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Monday, April 5, 2021

Grice e Ceretti.

  Stato primitivo dell'uomo. $ 132. L'uomo che possedetle questa lingua visse nelle foreste in aggregazioni o società piuttosto fortuite, poco dissimili da quelle dei quadrumani , ma si armò per esercire la caccia e la pesca. La sua nudità lo facea più fragile degli altri animali, epperciò ha dovuto sopperire a questa nudità e debolezza colle armi artificiali, e sopratutto colla propria scaltrezza . Questo primo stato dell'uomo vuol essere qui accennato come quello dell'astratta soggettività abbandonata a sè stessa ; perocchè l'uomo , cacciatore o vivente dei prodotti naturali della terra e del mare, può vivere solitario. Le aggregazioni o società di questi uomini sono mera accidentalità non necessità dello stato pro prio ( 1 ) . In questo primo stato la soggettività nascente è caratte risticamente manifestata dalla perversione di certi istinti essenzia lissimi alla conservazione del soggetto e della specie. Così , p. es . , nessuna specie animale s'alimenta del proprio simile, ma certi selvaggi mangiano indifferentemente i loro nemici , amici, con sanguinei, figliuoli, ed alimentano le donne, affinchè ingrassino e siano buone a essere mangiate quando partoriscono più figliuoli da mangiare. Quest'enorme perversione d’un istinto cosi radicale (l'affe zione alla progenitura ) segna quanto sia profonda la crisi che svolge l'istintualità nella mentalità. È una mentalità che si ma ( 1 ) Sono certo che la quasi totalità de' lettori non sarà d'accordo su questo punto col Cerelti , e riterrà l'associazione umana come una necessità e non già come un'accidentalità . Ma l'autore, per la vita solitaria e un po' misantropica da lui fatta, è stato come involontariamente tirato a generalizzare questo suo particolare carattere. 88 OPERE DI PIETRO CERETTI nifesta come un'orribile perversione dell'istinto, ma è una men talità volente , non un mero modo d'ingenita istintualità. Questo titolo è quello, che nonostante la massima perversione, può no bilitare l'uomo antropofago sopra la bestia istintualmente tutrice della prole . Cosi pure, relativamente al soggetto individuo , l'uomo sel vaggio in procinto di essere cattivalo dai suoi nemici , può suici darsi , la bestia non mai . L'istinto della propria conservazione individuale è un istinto comune a tutti i viventi nella natura, come pure quello della conservazione della propria specie non offre eccezione veruna nel regno della natura . Le sole eccezioni a questo fenomeno generalissimo della vita si trovano fra gli ani mali pensanti. § 133. Tuttochè qui dobbiamo parlare del soggetto della natura, astratto da qualsivoglia organizzazione necessitata dalla sua condizione, abbiamo parlato di tre stadii caratteristici della lingua, come quella che può essere comunicala da soggetto a soggetto , indipendentemente dall'organizzazione sociale fra sog getti o dalla nessuna organizzazione. La lingua appartiene cosi al soggetto solitario come al sog gelto socievole, e generalmente al soggetto solitario che profitta segnatamente delle occasioni dell'amore. L'uomo solitario pra tica qualche volta questo rapporto colla femmina come un mero rapporto erotico, occasionale. Abbandona la femmina alle conse guenze della fecondità, non conosce i suoi figliuoli che sono allattati , nudriti ed educati dalla madre . Ma la lingua, che persuase la copula dell'amore, è la mede sima lingua, colla quale la madre educa i suoi figliuoli . Cosi la lingua può dirsi radicalmente una creazione della specie ed assu merà dignità ed avrà il suo svolgimento nella storia universa della spiritualità. Si può dire in tesi generale, che la lingua genera la storia nella sua più semplice elementarità; e dallo svolgimento SINOSSI DELL'ENCICLOPEDIA SPECULATIVA 89 della lingua si conosce lo svolgimento dell'umana mentalità , e , conseguentemente , delle gesta che ne sono conseguite . Proseguiamo a speculare circa i fenomeni più radicali della soggettività 

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