Speranza
For Grice, the open-ended character of natural languages calls for the hypothesis that humans are endowed with a recursive procedure generating sentences which are hierarchically organized.
Structural relations such as c-command, expressed on hierarchical sentential representations, determine all sorts of formal and interpretive properties of sentences. The relevant computational principles are well beyond the reach of conscious introspection, so that studying such properties requires the formulation of precise formal hypotheses, and empirically testing them. This article illustrates all these aspects of linguistic research through the discussion of non-coreference effects. The article argues in favor of the formal linguistic approach based on hierarchical structures, and against alternatives based on vague notions of “analogical generalization”, and/or exploiting mere linear order. In the final part, the issue of cross-linguistic invariance and variation of non-coreference effects is addressed. Keywords: Linguistic Knowledge; Morphosyntactic Properties; Unconscious Computations; Coreference; Linguistic Representations Conoscenza linguistica e computazioni inconsce Riassunto: Il carattere aperto del linguaggio naturale avvalora l’ipotesi che gli esseri umani siano dotati di una procedura ricorsiva che genera frasi gerarchicamente organizzate. Relazioni strutturali come il c-comando, espresse su rappresentazioni frasali gerarchiche, determinano tutte le proprietà formali e interpretative delle frasi. I principi computazionali rilevanti sono totalmente al di fuori della portata della coscienza introspettiva e così lo studio di tali proprietà richiede la formulazione di precise ipotesi formali e la loro verifica sperimentale. Questo articolo illustra tutti questi aspetti della ricerca linguistica, esaminando gli effetti di non-coreferenza. Si argomenta in favore dell’approccio linguistico formale basato su strutture gerarchiche e contro alternative basate su vaghe nozioni di “generalizzazione analogica” e/o che impiegano il semplice ordine lineare. Nella parte finale si affronta il tema dell’invarianza e della variazione cross-linguistica degli effetti di non-coreferenza. Parole chiave: Conoscenza linguistica; Proprietà morfosintattiche; Computazioni inconsce; Coreferenzialità; Rappresentazioni linguistiche.
Thursday, February 15, 2018
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