-- rità assai leggieri, e , se grandemente non m'inganno , assai consentanei alla ragione ), de'quali ho stiinato aver bisogno , l'enunciazione de'puri fatti che costruiscono l'istoria della dignità regale nella città de'sette colli , ha dovuto essere da me corretta, e ridottasotto la forma seguente. 1...Come lo abbiamo già detto,lasuccessio ne al trono, mai non appartenne in Roma a fi gliuoli maschi de're precedenti. 2.° Essa appartenne sempre a'generi loro , quando ve n'ebbe di viventi (Numa,Servio , Tarquinio il Superbo ). 3.°Losposodellafigliuolamaggiorefuatutti gli altri preferito ( Servio ). 4.° Quando i generi erano morti, la succes sione passò ai primogeniti del primo genero (Tullo Ostilio, secondo lamia correzione della leggenda che lo concerne; Anco Marcio ). 4.° Quando si tratta di due re, in luogo di un solo, e diquella magistraturabinariaed a vita che si surrogò ne primitempi alla dignità regia, parimente non si rinunziò a queste m e desime regole, e se non trovansi due generi che potessero elevarsi al potere supremo,si'elevano egualmente a quello, secondo l'ordine legale due figli di genero (Reno e Romolo;Bruto e Col latino ). 7. Lafigliastradelrefuequiparataallafiglia neldrittodidareiltronoalmarito,oaʼsuoi di scendentimaschi,inun tempo,incuiprobabil mente figlie proprie non esistevano (Tullo Osti 1 103 6.° Quando non v'ebbero , nè generi , nè fi gliuolidigeneri,iltronopassò a’nipoti che s'a mò riguardare,insìfattacontingenza,come le gittimi eredi de’dritti degli ascendenti loro (Tullo Ostilio,se si preferisce l'ipotesi , nella quale egli è nipote d'una figlia di Romolo maritata ad Osto ). 11.o Fuori della serie deʼre, o de'magistrali che ne tenner le veci, tra gli stessi pretendenti che, senza ottenerla , dimandarono la dignità suprema,unodiquelli,de'qualil'antichitàciha trasmesso la memoria, è stato ugualmenle un ge nero di re (Numa Marcio);duealtri,ne'quali' non ci è dato riconoscere questa qualità, non hanno dimandato iltrono per le vie legali ma cercaronod'ottenerlocon un delitto(ifigliaoli d'Anco ); due di che solo siparla presso Plutar 104 se si ricusi di considerare 1'Ersilia dalla qualediscende,comefigliadiRomolo,e sesi rispetta la tradizione, secondo la quale l'ultim re non è che il patrigno o al più ilpadre adote tivo della seconda Ersilia ). 2 8.° In un caso,nel quale ilcapo supremo non potè far valere ildritto di successione alla sua dignità negli eredi maschi delle sue figliuole , ne in altro modo potè effettuare la trasmissione dellasuprema autoritàper viad'altredonne sue discendenti,almeno tramandò ilsuo grado nel l'erede necessario della moglie ( Bruto rispetto a Lucrezio Tricipitino suo successore nella p r e tura massima, o vogliam dire nel consolato ). 9.° Quando non vi furono eredi quali che si fossero dilatodidonna,iltrono,sempre messi in non cale imaschi,ricadde in unapersona e slranea,cioènonlegatadipiirentelacolla fami glia reale (Tarquinio Prisco ). 10.° Quando,nonostantel'aversieredi legit timi per parte di donna,una persona estranea conseguì la dignità regia , ciò avvenne contra il dritto, per la forza dell'armi ( Tazio ). lio Non altraèl'espression'rigorosade'fatti,cosi come sono riferiti dagli antichi, o come io d o vetti correggerne la sostanza e l'enunciazione, secondo le regole di una critica, se posso dirlo, in nessun modo 'temeraria.'Le mie autorità , i miei ragiovamenti , non sofferirono contraddi zióve ne’loroparticolari,eme nechiamo felice. Si volle 'solamente avvertirmi che nel mio si stema erano alcuni fatti dubbiosi , e ricavati per conghiettura. 105 stato . co ( Voleso e Proculo ),sono statiproposti senza gran fattofermarsi sopra la proposizione; non hannopresosulseriolalorqualitàdicandidati,e sembrano'avervi rinunziato essi stessi; finalmen tefurono messi innanzi inun tempo ,nel quale tutto che concerne le leggi relative alla succes sione regia era evidentemente suggetto di contro versia , e dispuldvasi intorno alle basi stesse di questa parte della costituzione organica dello Io risposta,ioviho presentatol'analisi,per così dire più condensata,delletradizioni; lebo prese da prima quali sileggono; mi sono per 'messo unicamente qualche volta. o. Spesso la successione al trono in R o m a s'è fat ta contra ogni principio d'equità, d'utilità, e di convenienza reciproca de'cittadini : perchè ( per qui contentarmi d' un solo esempio il q u a l e a b b r a c c i a u n l u n g o p e r i o d o d ' a n u i ), n o n certamente a vantaggio del partito latino, o di quel deʼsabini, sotto la dinastia etrusca, la di gnità regia restò sempre nella fazion toscana
Monday, February 14, 2022
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