, ATTENZIONE E RAZIOCINIO. 149 I segni indicatori, imitatori, figurati, divengono triplice canale dicomunicazione pe'sentimenti e leidee in forza delle leggi d'associazione. Classificando gli elementi di questo linguaggio secondo la natura de materiali che servono a formarlo, se ne distin gueranno tre specie, i gesti, le parole, la scrittura sim bolica. (1) La storia antica ricorda spesso l'uso de'simboli anche presso nazioni già uscite dalla barbarie e sopratutto pressole nazioni orien tali. Dario essendosi inoltrato nel territorio della Scizia colla sua ar mata,ricevettedalredegliSciti un messo che,senza parlare,gli daltuonochescoppia. ilcantodegliuccelli,gliaccenti delle passioni sono altretanti suoni che il selvaggio ripete per farneiolendere l'oggetlo ad ogni momento di bisogno,ac compagnandoliperlopiùcoigesti. Se91 Allorché sitratta di esprimere i propri bisogni, i pro pri timori,in somma le affezioni che von simostrano ai sensi, il selvaggio ripete dapprima quelle attitudini del corpo c h e le a c c o m p a g n a n o ; p e r e s e m p i o , B v e d e o d o il l u o g o o v e rimase spaventato , ripeterà i gridi e i moti dello spavento , accidA nonsiespoogaaldaonocuifuespostoeglistesso. Un sordo e muto volendo indicarci,che fu calpestato da un cavallo, esprime dapprima con ambe le mani,il moto preci pitoso de'piedi del cavallo, quindi accenna ilproprio corpo c h e c a d e s u l s u o l o ; p o s c i a r i p e t e il m o t o d e l c a v a l l o , e s c o r r e colle mani le varie parti del corpo nelle quali fu calpestato. Dopo i segni esterni che accompaguano gli affetti, il sel vaggio,aguisade'sordie muti,coglielasomiglianzache scorge tra i sentimeoti dell'animo e le qualità de'corpi esterni, e si serve di queste per indicare quelli; per es., le passioni vive s'assomigliano alla fiamma, il loro contrasto allatempesta,la loro calma a cielo sereno,l'animo dubbioso a due mani che pesano due corpi...; ecco i gesti simbo lici e figurati. La prima specie comprende le azioni e le attitudini del corpo impiegate per imitare le forme e i moti degli oggetti esteriori;la seconda , gli accenti della voce con cui si ripe tono i gridi degli animali, e i suoni che accompagnano il moto degli esseri inanimati ; la terza, la pittura che si farà soventi sulla sabbia , sulla corteccia degli alberi, od altro , sia degli oggetti che si vuole indicare ,sia delle azioni che vi si riferiscono (1). I suoni della voce altrondee le articolazioni che gli ac compagnano , possono, sia per sè stessi, sia per la loro c o m binazione, presentare colleidee molteanalogie che non col piscono a prima vista, ma che sono facilmente sentite ed avidamente accolte dalle società che si pregiano di dire molte cose nel ininimo tempo, e colla minima fatica possi bile. Il linguaggio articolato dovette dunque arricchirsi di giorno in giorno. L'invenzione delle parole indicatrici de generi e delle specie,impossibile aspiegarsi agiudizio di Rousseau, sem bra facilissima, giacchè se un albero particolare A in dato luogoe tempo fu iodicato colla parola albero, è cosa natu. rale che la stessa parola venisse applicata ad un albero sia m i l e , q u i n d i a d u n t e r z o , a d u n q u a r t o . . . . C o s i c c h è si per mancanza d'altra parola che io forza della legge d'aoa. logia (pag. 24 e 25)il nome proprio dovette divenire no me appellativo. Si giunse finalmente a far uso di segoi affatto arbitrari e vi si giunse in due maniere; dapprima per la degenera zione successiva del linguaggio primitivo e imitatore, poscia per convenzioni espresse. dodicipezziilcadavere,e glispedi alle dodici tribù di I s r a e l e , i n t e n d e n d o c o s i d i r e n d e r e c o m u n e a d e s s e il s u o d o l o r e , e chiamarle alla vendetta. Il suo linguaggio fu inteso e il suo desiderio soddisfatto:la tribù di Beniamino fu sterminata. 150 TEORIA DELLA SENSAZIONR De'gesti non si può fare grande uso nelle tenebre de con persone alquanto distavti;la scritlura simbolica,benchè più perfetta de'gesti e permanente, soggiace agli stessi in convenienti, oltre di essere più difficile: al contrario gli accentidella voce,pronti,facili,variabiliintuttelemaniere, pon tolgono dall'occupazione chi ne fa uso, e lasciano il potere di parlare e diagire; queste ragioni fecero prevalere i suoni articolati. De'dotti laboriosi hanno spiegato come la lingua pri mitiva alterata dal tempo, dallamischianza del popolo, e da diverse altre cause, si trasformò nelle nostre liogue moderne ; presentóun uccello, un sorcio, una rana e cinque freccie; col quale simbolo il re voleva dire che se i Persiani non fuggivano come gli uccelli,nonsinascondevanointerracomeisorci,nonsisommer. gevano nell'acqua come lerane,cadrebberovittimedellefrecciedegli Scili Il Levila d'Efraim volendo vendicare la morte della sua sposa , ne fece ATTENZIONE E RAZIOCINIO. 151 e come questa alterazione seguendo un corso differente nei differenti paesi, rese le lingue sì dissimili tra di loro. Quanto alle convenzioni che furono fatte,non è neces sario molto schiarimento. Si osservò che le parole non erano segni d'idee e di sentimenti, se non perchè gli uomini ac consentivano a prestar loro lo stesso senso. Allorchè dunque conveone esprimere delle idee nuove, pulla si trovò di più semplice che d'intendersi per scerre loro una parola. Questa convenzione, formata dapprima tra di quelli che avevano più pressante bisogno di designare questa idea, divenne in seguito comune agli altri. Ciascuna arte, ciascuna scieoza presentò le sue parole alla società , e lingue particolari. I segni arbitrari dovettero laloro forzasolamente alla doppia abitudine di quelli che gli impiegano e di quelli a cui si dirigono. S 2. Cause de'diversi sensi associati alle stesse parole. II Queste azioni,questi segni esteriori,che il ragazzo imita, sono uniti (nella mente di quelli che gli servono di m o dello)a deisentimenti;questi sentimentilosonoadalcune idee ; i sentimenti e le idee a suoni articolati. Il ragazzo imita dapprima i movimenti, ripete poscia i suoniarticolatio leparole,acagione d'esempio,padre, madre, vizio, virtù, religione, demonio .... Il ragazzo non ha bisogno d'inventare i segni artificiali delle idee; egli gli impara soltanto; ciò che per gli antichi fu un lungo sforzodi genio, non è per lui che un esercizio meccanico della memoria . Bentosto il ragazzo deve provare un principio disenti mento , ridendo all'altrui riso, piangendo all'altrui pianto, fremendo all'altrui fremilo ... benchè ne igoori la causa. Ma l'idea,s'ellaesiste,essendosemprelapiùdiffi cile, la più lontana, la meno interessante a conoscersi, il ragazzo èimitatore come lascimia (pag.41).Gli a l t r u i m o t i , i g e s t i , l ' a c c e n t o , P a r i a , il t o n o , t u t t i g l i a t t esteriori lo colpiscono nei primi anni della sua vita e d o c cupano la sua attenzione;egli è spinto ad imitare ed arió petere tutto ciò che vede, ed isuoi organi mobili cootrag. gonol'abitudinedimolte azioni,priache ilpensierosia capace di penetrarne lo scopo e d'osservarne ilmotivo (ins ginocchiarsi,fareilsegnodella croce,piegarela fronte, giungere le mani , levarsi il cappello, fuggire nelle tenebre, baciar l'altrui mano , fare inchini.... ) La ripetizione frequente diquesti suoni,gesti,sentimenti gli unisce con stretti nodi e taliche quando i suoni vengono a colpirel'orecchio o sipresentano alla memoria,spingono gli organi motori ai gestirelativi, e il sistema sensibile agli associati sentimenti.Questa è la cagione per cui esempi ripe tuti, antiche abitudini forzano la maggior parte degli uomini ad ammirare , fremere, tremare,sdegnarsi, passionarsi in tutti imodi al suono delleparole le più insignificanti,le più va ghe , le più vuote d'idee, e che appunto per la violenza dei sentimenti associati si sottraggono alla apalisi. Conviene a n che osservare che più le parole sono confuse ed oscure, più piacciono e soddisfanno il gusto degli ignoranti (1). Queste ragioni ci spiegano il motivo per cui le stesse cose fanno impressioni diverse, secondo che sono pronunciate in una lingua o in un'altra. Si osservò , dice Rayoal , che i Giudei stabiliti in gran numero alla Giamaica si facevano giuoco d'ingannare itribunali di giustizia.Un magstrato so spettò che tale disordine potesse provenire d a ciò che la B i b bia,su'dicuidovevanogiurare,eratradottainidioma in glese;fu quindi decretato che per l'avenire iGiudeigiure. rebbero sul testo ebraico.Dopo questaprecauzione glisper giuri divendero infinitamente più rari.Per simile motivo A u gustolasciòsussislereeademmagistratuum vocabula,acciò ilpopolo conchiudesse che sussisteva ancora la repubblica, s u s s i s t e n d o i n o m i d e l l e s u e m a g i s t r a t u r e , e il r i s p e t t o m a c chioale eccitato neglianimi popolari dalle parole si,fis sasse sulle nuove cariche che ritenevano le antiche denomi nazioni. (1) Nel 1666 trovandosi Leibnizio a Nuremberg seppe che ri era in quella città,una compagnia di chimici , che col più profondo se greto travagliavano alla ricerca dellapietrafilosofica.'Ildesideriod'en t r a r v i, g l i s u g g e r i o y ' i d e a c h e p r o d u s s e l ' e f f e t t o b r a m a t o ; e g l i e s t r a s s e dagli antichi alchimisti una serie di frasi oscure , la cui unione for mava una lettera più oscura ancora e non intesada luistesso.Questa lettera divenne un titolo peressere accolto: Leibnizio, tanto più a m mirato quanto meno inteso, fu riconosciuto addetto esegretariodella società.Bailly, Éloge de Leibnitz. 152 TEORIA DELLA SENSAZIONE ragazzo o non la verifica che tardi, come l'idea di padre, o non la verifica che in parte, come quella di vizio, o,non la verifica mai nè può verificarla, come l'idea di demonio , magia,angelo,fortuna esimili. Per eguale ragione, allorchè le idee più belle e più su blimi vengono tradotte in lingua usuale,bassa, plebea, per dono parte di quel pregio che conservano in una lingua an tica o straniera. Quella specie di spregio che si attacca agli usi volgari e quella specie di rispetto che va unito alle lin gue morte od estere, sembra comunicarsi all'idea e degra darla a'nostri occhi o sublimarla. L'indeterminazione del linguaggio più in morale e legi slazione ha luogo,cbe nelle arti e nella storia naturale:gli oggetti di queste sono verificabili e misurabili coi sepsie cogli strumenti , quindi le stesse parole risvegliano in tutti presso a poco lestesse idee:al contrario gli oggetti morali non essendo verificabili con eguale precisione, restano nella nebbia della fantasia; le parole, da cui vengono indicati, partecipano della loro oscurità ed incostanza,eper lopiù risvegliano idee diverse nelle diverse teste in ragione delle circostanze in cui furonoapprese (V.pag.27-29).Pre tendere che le slesse parole ( principalmente se trattasi di cose morali)risveglinointuttele stesseidee,eglièpre tendere che quando è mezzo giorno a Milano sia mezzo giorno dappertutto. Nei giardini d'Epicuro la parola virtù risvegliava idee ridenti e piacevoli; sotto i portici di Zenone, idee fosche e melanconiche. Legge significava la volontà di lutti per un Greco , la volontà d'un solo per un Persiano. le indicava per l'addietro un despota sciolto da ogni legge, attualmente quest'idea è più limitata , ed ha diversi signifi, cati a L o n d r a , A m s t e r d a m , C o p e n h a g u e. Libertà nella m e n t e del filosofo indica la somma delle azioni non vincolate dalla Jegge;nellamentedel volgo,lafacoltàd'invadereibeni de'ricchi e di far nulla. Il massimo danno dall'indetermina zione delle parole si fa sentire ne'trattati tra,le nazioni, in cui la loro ambiguità diviene,causa o pretesto di guerre, nei codici criminali in cui l'oscurità d'una frase estende Barbi. trio del giudice a danno dell'innocente ( ),ne?contratti, nei codici civili, nelle tariffe daziarie, in cui l'incertezza d'un'e spressiooe è fonte di mille liti tra i cittadini, e vessazioni al (1) Havvi alla China noa legge che condanna a morte quegli che non mostra sufficiente rispetto alsovrano. Comparve un giorno nella gazzetta della Corte un aneddoto non raccontato con perfetta esaltezza : il redattore fu arrestato, e i tribunali décisero'che mentire nelle gaz zelte della corte era non mostrare sufficiente rispetto al sovrano , quindi il redattore fu messo a morte, ATTENZIONE E AAZIOCINIO.“ 153 commercio. La divisione uniforme del regno in dipartimenti, distretti, cantoni,comuni, l'uniformità de'pesi, inisure, monete , gli stessi libri nelle università , la stessa educazione ne'licei.... lendono a dare alle parole la stessa significa zione, a diminuire le dispute, e quindi una somma noo de. finibile di coilisioni sociali. Oltre l'indeterminazione del linguaggio proveniente dal modo con cui l'impariamo e dalla natura dell'oggello che esprime,bisogna dire che in ogni lingua non v'baquasi una parola che rappreseoti sola una idea chiaro-distinla da se stessa;lutte prendono sensidiversi dal posto che occupano nel discorso,dalle parole che le seguono o le precedono, dall'accento, dal gesto, dagli atti che le accompagnano. La medesima parola unita ad alcune ti mostra un dato espelto d'idee,uo altro,sesicollegaconaltre;piùavanti,piùin dietro le ne farà vedere dei diversi; detta con un tuono as severante, ha un senso; con un tuono di meraviglia, un allro; con irrisione, un terzo; con inlerrogazione, un quar to. ..cosicchèsipotrebbeassomigliareleparoleaicolori delle peone d'un colombo, che variano secondo ilmoto del s o l e , d e l c o l o m b o , 'd e l l ' o s s e r v a l o r e . Sono quindi quovi,footi d'errori i diversi sensi che le stesse parole esprimono passando da un ordine di cose ad un altro. Un oratore, dopo avere esaltato i nomi di molti personaggi illustri dell'antichità, si dirige così a'suoi udi iori:ingrati chenoisiamo!noi cilngniamo della brevita della vita, mentreiè innostro polere di renderci immortali. Egli è evidente che questa argomentazione confonde due m a niere di vivere che sono distiolissime e diverse. : Lo stesso difetto sifa vedere nella seguente massima di Rousseau :.... se la natura ci ha destinati ad essere sani, l'uomo che medita è un'animale depravato. Perchè questa sentenza fosse'vera,converrebbe provare che il primo ed unico destino dell'uomo è di essere sano ; che la virtù consiste nella sanità, e che la meditazione è in compatibile coi buoni costumi. Allora un dollo sarà un es sere depravato come ilsoldato che espone la sua sanità e la sua vita in difesa della patria : si potrà dire che ogni a m malato è uno scellerato,un mostro; che un monco è un 154 TEORIA DELLA SENSAZIONE Sano è qui'addiettivo del corpo,e significa uno stato fisico; depravalo è addiettivo dell'auimo,e significa uno stalo morale. ATTENZIONE ERAZIOCINIO. 157 animale depravalo, avendoci la natura destinati ad essere sani come ci ha destinati ad avere due braccia ... Aliro esempio. Bernardin de Saint Pierre vuole che as. solutamente sibandisca l'emulazione dallescuolepubbliche; e per provarech'ella è inutile,argomenta così: Analizziamo questo argomento: l'emulazione per im parare la lezione, per fare dei temi, per studiare le scienze è inutile ugualmente che per giocare, bere, mangiare. L'e mulazione è dunque da una parte e dell'altra la ripetizione della stessa inutilità, e per conseguenza si devono ritrovare pelll'un caso e nell'altro le medesime cause di questa dop pia inutilità. Le funzioni dell'animo non son esse egualmente natu r a l i, e g u a l m e n t e a g g r a d e v o l i c h e q u e l l e d e l c o r p o ? - - E g u a l mente naturali? lo rispondo di no , se per naturali inten desi necessarie ed imperiose. Egualmente aggradevoli ? Q u e stoèpossibile,ma lacausasirifondenelpiacered'essere applaudito, ammirato, ricompensato; quindi l'autore non s'accorge che coi buoni effetti dell'emulazione lepla di pro varne l'inutilità. Finalmente l'interesse, la mala fede, le passioni lulle a b u s a n o d e l l e p a r o l e , p e r c i ò , a l d i r e d i P a r i n i , il m e r c a n t e è « Pronto inventor di lusinghicre fole 6 E liberal di forastieri nomi 6'A merci che non mnaivarcaro imonti. уоро campagna,come sono necessarie talvolta per farli stu diare? Questa piccolapopolazione ha forse immaginato delle astuzie, e inventati degli artifizi per allungare gli studi, e per ottenere un tema più difficile? 1 Ho io avulo bisogno nell'infanzia di sorpassare i miei compagni nel bere, mangiare, passeggiare, e per corvi pia cere?E perchèèeglislatonecessariocheimparassiasor passarline'mieistudi,pertrovarcidilello?Non hoiopo. tulo instruirmi a parlare e ragionare senza emulazioni ? Le funzioni dell'animo non son esse egualmente naturali, «gual mente aggradevoli che quelle nel corpo? Ora l'emulazione è inutile oel bere e nel mangiare , per che queste operazioni sono comandate dal più pressante,dal più imperioso de'bisogoi,l'awore della vita;ma quantivi e conciliano la santità e la grassezza coll'inerzia e l'ignoranza ? Gli scolari temono forse tanto le ricreazioni quanto temono la dieta? Sono mai state necessarie le mi nacce ed i castighi per condurli al refettorio o farli partire per la Cromwel, per coprire le sue viste atobiziose col manto della religione,aveva dato alla maggior parte de'suoi reg. gimentiinomi deisantidelTestamentoVecchio.Cromwel, dice uno scrittoreanonimo di quel tempo,ha ballulo illam buro in tutto ilVecchio Testamento; sipuò imparare la ge nealogia del nostro Salvatore dai nomi de'suoi reggimenti. Il commissario di guerra non aveva altra lista che ilprimo ca pitolo di S. Matteo. In tutti itempi, in tutte le religioni,in tuttiipartili,ilfanatismo,ilquale non sipiccò mai diequità, diede a quelli che voleva perdere, non i nowi che merita vano,ma inoai che potevano loro nuocere.Socrate,che depurando le idee superstiziose, le conduceva all'unità di D i o , r i c e v e t t e il t i t o l o d ' a l e o d a i s a c e r d o t i d i C e r e r e : e m p i o chiamavasi presso gli Egiziani chi von adorava un gatto,un bueourcoccodrillo;sidava daiCartaginesilostessoti toloachiabborrivailsacrifiziodelleumane vittime.Ne'pri mi secoli della chiesa i Pagani davano a lutti i Cristiani il nome di Giudei, sforzandosi direuderli odiosi non potendo dimostrarlı irragionevoli. Alla China i nostri missionari che diffondeodo lareligione di Cristo diminuiscono ilconcorso ai tempii de'falsi idoli, e quindi i proventi de'sacerdoti, ven gono da questi dipinti come ribelli ed accusati di congiura coutro loStato.Le espressioni odiose sono uo'arma troppo favorevolealla calunnia perchè ella non s'affretti a farne uso. Egli è sempre un vantaggio l'avere pronta una parola di sprezzo per caralterizzare i torti che si riaproverano ai propri avversari. Con una di queste parole si prova lutto, si risponde a tutto, si difende la propria opinione, si distrugge l'altrui....APascal,che contantasagacitàsvelònellesue lettere provinciali la corruzione della morale gesuitica, fu ri sposto ch'egli era quattordici volte eretico. Gli uomini saggi si guarderaono sempre dalle espressioni dipartito ed esclu sive, e che traggono seco idee accessorie infinitamente varia bili e talvolta cootrarie. Essi dirapoo, a cagione d'esempio, questa legge è conforme all'interesse pubblico,elo prove r'anno svolgendo la somma de'beni di cui è feconda , ma non diranno , per es., questa legge è conforme al principio della monarchia o della democrazia, giacchè se vi sono delle persone nelle cui teste queste parole risvegliano idee d'appro vazione, ve ne sono altre nelle quali succede tulto l'opposto ; quindi se i due partiti si mettono alle prese, la disputa non finirà che colla stanchezza de'combattenti, e per cominciare 156 TEORIA DELLA SENSAZIONE ATTENZIONE E RAZIOCINIO. 157 CAPO IX. Combinare od inventare. La ninfa della tignuola d'acqua che si trova ne'nostri fiumi, dice Darwin , e la quale s’involge in cerle casucce di paglia, di sabbia, di gusci,s a ben far si che questa sua abi lazione sia alla ad equilibrarsi coll'acqua ; e perciò quando èsoverchiamentepesante,viaggiungeun bocconcellodipa 'gliaodilegno,equando troppoleggiere,unpezzellodi grossa rena. il vero esame, converrà rinunciare a queste parole appas sionate ed esclusive, per calcolare gli effetti della legge in bene e in male. Osservano gli storici che nel corso della guerra del P e loponneso successe taletrambusto nelleidee e ne'priocipii, che le parole più usuali cambiarono di senso; si diede il nome didabbenaggineallabuonafede,didestrezzaalladu plicità, di debolezza alla prudenza, di pusillanimità alla m o derazione, mentre i tratti d'audacia e di violenza passavano per slaoci d'animo forte e di zelo ardente per la causa pub. blica. Una tale coofusione del linguaggio è forse uno de'sin tomi più caratteristicidella depravazione d'un popolo.Jo altri tempi si può offendere lavirtù; ciò non ostante se ne riconosceancoralasua autorità,quando lesiassegnano de'limiti; ma quando si giunge sido a spogliarla del suo nome, ella perde i suoi diritti al trono, e il vizio se ne im. padronisce e vi si asside tranquillamente. Per capire ciò che succede allora in una nazione, basterà osservare ciò che succede nelle società de'viziosi e scellerati. I ladri, gli ag. gressori , i monetari falsi, i contrabandieri si formano un linguaggio o uo gergo tutto proprio che confonde tutte le idee di vizio e di virtù. Uniti da sentimenti uniformi, volendo vendicarsi dell'opinione pubblica che li rispioge da sè, si compiacciono ad affrontarla; quindi nel loro dizionario sono escluse tutte le impressioni del rossore, alterati i sentimenti del giusto e dell'ingiusto, associate idee scherzevoli ad atti criminosi e nefandi. Una vespa, continua lo stesso scrittore, aveva colla una mosca grossa quasi com'era ella medesima. Posi le ginocchia a terraper meglio osservare,evidiche ellaseparòlacoda e la tesla da quella parle del corpo a cui sono annesse le ale. Prese ella quindinelle zampe questa porzione di mosca, e s'alzò con essa dal terreno circa due piedi, ma un venti cello leggiere scuotendo le ale della mosca,fece capovolgere l'animale nell'aria, ed egli scese ancora colla sua preda a lerra. Osservai allora distintamenle che colla bocca letagliò primieramente un'ala, e poi l'altra, e quindifuggi via non più molestata dal vento. Questi due animalelti,che sanno disporre le cose in modo , ossia ritrovare mezzi tali da oltenere il fine bramalo, ci danno le prime idee dell'arte di combinare o invenlare. Duhamel osservò che il felore delle sale degli spedali cresceva, avvicinandosi al soffitto; egli immaginò quindi uo ventilatore che facendo comunicarequesta parte delle sale con l'aria esteriore, caccia laria guasta. La combinazione di Dubamel oon suppone nella disposizione dei mezzi più cognizionidiquelledellatigauolaedellavespa:ma ilfine ottenuto essendo molto vantaggioso all'umanità, la combi nazione è più pregevole ; il pregio di questa combinazione cresce, se siriflette ch'ella è applicabile ad altri oggetli, a cagione d'esempio,ai vascelli in mare. lo fatti vi sono delle combinazioni saggissime profondis, sime , e che suppongono infinita destrezza nell'esecuzione; ma siccome non arrecano alcun vantaggio,non hanno alcun pregio agli occhi del saggio. Boverick,meccanico d'uva de, strezza e d’upa perseveranza prodigiosa, fabbricò una catena di duecento anelli che col suo catenaccio e la sua chiave pesava circa un terzo di grano. Questa calena era destinata ad iocatenare una pulce.Egli fece una carrozza che s'apriva e si chiudeva a inolla, era tratla da sei cavalli, portava quattro persone e due lacchè,era condolia da un cocchiere, ai piedi del quale stava assiso un cane, e il lutto veniva strascioato da una pulce esercitata a questo travaglio.L'in. venzione e l'esecuzione di questa macchina puerile fanno desiderare che Boverick avesse impiegalo meglio i suoi la- lenti.
Saturday, March 19, 2022
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