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Friday, July 30, 2021

Grice e Bovio: il principio della reciprocità conversazionale

 lavoro o, come dicono, la specifi cazione; nė deve , sino a quando è semplice uso, alterare la forma in che si presenta la cosa.  286 L'uso prepara la proprietà, il frutto la determina.- Ciò torna a significare che il prodotto è del produttore, solo proprietario dell'o pera sua.- In queste poche parole è tutta la dimostrazione.- Ma non vediamo, si dice,assai volte che la proprietà è di uno,ilfrutto di un altro ? — Vediamo anche peggio : vediaino la successione , la donazione, la prodigalità, l'avarizia, l'usura; m a quello che fu ed è   la proprietà non è quello che può e deve rimanere. L'usufrutto si presenta come risultamento d'illimitato dominio e nega nel mondo economico il principio di causalità.Il prodotto essere del produttore vuol dire che il frutto determina la proprietà. Il frutto la determina, il contratto l'esplica. Anche l'animale è produttore, può sopra le cose avere uso e frutto, m a il contratto è dell'uomo, perchè ei solo è onnimodo ed ha biso gno di tutti imezzi.— Perciò Dante partecipa all'agricoltore la gen tilezza di Francesca,la fierezza di Farinata,l'austerità di Catone, la salvazione di Manfredi , la misura della giustizia nell'universo ; l'agricoltore partecipa a Dante la misura del frumento. Senza quella partecipazione superiore, l'agricoltore è animale ; senza la parteci pazione frumentaria Dante è cadavere o inetto. Dirà che sa di sale ilpane altrui,ma lo mangerà,equel cibo glisitramuterà incanto. Questa è la circolazione della vita.- In somma ilprodotto è del pro duttore; il contratto lo fa sociale: il prodotto è individuale ; il con tratto lo fa umano . L'umanità è socialità, e questa è contrattualità. È il solo punto di vista da cui il filosofo deve considerare il con tratto . L'umanità è socialità,perchè l'assoluto monos non sarà mai l'uomo non salirà mai all'universalità della ragione, m a rimarrà chiuso nel l'egoismo,che più trasmoda e più imbestialisce.La ragione,essendo dialettica, non può attuarsi nell'io e nel tu, m a nel noi. È dunque intrinsecamente sociale.La società dunque non è convenzione, ma natura. Non si nega già che l'uomo sia passato dallo stato troglo ditico al sociale; ci passo di certo, e al passaggio fu aiutato da ter ribili esplosioni della natura esteriore:ma ilprimo e poi non toglie naturalezza alle cose. Il volgo crede che le cose più naturali sono le primitive e sino ad un punto a questo pregiudizio si accomoda l'istesso linguaggio hegeliano:ma da un punto più sicuro si deve dire che le cose asseguono la loro sincera natura nel fastigio non inprincipio.Dico che l'uomo è naturalmente uomo,è tale secondo la natura sua,quando ragiona,non quando vagisce;ma la ragione  - 287 ? Abbiamo varietà di vocazione , di lavoro , di produttori , di pro dotti, dunque di proprietà. Quindi proprietà agronomica, industriale, artistica, letteraria : non di ciascuno,m a necessarie tutte a ciascuno, perchè tuttefanno ilcumulo dei mezzi necessarii al fine umano. Come dunque passano da produttore a produttore e fanno la comu nità della vita , la totalità dell'uomo ? - Mediante il contratto , che però è definito l'esplicatore della proprietà.   è il fastigio dell'individuo umano e della storia , è la sui-aequatio, non il saluto di chi arriva.La naturalezza vera di una cosa è dun que l'equazione della cosa con sè medesima,cioè del soggetto con la propria essenza. Però l'uomo non è il troglodita, m a il cittadino e non l'esclusivo cittadino ma l'io-civile,il noi. -La società dun que non è da convenzione m a da natura : l'umanità è socialità. Ogni istante della vostra esistenza civile implica un concorso di volontà,un consensus,in somma un contratto espresso o tacito. L o s t a r e q u i a d u d i r m i , il r i e n t r a r e n e l l e v o s t r e c a s e , il c i b o , il r i poso sono atti della vita che implicano un consenso,un concorso di volontà , un esplicito o implicito contratto. E considerando che la socialità è contrattualità hanno distinto il contratto in pubblico e privato, e patto pubblico fondamentale hanno chiamato quello che då forma allo Stato.Forse non sarà veramente pubblico questo patto fondamentale, m a hanno avuto bisogno di crederlo e chiamarlo tale. Che cosa manca alla sincera pubblicità del patto fondamentale ?— Manca la natura della società presente , la quale, non uscita dallo individualismo, rende unilaterale e pero artifiziale la più parte dei contratti che oggi si fanno.La soperchianza dell'individuo sulla col. lettività si traduce nella soperchianza del più forte dei contraenti. Quando ilbisognoso corre all'abbiente sa di subire tutte le condizioni imposte dal capitale, il dieci, il trenta, il cento per cento, la tarda mercede e macra,i fastidii, il oa e torna che è furto di tempo,ed altro.Nondimeno corre,torna,incalzato dal carpe diem ,avvenga pure che il di appresso debba essere sospeso all'albero infelice.La prudenza gli dice che domani il capitalista lo spellera ; il bisogno lo persuade a risolvere l'oscurissimo problema dell'oggi.Il bisogno immediato vince dove affatto precaria è la condizione della vita e il domani si porge ignoto.Quindi quella forma di contratti che vogliono avere tutta la sembianza di bilaterali, dialettici , umani , m a in s o stanza sono unilaterali e soverchiatori in maniera blanda e insi diosa. Questi contratti hanno un consenso apparente , un dissenso  288 In che consiste questa socialità?- In uno scambio perenne, con tinuo di mezzi con libera necessità cioè in una volontaria permuta zione continua.Questa volontaria permutazione è il contratto. D u n que l'umanità è socialità ; questa è contrattualità. Il corollario è questo : qual'è in un tempo la forma della società tal'è del con tratto. Oggi la società è malthusiana , nel senso detto sopra ; m a l thusiano è il contratto.- Valgano i fatti a dichiarare questa dot trina.   289 Nessun Codice scritto può far riparo a questi contratti simulati, unilaterali, e di mala fede, a questi bugiardi consensi di uomini che profondamente dissentono anche quando mostrano di consentire , a queste soperchierie distillate dalle procedure e da quel s u m m u m ius che fu sempre summa malitia.Infatti che riparo metterebbero i C o dici?-Multe,carceri,sanzione di nullità,questi sarebbero isommi ripari; e varrebbero ad addoppiare la simulazione del contratti,o ad ammortire il capitale, a fermare la circolazione economica cioè alla stasi sociale. Altri ripari occorrono , e di questa forma unilaterale saranno i contratti sino a quando la forma sociale non sia mutata e il lavoratore, mediante il lavoro associato, non entri nella possi bilità di far la concorrenza al capitalista.Malthusiana è la società, tale dev'essere il contratto ; il capitale costituisce la plutocrazia, il contratto la subisce;l'individualismo nummulario si oppone alla ve nuta dell'uomo,ilcontratto dev'essere unilaterale,una contraddizione n e ' t e r m i n i .-- N o n i C o d i c i d e b b o n o i n t e g r a r e il c o n t r a t t o , m a l a s o cietà dev'essere rimutata dal fondo. Non co'Codici direttamente lo Stato presente può integrare il con tratto:ogni suo intervento sarebbe malefico;ma dovrebbe,pare,per mettere al lavoro di associarsi. Mostra di farlo, m a la sua natura nol consente: dall'una parte permette le associazioni,dall'altra crea tanti intoppi di leggi e balzelli e contatori e pesatori e pretesti di ordine pubblico che il lavoro rimane estenuato e impotente di q u a l u n q u e r i s p a r m i o . P a r f a c i l e il d i r e : r i s p a r m i a t e l ' o b o l o ; m a è d i f ficile risparmiarlo dalla fame. Cosi il lavoro non potendosi capita lizzare,non può creare la concorrenza al capitale.Quindi la rivolu zione economica non è possibile senza la rivoluzione politica,e que sta, alla sua volta , non asseguirà il suo fine, che è la libertà , se non compita la rivoluzione economica che equilibra la proprietà. Il capitalista e l'operaio sono nemici;ilcontratto tra loro non può essere che una simulazione ; la sola guerra è possibile.— Lo Stato presente ad evitare la guerra permette l'associazione e ne soffoca l'effetto;impotentealleriformeciviliprometteleriformepenali,scherno a bastanza scoperto e deriso.– Se manderanno via il boia, diceva Langassieres , ho ancora il mio rasoio,ho la mano ben ferma, e la volontàèlapadronanzadime.Ho ildisprezzodituttoquelloche mi circonda.Ho capito il significato delle parole Dio,ordine,stato,  reale , e per questo appunto sono unilaterali , e sono nondimeno la massima parte dei contratti odierni,perché questa è la forma della società,è malthusiana,pontefice e re ilcapitale. 37   e Codice: parole belle per chi se ne ha da servire. A te!- Or che ti han fatto grazia della vita,tagliati tranquillamente le canne e di mostra anco una volta che l'uomo è il solo animale che ha piena si gnoria di sé. O suicida o rivoluzionario, questo è il solo dilemma che lo Stato presente mette innanzi all'operaio. Il suicidio,per esteso che sia,non può assumere che forma ec cezionale;e però la sola rivoluzione oggi si porge come norma.- E sarà politica e sociale insieme , perché sono momenti inseparabili. Pervenuto a queste necessità , mi fermo un istante e odo le p a role che mi si dicono attorno:-Scrioi un corso di Scienza del Dritto o fai dellapolitica?—Rispondo che obbedisco allanecessità,laquale non può separare la scienza del Dritto dalla Filosofia della storia, che additando il cammino , dice che i popoli perverranno dove gli Stati non vogliono. Il tempo verrà testimone non lontano delle mie conclusioni. Questa è la sola conseguenza possibile a cui poteva condurmi la teorica della proprietà.- Ora entriamo a ragionare dell'individuo umano considerato come autonomo.

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