E primo forne il D2 Cosmi l'aureo libretto dei "Principi Generali del discorso" dei quali pubblica per allora la sola prima parte, che è comune a ogni discorso. Questo Cosmi fa “affinchè il filosofo a la nozione direttrice separata dalla altra nozione superflua. In questo trattato invano cercheresti quella immensa farragine di precetti disordinati, e quelle infinite minuterie non necessarie, con cui si so stitoleva confondere e stancare al giovanetto, ma un solo principio generale e fondamentale, sintetizzato nell'antico ma verissimo motto: precetto uno.Questa preziosa filosofia è un sapientissimo essamine pel filosofo che voglia adoperare il "metodo conversazionale." Quivi Cosmi ricorda dapprimà quanto in occasione di filosofare sulla maniera di dare la prima istruzione conversazionale al ragazzo. Ricorda come puo potè attuare la sua prammatica conversazionale, mettendo in esecuzione “un maniobra chiara, spedita, uniforme per ogni topico conversazionale e la maniera del civil conversare -- è cosa necessaria il sapere la semantica e le implicature conversazionale del volgare linguaggio. Il pirincipio della conversazionale e un principio di chiarezza -- e un principio di aggiustatezza -- e un principio di mezzana eleganza, e un principio senza oscurità, e un principio senza equivoci, e un principio senza superfluità -- e un principio senza barbarismi -- imperciochè la perfezione e efficenza del volgare linguaggio e il segno del reale. E vuole che al giovane si da un principio generale e fondamentale -- e un principio generale della conversazione esposto con metodo e con chiarezza. Un solo principio, un principio di efficenza -- un principio soggetto il meno che si può all'eccezione involuntaria si non a l'esplotazione retorica -- e un principio stesso ben capito e ben esercitato, forma il corpo di ogni parte della filosofia.
Monday, May 3, 2021
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