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Friday, August 28, 2020

Grice e Fardella

Michelangelo Fardella Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Jump to navigationJump to search  Ritratto di Michelangelo Fardella, 1818 circa Michelangelo Fardella (Trapani, 1650 – Napoli, 5 gennaio 1718) è stato un matematico e filosofo italiano.   Indice 1 Biografia 2 Pensiero 3 Opere 4 Note 5 Bibliografia 6 Collegamenti esterni Biografia Fardella studiò a Messina, allievo di Giovanni Alfonso Borelli, dal quale accettò la teoria atomistica di Democrito, ma abbracciò il pensiero di Cartesio, dopo averne appreso gli insegnamenti durante il suo soggiorno a Parigi dal 1678 al 1680, grazie alle conversazioni con Antoine Arnauld, Nicolas Malebranche e Bernard Lamy.  Membro dell'ordine francescano, insegnò matematica a Roma e poi a Modena, mentre a Padova, dal 1693, anno in cui divenne prete secolare, insegnò astronomia e poi filosofia. Nel 1709 lasciò lo Studio padovano, recandosi a Barcellona, e ritornando in Italia nel 1712.  Tenne una lunga corrispondenza con Leibniz e polemizzò con Matteo Giorgi, che con il suo Saggio della nuova dottrina di Renato Descartes aveva attaccato il cartesianesimo.  Pensiero Il cartesianesimo del Fardella, per quanto riconosca che «solo Cartesio trovò, fra gli antichi e i moderni, il retto e naturale metodo di filosofare», è tuttavia relativo, adeguato com'è al platonismo di Agostino. La struttura del mondo è organizzata secondo principi matematici:«Dio ha creato ogni cosa secondo peso, numero e misura, ossia secondo le leggi statiche, aritmetiche e geometriche»; mediante la matematica si comprende il mondo e si comprende così la logica di Dio.  Nel punto, che non ha peso, non ha grandezza, non è divisibile, è tuttavia l'origine di ogni estensione: «nel punto, come il numero nell'unità, si risolve l'estensione». L'anima, che non ha estensione, è un punto.  Per Fardella, non è possibile dimostrare l'esistenza indipendente delle realtà materiali: «La stessa esperienza ci insegna che spesso nel sogno percepiamo oggetti che veramente non possiamo ammettere realmente esistenti. Quante volte, la notte, mentre dormo, vedo splendere il sole sopra l'orizzonte e vedo muoversi in vari modi moltissime cose prodigiose, che non sono niente extra ideam?. Dunque, quel che sento e vedo non può in nessun modo essere dedotto come realmente esistente». E se si obbietta che una cosa è sognare, altra cosa è la veglia, per lui le cose che percepiamo nella veglia potrebbe anche essere soltanto cose percepite «con maggiore chiarezza, distinzione e ordine, benché non siano niente» in sé. I sensi non danno certezza del mondo, la quale può ritrovarsi, per il Fardella come per Cartesio, soltanto in Dio.  Opere Universae philosophiae systema, in qua nova quadam et extricata Methodo, Naturalis scientiae et Moralis fundamenta explanantur, Venezia, 1691[1] Universae usualis mathematicae theoria, Venezia, 1691. Utraque dialectica rationalis et mathemathica, Amsterdam, 1695. Animae humanae natura ab Augustino detecta in libris de Animae Quantitate, decimo de Trinitate, et de Animae Immortalitate, Venezia, 1698 Pensieri scientifici, Napoli, 1986. Lettera antiscolastica, Napoli, 1986. Note ^ Recensito immediatamente dopo la pubblicazione del primo e unico volume sulla rivista scientifica Acta Eruditorum Universae Philosophae Systema. Tomus I, Leipzig, 1692, p. 39. URL consultato il 10 settembre 2018. Bibliografia Descartes e l'eredità cartesiana nell'Europa sei-settecentesca, Lecce, 2002. Professori e scienziati a Padova nel Settecento, Treviso, 2002. Franco Aureluio Meschini, FARDELLA, Michelangelo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 44, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1994. Modifica su Wikidata FARDELLA, Michelangelo, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009. Collegamenti esterni Opere di Michelangelo Fardella, su openMLOL, Horizons Unlimited srl. Modifica su Wikidata (EN) Opere di Michelangelo Fardella, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata Controllo di autorità VIAF (EN) 71418257 · ISNI (EN) 0000 0000 6300 7585 · LCCN (EN) n82259779 · GND (DE) 119291967 · BNF (FR) cb12093422f (data) · BAV (EN) 495/114275 · CERL cnp00405237 · WorldCat Identities (EN) lccn-n82259779 Biografie Portale Biografie Filosofia Portale Filosofia Categorie: Matematici italiani del XVII secoloMatematici italiani del XVIII secoloFilosofi italiani del XVII secoloFilosofi italiani del XVIII secoloNati nel 1650Morti nel 1718Morti il 5 gennaioNati a TrapaniMorti a NapoliPersone legate all'Università degli Studi di PadovaFardella (famiglia)[altre]

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