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Monday, August 31, 2020

Grice e Dòdaro

Francesco Saverio Dòdaro Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Jump to navigationJump to search Questa voce è da wikificare Questa voce o sezione sull'argomento scrittori non è ancora formattata secondo gli standard. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Francesco Saverio Dòdaro (Bari, 1 agosto 1930 – Lecce, 9 febbraio 2018) è stato un poeta, filosofo e scrittore italiano.  «Ho bruciato il dizionario.  Duemila pagine.  Ottantamila voci.  Una sola parola, tutto il resto una metafora»  Francesco S. Dòdaro, Joe Cocker, Pieghe narrative, Lecce, Conte editore, 2001   Indice 1 Biografia 2 Attività editoriale 3 Attività espositiva 4 Pubblicazioni 4.1 Opere letterarie 4.2 Saggistica 5 Note 6 Collegamenti esterni Biografia Francesco Saverio Dòdaro (Bari 01/08/1930 – Lecce 09/02/2018) è stato poeta, poeta visivo, saggista, filosofo, teorico dell'arte e della letteratura, narratore, studioso del libro e delle sue forme. Trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Bari e, nel pieno della seconda guerra mondiale, fu costretto a riparare a Turi per sfuggire ai bombardamenti sulla città pugliese. A Bari si legò a Milvia Maglione, Mimmo Castellano, Gennaro Piccinni (futuri artisti) e, assieme allo zio Silvio Dòdaro, prendeva parte, da giovanissimo, agli incontri artistici e letterari del caffè-pasticceria Il Sottano (in quegli anni frequentato da Aldo Moro, Albertazzi, Rocco Scotellaro, Vittorio Bodini, Aldo Calò ecc.), fondato a Bari da Armando Scaturchio, e agli incontri di Laterza e del circolo La Scaletta di Matera. Nello stesso periodo conobbe a Bari il poeta armeno Hrand Nazariantz, il quale rappresentò per il giovane Dòdaro una sorta di guida, fu lui, infatti, a introdurlo per la prima volta agli incontri del Sottano dove ebbe modo di stringere amicizia con Vittorio Bodini, Aldo Calò, Rocco Scotellaro[1]. Abbandonò presto Bari, tentando una prima fuga a Parigi, città in cui sarebbe tornato a vivere altre volte, prima di tornare a Bari per poi trasferirsi definitivamente a Lecce intorno al 1953. Altre tappe, prima del trasferimento a Lecce, furono Milano e Bologna. Nella città emiliana divenne allievo di Giorgio Morandi, presso l'accademia, infatti, prime espressioni della sua attività artistica furono la pittura, praticata per una manciata di anni giovanili, e il teatro, poi diluito nelle successive esperienze poetiche e narrative. Come pittore produsse alcuni quadri in cui all'informale materico univa le combustioni, applicate, di fatto, nel 1954: il poeta Antonio Verri riportava in suo intervento: arriva nel '53 F.S. Dodaro, arriva con la novità dei colori "bruciati"[2]. Di questo ciclo di opere faceva parte il quadro "Svergognato incantesimo di barca", dipinto nel 1954, che gli valse, successivamente, la segnalazione presso il premio "Il maggio di Bari". Prima del trasferimento a Lecce, lavorò a Bari presso l'ufficio stampa della Fiera del Levante, a stretto contatto con Vittore Fiore, figlio di Tommaso Fiore, venendo influenzato dal meridionalismo. Sempre nel clima della Fiera del levante, strinse un ottimo legame con l'artista Amerigo Tot. Al suo arrivo a Lecce riallacciò i rapporti con Vittorio Bodini e Aldo Calò, oltre che con il pittore Lino Suppressa, conosciuto in occasione del premio Il Maggio di Bari, entrò, inoltre, in contatto con quelli che sarebbero stati poi suoi amici e compagni artistici: Rina Durante, Antonio Massari, Edoardo De Candia, Vittorio Pagano. Ebbe frequentazioni con Carmelo Bene e strinse importanti sodalizi amicali e letterari con il poeta-editore Antonio Leonardo Verri, con l'artista Franco Gelli, con il poeta napoletano Luciano Caruso, il quale, in corrispondenze private, ebbe modo di rinominare la loro amicizia e collaborazione come il "sodalizio Caruso-Dòdaro[1]". A Lecce, nel 1954, si rese protagonista, con il pittore Edoardo De Candia, di un grande falò[3] in cui i due bruciarono tutti i quadri realizzati fino a quel momento. Per quanto riguarda l'opera pittorica di Dòdaro, il quadro "Svergognato incantesimo di barca", insieme a pochi altri, si salvò dal falò perché all'epoca custodito presso la casa dello zio paterno Silvio Dòdaro, a Bari. Dopo questo iniziale periodo di ricerca e sperimentazione, Dòdaro abbandonò la scena artistica per circa vent'anni, anni in cui si dedicò allo studio intenso nel tentativo di scoprire il perché dell'arte e del linguaggio, rompendo il silenzio nel 1976 con la fondazione del Movimento di Arte Genetica con sede a Lecce, Genova e Toronto. Con tale movimento, Dòdaro rintracciava:  l’origine dei linguaggi umani nel battito materno ascoltato in età fetale, teorizzando il linguaggio come una congiunzione volta a rifondare la dualità dell’essere umano – non un regressus ad uterum, bensì la “coppia”, la dualità, ovvero la dimensione originaria del linguaggio, la comunione con l’altro – e l’arte come linguaggio del lutto, annodandola alla mancanza lacaniana; il movimento si doterà di due riviste: “Ghen”, giornale modulare ideato da Dòdaro con sede a Lecce, e “Ghen Res Extensa Ligu” con sede a Genova e diretta da Rolando Mignani. L’idea di Dòdaro del “modulo come unità di misura del pensiero” sarà alla base della struttura modulare di “Ghen” oltre che della concezione dello spazio, mutuata sempre dagli studi sulla dimensione prenatale, fino a sfociare nel manifesto "Incliniamo l’orizzonte" firmato nel 1979 con Fernando Miglietta. Il linguaggio, per Dòdaro, diventava una congiunzione, una dichiarazione onomatopeica in cui, con l’abbandono della pittura, si alimentava il trionfo della poesia e dell’analisi letteraria. L’orizzonte letterario, poetico, diventava orizzonte mediale: poesie per i treni, per gli altoparlanti e più in là romanzi in tre cartelle, romanzi su cartolina, collane spaginate, poesie e poesie visive da proiettare per le strade, poesie per internet, net.poetry, narrazioni su leaflet, romanzi da muro – narrativa concreta, romanzi di cento parole da pubblicare in store, nelle vetrine dei negozi. Al Movimento di Arte Genetica aderirono, o ruotarono attorno alle sue riviste e attività, un numero considerevole di autori, italiani e non, provenienti dalle sperimentazioni poetiche e poetico-visive, performative, sonore, plastiche: Eugenio Miccini, Amerigo Marras, Rolando Mignani, Giovanni Fontana, Bruno Munari, Vittore Fiore, Aldo Dramis, Michele Perfetti, Vittorio Pagano, Franco Gelli, Guido Le Noci, Sandro Greco, Corrado Lorenzo, Armando Marocco, Antonio Massari, Enzo Miglietta, Center of Art and Communication (Toronto), CAYC Group (Rio De Janeiro), Giorgio Barberi Squarotti, Toshiaki Minemura, William Xerra, Tonino Sicoli, Ernesto de Souza, Alternativa Zero, Experimental Art Foundation (South Australia), Block Cor (Amsterdam), Nicole Genetet-Morel, Jaques Lepage, Stelio M. Martini, Giovanni Valentini, Pierre Restany, Amelia Etlinger, Luciano Caruso, Antonio Verri, Fernando Miglietta, Raffaele Nigro ecc.[1]  Con la nascita del movimento di Arte Genetica, Dòdaro avviava una personale riflessione sull'oggetto-libro e le sue modalità fruitive, avviava il progetto "Archivio degli operatori pugliesi", per una catalogazione degli operatori estetici e culturali. Fra il 1977 e il 1978, ha creato e animato «il centro di ricerca 1.4.7.8. (strutturato, nel nome, sulle coordinate della Classificazione Decimale Dewey, ad indicare i percorsi di ricerca: filosofia, linguistica, arte, letteratura), ospitato dalla Libreria Adriatica di Lecce, e con il quale coinvolgerà numerosi operatori del territorio (docenti universitari, il gruppo Gramma, il Centro ricerche estetiche fondato a Novoli da Sandro Greco e Corrado Lorenzo, il gruppo Oistros di Rina Durante e Gino Santoro, gli autori del gruppo di Arte Genetica da lui fondato ecc)»[4]. Ha diretto per alcuni anni la casa editrice Conte di Lecce, ha fondato, nel 2009 a Lecce, il movimento letterario New Page - Narrativa in store. Nel corso degli anni, la sua attività letteraria ed editoriale è sempre stata caratterizzata da uno spiccato senso per la formazione di gruppi e la ricerca di giovani autori da lanciare, rappresentando sul territorio pugliese un autentico volano per operazioni di ampio respiro che andavano spesso a coinvolgere autori del panorama letterario internazionale.  Attività editoriale Ha ideato e diretto una mole notevole di collane editoriali[5] volte al rinnovamento dell’oggetto-libro, fra queste: «Scritture» (Parabita, Il Laboratorio, 1989), «Spagine. Scritture infinite» (Caprarica di Lecce, Pensionante de' Saraceni, 1989) scritture di ricerca formato poster, spaginate, «Compact Type. Nuova narrativa» (Caprarica di Lecce, Pensionante de' Saraceni, 1990) ovvero romanzi in tre cartelle, «Diapoesitive. Scritture per gli schermi» (Caprarica di Lecce, Pensionante de' Saraceni, 1990) scritture di ricerca da proiettare, «Mail Fiction» (Caprarica di Lecce, Pensionante de' Saraceni, 1991) romanzi su cartolina, «Wall Word» (Lecce, Conte Editore, 1992) – tradotta in giapponese ed esposta all’Hokkaido Museum of Literature di Sapporo – romanzi da muro, ovvero collana di narrativa concreta, «International Mail Stories» (Lecce, Conte Editore, 1993), «Internet Poetry» (Lecce, Conte Editore, 1995) una delle primissime esperienze italiane di net poetry, «Walkman Fiction. Romanzi da ascoltare» (Lecce, Argo, 1996), «E 800 European Literature», in 5 lingue (Lecce, Conte Editore, 2000), «Pieghe narrative» (Lecce, Conte Editore, 2001), «Pieghe poetiche» (Lecce, Conte Editore, 2001), «Pieghe della memoria» (Lecce, Conte Editore, 2001), «Foglie nude» (Doria di Cassano Jonio, 2003), «Locandine letterarie» (Lecce, Il Raggio Verde, 2005), «Romanzi nudi» (Lecce, 2006-07) in unico esemplare, «Carte letterarie» (Lecce, Astragali, 2009), «792 Mail Theatre» (Lecce, Astragali, 2009), «New Page. Narrativa in store», (Lecce, 2009) narrativa breve, poi anche poesia e teatro, in cento parole, collana che guarda alla comunicazione pubblicitaria con i testi applicati su crowner, pannelli cartonati in uso nella comunicazione pubblicitaria, ed esposti in store, nelle vetrine dei negozi.  Attività espositiva Nell'ambito della poesia verbo-visiva e del libro-oggetto, è presente in numerose manifestazioni di «Nuova scrittura»: Ma il vero scandalo è la poesia. Un salto di codice, Ferrara, Ipermedia, 1980; Attorno a noi poeti in gruppo, Strudà (Lecce), Ospedale psichiatrico, 1980; Dentro fuori luogo, Casarano, Palazzo D'Elia, 1980; Centro internazionale Brera, Documenti di gestione alternativa. Appunti sulla Puglia, Milano, Chiesa San Corpoforo, 1980; Artigianare '81, Lecce,1981; Cercare Bodini, Bari / Lecce, 1982; Ab origine, Martina Franca, 1983; Parola fra spazio e suono. Situazione italiana 1984, Viareggio, 1984; Le brache di Gutenberg, a cura di Luciano Caruso, Bruna e Franco Visco, Livorno, 1985; Far libro. Libri e pagine d' artsta in Italia, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, 1989; Il segno della parola e la parola del segno, Milano, Mercato del sale, 1989; Breton et le poeme-objet, a cura di Ugo Carrega, Milano, Mercato del sale, 1990; Le porte di Sibari, Sibari, 1990; Visibile Language. Numero speciale sulla poesia visuale. Sezione Italia, a cura di E. Minarelli, USA,1990; Cartoline d'artista, Livorno, Belforte, 1990, 1991, 1992; Terra del fuoco. Intersezioni per Adriano Spatola, Quarto – Napoli, 1991; La parola dipinta. Rassegna di poesia visuale, Belluno 1991; Comune di Gallarate - Civica galleria d'arte moderna. Casa d'Europa - Sede di Gallarate, Pagine e dintorni, Libri d' artis ta, Gallarate, 1991; L. Pignotti, “La poesia visiva”, L'immaginazione (Lecce), 1991; S-covando l'uovo, Firenze, 1991; Terra del fuoco, Quarto – Napoli, 1991; Musei Civici di Mantova, Poesia totale. 1887-1997. Dal colpo di dadi alla Poesia visuale. Mantova, a cura di Sarenco, Palazzo della Ragione, 1998; Archivio libri d' artis ta. Laboratorio 66, a cura di G. Gini e F. Fedi, Milano, 2007.  È presente in Musei, Biblioteche, Archivi. Tra i più importanti: Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze – “Libri e pagine d'artis ta” – con l’opera Mar/e amniotico, 1983; Galleria d’arte moderna di Gallarate, con le opere Mourning Processes. The word, 1991 e Processi di lutto. Notizen: dis, 1991; Museo S. Castromediano di Lecce, con l'opera Matram psicofisica, 1987; Archivio Sackner, Miami Beach, e Archivio Della Grazia di nuova scrittura[6], Milano, con varie opere; Hokkaido Museum of Literature, con la collane “Wall Word”, 1992, interamente tradotta in giapponese; Imago mundi-Visual poetry in Europe[7] (Fondazione Benetton, 2015) ecc.  Pubblicazioni Opere letterarie Dichiarazione onomatopeica (Lecce, 1979); Progetto negativo (Lecce, 1982); Disianza Congiuntiva (Livorno, 1985); Disperate del XX secolo (Parabita, 1989); dis/adriatico (Caprarica di Lecce, 1989); Tracce di un discorso amoroso (Caprarica di Lecce, 1990); Compact Type. Nuova narrativa - Con A. Verri - , (Caprarica di Lecce, 1990); Sconcetti di luna (Caprarica di Lecce 1990); Mail Fiction. Free Lances - Con A. Verri - (Caprarica di Lecce, 1991); Navigli (Caprarica di Lecce 1991); Void Fiction (Sibari, 1992); Street Stories (Lecce, 1992) - tradotto in giapponese - (Sapporo - Japan, 2000) - ; Parole morte. Dead Words (Lecce, 1993); L’addio alle scene (Lecce, 1996); Antonio Verri. Schegge del contesto - con M. Nocera - (Lecce, 2000); 18 i titoli pubblicati su leaflets (Lecce 2001), 16 «Pieghe narrative» e 2 «Pieghe poetiche»: “Pieghe narrative”: Vento, vento, I colombi della clausura, Il figlio dell'anima, La Balilla , Graziato, Il monumento, Dove volano i gabbiani, La mimosa, Ricordanze zigane, Franco, Joe Cocker, All'ombra del grande vecchio, Reparto «P», Il tradimento, 27 marzo, L'esame. “Pieghe poetiche”: Rosa virginale, Il solista - ; Dichiarazione d'innocenza (Lecce, 2005); 7 i «Romanzi nudi», titoli in unico esemplare (Lecce 2006-2007) - Dis (2006), Era d’autunno (2006), Il falò (2006), L’Objet trouvé (2006), Silenzi (2006), Why (2006), Ballata migrante (2007); Uscita in marasma (Lecce, 2009); Di viole. D’incanti. Astragali teatro - con F. Tolledi - (Lecce 2009); New Page: In un bosco di frammenti (Lecce, 2009), La parola tramava (Lecce, 2011); Le prime notti stellate (Lecce, 2011) interrogatorio violento (Lecce, 2011) I suoi ramaggi (Lecce, 2011). Grigiori dell’anima (lecce, 2012), Di un solstizio d’amore (Lecce, 2012), Maria la magliaia (Lecce, 2012), Teresa. L’Altrove, (Lecce, 2012), La mer. Ma mère (Lecce, 2012), Una notte senza stelle (Lecce, 2012). Le distese di grano, (Lecce, 2013), Gastronomia da asporto (Lecce, 2013), Una sua lettera (Lecce, 2013), Trincee matricali (Lecce, 2013), Compagno d’accademia (Lecce, 2013). Tra i gabbiani (Lecce, 2013), Cioccolatini di Chicago (Lecce, 2013), Cantata duale (Lecce, 2013). La tromba dell’altrove (Lecce, 2013), Il nipote violoncellista (Lecce, 2013). Saggistica Operatori culturali contemporanei in Puglia. Archivio storico divulgativo, Lecce, 1976; “Ambivalenze genetiche”, Ghen (Lecce), 1977 ( ora in “Genetic Ambivalencie”, Art Communication Edition, Toronto-Canada, 1977) “Links”, Ghen (Lecce), 1978; “Il complesso di Edipo e quello di Caino”, Quotidiano (Lecce), 1980; “I processi di lutto. La Weltanschauung ghenica” in AAVV, La parola tra spazio e suono. Situazione italiana 1984, Viareggio, 1984; “Codice yem. Le origini del linguaggio, ovvero la rifondazione della coppia”, Ghen (Lecce), 1979 (ora in Regione Puglia, Creatività e linguaggio. Atti del Convegno, Maglie, 1986); “Dis-astro”, in A. Massari, Dis-astro. Loos, Lecce, 1981; “L’area intermedia”, in F. Gelli, Transitional Objects. Mutter Fixerung, Lecce, 1981; “Ipotesi interpretativa del fenomeno droga, formulata da una coscienza che opera nella poetica. Della scissione. Della prevenzione” in Tossicodipendenza: progetto di lotta per gli anni ’80 - Centro studi giuridici M. Di Pietro. Convegno. Lecce, 1981; “Mater externata”, in L. Caruso, Mater: poesia. Madre e signora dell’acqua, Lecce, 1982; “Lontananze genetiche. Ad cantus enclitico”, in Manifesto mostra gruppo Ghen, Milano, 1983; Progetto negativo, Galatina, 1982 (ora in Ab origine. Presenze pugliesi nell’arte contemporanea, Roma-Bari, 1983); “La letterarietà di Luciano Caruso”, in E. Giannì, Poiesis: Ricerca poetica in Italia, Arezzo, 1986; “La poesia totale di Adriano Spatola. Il convegno di Celle Ligure”, On Board, Lecce, 1990; “Wall Word: parole da muro, romanzo da muro”, in F.S. Dòdaro, Street stories, Lecce, 1992; “Dodici haiku. Dodici punti di rilevamento”, in E. Coriano, A tre deserti dall’ultimo sorriso meccanico. Three deserts from the shadow of the last mechanical smile, Lecce, 1995; “Una pagina diversa, up to date”, in Pieghe narrative, Lecce, 2001; Schede d'arte contemporanea. Mappatura schedografica degli Autori contemporanei, Lecce, 2002; “L’ampliamento della flessione”, in Archivio libri d’artista. Laboratorio 66, Milano, 2007; “Le anime narranti di Alberto Tallone”, in Alberto Tallone. Manuale tipografico, Alpigiano (Torino), 2008; New Page (Lecce, 2009); L'ortografia è morta. L'apparato pausativo, in New Page (Lecce, 2010). Note  Francesco Aprile, Già così tenera di folla (per F. S. Dòdaro), in Intrecci, Napoli, Oèdipus, 2019. ^ III 1988: Edoardo, un cavaliere senza terra, su www.bpp.it. URL consultato il 20 marzo 2020. ^ Antonio Verri, Edoardo, Un cavaliere senza terra, su bpp.it. ^ Francesco Aprile, Poesia qualepoesia/06: Un’altra pagina. Le ricerche intermediali a Lecce, su puglialibre.it. ^ Dòdaro: Testi di teoria letteraria/editoriale, su utsanga.it. ^ Archivio di nuova scrittura, su verbovisualevirtuale.org. ^ Dòdaro: Cantata duale, Imago mundi-Visual poetry in Europe, su imagomundiart.com. Collegamenti esterni Antonio Verri, Una stupenda generazione, SudPuglia, dicembre 1988 Antonio Verri, Edoardo, un cavaliere senza terra, SudPuglia, settembre 1988 Francesco Aprile, Già così tenera di folla (per F. S. Dòdaro), Napoli, Oèdipus, 2019 Francesco Aprile, La parola intermediale: lineamenti di un itinerario pugliese, in Aprile F.-Caggiula C. (a cura di), La parola intermediale: un itinerario pugliese (atti del convegno), Cavallino, Biblioteca Gino Rizzo, 2017 Francesco Aprile, L'opera di Dòdaro fra parola e new media, in Aprile F.-Caggiula C. (a cura di), La parola intermediale: un itinerario pugliese (atti del convegno), Cavallino, Biblioteca Gino Rizzo, 2017 Cristisno Caggiula, Intersezioni asemiche nel movimento di Arte Genetica, in Aprile F.-Caggiula C. (a cura di), La parola intermediale: un itinerario pugliese (atti del convegno), Cavallino, Biblioteca Gino Rizzo, 2017 Francesco S. Dòdaro, Visual poetry: A short anthology, in utsanga.it Francesco S. Dòdaro, L'ortografia è morta. L'apparato pausativo, in utsanga.it Francesco S. Dòdaro, Testi di teoria letteraria/editoriale, in utsanga.it Francesco S. Dòdaro, Codice Yem, le origini del linguaggio: ovvero la rifondazione della coppia, in utsanga.it Francesco S. Dòdaro, Letterarietà di Luciano Caruso, in utsanga.it Francesco S. Dòdaro, La poesia totale di Adriano Spatola/Il convegno di Celle Ligure, in utsanga.it Francesco Aprile, Il rapporto Dòdaro-Verri attraverso la critica, in utsanga.it Francesco Aprile, Dal modulo all'internet poetry, in utsanga.it Francesco Aprile, Marzo 1976-Marzo 2016: i quarant'anni dell'Arte Genetica, in utsanga.it Francesco Aprile, New Page: Narrativa, Poesia, Teatro, Scavi in store, in utsanga.it Francesco Aprile, New Page: la poiesi come approccio etnografico-pedagogico, Cavallino, Biblioteca Gino Rizzo, 2013 Francesco Aprile, New Page, collana di critica letteraria, Sondrio, Edizioni CFR, 2011 Intervista a Vincenzo Lagalla, a cura di Francesco Aprile, in utsanga.it Lamberto Pignotti, Introduzione a Dòdaro F. S., L'addio alle scene, Lecce, Argo, 1996, ora in utsanga.it Lamberto Pignotti, Rebus, iper-rebus. Parole da vedere, immagini da leggere, in utsanga.it Luciano Caruso, Frammento per F. S. Dòdaro, in utsanga.it Julien Blaine, Omaggio alla "O" in Francesco Saverio Dòdaro, in utsanga.it Ruggero Maggi, Dedica a Francesco Saverio Dòdaro, in utsanga.it Alessandro Laporta, F. S. Dòdaro: cercarlo dove non appare, in utsanga.it Rolando Mignani, Ghen against again. Risarcimento dei supporti o della signatura dei segni, in utsanga.it Egidio Marullo, F. S. Dòdaro. L'ultimo mentore, in utsanga.it AA.VV., Omaggio a F. S. Dòdaro, in utsanga.it AA.VV., Cantata plurale per F. S. Dòdaro, materiali 01, Caprarica di Lecce, Utsanga, 2019 Biografie Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie Categorie: Poeti italiani del XX secoloPoeti italiani del XXI secoloFilosofi italiani del XX secoloFilosofi italiani del XXI secoloScrittori italiani del XX secoloScrittori italiani del XXI secoloNati nel 1930Morti nel 2018Nati il 1º agostoMorti il 9 febbraioNati a BariMorti a Lecce[altre]

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