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Friday, July 24, 2020

Grice e Peano

Giuseppe Peano (Spinetta di Cuneo, 27 agosto 1858 – Cavoretto, 20 aprile 1932) è stato un matematico, logico e glottoteta italiano. Fu l'ideatore del latino sine flexione, una lingua ausiliaria internazionale derivata dalla semplificazione del latino classico. Giuseppe Peano nacque il 27 agosto 1858 in una modesta fattoria chiamata "Tetto Galant" presso la frazione di Spinetta di Cuneo. Fu il secondogenito di Bartolomeo Peano e Rosa Cavallo; sette anni prima era nato il fratello maggiore Michele e successivamente nacquero Francesco, Bartolomeo e la sorella Rosa. Dopo un inizio estremamente difficile (doveva ogni mattina fare svariati chilometri prima di raggiungere la scuola), la famiglia si trasferì a Cuneo. Il fratello della madre, Giuseppe Michele Cavallo, accortosi delle sue notevoli capacità intellettive, lo invitò a raggiungerlo a Torino, dove continuò i suoi studi presso il Liceo classico Cavour. Assistente di Angelo Genocchi all'Università di Torino, divenne professore di calcolo infinitesimale presso lo stesso ateneo a partire dal 1890.[1]  Vittima della sua stessa eccentricità, che lo portava ad insegnare logica in un corso di calcolo infinitesimale, fu più volte allontanato dall'insegnamento a dispetto della sua fama internazionale, perché "più di una volta, perduto dietro ai suoi calcoli, [..] dimenticò di presentarsi alle sessioni di esame"[2].  Ricordi del grande matematico (e non solo della vita familiare) sono raccontati con grazia e ammirazione nel romanzo biografico Una giovinezza inventata della pronipote Lalla Romano, scrittrice e poetessa.  Il 24 dicembre del 1885 aderì alla massoneria, iniziato nella loggia Dante Alighieri di Torino guidata dal socialista Giovanni Lerda.[3]  Morì nella sua casa di campagna a Cavoretto, presso Torino, per un attacco di cuore che lo colse nella notte.  Il matematico piemontese fu capostipite di una scuola di matematici italiani, tra i quali possiamo annoverare Giovanni Vailati, Filiberto Castellano, Cesare Burali-Forti, Alessandro Padoa, Giovanni Vacca, Mario Pieri e Tommaso Boggio [4]. Peano precisò la definizione del limite superiore e fornì il primo esempio di una curva che riempie una superficie (la cosiddetta "curva di Peano", uno dei primi esempi di frattale), mettendo così in evidenza come la definizione di curva allora vigente non fosse conforme a quanto intuitivamente si intende per curva.  Da questo lavoro partì la revisione del concetto di curva, che fu ridefinito da Camille Jordan (1838 – 1932) (curva secondo Jordan).  Fu anche uno dei padri del calcolo vettoriale insieme a Tullio Levi-Civita. Dimostrò importanti proprietà delle equazioni differenziali ordinarie e ideò un metodo di integrazione per successive approssimazioni.  Sviluppò il Formulario mathematico, scritto dapprima in francese e nelle ultime versioni in interlingua, come chiamava il suo latino sine flexione, contenente oltre 4000 tra teoremi e formule, per la maggior parte dimostrate.  Come logico dette un eccezionale contributo alla logica delle classi, elaborando un simbolismo di grande chiarezza e semplicità. Diede una definizione assiomatica dei numeri naturali, i famosi "assiomi di Peano" che vennero poi ripresi da Russell e Whitehead nei loro Principia Mathematica per sviluppare la teoria dei tipi.  I contributi di Giuseppe Peano sulla logica furono osservati con molta attenzione nel 1900 dal giovane Bertrand Russell, mentre i contributi di aritmetica e di teoria dei numeri furono osservati con molta attenzione da Giovanni Vailati, il quale sintetizzava in Italia il passaggio tra l'esame delle questioni fondamentali e l'applicazione di metodiche di analisi del linguaggio scientifico, tipica degli studi logici e matematici, e anche specificava gli interessi di storia della scienza, allargando la prospettiva anche agli studi sociali. Per questo Peano ebbe dei contatti molto stretti con il mondo degli studiosi di logica e di filosofia del linguaggio nonché gli studiosi di scienze sociali empiriche (Cfr. Guglielmo Rinzivillo, Giuseppe Peano, Giovanni Vailati. Contributi invisibili in Guglielmo Rinzivillo, Una Epistemologia senza storia, Roma Nuova Cultura, 2013, II, p. 165 e sg. - ISBN 978-88-6812-222-5).  Ebbe ampi riconoscimenti negli ambienti filosofici più aperti alle esigenze e alle implicazioni critiche della nuova logica formale. Era affascinato dall'ideale leibniziano della lingua universale e sviluppò il "latino sine flexione", lingua con la quale cercò di tenere i suoi interventi ai congressi internazionali di Londra e Toronto[4].  Tale lingua fu concepita per semplificazione della grammatica ed eliminazione delle forme irregolari, applicandola a un numero di vocaboli "minimo comune denominatore" tra quelli principalmente di origine latina e greca rimasti in uso nelle lingue moderne. Uno dei grandi meriti dell'opera di Peano sta nella ricerca della chiarezza e della semplicità. Contributo fondamentale che gli si riconosce è la definizione di notazioni matematiche entrate nell'uso corrente, come, per esempio, il simbolo di appartenenza (es: x ∈ A) o il quantificatore esistenziale "∃".  Tutta l'opera di Peano verte sulla ricerca della semplificazione, dello sviluppo di una notazione sintetica, base del progetto del già citato Formulario, fino alla definizione del Latino sine flexione. La ricerca del rigore e della semplicità portarono Peano ad acquistare una macchina per la stampa, allo scopo di comporre e verificare di persona i tipi per la Rivista di Matematica (da lui diretta) e per le altre pubblicazioni. Peano raccolse una serie di note per le tipografie relative alla stampa di testi di matematica, uno per tutti il suo consiglio di stampare le formule su righe isolate, cosa che ora viene data per scontata, ma che non lo era ai suoi tempi[5]. Onorificenze: 1905 - Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 1917 - Ufficiale della Corona 1921 - Commendatore della corona L'asteroide 9987 Peano è stato battezzato così in suo onore.  Il dipartimento di Matematica della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi di Torino è a lui dedicato[6].  Molti licei scientifici in Italia portano il suo nome, come ad esempio a Roma, Cuneo, Tortona, Monterotondo, Cinisello Balsamo (fino al 2013)[7] o Marsico Nuovo, così come la scuola elementare di Tetto Canale, vicina alla sua città natale. Opere Giuseppe Peano, Aritmetica generale e algebra elementare, Torino, Paravia, 1902. URL consultato il 30 giugno 2015. Aritmetica generale e algebra elementare (G.B. Paravia, 1902) Giuseppe Peano, Formulario mathematico, Torino, Fratelli Bocca, 1908. URL consultato il 30 giugno 2015. Calcolo differenziale e principii di calcolo integrale (Torino: Fratelli Bocca, 1883) Lezioni di analisi infinitesimale (G. Candeletti, 1893) Applicazioni geometriche del calcolo infinitesimale (Torino: Fratelli Bocca, 1887) I principii di geometria logicamente esposti ... (Torino: Fratelli Bocca, 1889) Giuseppe Peano, Arithmetices principia, nova methodo exposita, Torino, Paravia, 1902. Giuseppe Peano. Giochi di aritmetica e problemi interessanti. Paravia, Torino, 1925. Dissero di lui «Provai una grande ammirazione per lui [Peano] quando lo incontrai per la prima volta al Congresso di Filosofia del 1900, che fu dominato dall'esattezza della sua mente.»  (Bertrand Russell, 1932) Note ^ [1] ^ *Nicola D'Amico, Storia e storie della scuola italiana. Dalle origini ai giorni nostri, Zanichelli, Bologna, 2009 (p. 43) ^ Celebrazioni di Giuseppe Peano nel 150° della nascita e nel 100° del Formulario Mathematico a cura di Erika Luciano e Clara Silvia Roero Torino 2008 Dipartimento di Matematica dell’Università ISBN 8890087668 (.htm testo on line).  Hubert C. Kennedy, Peano - storia di un matematico. Boringhieri 1983 ^ Hubert C. Kennedy, Peano - storia di un matematico. Boringhieri 1983 pag. 200 ^ Dipartimento di Matematica "Giuseppe Peano": Home ^ Il Giorno, Festa e lacrime: "Addio Peano" Il Liceo chiude i battenti, su Il Giorno. URL consultato il 27 agosto 2019. Bibliografia Questo testo proviene in parte dalla relativa voce del progetto Mille anni di scienza in Italia, opera del Museo Galileo. Istituto Museo di Storia della Scienza di Firenze (home page), pubblicata sotto licenza Creative Commons CC-BY-3.0 Kennedy Hubert C., Peano: storia di un matematico, Boringhieri, 1983. Segre Michael, “Peano's Axioms in their Historical Context,” Archive for History of Exact Sciences 48 (1994): 201-342. Lalla Romano, Una giovinezza inventata, Torino, Einaudi, 1979. Racconta episodi del rapporto con il prozio Giuseppe. Voci correlate Assiomi di Peano Glottoteta Lingua artificiale Matematica Latino sine flexione Ugo Cassina Calcolatori ternari Maria Gramegna Altri progetti Collabora a Wikisource Wikisource contiene una pagina dedicata a Giuseppe Peano Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni di o su Giuseppe Peano Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Peano Collegamenti esterni Giuseppe Peano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata Giuseppe Peano, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata (EN) Giuseppe Peano, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata Giuseppe Peano, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata (EN) Giuseppe Peano, su MacTutor, University of St Andrews, Scotland. Modifica su Wikidata (EN) Giuseppe Peano, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University. Modifica su Wikidata Opere di Giuseppe Peano, su Liber Liber. Modifica su Wikidata Opere di Giuseppe Peano, su openMLOL, Horizons Unlimited srl. Modifica su Wikidata (EN) Opere di Giuseppe Peano, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata (EN) Opere di Giuseppe Peano, su Progetto Gutenberg. Modifica su Wikidata E Giuseppe Peano stregò Bertrand Russell articolo di Piergiorgio Odifreddi, SWIF - Sito Web Italiano per la Filosofia. Presentazione e Documentazione del Comune di Cuneo Controllo di autorità VIAF (EN) 73925733 · ISNI (EN) 0000 0001 0858 5937 · SBN IT\ICCU\CFIV\002335 · LCCN (EN) n80009883 · GND (DE) 11873976X · BNF (FR) cb123401300 (data) · NLA (EN) 35413747 · CERL cnp01506372 · NDL (EN, JA) 00452364 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80009883 Biografie Portale Biografie Lingue artificiali Portale Lingue artificiali Matematica Portale Matematica Categorie: Matematici italiani del XIX secoloMatematici italiani del XX secoloLogici italianiGlottoteti italianiNati nel 1858Morti nel 1932Nati il 27 agostoMorti il 20 aprileMorti a CavorettoNati in ItaliaAccademici dei LinceiMembri dell'Accademia delle Scienze di TorinoProfessori dell'Università degli Studi di Torino[altre]

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