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Tuesday, June 7, 2022

GRICE E BOZZELLI -- IL CATONE DI LUCANO

 The grand exception to this generally bleak depiction of characters is Cato, who stands as a Stoic ideal in the face of a world gone mad (he alone, for example, refuses to consult oracles to know the future). Pompey also seems transformed after Pharsalus, becoming a kind of stoic martyr; calm in the face of certain death upon arrival in Egypt, he receives virtual canonization from Lucan at the start of book IX. This elevation of Stoic and Republican principles is in sharp contrast to the ambitious and imperial Caesar, who becomes an even greater monster after the decisive battle. Even though Caesar wins in the end, Lucan makes his sentiments known in the famous line Victrix causa deis placuit sed Victa Catoni – "The victorious cause pleased the gods, but the vanquished [cause] pleased Cato."CATO A TRAGEDY  BY MR. ADDISON. IL  CATONE TRAGEDIA  DEL SIGNORE  ADDISON...   Joseph Addison, Antonio Maria   Salvini     Digitized by Google      j7     Digitized by Google     Digitized by Google     G A T O     T Ut xA G E D Y   B Y Mr. A D D ISO N .   CATONE   TRAGEDIA     DEL SIGNORE ADDISON  TRADOTTA  D A   ANTON MARIA SALVINI   GENTILUOMO FIORENTINO.        IN FIRENZE, MDCCXXV.     Nella Stamperia di Michele Neftenus . Con \UM Stftr.  A iattanza di Battiano Scaletti.     Digitized by Googl     Catoni autem quum ìncredibilem trihuijjet Na*  tura gravitatevi , eamque ipfe perpetua con*  [tanna roboravìjjet , femperquc in propth  Jtto fufceptoqut confili* permanfijfet ,  tnoriutidum potim , quam tyranni  vultus afpiciendui fuit.   Cic.de Officlib. x.cap.jn     Digitize     ALL' ILLUSTRISSIMO SIGNORE &c.   — - ■ .   * •   Enrico Mylord Colerane.     iBajtrifàm Signore      E molte bbbligazioni , che  io protetto alla gentilez-  za di VS. Illuftriflìma , e la fperienza  avuta da' primi Letterati di emetta  Città del fuo profondo fapere , già pre- *  dicato dalla Fama , ed ammirato da   i etti     elfi per mezzo della fua dotta con-  venzione, mi fpirano un umile ar-  dire di dedicarle la celebre Tradu-  zione della infìgne Inglefe Tragedia  del Catone , che addio efee di nuo-  vo col fuo fteflò Originale alla luce ;  ficuro che Ella 1' accetterà di buon  animo , come fuole , eftimatore giu-  ftiifimo , doverofamente incontrare  tutte le buone e belle opere degl' in-  gegni più follevati , e come prove-  niente da chi fi pregia d* effere   Di VS. Illuftrifsima     Ewotiffino e Obbligai iffmo Servitù?*   Baftiano Scaletti .   BE- C     •     Digitized by Google     *5< v     BENIGNO LETTORE,     A prefente Tragedia del Catone , parto     felici/fimo del nobile fpirito delSig. Ad-     m V di fon , efendo per comune eftimazione  de* dotti de IT Inglefe Idioma , sì per la fublimita  àe % concetti , che per la finiffima leggiadrìa del-  lo ftile, uno de' più rari poetici componimenti,  che in fimil genere abbia mai riportato il gra-  dimento e /' applaufo univerfa/e ; non e mara-  viglia , che f ralle Nazioni più eulte ella abbia  incontrato il genio di alcuni ingegni più folle-  vati y i quali di buona voglia abbiano impiega-  to tutte le forze del loro talento per trafportarla  ciafeuno nel proprio nativo linguaggio. llSig.Hul-  Un , per foddisfare al dejiderio impaziente del  Pubblico , che bramava di vederla renduta più  univerfale per mezzo di una traduzione Fran-  zefe , s' impegno a intraprenderla in ver fi ; ma  non ebbe terminata la prima Scena dell' ÌAtto  primo , che modeflamente fe ne ritiro , allegan-  do per fua difefa , che egli non fi ftntiva di for~  ze cosi gagliarde per profeguire una fatica così      afpra     Digitized by Google     i     nfpra e [pino fa. Ed in fatti, come offerva  giudiziofamente il Sig. Boyer , il quale , tutta in- !  fera in profa la traduffe „ può il Traduttore 1  „ f* ^ro/à girel* , r he ha detto il  „ Sig. Addi fon ; ma non può dirlo in verji , e  „ fpezialmente in lingua Franzefe , ove necef-  „ fastamente fa di meflieri il mutare, iltron- . \  „ care, e t aggiugnere. La lingua Inglefe, co-  me egli dice , Nativo effondo di Francia , emula  della Greca e della Latina , non foffre qualunque  benché minima fuggezione , nata per fe medefi-  ma fertile, calzarne, ed efprimentifftma nel co*  lorire i caratteri di quei foggetti , de' quali ella  prende ad efprimere i fentimenti ; laddove per  lo contrario la lingua Franzefe , raffinata con-  tinuamente da nuove regole , e da nuovi coflu-  mignon ammettendo alcuna di quelle temerità ,  giuflamente chiamate felici , reputa come difet*  ti le vive immagini delle efpreffioni , e fe figure  un poco gagliarde e fublimi fono appreffo di queU  la Nazione in iftima di ftrav aganze e d* errori.  Oltre di che il numero e P armonia , per cui leg-  giadramente rifuonano gP Inglefi poetici compo-  nimenti , non poffono così di leggieri efere tra-  fportati nel ver/o Franzefe , a cagione della fchia-     Digitized by Google     vitù della rima , da cui non mai fi fan potuti  liberar qué* Poeti : e di quel gran verfo di do-  dici e di più /illabe % che chiamano Alefandrino:  il qual verfo conviene, particolarmente alla Tra-  gedia sì poco % quanto poco fe le conviene P Efa-  metro , cui Ariftotile in qucfto genere di Poefia  fortemente condanna* Ufano gP Inglefi una fpe-  zie di verfi, appellati verfi bianchi , cioè puri e  netti di rima , i quali coflando di cinque piedi ,  corrijpondono appunto al verfo Jambico degli  Antichi y che fecondo Ariffotile fembra e fere fia-  to dettato dalla natura medefima per frammi-  fchiarfi più facilmente nella conv erf azione y e nel  ragionamento famigliare , che ì il proprio ca-  rattere del Dialogo , in cui fi rapprefentano le  Tragedie . Così privo del forte foffegno e della  tfprejftone e del verfo > difperando il SigMuUin  di poter venire felicemente a capo nella intra-  prefa verfione , lafcio Ubero il campo ad altro  fpirito 9 o più ardito o più attivo del fm > cui più  agevolmente potejfe fot tire quefta nobile impre-  fa . Frattanto pero > perche il Tubblico non re-  ftajfe a fatto privo della lettura di qucfto inge-  gnofiffimo componimento , il fiprannominato Sig.  Boyer fi contento di pubblicare la fua verfione   in     Digit     in profa , impreffa /> anno 1 7 1 3 . 10 Londra per  Air. Giacomo Toh fon : della quale , quantunque  fedele , perocché priva della fua naturale armo-  nio/a bellezza , poffiamo dir giallamente , cta e/-  /# è mancante del fuo più chiaro fpleudore .   Quefle d'ufi citila pero di non esprimere felice-  mente i [entimemi più vivaci e gagliardi degli  fr ameri liuguàggi , in qualunque maniera fi fie-  no rapprefentati , non le pruova certamente il  no (irò Tofcano Idioma , // quale > giù a la f rafie  del noftro celebraùjftmo Carlo Dati di dolcez-  „ za e di eleganza non cede al ftcuro ad alcu-  „ na delle lingue vive , e colle morte più cele-  „ tri contende di parità , e forfè afpira alla  5 > maggioranza : fe pure non vogliamo dire af-  filatamente col Cavaliere Lionardo Salvi ati $  che ficcome la lingua Latina ha dolcezza mino-  re , che la Greca non ha ; così nella nojlra , non  ritrovando fi quella pronunzia difficultofa efpia-  cevole, che nella Greca fi trova, accagionatagli  dagli accoppiamenti multiplici delle confonanti ,  j quali comunemente rendono a/prezza ; n£ no*  Siri vocaboli , come in quella addiviene , quefta  durezza non e che rade volte 0 non mai . Ala  non efendo, queffo. luogo qppropofito per difcorr   rere     rere difufamente delle lodi del noftro volgare  Idioma , e particolarmente per effere (lata que-  fi a materia trattata con tanta aggiuflatezza ,  con tanto gufto e di fornimento non folo dà* fo-  pr -accennati chiarirmi autori , ma inoltre  cora dal Varchi , dal Bu orti watt ci , e da altri ,  che niente più ; mi riftrignerò a dir brevemente  quanto appartiene a quefla prefente Tragedia:  cui fe non ha goduto la bella forte di e fere (la-  ta trapiantata felicemente nel? Idioma Franze-  fe> renduto per altro oramai qua fi che neceffa-  rio air wtiverfale letteratura ; la ha ben ritro-  vata nel no Uro linguaggio per la fu a maravi-  glia efpreffione y fecondità , e dolcezza. Vin*  figne w flro e non mai abbaflanza lodato Aba-  te \Anton Maria Salvini , quegli   „ che d' alto fapere il petto pregno   „ Scorre a fua voglia il dotto e bel paefe  „ Dell' alma Grecia , e cui fon lievi imprefe  ^Spogliarla d' ogni fuo più caro pegno;  ( come di lui con aurea Tofana eloquenza can-  to P inclito Segretario della Reale %A ce ad ernia  di Frància , P cibate Regnier Des-31arais , )  tratto dalla fama di queflo nobiHfimo componi-  vi eutO) e dejiderofo di contemplarne neff Origi+  1 t naie     naie le fue rare bel Uzze , (limo lene rivoltare  tutto il fuo (ìndio a riajjumere P Inglefe Idioma,  da e/lo può a quel tempo traforato : lo che nel  breve giro di foli due mefi , non tanto per la  fua pertinace fatica , quanto per lo metodo eti-  mologico , fuo famigli ariffimo e quaft che natura*  le , in tal maniera gli venne fatto , che franca*  mente P attività penetrandone , poti con mae*  jlofa franchezza tutte le difficuìta fuperare ,  che nel tradurre queir Opera altrui fi erano at*  tr aver fate . Vedeva egli , come pratichi/fimo del  tradurre [ avendo arricchito delle fue {limati^  lifjime traduzioni la noSlra favella di tutte le  foavi , leggiadre , fièli mi, ed eleganti maniere,  che negli immenfi tefori de' Greci Toeti fi /la-  vano chiufe , e per così dire nafcofe] quanto a  tal fatto ella fia capaci fflma ; maneggevole per  fe medefima e fendo , e atta qual molle cera a  rapprefentar fedelmente i concetti , le parole , e  le ftefe efprefioni ; anzi , ciò che ì più malage-  vole , Paria ftejfa , il colore , e 7 carattere di  tutte quelle fembianze , che dagli Autori, che fi  prendono a tradurre , furono impreffe nette loro  compofizioni . Contribuigli a queflo inoltre non  poco la finora dolcezza del noftro maggior ver*   fi     Digitized by Googl     fi Tofcanó, il quale , oltre al non ejfere in fimi-  li componimenti inceppato , per così dire , e ri-  ftretto dalP orpellato vincolo delle rime , rifpon-  de il più delle volte in certo modo per la fua  mi fura a una fpezie degli Jambici degli Anti-  chi , i quali , come fi e detto di [opra , /limati  furono tanto proprj della Dramatica , che di  niuno altro mai non fi fervirono più facilmente  tutti gli antichi Greci t Latini Poeti . Impe-  gnatoli adunque il no/Ir o Salvini nella verfione  di quefta eccellente Tragedia : e sì per la pafto-  ftta della lingua y da effo tante volte in fimili  congiunture fperimentata : e sì pel maeflofo con-  certo de % ver fi , in cui la traduceva , a lei pro-  priijfimi , quanto altri mai , felicemente venuto-  ne a capo , vemie nelle mani degli Accademici  Compatiti della Citta di Livorno, da' quali nel  Carnovale dell* anno 1 7 1 4. recitata con bella  maniera , e con maeflofo apparato ; per la viva-  ce efprejfione , e per la fedeltà fmcerijftma fu  tanto ammirata da i Sig. Inglefi dimoranti in  quel Torto , che (limolarono il medeftmo a per-  metterne la pubblicazione , fuc ceduta /' anno ap-  preso in Firenze per mezzo delle Stampe de 9  Guidacci e Franchi , con applaufo univerfale de*   t * gli     3( sii )fr   £/' Intendenti deW uno e dell' altro linguaggio ,  mot* //* atteflano i Sig. Giornalifti di Venezia  nel loro Tomo XXll.pag.^/^. Ma per non de*  rogare alP ingenua modeflia del no/Iro chiarij/t-  ino Traduttore non ini pare fuor di propofito il  ripetere in queflo luogo , e colle fue flejje parole ,  /' obbligazioni che egli profeta ad alcuni nobili  /piriti Inglefi , che non poco gli conferirono a  perfezionare quefta verfione ; primizia , come  egli la chiama , del fuo fiudio in queW Idioma :  „ E perche ( dice egli nella Prefazione al Lettore  » appo Sia alla prima edizione ) fecondo il famo-  „ fo detto di Plinio eft plenum ingenui pudo-  „ ris , fateri per quos profeceris ; non debbo  „ non confeflare, molto dovere al già Inviato  J9 noftro d Inghilterra , genero fo ed ornato Ca-  yy valsere y Sig. Giovanni Moles-Worth , fitto i  „ cui aufpicj quefta mia traduzione nacque , e  „ al dotto Sigi Lochart , ambedue delle finezze  „ della noftra Lingua intendentifsimi .   *Da quefta Verfione ne efcì toffo in Venezia  un altra , ftampata peH Coletti , della quale  non fa di meftieri il parlarne , per effere in efta  in più parti travi fata la prima , troncando mol-  to del r e cit amento , sì per fervire, come dice il     Digitized by Google     fuo Imprefario , al gufto moderno del Teatro Ita-  li ano , ricucendola a foli tre Atti ; dovecch},come  fono tutte le antiche , ella è compofla di cinque :  sì ancora per lo continuo fnervamcnto della for-  za e della energia , cagionatole dalla mutazione  delle parole e de' ver fi , folo per piacere all'  orecchio del comun Topolo , che pago e contento  di quel femplice titillamento e prurito , non pe-  netra addentro nel midollo e nella foftanza del-  la materia .   •Ma per ritornare alla nojlra , appena ella  fu e f cita felicemente alla luce, che divenuta ra-  rifjìma non fu poffibile ritrovarne ne pure m  filo efemplare per foddisfare alle continue in-  ftanze , che giornalmente da tutte le parti ne  erano fatte ; onde conofcendo io da gran tempo  quanto gli amatori delle lettere fojjero defide-  rofi di vederne una nuova impresone , final-  mente mi fon rifoluto di farla comparire di nuo-  vo alla luce , arricchita dello (lejfo fuo Originale  lnglefe. Ne perocché fieno molti filmi quegli, che  alla cognizione di quel nobil linguaggio non fi  fono per anco affacciati , giudico io , che fia per  efjere alt univerfale difaggradevole quei/o mio  penfamento , potendolo almeno ciafcuno riputar-     *3( xiv )fr   /<? utili fsimo a chi di ejjo procura adornar fene,  mentre , m/ /» giw occhi può  contemplare come le maeflofe maniere dell' uno  e delP altro linguaggio maraviglio/amente fi  corrifpondano : lo che certamente fenza il con-  fronto o fenza l } oftinata fatica di uno Studio  indefejlo non fi può confeguire giammai . Per lo  che fe quefta intr apre fa riftampa farà accolta  benignamente dagli amatori delle lettere y ficco-  me io lo fpero , mi darà animo a dar fuori al*  tre cofe di ftmil genere , dallo (lefjo celebre Tra-  duttore [ cui altro non e a cuore che il giovare  e il far cortefia a que* nobili ingegni , che fi ftu-  diano di apprender le lingue , e trame da ejfe  il meglio ed il fiore per arricchirne la propria ]  lavorate dico da ejfo con non minor fedeltà e fe*  licita di quefta pr e finte , e le quali per anco non   fono alla luce .      AT-     Digitized by     I     ATTORI   Del Dramma.   CATONE.  LUCIO Senatore .  SEMPRONIO Senatore.  GIUBA Principe di Numidia .  SIFACE Generale de' Numidi.  PORZIO ) r . ,. ~ .  MARCO ) Fl g lluoh dl Catone •   DECIO Ambafciator di Cefare.  MARZIA Figliuola di Catone.  LUCIA Figliuola di Lucio .  Ammutinati , e Guardie .   La Scena fi rapprefenta in una gran Sala nel  Palazzo del Governatore di Urica .     . .» • ....   • I • I   té' '   - • - . . • • I •     t > .     ' t • • • — A  4     •     ■     r.     Digitized by Google     C A T O   A   T R A G E D Ya   IL CATONE   TRAGEDIA»     <3( * )8»     PROLOGUE      p5 0 u>/7^ the So»l by tender Strokes of Arp y  fig| f;i r*//S? /Zrr G*///**, W /<? mendthe Heart >  7o Mankindtn cotifctous Virtue bold ,  Liwe oer eacb Scene , and Be isohat tbey he bold:  Tot thts the Tragic>Mnfe firfi trod the Stage ,  Commanding Tears to Jlream thro euery Age ;  Tyrants no more the ir Savage Nature kept ,  And Foes to V trtue monderà how tbey ivcft .  Our Atttbor shunt by *vulgjtr Springs to mwc  The Heros Glory, or the Virgin s Love;  In ptytng Love ive but our JVeaknefs show ,  And -wild Ambttton isoell deferves tts ÌVoe .  Here Tears shall flo-w from a more genrons Caufe y  Sucb Tears as Tatrtots shed f or dying Lawsi  He bidsyour Breafts witb Ancient Ardor rife >     And     Digitized by Google     PROLOGO     Del Sig. POPE      ■ Alma fvegliar con madri tocchi d'arte,  Erger Jo fpirto, ed emendare il cuore,  Far l'uomo in fua virtù franco ed ardito ,  Ch'ogni feena fi a norma di Aia vita ,  E s' ingegni effer ciò eh' ivi fi mira ì  Qucfto, quando da prima entrò in Teatro,  Fu di Tragica Mufa il fin fublime ;  Per quefto comandò, che in ciafeun tempo  Le lagrime a diluvj ne correderò .  I Tiranni, non più fieri e felvaggi :  E ; nimici a virtù ftupiano, come  Contra lor voglia disfaceanfi in pianto.  Sdegna V Autor per volgar modi muovere  Nelle femmine amor, gloria negli uomini.  In donare all'amor la pietà nottra ,  Non facciam che moftrar noftra fiacchezza :  E fiera ambizion metta fuoi guai .  Da più nobil cagion qui feorreranno  Le lagrime: tai lagrime, quai fpargono  Di Patria amanti fu fpiranti leggi.  Rcfpirin voftri petti antico ardore «   Ai E flit     Digitized by Google     And calli forth Roman Drops from Brtthb Eyet .  Vtrtue conferà in human Sbape be drawt ,  What Plato Tbougbt, and GodMe Caio Wat :  No common Objetl to your Sigbt dtfplayt ,  Bnt wbat wttb Pleafure Heavn tt felf furueys >  A brame Man ftrttggling tn the Stormi of Fate y  And greatly falltng wttb a falli ng State !  li bile Caio giva bit little Settate Laws ,  IVbat Bojom beati not in bis Country i Caufe ?  li bo feet btm aft , bnt crrviet enjry Deed t  Wbobeart bim groan y and doei not witb to bleedt  E*vn when proud Cafar 'midft triumpbal Cari ,  The Spaili of Nat ioni , and the Pomp of Wars , .  Ignobly Vain , and impotently Great ,  Òbowd Rome ber Cato t Figure drawn in State 5  Ai ber dead Fatbert revrend Image paft y  The Pomp wat darkend, and tbe Day oercaft ,   The Trinmpb ceatd Teart gmb % d from enfry Eye ;   Tbe M r orl£t great Viclor paft unbeeded by ;  Her Latt good Man de] e eie d Rome adord ,  And bonottrd C&fart Ufi tban Catat Sword,   Britaìnt attend : Be Wortb Itke tbif approdi d ,  And ibow yon bave tbe Virine to be mcwd.  Wttb bonejl Scorn the firft favi d Cato miewi     Rome     Digitized by Google     £ ftillln Roman pianto occhi Britanni.  In forma umana è qui Virtù ritratta :  Quel che Platon pensò, fu il divin Cato.  Non oggetto comun fi fpiega in vifta ;  Ma ciò che il Gel con fuo piacer rimira .  Un uom prode, che lotta del dettino  Traile temperie, c grandemente cade  Mifto a ruine di cadente Stato.  Mentre dà leggi al fuo picciol Senato  Catone , e qual mai fcn non batte allora  Nella gran caufa della Patria fua ?  Chi oprar lo mira, e non invidia l'opra?  Chi miralo fpirar, nè morir brama ?  Pure allora , che Cefarc fuperbo  Tra i carri trionfali, e tra le fpoglie  Delle nazioni, e pompa della guerra ,  Ignobil vano , e fattamente grande  Moftrò a Roma del fuo Caton V imago j  Del Padre fuo la reverenda imago,  Mentre ch'ella pattava, era feurata  La pompa , e'1 dì rannuvolato, e bruno:  Il Trionfo ceflava :da ciafeuno  Occhio fcn gian le lagrime fgorgando;  Ed il sì grande Vincitor del Mondo  Pattava fenza pur etter guardato :  L* ultimo fuo prod' uom Roma adorava  Abbattuta , dolente , e più la fpada  Di Caton , che di Cefare onorava .   Britanni, a un merto tal donate plaufo,  E moftratevi d'efferne commoffi ,  Se tanto di valore ancor ci retta .  Con bello sdegno il primo Cato vide     ìearning Arti from G ree ce , wbom $he fubdnd  Our Scene frecarionfly fubjtfts too lovg  On Frencb Transattoti y and Italtan Song .  Dare to bave Senfe your fehes', AJfert tbe Stage \  Be jnttly ivartrìd isottb your ow» Native Kage .  Sue b Plays alone sbonld pleafe a Brtttsb Ear ,  As Catos felf bad not dtjdaind to bear .      V     CATO     Roma da Grecia vinca apparar l'Arti.  Troppo lunga ftagion la noftra Scena  Di Francia da i teatri, e dell 1 Italia  Ha mendicato V umil fuo foftegno .  Voftre forze provate, ed al Teatro  Voftro la fua ragion ne richiamate.  Accefi fiate del nativo foco.  A Britannico orecchio , folo quelle  Opre deggion piacere, che Io (ledo  Catone d'afcolcar non sdegnerebbe.      AT.     Digitized by Google     «3C 8 )S»   A C T   SCENE     I.     L   t     Portius, Marcus.     He Dawn isover-cafl 5 tbe Mornìng ìovSrs\  And bcavily in Clouds brings on tbe Day  Tbe grcatjb* import ant Day\big r witb tbe Fate  Of tato and of Rome. — Our Fatbefs Deatb  Wouldfill tip ali tbe Gtuìt ofCivil ÌVar ,  And clofe tbe Scene of Flood . Already C&far  Has ravaged more tban balf ebe Globe 9 and fees  Mankind grown tbin by bit definiti tue Sbordi  Sbottld he go furtber > Humbcrs isoould be wanting  To form new Battelt , and fupport bis Crimet .  Te Gods , wbat Hawock does Ambition make  Among your Works !  Marc. Tby fteddyTemper, Portiate   Can look on Guilt , Rebellion, Fraud, and Gufar ,  In tbe cairn Ligbts of mild Fbìlofopby ;  Tm tortured^ e<vn to Madnefs , we* I tb/nk  On tbe prottd Vtchr :      evry     Digitized by Google  i     ATTO L   SCENA L  Porzio, e Marco.     Scura è V Alba , ed il mattino è fofco ,  E lento in nubi fuor fen* efce il giorno ,  Il grande e forte dì , pregno del Fato  Di Cato e Roma ; la morte del noftro  Padre, la reità della civile  Guerra ornai tutta porteria al colmo ,  E chiuderla la fanguinofa fcena .  Già Cefar più della metà del Mondo  Ha faccheggiato : e fcorge Y uman genere  Scemato dalla Tua micidial fpada .  S'egli oltre andafsc , mancheria alle nuove  Battaglie gente a (ottener Tue colpe.  Dei ! qual ruina Ambizion cagiona  Tra le voftre opre !  Marc. Porzio , la tua fredda   Immobi! tempra a rimirar pur vale  Retà , Ribellione, Frode, e Cefare  Di mite fapienza a queto lume?  Crucciato io fon , e mi fmarrifeo , quando  Io penfo a quel fuperbo vincitore.   B To-      Digitized by Google     «K io )*   ti) ry ttme bis named  Thci*falìa rifcs to my Vttw — / fee  Tb Infnlting Tyrant frane tng oer the Fìelà  Stro isSJ-wttb Romcs Cttt^ens , anddrencb'dinSlangbter,  Hts Horfe's Hoofs wet wtth Vatrtctan Blood.  Oh Fortms , // (bere not fome cbofen Curfe y  Some btdden Tbunder in the Stores of Heaifit)  lied isotib uncommon Wratb , to blaft tbe Man  Wbo o-wcs bis Greatncfs to bis Country s Rum ?   Por. Beli eie me , Marcus , '/// an tmplous Greatnefs ,  And mtxt vjttb too mucb Horrour to be enmyd :  How does tbe Lufire of our Fatbers Atltons ,  Jbwgb tbe dark Cloud of Ills tbat coDer htm ,  Break out , and bum witb more triumfbant Brigbtnefs I  His Suff nngs fbtne y and fpread a Glory round htm >  Greatìy unfortunate , he figbts the Caufe  Of Honour , Virine , Liberty , and Rome .  Hts S-word nc"er fili but oh tbeGutlty Head}  Oppreffton , Tyranny , and Fowr tifar fi ,  Draw ali tbe Vengeanee of bis Àrm mponem .   Marc. Wbo kn<rws not tbis ? Bue wbat can Cato do  Agatnfl a World, a bafe degenerate World ,  Tbat coarti tbe Toke , and bows tbe Neek to Cafar t  Peni up in Ut tea be mainly forms  A foor Epitome of Roman Greatnefs , .  And , eowerd wttb Numidìan Guardi , diretti  A fiable Army, and an emfty Senatc ,     Remnants     d by G     <(».»> *   Tofto che *J nome luo gìugne al mio orecchio 3   Farfalla al'a mia villa fi prcfenta :   Veggio calcar V infultator tiranno   II laitricato campo di Romani   Cadaveri , e inzuppato in civil ftrage,   E di fangue patrizio bagnate   Degli orgogliofi fuoi cavalli V unghie.   Scelta maledizion non avvi, o Porzio,   Nelle armerie del CicI fulmin riporto   Di non comune ira di Dio vermiglio ,   Ad abbattere, a ilruggere queir uomo,   Che della Patria fua lui le ruine,   Erge ( oh beati Iddii ! ) la fua grandezza?   Por£ Certo , Marco , eh' è quefta empia grandezza,  E ha troppo ortor per effere invidiata .  Quanto del noftro Padre i fatti illuftri ,  De i mali , che *J circondan , tra le nubi,  Spuntan brillanti di più chiara luce/  Di gloria 1* incorona il Tuo (offrire .  Sfortunato, maggior di fua feiagura,  Ei combatte collante per la caufa  D 1 Onor, Virtute , Libertate , e Roma.  Sovra rea teda foi cadde fua fpada:  L* oppreffion , la tirannia fol traforo  Sopra lor , del fuo braccio la vendetta .   Marc. E chi noi *i fa ? ma che può far Catone  Contr' ad un Mondo, un vile e guado Mondo ,  Che a Cefar piega il collo , e corre al giogo?  Di Romana grandezza ei forma indarno  Pover compendio in Urica rifpinto:  E da guardie Numidiche attorniato  Una ficvol Armata , ed un Senato   B 2 Voto     Remnants of mìgbty Battei: fongbt tn matti .  By Heavns , /ivi Virtues ,jo/nd witb fucb Sttccefs }  Diflratl wy very Soul : Our Fatber s Fontine  Wond almoft tempt ut to renounce bis Frecepts.   Por. Remember -wbat our Fatber oft bas told us :  Tbe Ways of Heavn are dark and intricate ^  Fu^led in Ma^es , and perplext ivttb Errors >  Our Under si andtv.g traces 'em in wain y  Lofi and brwtlderd in tbe fruttlefs Searcb 5  Nor fees ikutb bow mucb Art tbe Wtnitngs run ,  Nor wbere tbe reguìar Confufion ends .   Marc. Tbefe are Suggeftions of a Mind at Eafe:  Ob r erti us , dtdft tbott tafle b«t balf tbe Griefs  Tbat wrtng wy Soul , tbou coudfl not talk tbus coldly .  Fajjìon unpttyd , and fuccefslefs Love ,  Flant Dagpers tn my Heart , and aggravate  My otber Grtefs . Were but wy Lucia hnd! —   Por. Tbou feeft not tbat tby Brotber is tby Rivai:   Bnt I wufl bidè ìt .for I know tby Tewper . [ afide  Novj , Marcus y »0u>, tby Vtrtues on tbe Froof:  Fut fortb tby tttwofl Strengtb , >work evry Nerve ,  And cali up ali thy Fatber tn tby Soul:  To quell tbe Tyrant Love , and guard tby Heart  On tbts iveak Side , nvbere moft our Nature fails ,  Would he a Conqucft isoortby Catos Son .   Marc. Fort ìris , tbe Council wbicb I cannot taie y  Ioftead of beali ng , but npbraids wy Weaknefs .  Btd me for Honour pi unge into a iVar  Of tbtchft Foety     and     Digitized by Google     *3( '3 )S»   Voto dirige , riraafuglio e avanzo   D'afpre battaglie combattute invano.   Oh Ciel ! tali virtù con tai fucceflì   Confondon V Alma : la maligna forte   Del noftro Padre , a' begli fuoi precetti   Quafi di rinunziarci tenterebbe.  For%. Del noftro Padre ti rammenta quello   Ch' ei ci dicea fovente: che del Cielo   Sono feure le vie, ed intrigate:   Noftro intelletto le rintraccia indarno,   Perfo e fmarrito nella vana inchiefta .   Nè vede con quant'arte i giri vanno,   Nè dell* ordin confufo il termin feorge .  Marc. Pender fon quefti d' oziofa mente .   Porzio, fe la metà guftato avefli   Di quei dolor, che V alma mi trafiggono,   Freddamente così non parlerefti .   Paftìon non compatita, amor fgradito   PafTanmi il cuore, e gli altri duoli aggravano .   Oh fe a me fuffe Lucia pietofa !  Tor%. Non vede che '1 fratello è fuo rivale :   Uopo è eh' io il celi : il genio tuo conofeo . a parte   Or, Marco, ora al cimento è tua virtude.   Prova tutta tua forza , opra ogn' ingegno ,   Spira nell* alma tua tutto il tuo Padre .   Vincer Y amor tiranno, e *1 cuor guardare   Da quella debol parte , ov* uom più manca ,   Conquida fia da figlio di Catone .  Marc. Porzio , il configlio , eh' io prender non poffò ,   Non fana , nò , rinfaccia mia fiacchezza .   Fa che Y onor comandi di cacciarmi   In guerra tra foltiflìmi nemici,   E cor-     Digitized by Google     W r*/& ou certa/ n Dcatb }  Then fbalt tbou fee that Marcus is not JIo jj  To follali) Glory f and confefs bts Fathcr .  Love is not to he reafond down y or lofi  In htpb Amhttton , and a Tbtrfl of Greatnefs >  'Tss ficond Ltfc , tt grows into the Soni ,  Warms evry Vein y and beati in evry Fulfe y  I feel it bere : My Refolutton meltt —   Por. Beboldyoung ]uba , the Numidi an Vrinceì  Wtth bow mucb Care be forni s bimfelf to Glory ,  And breaks the Fiercenefs of bts Native Temper  To copy out our Fatber s brigbt Examplt .  He loves our Stfter Marcia , greatly lovet ber ,  Hts Eyes , bis Looks , bis Acltons ali betray it :  But fidi the fmotherd Fondnefs burns wttbtn bìm y  When moti tt fwells and lahours for a Veni ,  The Senfe of Honour and Dejire of Fame  Drive the big FaJJìcn back into htt Heart ,  Wbat ì fball an Afrtcan , fiali Jubas Ueir  Eeproacbgreat CatosSon, and fbo-jj the World  A Virttte voantivg in a Roman Sotti f   Ma re. Fortius , no more ìyonr Words leave Stings befana* em.  lVben-e % rc did Juba , or dtd Fort in s , fhow  A V ir tue that bat caji me at a Dtftance ,  And tbrown me out in the Furfnitt of Honoar ì   Por. Marcus , I know tby generous Temper weli ;  Fling but tV Appe arance of Dtfbonour on it ,  Itftrait takes Fire , and mounts iato a Bla^e.   Marc. A Brothers Suff rtngs clatm a Brothers Fity .     Por.     jitized     E correr frettolofo a certa morte y  Vedrefti alior , che Marco non è pigro  A feguir gloria, ed a ritrar dal Padre.  Amor non cede , nè a ragion , nè ad aita  Ambizion , nè a fete di grandezza .  Alma novella egli è della ftefs* Alma :  Scalda ogni vena , e batte in ciafcun pollo.  II Tento io qui : disfatto è il mio coraggio .   for^. Mira il Giovine Giuba, di Numiviia  Il Principe, con quanta cura ci forma  Se medefmoalla gloria, e la natia  Fierezza frena, a far vedere in lui  Del noftro Padre il vivo illuftre efempio.  La noftra fuora Marzia egli ama , e molto  L* ama : il dicon fuoi fguardi, atti, e fembianti j  Ma chiufo il fuoco pur gli arde nel petto.  Quand* ei più crefce , ed a sfogarfi a (pira ,  Sentimento d' onor, defio di fama  Spingon la fiamma a ritornare al cuore.  Che! un Affricano, ed un di Giuba erede  Rinfaccerà del gran Catone al figlio,  E potrà al Mondo tutto ancor moftrare  Una Virtù, che in cuor Romano manca ?   Marc. Porzio , non più : voflre parole lafciano  Puntura dietro a lor : quando mai Giuba ,  O Porzio ancor , mi trapaflaro tanto  Nella virtudc , e dell' onor nel corfo ?   Tor^ Marco, la gencrofa indole tua  Io ben ravvifo> che fe pur sù quella ,  Di difonor la minima favilla  Cada, ella prende fuoco , e forge in fiamma .   Marc. Vuol fraterno foffrir pietà fraterna.   Por^. Il     Digitized by Google     <8( ><* )&   Por. Hfdi; n faows I psty tbee : Beboìd my Eyes   ESn wbilfl I (peak Do t bey not faim in Te ars ?   Il ere bttt my Heart as naked to thy Vieiv y  Marcus isùonld fee it bleed in bis Babai f .   Marc. Why tbendcft treat me uriti Rcbukes, inftead  Of k/ud condoliti^ Cares and friendly Sorrow ?   Por. 0 Marcus , did I know tbe ÌVay so e afe  Tby troubled Heart , and mitigate thy Tatns ,  Marcus y belic<ve me 7 / couìd die to do it .   Marc. Tbou beft of Brothers, and tbou befl of Fiìends !  Pardon a weak diftemperd Soul , tbat fwells  JVitb fudden Gufls , and finis as foon in Cahns ,   Tbe Sport of Paffions ■ But Sempronitts comes :   He muli not find tbts Softnefs bangi ug on me . [ exit.   SCENE IL  Sempronius folus.   COnfpiracies no fooner fboud b: forni d  Tban executed . JVbat means Portius bere ì  I IHe not tbat cold Toutb. I muft dtjìemble ,  And [peak a Language foreign to my Heart .   Sempronins, Portius.   Semp. Good Morroiu Porttus ! Ut us once embrace ,  Once more embrace ; "ubtlfl yet we botb are free.  To Morrou) fboud noe tbus exprefs our Fr/endfbip ,  Eacb mtght recede a Slave into bis Arms :  Tbis Sun perbaps , tbts Morntng Suns tbe lafl  Tbat ere f ball rife on Roman Liberty .   Por. My Fasber bas tbts Morntng calN togetber   To     Digitized by Google     Por^. II Gel lo si', s' io n 1 ho pietade. Mira  Or gli occhi miei: non nuotan' effi in pianto?  Ah fe il mio cuor nudo a tua vifta fufle,  Marco il vedria in fua metà piagato.   Marc. Or perchè sì trattarmi con rimprocci,  Di blande cure , e duol compagno in vece ?   Tor%. O Marco , s' io poteffi V affannato  Tuo cuor calmare, et addolcir le pene,  Marco, credilo a me , per ciò morrei.   Marc. Ottimo tu fratello, ottimo amico!  A un turbato perdona e fiacco cuore ,  Tofto gonfio in tempefta, e tofto in calma ,  Delle paflìoni fcherzo ... Ah ! vien Sempronio :  Che in quefto mal decoro ei non mi nuove . parte.   SCENA IL   Sempronio folo*   Scmpr. Z*^ Ongiure non più tofto handa formarO, 1   Che efeguirfi. Che vuol mai qui Porzio ?  Di quello giovan la flemma m' è noja .  Diflìmular m' è d' uopo , e ragionare  In (tran linguaggio , e dal mio cuor diverfo .   Sempronio y e Forato .  Sempr. Buon giorno , caro Porzio : ora abbracciamoci :  Un' altra volta ancor, mentre fiam liberi:  Forfè avrfa , fe doman noi ci abbracciaffimo,  Uno fchiavo ciafeun tra le fue braccia .  Qyeft' Alba forfè, e quefto Sol fia il fezzo ,  Che forgerà fu libertà Romana .  Tor^ In q 11 ^* hi* povera mio Padre   C Que-     To poor Hall bit little Roman Settate ,   ( T£f Lcanings of Pharfalta ) to confale   Ifyet he can oppofa the migbty Torrent   Tbat bear s down Rome, and ali ber Gods, ècfore />,   Or muti at lengthgvvc up the World to Cafar.   Sempr. Noi ali the Pomp and Majefly of Rome  Can rat fa ber Senate more tban Catos f re fame %  Hit Vtrtues render our Affcmbly awful ,  Tbey ftrike ntsth fometbmg Itke religioni Fear  And make enfn Cafar trcmble at the Head  OfArmies fin fa d witb Conqaeft : 0 my Portiti,  Could I but cali tbat ivondrous Man my Fatber y  Woùd but t'by Sifter Marcia he propitiont  To tby Friend / Vowt : I migbt he blefad indeedi   Por. Alas ! Sempronio , woud/i tbou talk of home  To Marcia , wbitti ber Fatbert Lifes in Danger ?  Tbou migbift at ivell court the pale trembling Veftal ,  Wben fbe beboldt the boly Fiume expiring .   Sempr. The more Ifae the Wonders ofthy Race   The more Tm charm d . Tbou maft takcòeed y my Portimi  Tbe World bai ali its Eyet on Catos Som.  Tby Fatbert Merit fan tbe* up to View ,  And fbowt tbee in tbe f aere ft poi ut of Ltgbt ,  To make tby Virenti ir tby Fomiti confatemi .   Por. Welldoft tbou feem to check my Lìngring bere   On tbit importuni Hour FU Jlruit avuay ,   And -nobile tbe Fatbert of the Semate meet     In     Digitized by G     «3C *9 )S*   Quefta mattina il picciol fuo Senato  [ Avanzi di Farfalia ] adunar vuole ,  A confuicar fe ancora ei puote opporfi  Al torrente , che in giù precipitofo  Roma porta e i fuoi Dei : o pure al fine  Cedere il Mondo a Cefare . Sempr. Di Cato  La prefenza fol può Roman Senato  Erger non men , che maeftà di Roma .  Noltra affemblea fan reverenda Tue  Virtudi, e infpiran un devoto orrore.  E fanno ancora Cefare tremare  Alla tefta d' altiere vincitrici  Armate: Porzio mio, oh s' io potetti  Padre appellar qucnV uom maravigliofo ,  E propizia la tua Sorella Marzia  A i voti fu (Te dell* amico tuo ;  Veracemente io mi faria beato .   ?or£. Ah Sempronio , vuoi tu parlar d' amore  A Marzia , or che la vita di fuo Padre  Sta in periglio ? tu puoi carezzar anco  Una Veftale pallida tremante,  Che già miri fpirar la fanta fiamma .   Semfr. Quanto le meraviglie di tua ftirpe   10 feorgo , tanto più ne fon rapito .  Prenditi guardia , Porzio : il Mondo tutto  Tien gli occhi fuoi fui figlio di Catone.   11 merito paterno ponti in vifta ,   E ti moftra di luce al più bel punto,  A far più chiari tuoi vizj o virtudi .  Por%. Incolpi con ragion la mia lentezza  Su queft* ora importante ... Or ora io parto :  E mentre i Padri del Senato fono   Ci In     Digitized by Google     *3( *o )&*   In clofe Belate , to iveigb tV Eventi ofJFar,  TU ammcte the Soldtcrs drooptng Courage,  Wttb Lowe of Freedom, and Contempt of Life.  TU tbunder tn thetr Ears their Country s Caufe ?  And try to rouje up ali tbais "Roman tn *cm .   not tu Mori ah to command Succefs ,  But veli do more y Scmprontus noe II deferve it . [ Exit •   Sempronius folus .   Cnrfe on the Stripling ! bow be Ape's bis Sire ?  Rmbitioufly fententious ! — But I wonder  Old Sypbax comes not j bis Numidtan Genius  Is weli dtfpofed to Mtftbtef, were be prompt  And eager on it > but be muft be fpurrd ,  And ciìry Moment qutckr.ed to the Courfe .  Cato bas ufed me 111 : He bas refufed  Hts Daugbter Marcia to my ardent Vorws.  Befides , bis baffled Arms and rutned Caufe  Are Barrs to my Ambition. Cafars Favour,  Tbat fboisSrs down Greatneff on bis Friends , wsll raife me  To Kome's firft Honours . If 1 give up Cato,  I clatm in my Reward bis Captine Daugbter .  Bnt Sypbax comes ! — -   .SCENE III   Syphax, Sempronius.   ■   Syph. — Q Empronius , ali it ready ,   O l v w founded my Numidi ans , Man ly Man ,   Ami     Digitized by Google     In ferrato contratto a bilanciare  Gli eventi della guerra j V abbattuto  E fcorrente coraggio de* foldati  Ergerò coir amor di lìbertade ,  Col difprezzo di vita : al loro orecchio  Intonerò lacaufa della Patria ,  Ciò eh 1 è Romano in lor , dettar tentando .  Non è dell* uomo i) comandar fortuna 3  Ma quel eh* è più, Sempronio, è il meritarlo, parte   Sempronio filo .  Maledetto Garzon ! come fuo Padre  Contraf fa egli , c 'I fentenziofo affetta !  Stupifco , che Siface ancor non viene .  Il fuo genio Numidico è ben atto  Alla cattività; fufs* egli pronto;  Ma d' uopo a ogni momento egli ha dì fprone .  Meco non ben Caton s* è diportato.  Rifiutato ha la fua figliuola Marzia  A gli ardenti miei voti : in oltre V armi  Sue abbattute e rumata caufa  Oftacol ranno all' ambizione mia .  Il favore di Cefare , ed il fuo  Piover grandezza fu gli amici fuoi  Alzerà me di Roma a i primi onori.  S* io tradifeo Caton , la figlia fua  Sarà mio premio. Ma Siface viene.   SCENA Ut   Siface , e Sempronio*   Sif. Q Empronio , tutto è prefto : ho io tentati  O Tutti i Numidi miei ad uno ad uno :   In     And fini Vw ripe for a Remoli : Tbcy ali   Complatn aloud of Catos Dtfcipltne ,   And watt but the Communi to clange their Majler .   Sempr. Believe me , Sypbax , tberes no Time to wafie $  £<v'« wbilfi uh* [peak , wr Conqneror comes on y  And gatbers Ground upon us evry Moment .  Alasi tbou knowft not Csfars attive Soni y  Wttb r what 0 dreadful Courfe he rufbes on  From IVar to War : In vatn has Nasute forni à  Mounsains and Oceans to oppofe bis Pajfage ;  He Bornia^ s oer ali , vittortous in bis March ,  Tbe Alpes and Pyreneans feuk before bim ;  Tbrottgb JVindSyand IVaves , and Ssorms y be works bis way,  Impattentfor tbe Battei: One Day more  Wtllfet tbe Vtttor tbnndring at our Gates.  But teli me y ba/ì tbou yet draivn oer young Juba ?  Tbat jltll ivoui recommend tbee more to C&far y  And challenge bette? Terms — •   Siph. Alas ! bes loft ,   He"s loft , Sempronius ; ali bis Tbougbts are full   Of Catos Vtrtues But TU try once more   ( For e<vry Inflant l expeil bim bere )  Ifyet I can fubdste tbofe ftubborn Principici  Of Faitb , of Honour , and I know not isobat ,  Tbat bave corrupted bis Numtdiau Temper ,  And ftruck tb* Infetti on into ali bis Sotti.   Sempr. Be fure to prefs upon bim evry Motive.  Juhas Surrender , finse bis Fatbcrs Deatb ,  IVould give up Afrtck into Csfars Hands ,     Ani     In punto ci fono già d ammutinarti .  Dell* auftera di Caco difciplina  Fan tutti alti lamenti : ed a cambiare  Padron , non altro attendono , che il cenno.   Scmpr. Siface, tempo quì non è da perdere.  Mentre eh* uom parla > il vincitor s* accoda ,  £ campo fopra noi prende a momenti .  L* attività di Celar non conofe? ,  Che con tremendo corfo Io precipita  Di guerra in guerra : invan formò natura  Montagne e mari a opporli a fuo paffaggio :  Ei formonca in Tua marcia, e varca tutto;  SpiananG avanti a lui Pirene ed Alpi :  Per entro a i venti , e V onde , e le tempefte  La via fi fa bramofo di battaglia .  Un giorno più , porrallo a noftre porte.  Ma dimmi; hai guadagnato il giovin Giuba?  A Cefar ciò si ti farà più grato ,  E ti farà più vantaggiofo. Stf. Ohimè !  E* perduto, Sempronio, egli è perduto.  Son tutti i fuoi pender delle virtuti  Pieni di Caro ... Ma io vo provare  Anco una volta [ perciocch' io V attendo  Qui a momenti ] s' ancor vincer poffo  Quelle m aflìme dure ed infleflibili  Di fe , d* onore , e di non so qu ai cofe ,  Che r indole Numidica hangli guada ,  E tutta 1* alma fua tinta ed infetta.   Scmpr. Imprimigli ben ben ciafeun motivo .  Se Giuba fi rcndeffe, poicrf è morto  Il Padre fuo ; darebbe nelle mani  A Cefar Y Affrica, c farebbel Sire   Della     Digitized by Google     And mah btm Lord of balf tbe buruing Zone .   Syph. Bup is it trae, Sempronius , tbat your Settate  Is calfd togetber ? Gods ! Tbou musi b'e cauttous !  Cato bas piercing Eyes, andivill dtfcern  Oitr Brands , unles (bey re cover d tbtck isoitb Art .   Scmpr. Let me alone , good Sypbax , TU conceal  My Tbougbts in Fajjton ( *$$$ tbefureft *way > )  TU bello w cut for Rome and f or my Country ,  And moutb at Cafar ttll I fbake tbe Settate .  Tour cold Hypocrtjjc's a ti ale Dewice y  A wotm out Trick: Wonldsl tbou betbougbt in Farne ftì  Cloatb tbyfetgnd Zeal in Rage, in Ftre , in Fury !   Syph. In trotb y tbotirt ablc to inftrutl Grey bairs ,  And teacb tbe wily African Deceit !   Scmpr Once more , Le fare to try tby Skill on Jnba.  Mean *wbi!e FU baslcn to my Roman Soldiers ,  Infame tbe Muttny , and under band  BlocJ »p tbeir Dijcontentt , tilt tbey break out  Unlocìid for , and dtf ebarge tbemfehes on Cato .  Remembcr, Sypbax , we muft work in Hafle :  O thrà wbat anxious Moment s pafs betwen  Tbe Btrtb of Flots 3 and tbeir laft fatai Periods .  Obi *tts a dreadful Internai of Time,  Ftltd up isottb Horror ali , and big witb Deatb !  Deftrutlton bangs on c*vry Word we fpeak ,  On evry Tbougbt , *till tbe concludi ng Stroke  Determtncs ali , and clofes our Dcfign . ( Exit •   Syphaxfolus   TU try ifyst I can reduce to Reafon   Thit     Digitized by Google     «3(   Della metà dell'infocata Zona.  Stf. E' egli ver, Sempronio, che 'J Senato   Vollro s* adunerà ? Sii ben guardingo :   Cato ha occhi sì acuti e penetranti,   Ch' egli fi accorgerà di noli re frodi ,   Se ben non fi ricuoprono con arte.  Sempr. Lafciami far , Siface : afeonder voglio   Dentro la paffione i miei penfieri .   Quefla è la via la più ficura : io voglio   Aito gridar per Roma e per mia Patria   Contra Cefar , Anch' io fcuota il Senato .   Le fredde ipocrifie fon moda antica ,   E ufato giuoco . Eflfer tu vuoi creduto   Sincero ? vedi il fimulato zelo   E di rabbia, e di fuoco, e di furore.  Stf Inver tu puoi infimi r vecchi anco fcaltri,   E infegnar frode all'Affocano ifteffo .  Sempr, A Giuba guadagnar tue arti impiega ,   Mentre al Romano efercito m' affretto   A incoraggiar gli ammutinati , e loro   Odii infiammar , foffiando fottomano ,   Finché impenfati rompan fopra Cato ,   Vuolfi , Siface, qui celeritade.   Quanto angofeiofi padano i momenti   Fra '1 nafeer di Congiure , e '1 fin fatale !   Oh qua 1 dubbio intervallo, afpro, e tremendo,   Colmo tutto d' orror , pregno di morte !   Da ogni voce pende la ruina ,   Da ogni penfier , finché P ultimo colpo   Termine ponga a perigliofa imprefa . farte .   Siface foìo .   Tentar vo* , s' anco pofso alla ragione   D Rad-     Digitized by Google     TWj beadìlrong Youtb, andmake bìm fpurn at Cato.  Tbe Ttme a Jbort , Csfar comes rufbtng on ut — —  Bnt boldl young Julafeet me y and approdi bes .   SCENE IV.   » >   Juba, Syphax .   Jub. O Tpbax , / joy to meet tbee thus alone .   O ì ha*V* objemed of late tby Looks are falYn y  Cfcrcaft "ysottb gloomy Cares 5 and Dtfcontent >  77>f » /f // wrf , Sypbax , / coniare tbee , w ,  Wbat are tbe T bonghi tbat hit tby Brow in Frownt y  And turn tbtne Eye tbus coldly on tby Prènce ?   Syph. Tèi not my Talent to conceal my Tbougbtt ,   • Nor carry Smtlet and Sun-fbtne in my Face ,  Wben Dtfcontent fits beany at my He art .  I baue not yet fo mucb the Roman in me .   Jub. Wby doji tbou caft ont facb ungenrout Termi  Againft tbe Lordi and Swreigm of tbe World ?  Doft tbou not fee Mankind fall down he f or e W,  And <rwn tbe Force of tbetr Superior Vtrtue t  li tbere a Nation in tbe Wtldi of Africk ,  Amtdft our barren Rocki and burning Sandi ,  Tbat doet not tremile at tbe Roman Name ì   Syph. Codi l uberei tbe Wortb tbat feti tbit People tip  Aboi)e your own Numtdidt tawny Som !  Do tbey noitb tottgber Sinewi bend tbe Bow ?  Orfltei tbe Jarveltn fwtfter to iti Mark ,  Larvici) d from tbe Vsgour of a Roman Arm ?  W ho Itke our atl/ve African infiruiìt   Tbe     Digitized by Google     Raddurrc quello giovane ottinato,  E fargli in fine difpregiar Catone.  11 tempo è breve : Celare ne viene .  Ma ferma! Ecco Giuba. Egli s'accoda.   SCENA IV.   Giuba, e Siface.   Giti. Q Iface , io godo d' incontrarti folo .  O Toflervai poco fa turbato in vifta ,  Di nuvolofe cure ofcuro il volto .  Dimmi, Siface, io ti fcongiuro, dimmi,  Quai penfier ti contristano la fronte,  E gir fan freddo fui tuo Prence il guardo ?   Sif. Non fon atto a celare i miei pontieri .  Non può fplendere il rifo in mio fembiante ,  Quando affifo è nel cuor grave fconforto :  Non ho ancor tanto del Romano apprefo.   Gtub. Perchè cai voci ingiuriofe vibri  Contra i Sovrani Signori del Mondo?  L'uman gener non vedi avanti a loro  Proftrato confettar l'alto valore ?  Evvi Nazione infra i deferri d'Affrica,  Fra no fi re rupi ignude e a r ficee arene,  Che non paventi e tremi a) Roman nome?   Sif. O Dei ! qual meno è quel , che quello popolo  Solleva fopra i figli di Numidia?  Con maggior forza tendon eflì Parco,  O vola più velocemente al fegno  Dardo lanciato da Romano braccio?  Chi come l'agile Affricano , forma     «8( )fr B   T£<? fiery Stecdy and tratnt bim to bit Hand ?  Or guide s in Troops $V embattled Elepbant ,  Loaden ujitb IVar ? Tbefe, tbefe are Arts , my Pance,  In nsAich your Zama does not ftoop to Rome .   Jub. Tbeje ali are Vtrtues of a meaner Rank ,  Ftrfstttons tbat are flaced tn Bones and Nerva .  A Roman Soni ts bent on bigbet Vtews :  To avi li ^e tbe rude unpoltfb % d World ,  Ani lay it under tbe Reftratnt of Laws j  To make Man mtld andfoctable to Mani  To cultivate tbe wild licenttous Savage  Witb Wtfdom , Dtjapltne , and ItVral Artt ;  TV Embelltfiments of Ltfe : Virtuet Uìe tbefe  Make Human Nature fbtne , reform tbe So*l y  And break our fierce Barbarìans tnto Men .   Syph.Patieuce ktndHeavml—Excufe an old Mans wamtb  JVbat are tbefe -wond* rous civili ^ing Artt ,  Tbts Roman Poltfb , and tbis fmootb Behaviour ,  Tbat render Man tbus tratlable and tame t  Are tbey not only to dtfgmfe our Pafftons ,  To fet our Looks at vartance vottb ottr Thougbtt ,  To deck tbe Starts and Salita of tbe Sotti ,  And break off ali itt Commerce wttb tbe Tongue ;  In fhort , to ebange ut into otber Creatura  Tbau isohat our Nature and tbe Gods dejignd ut ì   Jub. To Vtrtke tbee Dumb: Turn up tby Eya to£atoì  Tbere mayft thott fee to ivbat a Godltke Heigbt  Tbe Roman Vtrtues lift up mortai Man .  Wbile good , and jufi , and anxious for bis Frìends y  He % s fttll feverely bent agatnft bimfelf ;   Renouncing Sleepb, and Refi , and Food, and Eafe ,   He     Digitized by Google     *3( >9 )»  Il feroce deftriero, e Jo maneggia ?   Chi meglio in truppe guida gli Elefanti   A ramaelt rati, carichi di guerra?   Quefte fon, Prence mio, quelle fon Farti,   Per cui non cede Zama vofìra a Roma .   Gtnb. Arti d'inferior ordine fon quefte ,  Forza e perfezion d' o da e di nervi .  Più alto mira un'anima Romana ;  A formar rozzo e mal polito Mondo ,  E fottoporlo al freno delle leggi,  E render l'uomo all'uom mite ed amico;  Con fenno e difciplina e nobili arti  Domefticar felvaggi, e ornar la vita.  Tali arti fplender fan natura umana ,  Riforman l'alma, e i barbari fann' uomini.   S/f. O Cieli , fofferenza / d' un uom vecchio  Sia feufato il calor: quali fon quefte  Mirabili arti, e Romana vernice,  E pulito contegno, che cotanto  Fan domeftico l'uomo, e civilizzalo?  Buone non fon , che a mafeherar gli affetti,  E dal volto feordar fare i penfieri,  E frenar la natia voga dell'alma ,  E romper Aio commercio colla lingua,  E in altre creature trasformarci  Contra il difegno di Natura e Dio.   Ciuk Perchè tu taccia , volgi gli occhi a Cato.  In lui rimira , quanto predo a Dio  Virtù Romana innalza un uom mortale.  Per gli amici follecito , indulgente,  A fe fteftb fevero , il fonno niega ,  Il ripofo, ed il comodo , ed il     Col-     Digitized by Google     He ftriues witb TbnJI and Hungcr , Toil and Heat ;  And wb:n bts Fortune fets before btm ali •  Tbe Bomps and Bleafures tbat bis Sortì can wifb y  Hts rtgtd Vtrtne wtll accept of none.   Syph. Bcltcvc ine , Prtnce , theres not an Afri can  Tbat tra'verfes our wafi Numtdtan Dejarts  In qtteft of Prey , and Iwes upon bis Bow ,  Brtt better praclifes tbefe boafted Virtues.  Coarje are bts Meals , tbe Fortune of tbe Cbafe ,  Amtdft tbe rttnmng Stream be Jlakes bts Tbtrfl ,  ToiFs ali tbe Day , and at tb' approacb of Ntgbt  On tbe firft friendly Bank be tbrows btm down ,  Or rejìs bts Head upon a Boti "ttll Morn :  Tben rifes frefb , pttrfues bis wonted Game ,  And tf tbe followtng Day be chance to fini  A fiew Repafl y or an untafled Sprtng y  Bleffes bts Start y and tbtnks tt Luxury .   Jub. Tby Prejudices , Sypbax, wont dtf certi  Wbat Vtrtues growfrom Ignorance and Cboice y  Nor bow tbe Hero dtffers from tbe Brute .  But gtant tbat Otbers coti d witb equal Glcry  Look do cjn on Pleafuret and tbe Batts of Senfe 5  IV bere fiali we find tbe Man tbat bears Affiitlion ,  Great and Majefttck in bts Griefs , ìtke Cato ?  Heaiins y wttbwbat Strengtb , wbat Steadtnefs ofMind,  He Triumpbs in tbe mtdft of ali bts Sujferings ì  How does be rife againll a Load of Woes ,  And tbank tbe Gods tbat tbrow tbe IVetgbt upon btm \   Syph. T## Bnde y tank Bride y and Havgbttnefs of Soul ;     / tbink     Colla fete combatte, e colla famcj  Collo ftento, col caldo : e quando ancora  Tutte le pompe ed i piacer del Mondo  A contentargli l'alma s' offerì fsero ,  Sua rigida virtù rigctterebbegli.   S/f. Credimi, Prence: non ci è Affricano,  Che varchi noftre vafte erme contrade  Di preda a inchieda, e di fuo arco viva,  Che tai virtù meglio non metta in opra .  Rozzo mangiar ciò che gii da la caccia :  Nel corrente rufcel traflì la fete;  Tutto il dì (tenta , e quando vien la notte  Gettali filila prima amica ripa,  O fopra rupe la fua tetta pofa  Infino a giorno. Pofcia frefeo ci forge  A profeguir fuo giuoco: e fe'l vegnente  Giorno accade eh' ci trovi un nuovo pafto ,  O fcaturire un non guftaro fonte,  Dio benedice , e crede effer ciò ludo .   Ginb. La tua prevenzion quelle virtudi  Da non faper prodotte, da queir altre,  Che figlie fon d' elezione umana ,  Nè dal bruto diftinguer fa l'eroe.  Ma porto che con egual gloria fprezzi  Altri i piaceri e il lufinghevol fenfo ,  Dove fi troverà mai un Catone  Nel fuo dolore maeftofo e grande ?  Dei ! con qual fermo e valorofo cuore  Nel mezzo a i fuoi fofFriri egli trionfa,  Sotto T incarco de* fuoi guai s' innalza ,  £ di quel pefo ne ringrazia i Numi /   Sif. Orgoglio è quefto, e Romana alterigia ,     / ri/ffl the Romani cali tt Storci/m .   Had aot your Royal Fatber tbougbt fi b/ghty   Of Roman Virtù* y and of Catos Caufe y   He had not fui In by a Slave'; Hand inglorious :   Nor would bis slangbterd Army now baue lain   On Africk's Sands , dtsfigurd iutth their Wounds ,   To gorge the IFohes and Vttltures of Numtdta .   Jub. IV by doft tboa cali my Sorrows np afrejb ?  My Fatber s Name brtngs Tears into my Eyes .   Syph. Oh , tbat youd profit by your Fatber s tilt !   Jub. JVbat ivortd(i tbou baie me do ?   Syph. Abandon tato .   Jub. Sypbax , / fiori d be more tban twice art Orpban  Byfucb a Lofi .   Syph. Ay , tbere's the Tie tbat binds you !   Toh long to cali bim Fatber . Marctas Cbarms  Work in your He art unfeen y and pie ad f or Cato .  No 'wonderyou are deafto ali I Jay .   Jub. Sypbax ,your Zeal becomes importunate ;  httherto permitted it to rame ,  And talk at large 5 but learn to keep it in ,  Leaft tt fio» Id take more Freedom tban VII gfae it.   Syph. Sir , your great Fatber newer ujed me tbus .  Alas , he s Dead ì But canyou eer forget  The tender Sorrows , and the Pangs of Nature 3  The foud Embraces , and repeated Blvjjìngs ,  Wbtch you dreisofrom bim in your laìt Fareivel ?  Sttll muft I chertfb the dear fad Remembrance ,  At once to torture and to plcafe my Seul .     Tic     Digitized by Google     Chiamata da lor, credo,- Stoicifmo.   Non avtfle il reale padre voftro   Tanto avuto concetto del Romano   Valore, e della caufa di Catone;   Non faria fenz'onor così caduto   Per man fervile: nè Tarmata Tua   Sconfitta giacerla fu gli arenofì   Campi d'Affrica, caica di ferite   A ingraffar gli avoltoi della Numidia .  Giub. Perchè vuoi rinnovar mio cruccio atroce?   Chiamami al pianto di mio padre il nome.  Sif. Oh profittale delle fue fciagure /  Gtub. Che vuoi eh' io faccia? S$f. Abbandonar Catone.  Giub. Orfano mi farei più di due volte.  Sif. Oh, il vincolo è quefto che vi lega !   D l'aerare di chiamarlo padre.   Di Marzia i vezzi opran fui voftro cuore *   Quelli fon gli avvocati di Catone,   E a tutto quel ch'io dico vi fan fordo.  Giub. Siface , voftro zelo efee importuno.   Fin qui di vaneggiare io t' ho permeffo ,   E parlar largo; ora a frenarlo impara,   Nè voler franco effer più eh* io non voglio.  Sif. Sir; non sì meco usò voftro gran padre.   Laflb/ egli è morto: ed obbliar potete   I teneri dolori, e le trafitte   Di natura , ed i cari abbracciamenti   Le replicate benedizioni ,   Ch'egli vi diede nelf cftremo addio ?   E' d' uopo eh* f accarezzi la foave   Trifta rammemoranza , onde ne fente   Tormento in uno, e compiacenza l'alma.   E II     Digitized by Google     . «J(34)ì»>  Tbe good old King , at parting , wrung my Hand 9   ( Hts Eyes brim-full of Tears ) tbeu figbtng cryd ,   Prttbce be careful of my Som ! hts Grtcf   Swelfd uf fo htgb be coudnot utter more.   Jub. Alas , tby Story mclss away my Soni .  Tbat beft of Fatbers ! Ixrw /ball I dtfebarge  Tbe G rat nude and Duty , nsJbteb 1 o*we bim !   Syph. By ìaytng up bts Counctìs tn your He art .   Jub. Hts Counctìs bade me yteld to tby Dtretltons ;  Tben , Sypbax , cbtde me tu jevercjl Terms ,  Vcnt ali tby Pajfton , and III fland tts fbock ,  Cairn and unruffled as a Summer-Sea ,  IV ben not a Breatb of IVtnd fltes oer its Sur face .   Syph. Alas , my Prtnce , ld guide you to your Safety .   Jub. I do beitele tbou ivoud/i i but teli me bovu ?   Syph, Flyfrom tbe Fate tbat follorws Cdjars Foes .   Jub. My Fatber feornd to dot .   Syph. And tberefore dyd.   Jub. Better to die ten tboufand tboufattd Deatbs y  Tban isoound my Honour .   Syph. Ratber fay your Lame.   Jub. Sypbax y l ite promtsd to preferve my Temper .  Wby wilt tbon urge me to confefs a Fiume y  1 long bave fitfled , and woud fatn conce al ?   Syph. Beitele me , Prtnce > 'tts bard to conquer Love y  But eafie to drvert and break tts Force :  Abjence mtgbt cure tt , or a fecond Mtflrefs  Ltpbt up anotber Flame , and fut out tbts .  Tbe glowsng Dames of Zamds Royal Court  Have Faces flu[bt -witb more exalted Cbarms .  Tbe Sun , tbat rolls bis Cbariot oer tbeir Headt ,  Works up more Ftre ani Colour tn tbetr Cbcckt :   Were     Digitized by Google     Il buon vecchio al partir la man mi ftrinfe  [ Gli occhi pieni di pianto ] c fofpirando  Di ile ; Deh cura abbi del mio figliuolo .  E '1 gonfiato dolor così fe crollo,  Ch* egli più non poteo formar parola.   Gtub. Latto ! il racconto tuo mi ft r ugge 1* Alma .  Ottimo Padre / come potre* io  Adempir verfo lui i miei doveri ?   Sif. Gli avvifi fuoi nel voftro cuor ferbaee.   Gtub. Quefti tur di feguir gì* indrizzi tuoi.  Co' termin più feveri adunque bravami,  Siface : sfoga pur tutto il tuo sdegno ;  AH' impeto di lui ftarommi quieto  £ tranquillo , qual mar di (late , in calma \  Quando nè pure un venticcl 1* increfpa.   Sif. Prence, mia mira è fol voftra falvezza .   Gtub. C redolo j ma qual via ad effer falvo ?   Stf. De i nemici di Cefar fuggi il fato .   Gtub. Mio Padre ciò sdegnò . Stf. Perciò morio .   Gtub. Mille volte morrei , che fare oltraggio   Al mi* onor . Stf. Dite pure , al voftro amore .   Gtub. Data ho parola già di (tarmi quieto.  Perchè forzarmi a palefar la fiamma  Chiufa tenuta, e eh* io pur vo* celare?   Stf. Prence, amor fuperare è forte cofa;  Ma romperlo è leggiera, e divertirlo.  Lontananza lo farà , od altro amore  Accende un* altra fiamma , e eftingue quella.  Le Dame alla Real Corte di Zama  Splendono accefe d* un più bel vermiglio .  Il Sol , che fu (or tette il cocchio gira ,  Le guance tinge in più vivace fuoco.   E 2 Quc-     Were yon ivìtb tbefe , my Prtnce ,youd foonforget  The pale unripend Beauttes of the Nortb .   Jub. Tts not a Sett of Fatture: , or Compie xio» y  The Ttnfiure of a Sktn , tbat I admire .  Beauty [oon grows famtltar to the Louer ,  Fades in h/s Eye y and palls upon the Senfe .  The nìtrtuous Marcia towrs abo*ve ber Sex :  True y [he is fair , [ Ob 3 bow dtutnely fair ì ]  But ftìll the ìcvely Matd improbe s ber Charmi  Wilb inward Greatnefs , «naffctled Wtfdom ,  And Santltty of Manners . Catos Soul  Shtnes out tn enery tbtng (he atls or fpeakf ,  Wbtle isoinning Mtldnefs and attrattive Smilcs  Dwell in ber Lookf , and -with becoming Grace  Soften the Rigour of ber Fatbers Vtrtues .   Syph. How does yottr Tongtte gro-w u)anton in ber Praife §  Bnt on my Knees I begyoa isooud confider — —   Enter Marcia , and Lucia .   Jub. Bah ! Sypbax 5 f/V not fbe ! — - Sbe mowes tbis Way ;  And njttb ber Lucia , Lucius s fair Daughter ,  My Heart beats tbick • I prttbee Sypbax lea<ve me .   Syph. Ten tboufand Cttrfes f alien on % em botb !  Mow wtll tbts W 'iman VMtb a fingle dance  UadOy wbat fw been laVrtng ali tbis wbile . [ Exit <      Jub»,     Digitized by Google     Quefte, fe con lor fofte , o Prence mio ,   Farebbonvi obbJiar quelle del Norte   Beltà pallide, acerbe, ed immature.  Gtfib. Fattezze o colorito io non ammiro .   Saziati tofto di beltà 1* amante :   Appaffita ed intipida gli viene.   La cada Marzia il fedo Aio far monta:   E' bella pur , divinamente bella ;   Ma V interna grandezza , e fchietto fenno ,   Santi coftumi crefcono i fuoi vezzi.   Spicca Catone in fue parole ed atti ,   Mentre dolci attrattive , e dolce rifo   Albergan n»l Tuo volto , ed avvenenti   Grazie ammollifcono il rigor paterno.  S/f. Come facil ti (doglie voftra lingua   Nelle fue lodi ! Ma protrato a i voftri   Piedi vi priego , che contideriate . . .   Entra Marcia , e Lucia.   «   Cinb. Siface, oh ! non è lei ? ella quà viene   Colla bella di Lucio figliuola .   Palpita forte il cor : Siface , lafciami .  Stf Mille maJedizion vengano loro !   Disfarà tutto quel che ho fabbricato   Con una fola occhiata or quefta femmina, fatte      SCE-     Digitized by Google     *8( 3 8 »     Juba, Marcia, Lucia.   ■   Jub. T T AH cbarming Maid y bow does tby Beantby Jmootb  X~\ The Face of IV ar , and make ev'n Horror fmtle !  At Sigbt of tbee my He art jbakes off iu Sorro-wt 3  Ifeel a Daw» of Joy break tn npon me y  And f or a nobile forget tb % Approacb ofCtfar .   Ma r. Ifioud be grteiid ,young Prime y to tbtnk my Prefence  Unbent your Tbougbtt y and (lackend Vw to Armt y  Wbtle y warm wttb Slaugbter , onr uttloriont Fot ,  Tbreatens aloud , and calls you to tbe Fteld .   Jub. 0 Marcia , let me bope tby kind Concerni  Andgentle fVifbes follow me to Battei!  The Tbougbt *wtll gìwe new Vigonr to my Arm y  Add Strengtb and Weigbt to my defcendtng S-word y  And drive it in a Tempeft on tbe Foe.   Marc. My Prayers and IVtflet alwayt fiali attend  Tbe Friends of Rome , tbe glorious Caufe of Vtrtue ,  And Men appronjd of by tbe Gods and Cato .   Jub. Tbat Juba may deferte tby piont Caret,  Mgare for c<vcr on tby Godltke Fatber ,  Tranfplanttng y one by one , into my Life  Hit brigbt Perfecliont , Vi// / flint like bim .   Marc. My Fatber ne<ver at a Ttme like tbit   Woud lai o*t bts grcat Sotti in Wordt , and wafie     Sncb     Digitized by Googl     SCENA V.  Giuba , Marcia , * Iw/*.   G/'^Z-. T 7 Ergin leggiadra , oh come tua beltade  V La faccia della guerra ammorbidifee ,  E lieto rende ancor 1' ifteflo orrore !  Dal mio cuore il dolor fugge a tua villa;  Spuntar fento novella alba di gioja ,  E Ccfare vicino intanto obblio .   Mar%. M' increfeeria il penfar, giovane Prence,  Che de i voftri penfier Rendette 1* arco  La mia prefenza, c gli impigrire air armi;  Mente caldo di ftrage il Vincitore  Alto minaccia , e sì t* afpetta al campo.   Gtub. O Marzia lafcia , eh* io fperi , che tue  Cure cortefi , e generofe brame  M* accompagnino franco alla battaglia.  Quefto pcnfier , nuovo daranne al braccio  Vigore e forza , e pefo al mio fendente ,  Che cadrà fui nimico in gran tempefta.   Mar%. Miei prieghi e voti gli amici di Roma  Seguiran tempre, di virtù la caufa ,  E i pregiati da i Dei e da Catone .   Gtub. Per meritar le tue pietofe cure,  Sempre fido darà Giuba in tuo Padre ,  Le iltuftri doti fue ad una ad una  Trapiantando in fe fteffo, finché giunga  A fimile fplcndor. Mar^, Mio Padre mai  Non avrebbe in un tempo come quello ,  Logorato il fuo fpirito in parole,     Sucb precious Moment* .  Jub. Tby Rtprocfs are imfi s   T/tf* wrtuous Matd > *o «yi Troops ,   «^«(/ /ir* ffo/r langutd Souls witb Catos Vtrtue ;  If e' re I Uad tbem io the Fteld y wben ali  The lì ar Jball ftanà ranged m tts juft Array ,  And dreadful Fomp : 1 ben wtll I tbtnk on ti: se l   0 lowely Matd , Tben wtll I tbtnk on Tbee !  And , in tbe Jbock of cbarging Hcfts , remember  U'bat glonous Deeds fboud grate tbe man, wbo bopes  Ter Marcia s Leve .   Lue. Marcia , you re too federe :   Hgvd ccud you cbide te young goodnatured Prince,  And drt*vc htm f rem you witb fo ftern an Air ,  A Prtnce tbat Icves and dotet on you to Deatb ?   Mar. T/x tberefore , Lucia , tbat 1 cbtde htm front me  Hit Air , bts Voice , bis Locks y and bonetl Sotti  Speak ali fo mwingly in bis Bebalf,   1 dare not truft my felfto bear btm talk .  Lue. IV ly ivi II you fighi agatnft fo fweet a Paffton y   And fi rei yeur Heart to fucb a World of Cbarms ?   Mar. Hciv , Lucìa , ivoudft tbou baie me fink away  In fleajing Drcams , and lofe my felf in Leve y  Wen enìry moment Catos Ltfes at Stake ?  Cafar comes arnid witb Terror and E^venge,  And atms bts Tbunder at my Fatbers Head :  Sboud not tbe fad Occafion fwallow up  My otber Cares , and draw tbem ali tnto it ?   Lue. Wby baie not I tbts Conftancy ofMtnd y     Wbo     Nè tanti cari momenti perduto.  Giub. Sono giudi i rimproveri, Donzella   Valorofa : nV invio alle mie truppe   Col valor di Catone a infiammar V alme.   Se mai ai campo condurrolle , quando   La battaglia fchierata fi preferiti   In fiera pompa ; in te terrò il penfiero,   Vaga Donzella , in te terrò il penfiero:   £ nel più forte della dura zuffa   Sovverrommi, quai fatti gloriofi   Un* amante fregiar deggian , che afpira   AH* amore di Marzia. fané  Lue. Sete,o Marzia ,   Troppo fevera. Come il cuor fofTrio   Di fgridar così buon giovine Prence,   E fcacciarlo con aria così torva,   Prence, che v' ama più della fua vita ?  Marifr Per quello, Lucia, da me lo difeaccio.   L' aria, la voce, il guardo , il gentil core   Parlan per lui con tal podente incanto ,   Che d' udirlo parlare io pur non ofo.  Lue. Perchè combattere un fi dolce affetto?   Perchè indurare a tanti vezzi il core ?  Mar^ Come mai , Lucia , vuoi eh* io mi disfaccia   In piacevoli fogni e in folli amori,   Orche in cimento èognor vita di Cato?   Vien di vendetta e di terrore armato   Cefare , e di Caton mira alla teda   II fulmin fuo : la trifta congiuntura   Impiega tutti quanti i miei penfieri,   E sì gli unifee e rinconcentra in ella.  tue. Se tanti ho io così gravofi affanni ,   F P<r-     <3( 4» )&   Wio * fu mavy Grufi to try its Torce ?   Sure y Nature fot md me of ber fof tifi Mould y  Enfeebled ali my Sotti uoitb tender Paffions y  And funi me evn below my own vjeak Sex :  Pity and Love , by turns , opprefs my Heart .  Mar. Lucia , d sburtben ali tby Cares on me.  And let me [bare tby ma Vi re tir ed Diftrefs ;  Teli me ix'bo raifes up tbis Confiicl in tbee ?  Lue. / need not blufb to nawe tbem , isjben I teli tbee   T bey re Marcia s Brotbers , and tbe Sons of Cato .  Mar. Tbty betb bebold tbee ^ub tbeir Sifters Eyes :  And often bave reveal d tbeir Vajfion to me.  But teli me , u bofe Addreft thott f amour ft mofl ?  Hong to btow , and jet I àrtad to bear it .  Lue. ì'/bicb is it Alarci a ^ijòesfor ?  Mar. For nei t ber —   And y et f or botb — Tbe Tcutbs bave equal Sbare  In Marcias Vifbes , and divide tbeir Sifleri  But teli meikb'ub of tbtm is Lucia s Cboicet  Lue. Marcia, tbey lotb are bipb in my Efleem,   But in my Love — li'by wilt tbou make menante hìm ?  Tbou intrisi ft it it a blid andfoolfb Paffion y  Pleasd at.d difgpfted v'itb it knemos not vubat .  Mar. O Lucia , I m ferplex % d 9 O teli me vobtcb   I mufl bereafter cali my bafpy Brotber ?  Lue. Suppofe 'twere Portins 3 coudyou blame my Cboicet  O Tortimi , tbou bafì fioln a^ay my Soul !  IV'ith vi bat a gractfid Tender ne fs be loves !  And breatUs tbe foftefi , tbe fincerefl Voisos ì  Complacency , and Trutb , and manly Sweetneft  Dj.)fll ever on bis Tofane , and fmootb bis TbotfghtS.  Marctts is ovtr-warm > Ih fond Compiami   Have     Digitized by Google     Perchè una tal fermezza non m' è data ?   Fcmmi natura di più molle parta ,   Co' più teneri affetti infievoiimmi ,   £ caricò Copra il mio debol fedo:   Pietà e Amor dittringommi a vicenda.  Mar%. Lucia, le cure tue fopra me pofa;   Mettimi a parte de* tuoi cupi affanni .   Dimmi, chi detta in te quello conflitto?  Lue. Non ho da aver rollar di nominare   I tuoi fratelli, e figli di Catone.  Mar%- Coli' occhio di lor fuora ambi ti mirano,   E il loro amor fovente hanmi fvelato .   Ma dimmi, qual de i due più favorifei?   Bramo faperlo, c pur temo d* udirlo.  Lue. Qual 1 è quegli , che Marzia brameria ?  Mar^. Niun de due, - e forfè anco amenduni -   Di Marzia nelle brame hanno egual parte   I giovani , e dividon la forella.   Ma dimmi: Lucia qua* di loro elegge?  Lue. Marzia, ambo fon nella mia (lima grandi,  Ma nel mi* amor . . . perchè vuoi tu eh' io '1 nomini  Ben tu fai , come è cieco amore e folle ,   II qual , ne fa perchè, vuole e difvuole .  Mar%. Lucia , io fon perplcffa . O dimmi , quale   Appellar deggia il mio fratel felice.  Lue. Se foffe Porzio , me 'n da re (le biafmo ?  O Porzio , m* hai involata Y alma mia .  Con qual leggiadra tenerezza egli ama !  Spira i difii più fchictti , e più gentili .  Verità , cortetla , mafehia dolcezza  Pulifcon le parole ed i penfieri .  Fervido è Marco , e impetuofi troppo   F 2 Sono     *3( 44 )fr  /firw mncb Farr.ejìnefs and PcJJton in tbem\   1 bcur bim ivitb a /cerei kind of Dread y   And tremile at bis Vebemence of Temper   Mar. Alas poor Tontb ! low cari fi tbou tbrow bim front the ?   Li: :ìa , tbou knormB not balf tbe Love be bears tbee\   H benecr be jpeaks of ti ce , bis Hearfs in Flames,   lls fendi ottt ali bis Soul in ewry Word ,   , 'mi tbixks , and talks , and looks like one tranfportcd.   Vnbappy Tontb! boiu v/ill thy CoUnefs raife   . i 

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