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Friday, July 24, 2020

Grice e Pera

Marcello Pera (Lucca, 28 gennaio 1943) è un filosofo, politico e accademico italiano, senatore per Forza Italia e Popolo della Libertà dal 1996 al 2013, e Presidente del Senato nella XIV Legislatura. Il 12 novembre 2018 è stato nominato presidente del Comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Diplomatosi in ragioneria all'Istituto "F. Carrara" di Lucca nel 1962, lavora prima alla Banca Toscana e poi alla Camera di Commercio di Lucca. Quindi decide di studiare filosofia. Si laurea all'Università di Pisa nel 1972, con 110 su 110 e lode.  Carriera accademica Incoraggiato dal suo maestro Francesco Barone, inizia la carriera accademica nel 1976 come incaricato di Filosofia della scienza a Pisa. In seguito diventa professore straordinario di Filosofia teoretica a Catania (1989-1992) e ordinario di Filosofia della scienza all'Università di Pisa (1992). In questi anni viene presentato da Lucio Colletti al direttore editoriale della casa editrice Laterza, Enrico Mistretta, iniziando subito una intensa attività di consulenza editoriale per la filosofia della scienza. Con questa Casa editrice pubblica anche i suoi primi importanti libri scientifici, allontanandosi dalle posizioni ideologiche dell'estrema sinistra per accostarsi insieme a Lucio Colletti al dibattito culturale allora presente nel Partito Socialista Italiano.  Iniziato alla politica dallo stesso Lucio Colletti, trasmigra con lui e altri intellettuali nel neonato partito di Forza Italia fondato da Silvio Berlusconi. Comincia qui una nuova fase, in cui si è distinto come saggista per l'attività a favore di un avvicinamento della politica alla religione cattolica[1]. Convinto che le libertà civili e politiche, lungi dall'essere fondate sulla relatività delle nostre conoscenze, debbano ricondursi invece alla dignità intrinseca della persona umana, che permane quale che sia la verità delle convinzioni di ciascuno, ha più volte rilevato come sia sbagliato fare del relativismo culturale il fondamento della società liberale. Questa, secondo Pera, ha potuto sorgere piuttosto grazie a quel terreno fertile rappresentato dai principi della religione cristiana. Al tempo, Pera si dichiarava ateo e non credente, venendo pertanto annoverato tra gli atei devoti.[2].  Nel 2001, eletto in Parlamento tra le file di Forza Italia, ascese alla seconda carica dello Stato, la presidenza del Senato, che ha ricoperto fino alla fine della legislatura. Pera è stato collaboratore dei quotidiani “Corriere della Sera”, “Il Messaggero”, “La Stampa” e dei settimanali “L'Espresso” e “Panorama”.  Studi di Filosofia della scienza  Karl Popper insieme a Melitta Mew e Marcello Pera a Kenley (Regno Unito), nel 1986. Il filosofo Marcello Pera ha svolto un'intensa attività di ricerca nel campo della filosofia della scienza a livello internazionale[3]. Il suo primo saggio filosofico di rilievo del 1978 riguarda il metodo scientifico e l'induzione. Pera ha poi concentrato i suoi studi filosofici su Karl Popper. Corrispondente del filosofo austriaco teorico della "società aperta", Marcello Pera è uno dei suoi massimi studiosi italiani.[4]. Su di lui ha scritto l'opera Popper e la scienza su palafitte (1981).  Prima di scrivere il libro, pubblicò alcuni articoli divulgativi, inserendosi in un vasto movimento critico, su "L'Espresso", dedicati ai filosofi che avevano tentato di confutare Karl Marx, il primo dei quali fu dedicato a Popper. Ulteriori studi di Pera furono dedicati alle teorie sui metodi di ricerca del filosofo scozzese David Hume e ai metodi induttivi e scientifici del Settecento: nel 1982 pubblicò i due saggi "Hume, Kant e l'induzione" e "Apologia del metodo". Nel 1986 Pera sviluppò ricerche sui primi studi di elettricità compiuti nel settecento da Alessandro Volta e da Luigi Galvani[5]. Il testo fondamentale di Marcello Pera "Popper e la scienza su palafitte" del 1982 contiene un'analisi dettagliata delle posizioni di numerosi filosofi europei sul rapporto tra scienza e filosofia, in particolare di Francesco Bacone, David Hume, Immanuel Kant, Karl Popper, Thomas Kuhn, Imre Lakatos ed altri studiosi. Il significato del termine "scienza su palafitte" è un ironico riferimento al fatto che, come le palafitte dell'uomo preistorico, la scienza contemporanea (in particolare la teoria della relatività e la fisica atomica) non sono fondate su basi solide come la roccia, ma sono soggette a frequenti modifiche e revisioni, a seguito della scoperta di nuove particelle, di nuovi fenomeni, o di nuove leggi fisiche che in parte modificano quelle precedenti della fisica classica.  Il saggio di Pera inizia con una celebre citazione di Popper sull'evoluzione delle teorie scientifiche, secondo la quale la scienza non poggerebbe su fondamenti immutabili, ma su principi che possono essere oggetto di ulteriori analisi ed approfondimenti.[6]. Come Popper, anche Pera ritiene che le teorie scientifiche abbiano una validità limitata a un determinato contesto: secondo questo orientamento le teorie scientifiche sono parzialmente modificabili nel tempo. Fra le revisioni di sistemi scientifici studiate da Pera vi è la rivoluzione scientifica, convenzionalmente iniziata con Niccolò Copernico e conclusasi con l'opera di Isaac Newton, che ha reso obsolete la fisica aristotelica e tolemaica. Sono poi analizzate le teorie elettromagnetiche, a partire dalle prime formulazioni empiriche di Alessandro Volta e Luigi Galvani fino alle teorie fisico-matematiche di James Clerk Maxwell. Infine, nel corso del Novecento si sono avuti rinnovamenti significativi della fisica classica, che hanno portato alla fisica moderna con le teorie della relatività (ristretta e generale) di Einstein e la meccanica quantistica. Pera analizza l'evoluzione di queste teorie scientifiche in relazione a quella del metodo scientifico, basato su procedimenti razionali ed induttivi.  Metodo scientifico ed induzione Marcello Pera ha sostenuto una posizione intermedia fra il pensiero di Karl Popper che non accetta l'induzione, e quella di altri filosofi che convalidano il metodo scientifico basato sull'induzione, definito da David Hume, uno dei maggiori esponenti dell'empirismo nel settecento. Pera condivide il contributo di Popper e degli altri esponenti del Circolo di Vienna alla filosofia della scienza del XX secolo, pur cercando di superare certe loro posizioni che considera troppo radicali, rivalutando così un certo ruolo dell'induzione nella ricerca scientifica. Sulle differenze fra la posizione di Pera e di Popper riguardo al metodo induttivo, si veda[7].  Altri saggi sui metodi scientifici Marcello Pera ha dedicato numerosi articoli su riviste specializzate a temi di Filosofia della scienza e sul Metodo scientifico, tra cui:  Pera M., "Induzione, scandalo dell'empirismo", in "Introduzione a Feigl", (1979). Pera M., "La scoperta scientifica: congetture selvagge o argomentazioni induttive?", in "Medicina nei secoli", XVI, n.1, pp.51-70, (1979). Pera M., "È scientifico il programma scientifico di Marx?", in "Studium", 75, 4, pp.441-463, (1979). Pera M., "Principi a priori e canoni di razionalità scientifica", in "Physis", XXII, 2, pp.261-278, (1980). Pera M., "Le teorie come metafore e l'induzione", in "Physis", XXII, 3-4, (1980). Pera M., "Inductive Method and Scientific Discovery", in collaborazione con Grmek, Cohen, Cimino, (1980). Sulla storia della scienza ha pubblicato:  Pera M., "La rana ambigua: la controversia sull'elettricità animale tra Galvani e Volta", il Mulino (1986) - Edizione inglese: Princeton University Press (1991). Pera M., "Scienza e retorica", Laterza (1992) - Edizione inglese: "The Discourses of Science", The University of Chicago Press (1994). Attività politica Attività politica nel PSI Negli anni ottanta e nei primi anni novanta, Marcello Pera fa parte del Partito Socialista Italiano.  A ricordo del suo periodo di vicinanza al Partito Socialista, nel 2004 Pera si è recato ad Hammamet in visita alla tomba di Bettino Craxi, che ha definito un "patrimonio della Repubblica", che appartiene alla "storia della sinistra italiana"[8]. Nel 1994 durante la stagione di Mani Pulite, Marcello Pera si impegnò sulla questione morale con impeto giustizialista; espresse severe critiche alla corruzione della politica, schierandosi senza riserve dalla parte dei magistrati di Milano.  Pera si impegnò anche nell'area laica, nel movimento referendario di Massimo Severo Giannini con la lista Sì Referendum[9]. Viene inoltre ingaggiato come commentatore dal quotidiano La Stampa, per il quale tra 1992 e 1993 formula diverse critiche alla corruzione politica in Italia e si esprime nei seguenti termini:  «Come alla caduta di altri regimi, occorre una nuova Resistenza, un nuovo riscatto e poi una vera, radicale, impietosa epurazione [...] Il processo è già cominciato e per buona parte dell'opinione pubblica già chiuso con una condanna» (La Stampa, 19 luglio 1992) «I partiti devono retrocedere e alzare le mani [...] subito e senza le furbizie che accompagnano i rantoli della loro agonia. Questo sì sarebbe un golpe contro la democrazia: cercare di resistere contro la volontà popolare» (1º febbraio 1993) «Il garantismo, come ogni ideologia preconcetta, è pernicioso» (29 marzo 1993). «I giudici devono andare avanti. Nessuno chiede che gli inquisiti eccellenti abbiano un trattamento diverso dagli altri inquisiti» (5 marzo 1993) «No e poi no, onorevole Bossi. Lei deve chiedere scusa... I giudici fanno il loro dovere... Molti magistrati sono già stati assassinati per aver fatto rispettare la legge... Lei mette in discussione i fondamenti stessi dello Stato di diritto» (24 settembre 1993) *«la rivoluzione ha regole ferree e tempi stretti» (26 settembre 1993) «Quei politici che, come Craxi, attaccano i magistrati di Milano, mostrano di non capire la sostanza grave, epocale, del fenomeno» Con Luigi Manconi nel 1995 firmò un appello per l'uso delle droghe leggere[10].  Ancora nel 1994 Pera dichiarò: "Berlusconi è a metà strada tra un cabarettista azzimato e un venditore televisivo di stoviglie, una roba che avrebbe ispirato e angosciato il povero Fellini"[11].  Senatore di Forza Italia  Pera nel 1996. Nel 1994 Pera cambia radicalmente schieramento e aderisce a Forza Italia di cui diventa coordinatore nazionale della Convenzione per la riforma liberale. Pera, in questo periodo, si allontana dalle precedenti posizioni giustizialiste temperandole in senso garantista.  Pera iniziò a criticare gli "eccessi" del pool di Milano e Palermo, che arrivò a definire golpisti e invitò D'Alema a «fermare i giudici», indicando nel garantismo una posizione intermedia fra giustizialismo e corruzione, e proponendo la separazione delle carriere e l'obbligatorietà dell'azione penale. Pera polemizzò inoltre con i magistrati di Milano per una vicenda che vedeva coinvolto Paolo Berlusconi nel caso Simec, la società di gestione della discarica di Cerro Maggiore[12].  Alle elezioni politiche italiane del 1996 Pera viene candidato al Senato per Forza Italia nella sua Lucca, ma viene sconfitto all'uninominale dal senatore locale, Patrizio Petrucci dei DS. Viene poi ripescato in quota proporzionale tramite il sistema dei resti ed eletto nel gruppo Forza Italia al Senato, ed è nominato nel 1998 vicepresidente del Gruppo di Forza Italia al Senato.  Assieme a Marco Boato fonda la "Convenzione per la giustizia", un movimento politico "virtuale" che consente il finanziamento pubblico de Il Foglio di Giuliano Ferrara. In Parlamento, Pera si occupa soprattutto dei problemi della Giustizia in Italia: è stato ispiratore della riforma costituzionale sul "giusto processo", approvata nella XIII Legislatura, che ha modificato l'articolo 111 della Costituzione[13].  La Presidenza del Senato (2001-2006)  Il Presidente del Senato Marcello Pera e il Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini accolgono papa Giovanni Paolo II al Parlamento italiano, 14 novembre 2002. Nelle elezioni politiche del 2001 vince nel collegio uninominale di Lucca, l'unico della Toscana andato al centro-destra. Viene eletto al primo scrutinio Presidente del Senato della Repubblica, seconda carica dello Stato, che manterrà fino al 2006. Nel suo "Discorso di insediamento al Senato della Repubblica" del 30 marzo 2001 Marcello Pera ha dichiarato:  «Questo è il nucleo della democrazia... Non è soltanto il governo del popolo, la democrazia; non è neppure soltanto il governo delle regole o della legge: è qualcosa di più difficile, ma anche di più esaltante. La democrazia è quel regime di governo che permette a chi si oppone di sostituire pacificamente chi prende le decisioni a nome della maggioranza. Per questo la democrazia o lo strumento della democrazia non è soltanto il voto, ma l'argomentazione, il discorso, il confronto. Per sostituire chi governa, prima di votare occorre confutare e criticare. Allo stesso modo per governare occorre argomentare e convincere»  In quegli anni è Presidente onorario della "Fondazione Magna Carta"[14].  Senatore con Forza Italia (2006-2008) e con il Popolo della Libertà (2008-2013) Lasciata la presidenza del Senato, alle elezioni politiche italiane del 2006 è rieletto senatore nella lista di Forza Italia nel collegio della Emilia Romagna e dal 2007 vice-capogruppo di Forza Italia al Senato[15].  Al seguito della caduta del governo Prodi e delle elezioni politiche italiane del 2008, è stato confermato al Senato come capolista della circoscrizione Lazio per il Popolo della Libertà.  Politica locale in Toscana Marcello Pera ha partecipato anche ad alcuni temi di politica locale, in particolare in Toscana e a Lucca. Inoltre ha svolto un ruolo attivo nell'ambito della Camera di Commercio di Lucca negli anni sessanta e settanta e poi soprattutto nelle istituzioni dell'Università di Pisa negli anni ottanta e novanta. Nel 2005 Marcello Pera ha espresso alcune critiche ai rapporti fra il Comune di Lucca e la Azienda Municipalizzata del Gas; Pera viene quindi accusato in Consiglio comunale dall'allora sindaco Pietro Fazzi (sostenuto da una maggioranza di centrodestra) di essersi intromesso nella gestione amministrativa del Comune. La vicenda verteva su supposte pressioni del senatore per la cessione di quote societarie di Gesam gas, azienda municipalizzata per la somministrazione del gas, ad Enel gas spa. La polemica ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale di Lucca e alle dimissioni del sindaco Pietro Fazzi, successivamente espulso dal suo partito[16].  Della vicenda si è interessata anche la Procura di Lucca, che nel 2007 ha archiviato il caso[17]. A settembre 2016 Marcello Pera insieme a Giuliano Urbani ha fondato il Comitato "Liberi Sì" per il Referendum 2016. Questo comitato era molto vicino alle posizioni di Scelta Civica e Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, e raccoglieva al suo interno alcune personalità del centrodestra come Giuliano Urbani ed Enzo Ghigo.  In dicembre 2016 il suo nome era tra i papabili come possibile Ministro nel nuovo Governo Gentiloni.  L'avvicinamento al mondo cattolico In passato Marcello Pera si era definito un "non credente"; Pera si è poi avvicinato al pensiero cristiano, accogliendo l'invito di papa Benedetto XVI a vivere "come se Dio esistesse". Dice infatti Pera in Perché dobbiamo dirci cristiani (2008): "Io suggerisco di accettare l'esortazione che il Papa ha fatto ai non credenti: seguire la vecchia formula di Pascal e Kant di vivere ‘come se Dio esistesse’ (velut si Deus daretur)". La frase citata e commentata da Pera è tratta da: Immanuel Kant, Critica della ragion pratica, trad. it. di F. Capra, riveduta da E. Garin, Roma-Bari, Laterza 1979, pag. 157. Pera ritiene che sia una soluzione saggia, perché rende tutti moralmente più responsabili: "Se Dio esiste, ci sono limiti morali alle mie azioni, comportamenti, decisioni, progetti, leggi e così via...". Vedi in proposito il libro di Pera Perché dobbiamo dirci cristiani (2008), al capitolo "Come se Dio esistesse", pagine 54-58, in cui Pera indica due modi di avvicinarsi al cristianesimo: quello della persona fermamente credente e quello della persona che ammira i valori del cristianesimo (come Kant e Pascal) e che si avvicina al messaggio cristiano vivendolo dal punto di vista etico.  Per le posizioni su questa tematica Pera è considerato un esponente del movimento neoconservatore italiano e risulta essere attualmente il più autorevole esponente Teocon in Italia. Nel periodo di presidenza del Senato nasce un legame intellettuale tra Pera e il cardinale Joseph Ratzinger, il futuro pontefice Benedetto XVI: i due si trovano in sintonia sull'analisi dei problemi dell'Europa e manifestano comuni preoccupazioni per una civiltà occidentale minata al suo interno dal relativismo e dal multiculturalismo.[18]  Dopo il 2000 Pera ha dedicato diversi articoli e saggi al rapporto fra la cultura storica europea e il cattolicesimo. In generale Marcello Pera sostiene che il denominatore culturale comune dei diversi stati europei non deve ravvisarsi nel rinascimento o nell'illuminismo, ma nel Cristianesimo[19]. Pera in alcuni saggi e interviste ha indicato l'esigenza di ricercare l'identità culturale del continente europeo nel Vangelo e negli Atti degli Apostoli. In particolare Pera ha sostenuto che le Lettere di S.Paolo e i racconti evangelici esprimono i concetti di eguaglianza fra gli uomini e di solidarietà sociale, che sono oggi alla base delle Costituzioni delle nazioni moderne e della stessa Comunità Europea.  Nel 2004 Pera è autore con l'allora cardinale Joseph Ratzinger del libro “Senza radici”, sulla questione delle radici cristiane dell'Europa. Nel libro, che contiene le due relazioni di Pera e Ratzinger sull'argomento e uno scambio epistolare tra i due, denuncia il decadimento morale dell'Europa a suo dire impoverita dal rifiuto delle sue radici cristiane e minacciata dal terrorismo islamista. Nel libro Pera scrive: «Soffia sull'Europa un brutto vento. Si tratta dell'idea che basta aspettare e i guai spariranno da soli, o che si può essere accondiscendenti anche con chi ci minaccia e potremo cavarcela. È lo stesso soffio del vento di Monaco nel 1938». In un'intervista rilasciata alla Stampa dopo il no irlandese al trattato europeo, Pera identifica il Papa, sulla scia di De Maistre, come unico riferimento possibile per il Vecchio Continente.[20]  Nel saggio Perché dobbiamo dirci cristiani (2008) Pera condanna il relativismo e l'incertezza culturale della società contemporanea e sviluppa il tema della vera identità dell'Europa da ricercarsi nella forza etica e sociale del cristianesimo. Secondo Pera, la religione cattolica non può essere una convinzione privata o tradizionale: l'impegno del cattolico deve essere presente nella coerenza del suo comportamento etico. Secondo Pera, il cristiano si deve impegnare in tutte le sfere della vita civile e istituzionale, prestando la sua attenzione ai problemi di tutti i cittadini e alla solidarietà sociale. Sul piano politico e culturale, Marcello Pera si definisce un "conservatore liberale". Più precisamente “conservatore sui valori da mantenere e liberale sulle riforme da fare”. Secondo Pera “si tratta di una grande dottrina, una grande scuola, una grande tradizione politica. Si basa soprattutto su due pilastri: attenzione e difesa della nostra tradizione europea e occidentale, che è il riferimento da mantenere (da ciò il conservatorismo); e custodia della nostra autonomia individuale, che è la condizione su cui dobbiamo sempre vigilare (da ciò il nostro liberalismo)”.[21]
Opere Induzione e metodo scientifico, Pisa, Editrice Tecnico Scientifica, 1978. Popper e la scienza su palafitte, Roma-Bari, Laterza, 1981. Hume, Kant e l'induzione, Bologna, Il Mulino, 1982. Apologia del metodo, Roma-Bari, Laterza, 1982. I modi del progresso. Teorie e episodi della razionalita scientifica, a cura di e con Joseph Pitt, Milano, Il Saggiatore, 1985. La rana ambigua. La controversia sull'elettricità animale tra Galvani e Volta, Torino, Einaudi, 1986. ISBN 88-06-59310-2. Scienza e retorica, Roma-Bari, Laterza, 1991. ISBN 88-420-3789-3. L'arte della persuasione scientifica, a cura di e con William R. Shea, Milano, Guerini, 1992. ISBN 88-7802-330-2. La Martinella. 2001, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003. ISBN 88-498-0544-6. La Martinella. 2002, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003. ISBN 88-498-0641-8. La Martinella. 2003, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2004. ISBN 88-498-0868-2. Senza radici. Europa, relativismo, cristianesimo, islam, con Joseph Ratzinger, Milano, Mondadori, 2004. ISBN 88-04-54474-0. La Martinella. 2004, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005. ISBN 88-498-1078-4. Libertà e laicità, a cura di, Siena, Cantagalli, 2006. ISBN 88-8272-266-X. La Martinella. 2005-2006, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2006. ISBN 88-498-1517-4. Perché dobbiamo dirci cristiani. Il liberalismo, l'Europa, l'etica, Milano, Mondadori, 2008. ISBN 9788804588313. Alle origini del liberalismo. A proposito di Pannunzio e Tocqueville, Torino, Centro Pannunzio, 2009. Onorificenze Gran Decorazione d'Onore in Oro con Fascia dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Decorazione d'Onore in Oro con Fascia dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria) — 2002 Grand'Ufficiale dell'Ordine delle Tre Stelle (Lettonia) - nastrino per uniforme ordinaria Grand'Ufficiale dell'Ordine delle Tre Stelle (Lettonia) Compagno d'Onore Onorario dell'Ordine Nazionale al Merito (Malta) - nastrino per uniforme ordinaria Compagno d'Onore Onorario dell'Ordine Nazionale al Merito (Malta) — 20 gennaio 2004 Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (Polonia) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (Polonia) — 2002 Gran Croce dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Croce dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo) — 31 gennaio 2005 Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Piano (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Piano (Santa Sede) — Roma, 11 luglio 2005[22] Gran Croce - Classe Speciale - dell'Ordine pro Merito Melitensi (SMOM) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Croce - Classe Speciale - dell'Ordine pro Merito Melitensi (SMOM) — Roma, 10 marzo 2006[23][24] Note ^ Vedi i due saggi di Marcello Pera "Senza Radici" del 2004 e "Perché dobbiamo dirci cristiani: il liberalismo, l'Europa, l'etica" del 2008 ^ Marcello Veneziani su Libero, 25 novembre 2008, da MarcelloPera.it ^ Visiting Fellow: Center for Philosophy of Science, University of Pittsburgh, 1984; Visiting Fellow: The Van Leer Foundation, Gerusalemme, 1987; Visiting Fellow: Department of Linguistics and Philosophy, MIT, Cambridge in Massachusetts, 1990; Visiting Fellow: Centre for the Philosophy of Natural and Social Sciences, London School of Economics, 1995-96) ^ vedi la prefazione del saggio di Pera "Popper e la scienza su palafitte", Laterza 1982, pag IX, in cui Pera indica: "Sono molto grato a Sir Karl Popper per avermi privatamente precisato alcuni punti sui quali permangono divergenze di opinione. Per altri punti ho motivi di gratitudine verso amici e colleghi italiani e stranieri" ^ cfr. il saggio La rana ambigua: la controversia sull'elettricità animale fra Galvani e Volta, 1986 ^ La scienza non poggia su un solido strato di roccia. L'ardita struttura delle sue teorie si eleva, per così dire sopra una palude. È come un edificio costruito su palafitte. Le palafitte vengono conficcate dall'alto giù nella palude: ma non in una base naturale o "data"; e il fatto che desistiamo dai nostri tentativi di conficcare le palafitte più a fondo non significa che abbiamo trovato un terreno solido. Semplicemente, ci fermiamo quando siamo soddisfatti e riteniamo che almeno per il momento i sostegni siano abbastanza stabili da sorreggere la struttura. (Karl Popper); in Pera M., "Popper e la scienza su palafitte", Introduzione "Una epistemologia di frontiera tra positivismo logico e anarchismo metodologico", p.3 (1982). ^ Pera M., Popper e la scienza su palafitte, Prefazione, pp.VII-X (1982) ^ Pera sulla tomba di Craxi "Un patrimonio della Repubblica", La Repubblica, 18 gennaio 2004 ^ "Campioni d'Italia", di Gianni Barbacetto, Marco Tropea editore ^ Pera, il ragioniere che diventò presidente Un carattere d'acciaio per il filosofo dalle mille e mille contraddizioni, Il Tirreno, 28 dicembre 2001 ^ Citato in Michele De Lucia, Siamo alla frutta, Kaos 2005. ISBN 8879531530 ^ Società civile.it ^ (Principi del giusto processo legge costituzionale 23 novembre 1999, n. 2; G.U. n. 300 del 23 dicembre 1999) ^ Lettera al presidente del Senato Marcello Pera in occasione del convegno di Norcia ^ senato.it - Scheda di attività di Marcello PERA - XV Legislatura ^ vedi la fonte giornalistica "Ha offeso Pera": Forza Italia espelle il sindaco ^ La procura chiede l'archiviazione Archiviato il 18 gennaio 2007 in Internet Archive. ^ vedi il libro scritto in collaborazione fra M. Pera e J. Ratzinger Senza radici: Europa, Relativismo, Cristianesimo, Islam, Milano, Mondadori, 2004 e anche il successivo saggio di Pera "Introduzione a Ratzinger", 2005 ^ vedi in particolare il libro scritto in collaborazione fra M. Pera ed il cardinale J. Ratzinger, Senza radici: Europa, Relativismo, Cristianesimo, Islam, Milano, Mondadori, 2004, e il successivo libro di M. Pera, Perché dobbiamo dirci cristiani. Il liberalismo, l'Europa, l'etica, Milano, Mondadori, 2008. ^ "Visto? Non sta in piedi un'Unione senza Dio"[collegamento interrotto] ^ il rapporto di vicinanza fra i movimenti politici liberali europei e il cattolicesimo è sviluppato da Pera nel saggio Perché dobbiamo dirci cristiani. Il liberalismo, l'Europa, l'etica, Milano, Mondadori, 2008. ^ Acta Apostolicae Sedis. Commentarium officiale, Città del Vaticano, n.1, 6 gennaio 2006, p.89. ^ Dal sito web del Sovrano Militare Ordine di Malta. Archiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive. ^ Marcello Pera viene insignito da Fra' Andrew Bertie Archiviato il 7 novembre 2008 in Internet Archive. Bibliografia Campioni d'Italia. G. Barbacetto, Marco Tropea Editore, 2002, ISBN 8843803549. Siamo alla frutta. Ritratto di Marcello Pera. M. De Lucia, Kaos Edizioni, 2005, ISBN 88-7953-153-0. "Tolleranza e radici cristiane secondo Marcello Pera". F. Coniglione, in Iride. Filosofia e discussione pubblica, 46, XVIII (2005), pp. 603–609 "La forza dell'Occidente. Pera, Ratzinger e il relativismo della 'Vecchia Europa'”. F. Coniglione, in Il Protagora, luglio-dicembre 2005, quinta serie, n. 6, pp. 7–46 *"Il sorriso di Crizia. Il relativismo elitario di Marcello Pera". F. Coniglione, in La filosofia generosa. Studi in onore di Anna Escher Di Stefano, Bonanno, Acireale-Roma 2006, pp. 183–201 Altri progetti Collabora a Wikisource Wikisource contiene una pagina dedicata a Marcello Pera Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni di o su Marcello Pera Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marcello Pera Collegamenti esterni Sito ufficiale, su marcellopera.it. Modifica su Wikidata Marcello Pera, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata Opere di Marcello Pera, su openMLOL, Horizons Unlimited srl. Modifica su Wikidata (EN) Opere di Marcello Pera, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata Marcello Pera / Marcello Pera (altra versione) / Marcello Pera (altra versione) / Marcello Pera (altra versione), su senato.it, Senato della Repubblica. Modifica su Wikidata Marcello Pera, su Openpolis, Associazione Openpolis. Modifica su Wikidata Registrazioni di Marcello Pera, su RadioRadicale.it, Radio Radicale. Modifica su Wikidata Predecessore Presidente del Senato della Repubblica Successore Logo del Senato della Repubblica Italiana.svg Nicola Mancino 30 maggio 2001 – 27 aprile 2006 Franco Marini V · D · M Presidenti del Senato italiano Controllo di autorità VIAF (EN) 87352258 · ISNI (EN) 0000 0001 0922 2994 · SBN IT\ICCU\CFIV\042841 · LCCN (EN) n81065125 · GND (DE) 130476048 · BNF (FR) cb120250540 (data) · BNE (ES) XX1615120 (data) · BAV (EN) 495/297554 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81065125 Biografie Portale Biografie Filosofia Portale Filosofia Politica Portale Politica Categorie: Filosofi italiani del XX secoloFilosofi italiani del XXI secoloPolitici italiani del XX secoloPolitici italiani del XXI secoloAccademici italiani del XX secoloAccademici italiani del XXI secoloNati nel 1943Nati il 28 gennaioNati a LuccaSenatori della XIII legislatura della Repubblica ItalianaSenatori della XIV legislatura della Repubblica ItalianaSenatori della XV legislatura della Repubblica ItalianaSenatori della XVI legislatura della Repubblica ItalianaPresidenti del Senato della Repubblica ItalianaPolitici del Partito Socialista ItalianoPolitici di Forza Italia (1994)Politici del Popolo della LibertàFilosofi della scienzaStudenti dell'Università di PisaProfessori dell'Università degli Studi di CataniaProfessori dell'Università di Pisa[altre]

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