l'alle goria propone una coſa per farne intender un'alira , che ſeco è in proporzione , ſe l'Encide per conſenſo di tutti i più abi. li commentatori é un Panegirico allegorico d'Augufto , con vien neceſſariamente che la coſa propoſta fieno le azioni d'E nca , e la coſa che deve intenderſi ed è loro proporzionata , le azioni d'Auguſto più memorabili e più degne di lode. Per çiò con una ſuccinca narrazione pone prima ſotto gli occhi le azioni d'Enea , che ſono il primo termine su cui l'allego ria & fonda , o come l'originale del ritratto ; indi fa il con fronto delle azioni di Augufto . Nell'iſtoria d'Enea , baſta quloſſervare l'oggetto del Poema , e il carattere dell'Eroe . L'oggetto tutto tende alla nuova co. lonia o al Principato ch'Enea ha da fondare in Italia . Queſto gli prediffe Creuſa, Febo , i Penati; queſto le Arpie , Eleno e la Sibilla ; e perchè fi compiſca l'Oracolo , Enca li ſalva dagl in 172 incendi e dalla ſtrage di Troja ; Ettore lo dichiara Pontefice ; i compagni lo eleggono Re . Avviſato o protetto ſchiva i tra dimenti , gli ſcogli , iCiclopi ; non è ſommerſo nelle tempeſte , non trattenuto da Didone più pericoloſa delle ſteſſe tempeſte. Finalmente arrivato in Italia trova il Re Latino diſpoſto a ri ceverlo per genero , Evandro e i Toſcani pronti a dargli ſoc corſo ; ſebben abbia a fronte un nimico feroce e collegato coi vicini, lo vince e l'uccide . Gli Oracoli dunque , i viaggi, e le guerre d'Enea non riguardano ſe non lo ſtabilimento d'un nuovo Principato . Il carattere poi d'Enea o dell'Eroe ſi vede in tutta l'Enei de compoſto delle virtù convenevoli al Capo e fondatore d'un regno , e ſono pietà verſo gli Uomini e verſo gli Dei , ſenno nel provvedere a'pericoli e prevederli , valore da ſoldato e da capitano . La pietà verſo gli Uomini ſi chiama carità , verſo gli Dei religione , e dell'una e dell'altra Enea ne dà eſempi illuſtri per tutto . Salva il padre dalle fiamme portandolo ſulle ſpalle dirige ſempre il viaggio ſecondo i di lui conſigli , celebra iſ ſuo anniverſario co'giochi conſiderati da’ Pagani come una par te della Religione , e per ubbidirlo diſcende fino all'inferno . Quanto è tenero per Aſcanio , e ſollecito e della ſalute e de gli avanzamenti di lui ! e quando Creuſa ſua moglie fi fmarri ſce , non va egli a ricercarla tra gl'incendi e le ſtragi? Che dirò della ſua pietà verſo i compagni, verſo gli amici , e ne mici ſtelli ? Nella tempeſta più s'affligge della loro perdita che della propria , gli conſola e gl’incoraggiſce negli affanni , li provvede dicibo , li divertiſce e premia co'giochi, fa l'eſequie a Polidoro ſuo parente , a Miſeno ſuo trombettiere , a Gaeta ſua nutrice ; piange la morte di Palinuro e più quella di Pallante , e ne manda il cadavere ad Evandro con magnificen za e con lutto degno di un Re . Avendo ferito a morte Lauro che l'affalì , gli itende- la deſtra , lo ſolleva , e laſcia che a Meſenzio ſe ne porsi il corpo . Vuol perdonare a Turno , e non l'uccide che per vendicar Pallante ; ciò ch'era un atto di Religione . Verſo gli Dei ſempre fervida e pronta è la ſua pietà. Nulla intraprende ſenza conſultare gli Oracoli , e non comincia alcun' azione ſenza offrir voti , e preghiere e ſacri fizj, ch'egli offre egualmente alle Deicà propizie, che alle ne miche quali erano Giunone e Pallade . Per ubbidirli ſupera la paſſione più forte ch'è l'amore , cede riſpettoſo alla loro col 173 . - Collera nell'incendio della patria ; conoſce Apollo per princi pal protettore; aſcolta attento i cantici d'Ercole , e invoca Be recintia che l'alliſta nella nuova guerra . Alla ſua pietà corriſponde il ſuo ſenno . Toſto ch'entra in un paeſe vuol conoſcere i liti , i luoghi, e la gente che l'az bita ; così fa in Affrica , e nel regno d'Evandro , e ſcoperto l'affaſlinio di Polineſtore fugge il pericolo di cadervi: fa met ter in aguato i ſoldati per lorprender l'Arpic ; egli ſteſſo diri. ge la Nave che manca di Piloto ; manda Ambaſciatori al Re Latino ; cerca ſoccorſi nella guerra ; ricevuti gli diſtribuiſce in due corpi per più imbarazzare il nemico ciò ch'è una parte della prudenza militare , non meno che aſſediar la Cic tà mentre il nemico è ſoſpeſo . Quai ſegni di valore poi non dà nell'attaccare i nimici , nel farne ſtragi di ſua mano ? uccide i più forti e tra gli altri Lauſo , Meſenzio , lo ſteſſo Turno . Più compariſce il valore d'Enea , ſe col P. Boſsù fi confronti con quello di Turno , an tagoniſta del Poema , giovane ardente, milantatore , prepoten te e buono ſol per la guerra che vuole giuſta od ingiuſta ', ed in queſta è incauto e ſenza direzione . Enea all'oppoſto gra ve , miſurato , parla poco , opera molto , ſempre conſigliato e forte colla gloria dei conſigli e dell'eſecuzione . Di queſte tre virtù , pietà , ſenno , e valore , Virgilio ne fa un intreccio mirabile , ficche compariſce Enea ſaggio e pazien te Capitano come Agamennone , valoroſo vincitor del nimico come Achille , deftro a maneggiar gli ſpiriti ed a condur una negoziazione come Neſtore e Ulife : giugne a queſta virtù una pietà ſincera , una probità eſatta che mai non ſi ſmente , una compaſſion tenera per li ſuoi amici e ſudditi . Enea è buon figlio , buon padre , buon amico , e tutto ciò per motivi ſupe. riori di dovere e di ragione. Sopra tutto perd domina la pie virtù più convenevole d'ogni altra al fondatore di un re gno , perchè per eſſa ſi merita la protezione degli Dei, ſi ren dono amici i popoli che devono ubbidire , gli alleati , ed i vicini con cui ſi deve patteggiare e confederarſi . Vi ſarebbero i caratteri degli altri perſonaggi e Dei dell'E neide , ma eſſendo ſcritti di mano dell'autore ſono come non ſcritti: Anche la ſeconda parte che riguarda le azioni d'Au guſto è molto imperfetta ; eccone qualche confronto . Nelle rovine di Troja li ravviſano quelle della Repubblica , dalle quali Auguſto come Enca era ſtato preſervato dalla Prov vi, tà , 174 1 videnza de' Fati , come dice Orazio nel Carmic Secolare . Enca porta in iſpalla fuo Padre Anchiſe , ed Ottavio prende la ven detta del Padre Ceſare . Enea era in Troja maricato a Creuſa da cui ebbe Julo , ed Auguſto a Scribonia da cui ebbe Giulia . Ma Creuſa per ordine de' Fati è colia ad Enea , come Scribo nia ad Augufto ; e Virgilio nel dir che ad Enea ſi apparec chiava moglie , da cui doveano diſcendere tanci Re , adula caci tamente Livia . Didone che s'oppone al diſegno d'Enca ma gnifica e vana dell'impero ha del carattere ſuperbo , impecuo lo , ed aftuto di Cleopatra , che impiegò cutre l'arti femmini li per impegnar Auguſto . Ma v'è un tratto finiſſimo di lode nella comparazione che poteano i Romani fare d'Enea e ď Auguſto , perchè laddove Enea ceſſe alle luſinghe di Didone , e dopo averla poſſeduta l ' abbandonò ſcorteſemente in preda alla diſperazione , biasmo da cui poco lo ſcuſanu gli ordini degli Dei ; quanto più dovea ftimarli Auguſto che mai non fi laſciò vincere dalle tante arti di Cleopatra ? Nel vecchio E vandro , che accoglie Enea , ſi potrebbe ravviſarCicerone , che col ſuo credito e colla ſua eloquenza reſe tanti ſervigj al gio vane Ottavio . Virgilio però per non rimproverargli la diſgra zia di Cicerone , fa che non Evandro ma il figliuolo di lui refti ucciſo da Turno , nel quale ſenza dubbio vien fimboleg. giato Marcantonio , valoroſo bensì , ma imprudente , e che le in molte coſe mostrò fortezza d'animo chiaro ed eccellente , in molte altre , come Turno , li governò maliffimo , e diede ſegni non meno di magnanimità che di publlanimità. Nulla dimoſtra più la finezza cortigianeſca di Orazio e di Virgilio come il loro non nominar mai Cicerone . S'aftenne. ro dal riſvegliar in Auguſto un'idea che gli dava de'rimorfi. All'incontro nominarono Giunio Bruto e Catone , per moſtra. re che Augufto non avea uſurpata la libertà , ma che anzi ne era il protettore , come negli uliimi tempi lo volca Cro muvelo in Inghilterra. Antonio ſteſſo molto ſi riſparmia , efi può oſſervare in Orazio che mai non ſi parla d'Antonio ſen . za congiungerlo a Cleopatra per far cadere in lei l'odio e la colpa ;e cosi fa Virgilio fagacemente nella battaglia d’Azio , quando parla d'Antonio paleſemente , e quando ne parla per allegoria, fupprime quei vizi cheavrebbero diſpiaciuto aiſuoi partigiani ch'erano molti , ed a'figliuoli elevati da Auguſto a fommi onori . Queſta è pur la ragione , per la qual Virgilio non dipinſe le guerre che fece Auguſto con Bruto , Callio e CO 175 cogli altri, che per modo di peregrinazioni, onde non offen der quei ch'erano ancora del partito di queſti ultimi difenſori della pubblica libertà . Il Re Latino che ammonito dagli Oracoli vuol dar la fi gliuola più ad Enea , che a Turno , è il vero ritratto del Se nato Romano , che vecchio ed impotente non potendo più re golar la Repubblica, benchè per iſpirazione divina egl'inchi. ni più a laſciarſi governare da Octavio , che da Marcantonio , atterrito nondimeno dagli apparecchi di guerra , laſcia diſpu tar la vittoria a'due rivali ,come appunto Latino fuggendo laſcid terminar la guerra a Turno ed Enea . In Meſenzio ed in Lauſo ſi veggono Caffio e Bruto , e l'empietà data dal Poe ta a Mezenzio e le virtù date a Lauſo lo perſuadono. Muo re Laulo , ed Enea lo compiagne , come Auguſto compianſe Bruto , al dir di Plutarco . Quando Lauro combatceva , era Me ſenzio con la perſona appreffo di un tronco per poſarvi appog giato , e gli ſtava intorno un cerchio de' più eletti , e de' più fidi ; e quando vide Lauſo ucciſo , cominciò a diſperarſi, e a lagnarſi , e andar incontro alla morte . Queſta deſcrizione di Virgilio concorda molto con quella , che fa Plutarco di Caf. fio , allora che ritirato ſul colle ſtava rimirando l'eſercito di Bruto , e credendo ch'egli foſſe rotto , diſperato ſi confiſſe nel le reni la ſpada . 1 Non occorre cercare raſſomiglianza perfetta tra gli acciden ii veri ed i finti; baſta che uno ſi ravvif nell'altro . I ritrat ti della Pocfia , e particolarmente epica , ſono ſimili a quelli che igran pittori introducono ne'quadri iſtoriati ; negli Dei, negli Eroi , ne' Capitani ritengono le fattezze del volto de vi venti che vogliono onorare ma variano le attitudini , o le velti per variare le imagini , e produr nello ſpettatore mag. gior maraviglia ed affetti più vivi . Con queſta regola ſi pol lono ritrovare molti altri confronti nelle coſe dell'Eneide col. la vita d'Auguſto . Nè par probabile che tanta corriſponden. za fia effetto del caſo , atteſa ſpezialmente la ſagacità del Poe ta , e l'idea generale dell'Opera . Parte di queſta corriſpondenza fa vedere nello Scudo d' E. nea la ſeguente illuſtrazione , che fi dà intera .
Sunday, May 16, 2021
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