Zenone lleate. I. Zenone eleate. Era costui, al dire di Apollodoro, a5 nelle Cronache , p«r natura, figlio di Teleutagora, per adozione, di Parmenide. » II. Di lui « di Melisso dice Timone queste cose : // prò ed il contro a disputar potente, Zenone, invitto, riprensor di tutti; E Melisso di molte fantasie Superiore, di poche inferiore. Zenone fu veramente discepolo di Parmenide e suo bar- dassa. III. Era grandissimo della persona, secondo che, nel Parmenide, scrive Platone, che, nel Fediv , lo chiama anche eleatico Palamede. IV. Afferma Aristotele , nel Sofista , eh 9 e 9 fu V in- ventore della dialettica, siccome Empedocle della reto- rica ; che fu uomo e in filosofia e in politica assai pre- stante ; e che vanno attorno suoi libri pieni di molta a g sapienza. V. Volendo Zenone rovesciare il tiranno Nearco - secondo alcuni Diomedonte - fu , al dire di Eraclide , Epitome di Satiro, sostenuto} e quando lo si inquisì Digitized by 2^6 CAPO V circa i complici e V armi, eh 9 erano state portate a Li- para , affermò , onde colui rimanesse solo, che di tutto consapevoli erano i suoi amici. Poscia soggiugnendo che intorno a taluno qualche cosa avea da dirgli alP orec- chio , addentandoglielo , non prima il lasciò che ca- desse trafitto ; lo che ebbe in comune col tirannicida Aristogitone. Demetrio, negli Omonimi, afferma che gli 37 morsicò il naso ; ma Àntistene racconta , nelle Succes- sioni, che dopo di averne denunciati gli amici, interro- gato dal tiranno, se alcun altro vi fosse, egli rispose: Tu, peste della città ! e che dopo di aver detto agli astanti : Meravigliomi della vostra codardia , se , in grazia di ciò eh* io patisco, servirete al tiranno, spiccatosi final- mente la lingua co 9 denti la sputò ad esso in faccia; e che i cittadini concitati a quel fatto lapidarono il ti- ranno. Queste cose, presso a poco, si vanno narrando dai più. Ma Ermippo asserisce che gettato Zenone in un mortaio, vi fu pestato.- Sopra di lui noi parliamo così: Tu volevi^ o Zenon, volevi torre, a8 Uomo egregio, la patria dal servaggio, Il tiranno uccidendo. Ma cadesti Oppresso, Perocché tosto il tiranno, Presoti , in un mortaio ti pestò. Che dico! Te non già, ma il corpo solo. VI. Zenone , se in altre cose preclaro , il fu ezian- dio, al pari di Eraclito, nel guardare con ispregio i più grandi; poiché egli, quella che prima fu Iele e da ultimo Elea, colonia fenicia e sua patria, città meschina e solo Digitized by Googk ZENONE ELEATE. 277 atta a nutrire uomini dabbene , amò di preferenza ai vanti degli Ateniesi, per lo più non recandosi presso di loro , ma abitando in essa. VII. Usò primo nelle dispute P argomento detto 29 V Achille ( sebbene Favorino dica ciò di Parmenide ) e molti altri. Vili. Credette che vi fossero mondi, e non vuoto. - Che la natura di tutte le cose venisse prodotta dal caldo e dal freddo * dal secco e dall' umido mutantisi a vi- cenda. - Che la generazione degli uomini derivasse dalla terra, e Vanima fosse una mescolanza dei prefati senza prevalenza di alcuno. IX. Narrano che sentendo di essere biasimato, se ne impazientò , e che taluno condannandolo disse ; Se comporto le contumelie, neppure mi accorgerò <T esser lodato. X. Che vi fossero otto Zenoni già è detto nella vita del cizieo. - Il nostro fiorì nella settantesima nona Olim- piade.
Sunday, April 3, 2022
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