Cartolina disegnata da E. Anichini nel 1921, per il sesto centenario dantesco. Si vede l’Italia tra Dante e D’Annunzio, in una specie di simbolico passaggio di consegne. Il Vate, nella mano destra un fascio curiosamente capovolto, è rappresentato come la più illustre personalità d’Italia: colui che, come Dante unificò linguisticamente lo Stivale, lo unificherà con la forza della parola e delle mani. È una cartolina pubblicata per conto dei fascisti, in cui di Mussolini non si fa la minima menzione. Per tutti, se un duce ci sarà non potrà che essere Gabriele D’Annunzio.
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