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Tuesday, October 19, 2021

Grice ed Acito: l'individuo e lo stato

  La distinzione tra forme di Stato e forme di governo Nella prospettiva dell’ordinamento giuridico lo Stato è costituito dal popolo (l’elemento della soggettività) e dal governo (l’elemento dell’organizzazione che permette di capire chi esercita il potere di comando e chi ne è soggetto). Questi due elementi insistono su un territorio. Si ritiene dunque, tradizionalmente, che lo Stato si compone di popolo, territorio e governo. Su questi tre elementi la riflessione giuridica, in particolare quella costituzio- nalistica, ha elaborato due ulteriori concetti di grande utilità: quelli di forme di Stato e di forme di governo. Più in particolare, con forma di Stato si intende porre l’attenzione sul modo in cui si atteggia il rapporto tra governo e popolo, tra governanti e governati, al- l’interno di un certo territorio (per cui si avranno le forme di stato autocratiche, liberali, ecc.); abbracciando idealmente sia il lato dei governati che quello dei go- vernanti, il concetto di forma di Stato prende in considerazione lo Stato nel suo insieme (Stato-ordinamento). Ragionare di forme di Stato, in ultima analisi, vuol dire capire chi detiene il potere statale, quali sono i soggetti che esercitano tale potere. Naturalmente le forme di Stato sono dei modelli astratti, che non trovano mai piena ed esatta corrispondenza nella realtà. Tra il modello teorico (l’idealtipo) e  22 Parte I. La Costituzione italiana nel contesto internazionale e unionale la realtà vi è sempre una differenza. Le costituzioni possono aiutare a colmare questa differenza perché ci forniscono elementi per capire chi, all’interno di una concreta forma di Stato, detiene il potere. Anche in questo caso va fatta un’av- vertenza perché spesso esistono poteri – partiti politici, poteri economici e reli- giosi– che non sempre trovano una compiuta disciplina in costituzione con la conseguenza di accentuare quella differenza tra il modello e la realtà. In una applicazione più specifica, poi, il concetto di forma di Stato mette a fuoco il modo in cui, all’interno di un certo ordinamento, il rapporto tra gover- nanti e governati si distribuisce sul territorio; come vedremo, in questa accezione in senso territoriale, il concetto di forma di Stato verrà utilizzato per individuare lo Stato federale, la Confederazione, lo Stato regionale, lo Stato unitario. Con il sintagma forma di governo l’attenzione si concentra, invece, su un solo elemento dello Stato, quello del governo, per capire come al suo interno si orga- nizzano i rapporti tra i detentori formali e sostanziali del potere. Per forma di go- verno si intende, più precisamente, il modo in cui si relazionano tra loro gli orga- ni di vertice dello Stato. In questa prospettiva sarà allora possibile ragionare di forma di governo parlamentare, presidenziale, semipresidenziale, direttoriale, a seconda dell’organo principale di governo e dei rapporti che si instaurano con gli altri organi di vertice. Come abbiamo appena osservato, non sempre coloro ai quali la costituzione o le norme assegnano il potere di comando sono gli effettivi detentori del potere politico o comunque possono non essere i soli. Da qui l’esigenza di estendere l’analisi (grazie all’ausilio di altre discipline, come la scienza della politica) ad altri soggetti che, pur non contemplati dalle norme, esercitano, di fatto, il potere pub- blico. L’importanza di questa possibile divaricazione diventa chiara quando si studia, ad esempio, la forma di governo parlamentare: oggi l’Italia, la Repubblica federale di Germania, la Gran Bretagna hanno la stessa forma di governo parla- mentare, eppure funzionano in maniera molto differente. Ciò è dovuto, anche, al diverso assetto dei partiti, che, per quanto non indicati espressamente come titolari di poteri formali dalle rispettive costituzioni, esercitano o condizionano il potere politico. Con il concetto di forme di governo l’analisi verte quindi su un aspetto più specifico dell’ordinamento giuridico statale, che la tradizione giuridica italiana indica come Stato-apparato 1. 1 Ricapitolando, il lessico della dogmatica costituzionale italiana parte dal concetto di ordina- mento o Stato-ordinamento per indicare l’ordinamento giuridico dello Stato nel suo complesso. Da tale concetto si dipartono sia il concetto di Stato-apparato, vale a dire l’insieme dei soggetti e degli organi che esercitano le competenze supreme o apicali, sia quello di Stato-comunità, per indicare l’insieme dei soggetti che compongono lo Stato ma non si identificano con gli organi di governo. In un ideale diagramma, lo Stato-apparato indica quindi il polo dell’autorità, lo Stato-comunità è espressione del polo della libertà. Lo Stato-persona è una figura che indica invece il complesso or- ganizzativo dello Stato.

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