Tuesday, August 25, 2020
Grice e Nifo
Agostino Nifo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Jump to navigationJump to search Philosophus Augustinus Niphus Suessanus Agostino Nifo (Sessa Aurunca, 1469 o 1470 – Sessa Aurunca, 18 gennaio 1538[1][2][3]) è stato un filosofo italiano. Indice 1 Biografia 2 Le opere 3 Genealogia 4 Note 5 Bibliografia 5.1 Edizioni e traduzioni 5.2 Studi 6 Voci correlate 7 Altri progetti 8 Collegamenti esterni Biografia Agostino Nifo alla corte di Carlo V (Luigi Toro, 1876, Municipio di Sessa Aurunca) Durante i propri studi, Nifo frequentò l'Università di Padova, dove studiò filosofia e divenne allievo di Nicoletto Vernia.[1] Fu professore di filosofia all'Università di Padova e in seguito insegnò anche a Napoli, Roma e Pisa [1], guadagnando una fama tale da essere incaricato da papa Leone X di difendere la dottrina cattolica sull'immortalità contro gli attacchi di Pietro Pomponazzi e degli alessandristi. Fu ricompensato con la nomina a conte palatino con il diritto di assumere il cognome del Papa, Medici.[1] Busto di Agostino Nifo, esposto nel Liceo classico "Agostino Nifo" di Sessa Aurunca La sua prima filosofia si ispirava ad Averroè, modificò poi la propria visione giungendo a posizioni più vicine all'ortodossia cattolica. Nel 1495 pubblicò un'edizione delle opere di Averroè corredate di un commento compatibile con la sua nuova posizione.[1] Nella grande controversia con gli alessandristi si oppose alla tesi del Pomponazzi per il quale l'anima razionale è inseparabile dal corpo materiale e, dunque, la morte di questo porta con sé anche la scomparsa dell'anima. Nifo sostenne, invece, che l'anima individuale, quale parte dell'intelletto assoluto, è indistruttibile e alla morte del corpo si fonde in un'unità eterna. Tra i suoi allievi, presso l'università di Salerno, tra gli altri, ricordiamo, Tiberio Rosselli, filosofo calabrese autore di un testo molto controverso, Apologeticus adversos cucullatos (1520, Parma), in cui cerca di affermare le sue dottrine che tendono a discostarsi da quello del suo maestro. Lo si ritiene protagonista di un curioso episodio: nel 1523, infatti, pubblicò il trattato in latino De regnandi peritia, che alcuni ritengono essere un plagio del più noto Il Principe di Machiavelli[1] (scritto nel 1513 ma pubblicato postumo solo nel 1531) del cui manoscritto il Nifo sarebbe venuto in possesso. Gli fu conferita nel 1528 la cittadinanza onoraria della città di Napoli ed il 20 settembre 1531 essa fu estesa ai figli ed agli eredi in perpetuo. A lui è dedicato il Convitto Nazionale di Sessa Aurunca, sua città natale, della quale fu anche sindaco tra il 1535 ed il 1536.[4] Le opere Le sue opere principali sono: Liber de intellectu (1503) De immortalitate animi (1518) De infinitate primi motoris quaestio Opuscula moralia et politica Dialectica ludicra (1521) De regnandi peritia (1523) Furono poi più volte ripubblicati, in quanto ampiamente diffusi, i suoi numerosi commentari su Aristotele, di cui i più importanti sono: Aristotelis de generatione & corruptione liber Augustino Nipho philosopho Suessano interprete & expositore, (1506) Expositiones in libros de sophisticos elenchis Aristotelis, (1540) Expositiones in omnes libros de Historia animalim, de partibus animalium et earum causis ac de Generatione animalium (1546) (LA) In libris Aristotelis meteorologicis commentaria, Venetiis, Ottaviano Scoto, 1547. URL consultato il 30 giugno 2015. Physicorum auscultationum Aristotelis libri octo, (1549) Super Libros Priorum Aristotelis, (1554) Commentarium in tres libros Aristotelis De anima, (1559) Dilucidarium metaphysicarum disputationum in Aristotelis Deum et quatuor libros metaphysicarum, (1559) L'edizione più nota fu quella stampata a Parigi nel 1645[1] in quattordici volumi (compresi gli Opuscula). Dialectica ludicra (1521), frontespizio; conservato nella biblioteca del Convitto Agostino Nifo di Sessa Aurunca Dialectica ludicra (1521), disegno interno Dialectica ludicra (1521), colophon In libris Aristotelis meteorologicis commentaria (1547) In libros Aristotelis De generatione & corruptione interpretationes & commentaria (1557), frontespizio; conservato anch'esso nella biblioteca del Convitto Nifo di Sessa Aurunca In libros Aristotelis De generatione & corruptione interpretationes & commentaria (1557), colophon Genealogia Una sua breve genealogia è questa[1][2][3]: 1. ... Nifo 1.1. Domizio Nifo (Barone di Joppolo, cavaliere) @(Sessa Aurunca) ... 1.1.1. Jacopo/Giacomo Nifo (*Tropea +Sessa Aurunca >1469 - giureconsulto, ciambellano, commerciante di tessuti) @(Sessa Aurunca) Francesca Galeoni 1.1.1.1. Agostino Nifo (*Sessa Aurunca 1469/1472 +Sessa Aurunca 18 gennaio 1538 - filosofo) @(Sessa Aurunca 1496) Angela Landi (nobile) 1.1.1.1.1. Domizio Nifo (+Sessa Aurunca) 1.1.1.1.2. Livia Nifo @1 Filippo Toraldo, @2 Col'Antonio di Transo 1.1.1.1.3. Giacomo Nifo @ Isabella Vaccaro 1.1.1.1.3.1. Paolo Nifo @ Livia Transo 1.1.1.1.3.1.1. Agostino juniore Nifo @ Diana di Paulo 1.1.1.1.3.1.1.1. Paolo Nifo 1.1.1.1.3.1.1.2. Giacomo Nifo 1.1.1.1.3.1.1.X. altri 1.1.1.1.3.1.2. maschio Nifo 1.1.1.1.3.1.3. maschio Nifo 1.1.1.1.3.1.4. Isabella Nifo @ Marc'Antonio Giove della Vega 1.1.1.1.3.1.5. Girolama Nifo @ Scipione Cirasolo 1.1.1.1.3.2. Domizio Nifo 1.1.1.1.3.3. Clarice Nifo 1.1.1.1.3.4. Diana Nifo @ Cesare Conso 1.1.1.1.3.5. Quintia Nifo @ Vincenzo Gattola 1.1.1.1.3.X. altri 1.1.1.2. Vincenzo Nifo 1.2. Giovanni Nifo (*Tropea +Roma - cavaliere, Vicario e Agente Generale del Duca di Sessa) Note NIFO, Agostino, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Giuseppe Gabrieli, "Sessa Aurunca e Agostino Nifo", in "Raccolta Storica dei Comuni", nn° 16-17-18, Anno IX, Istituto di Studi Atellani, Sant'Arpino (CE), luglio-dicembre 1983, pagg. 38-39 Carlo De Lellis, Discorsi delle Famiglie Nobili del Regno di Napoli, Volume 2, Napoli, Giovanni Francesco Paci, 1663, pp. 321–336. ^ Giampiero Di Marco, I sindaci della città di Sessa, Sessa Aurunca, Zano Editore, 2013, p. 38. Bibliografia Edizioni e traduzioni Agostino Nifo, La filosofia nella corte. Monografia introduttiva, testo latino a fronte, traduzione, note e apparati di E. De Bellis. Collana “Il pensiero occidentale”, Milano, Bompiani, 2010. Studi AA. VV., «Nifo, Agostino», in Dizionario di filosofia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009. Giampiero Di Marco, Giuseppe Parolino, Incunaboli e cinquecentine nelle biblioteche di Sessa, Minturno, Caramanica Editore, 1997. Margherita Palumbo, «NIFO, Agostino», in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 78, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013. Ennio De Bellis, Il pensiero logico di Agostino Nifo, Galatina, Congedo, 1997. Ennio De Bellis, Nicoletto Vernia e Agostino Nifo. Aspetti storiografici e metodologici, Galatina, Congedo, 2003. Ennio De Bellis, Bibliografia di Agostino Nifo, Collana Quaderni di “Rinascimento”. Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, Firenze, Olschki, 2005. Angelico Poppi, Introduzione all'aristotelismo padovano, Antenore, Padova 1970. Voci correlate Anima Averroè Immortalità Pietro Pomponazzi Altri progetti Collabora a Wikisource Wikisource contiene una pagina dedicata a Agostino Nifo Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni di o su Agostino Nifo Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Agostino Nifo Collegamenti esterni (EN) Agostino Nifo, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata Agostino Nifo, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata Agostino Nifo, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana. Modifica su Wikidata (DE) Agostino Nifo, su ALCUIN, Università di Ratisbona. Modifica su Wikidata Opere di Agostino Nifo, su openMLOL, Horizons Unlimited srl. Modifica su Wikidata (EN) Opere di Agostino Nifo, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata (EN) Hugh Chisholm (a cura di), Nifo, Agostino, in Enciclopedia Britannica, XI, Cambridge University Press, 1911. Controllo di autorità VIAF (EN) 73879631 · ISNI (EN) 0000 0001 2096 4120 · SBN IT\ICCU\BVEV\002923 · LCCN (EN) n88038671 · GND (DE) 104123397 · BNF (FR) cb120880888 (data) · BNE (ES) XX1724912 (data) · ULAN (EN) 500323241 · NLA (EN) 61543547 · BAV (EN) 495/8427 · CERL cnp00352049 · WorldCat Identities (EN) lccn-n88038671 Biografie Portale Biografie Cattolicesimo Portale Cattolicesimo Filosofia Portale Filosofia Categorie: Filosofi italiani del XVI secoloMorti nel 1538Morti il 18 gennaioNati a Sessa AuruncaMorti a Sessa AuruncaPersonalità del cattolicesimoPersone legate all'Università degli Studi di PadovaProfessori dell'Università di Pisa[altre]
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