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Monday, April 5, 2021

Grice e Ceretti

  Il linguaggio e i suoi stadii. $ 130. L'organo più essenziale e più generale della menta lità è la lingua . Il primo stadio della lingua è l'uso delle radici designative ; qui la lingua non designa che presentazioni o modi della presen lazione , e sempre si riduce alle semplici categorie del tempo e dello spazio . I pronomi personali non furono primitivamente Io, Tu, e così via, categorie troppo metafisiche, per servire a questo primo stadio della lingua , ma, qui, là, ecc. , categorie dello spazio. Una lingua che consti di radici semplicemente designative non può soddisfare alle esigenze più generali della mentalità , epperciò da questo primo stadio si sviluppa, per l'implicita esigenza della mentalità, il secondo stadio. Il secondo stadio consta di radici predicative, ma tuttavia legate a una sensibile determinazione; cosi, p . es . , per designare un oggelto , si sceglie l'attributo sensibile più esplicito in quel l'oggetto, p . es . , il verde per designar la pianta. Quest'attributo sensibile , sendo necessariamente variabile o contingente nell'og getto , non può costituire una specie. In questo secondo stadio si trovano molte lingue dei selvaggi , i quali scelgono un attributo sensibile dell'oggetto per designarlo, e conseguentemente non pos sono arrivare a formolare le specie, ma semplicemente oggetti in certe sensibili condizioni . Il terzo stadio usa la categoria propria della mentalità espli 86 OPERE DI PIETRO CERETTI cita , la categoria metafisica, per designare l'oggelto ; come, p . es . , definirà la pianta non l'individuo verde, ma l'individuo polare, i cui poli cospirano alla luce ed all'acqua . Questa proprietà gene rica comprende tutte le piante ; perocchè la detta polarità è l'attributo cogitabile generale della pianta. La lingua è posseduta da tutti gli animali come lingua psi chica di movimenti o di formalità ; ma la lingua che caratterizza la soggettività è appunto la lingua psichica che si svolse nella spirituale. Altrove abbiamo trattato esplicitamente quest'argo mento ( 1 ) e crediamo superflua una ripetizione. Qui giova sola mente accennare, che le prime radici della lingua significarono mere affezioni dell'anima e più tardi si svolsero in significati metaforici, per rispondere all'esigenze della progressiva mentalità . Il rapporto fra il suono espresso dall'anima e l'anima espri mente è quello stesso rapporto , ma più complesso, per il quale determinati animali significano con certi definiti suoni cerle de finite affezioni dell'anima loro . $ 131. L'uomo, sviluppando in sè stesso la propria mentalità e l'organo per significarla, si conobbe come specie comune. La prima lingua quasi naturale deve essere stata pressochè identica in tutti i soggetti umani, come tutte le pecore belano , tutti i cani abbaiano ed urlano. Dovette essere una lingua nata con loro e trasmessa alle generazioni senza il minimo bisogno di conven zionalismo e di pratica convivenza per essere capita . ( 1 ) La lingua è stata realmente uno degli argomenti più favoriti e più frequentemente trattati dal Ceretti, il quale la conosceva, ed a fondo, in molte forme antiche ed in un numero ancora maggiore di forme moderne. Egli ne ha trattato, infatti , in molte sue opere. Ne ha accennato nel primo volume della sua grande opera, cioè Saggio circa la ragione logica di tutte le cose “ Prolegomeni ,, Torino 1888, pag. 43 e ss. ( confr. anche ibid ., pag. 291 e susseguenti). Ne ha accennato anche nelle seguenti opere già pubblicale in Torino 1885, e cioè nella Proposta di riforma sociale, pag. 26 e seg.; nella Introduzione alla cultura generale ( facente parte del predetto vol . ) , pag. 120 e seguenti. Ne parla poi in parecchie altre opere ancora inedite .

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