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Saturday, July 10, 2021

Grice e Campailla: implicatura

 IXIETAS2140S147 Μ Α Ν Ω. ARGOMENTO. 27482 A82FATIRAF ETAFARAYAX 2X1% XKAYARANJE D E l'ordinato pria Diſcorſo Umano Dichiara la Meccanica ragione il dotto Serafin , poi de l’ Inſano Le falſe Idee , l Opere prave eſpone : Qual ne i Senni , anche Savj , il ſogno vana Le incongrue fantaſie finge , e compone ; Qual la Ragion prevarica , e travia L ' Ipocondriaca , à l' Uom , Malinconia . STATE 24789273173727WTAYARAN485 27382838485 484 1 sãto, 2 . CANTO DECIMOTTAVO . 4. Su queſte Midollar due fondamenta Del Corpo inilerabile , c mortale La propria mole anteriore appoggia Compreſo lò dal tuo dir, cô doglia,e pianto , Il Fornice , che il Cerebro ſoftenta , Lo ſtato lagrimevole , e fatale , Ed in Corpo Calloſo ad alto poggia. Seguì à parlar , per conſolarmialquanto, Sul Midollo allungato ei , dietro, afſenta De l'Anima si nobile , c Immortale ; Due pic poſterior , di Volta in foggia : Coin'ella , in queſta fua Corporca mole, Del Palagio cosi de l'Alma intero Intende , idea , membra , diſcorre , e vuole. L'uno , e l'altro loftien doppio Emisfero . 5 E il Serafin : Dopo che invia l'Obbietto Mà del Fornice al tetto interiore, Il Carattere fuo nel Sento eſterno , Qual Zona , un Setto lucido li appende ; Per il canal de Nervi , ei và diretto Che , in mezo , da la parte anteriore, Sè ad improntar nel comun Senfo interno . A la poſterior , curvo , diſcende . Queſto è il luogo del Cerebro , ch'eletto A i lati fuoi , con ſempre ugual tcnore E de moti ſenſibili al governo. Di quà , di là ſerie di ſtrie , ſi ſtende , Qual van le linee al centro , in lui convienli, Che tutte in lui riguardano egualmente , Ch’entrin tutte le Idee de gli altri Senſi . Il qual, di Vetro in guiſa , è traſparente . 3 . 6. Pria,che il Cervello i ſuoi due faſci accoppi L'ampio Corpo Calloſo è ſovrapoſto In Midollo allungato , e poi Spinale, Al Fornice, e sù quel li ammaſſa , e annette , Da quai ſpuntano pofcia , ad ordin doppi E con ordin mirabile è compoſto Tutti i Nervi del Senſo univerſale , D'inteſti filamenti à retinette, Di Cannei Midollar compon due groppi , Di cui l'immenſo numero diſpoſto Conici , e curvi , in forma lunga ovale In fuperficie vien piane perfette, Che , perchè ſono à lunghe ſtrie ſolcati , Molli così , che ammettono , à l'azzione ' i detti laran Corpi ftriati. De gli Spirti , ogni minima impreffione. Entso CANTO DECIMOTTAVO , 229 8. 7 . 13 . Entro de i Midollar Corpi Striati , E de gli eſterni Obbietti lor là dove La reſidenza il Comun Senſo ottiene , Hà la Malizia , d la Bontà compreſa , C'hà de le proprie Glandole irrigati I principj de i Nervi apre, e vi piove Le cavità , di Spiriti ripiene, Copia di Spirti, ove ella vuole, inteſa : Atti ad eſſere impreſli , e conformati I Muſcoli ritira, e i membri move In ogni Idea ,che a lor da i Senſi viene, Al'ampleſſo, à la fuga, à la difeſa; Azili , e fnelli , à figlirarſi eſpoſti E quando poi di quei reſta ſicura D'infiniti , in cui fian , modi , diſpoſti. Più Spiriti non manda , e i Nervi ottura 14. I Nervi in lor degli Organi Senſori Spiegami meglio (aggiūge Adam )traslata, Tutti invian de gli Spiriti i refulli : Come i'ldea nel Comun Senſo ha forma: E quei , da lor , de gli Orgeni Motori Come dal Settolucido paſſata , Spontanei tutti han degli Spirti i fluſſi : Entro il Corpo Calloſo imprime l'orma : Cid, che vien dentro ammeſio , ch'eſce fuori E come poi , che in quel reſta improntata, Di Senſitivi , o di Motivi in Auſli , Entro la Fantafia la Copia forma, Del Cerebro , ove l'Alma à regnar ſtarfi, Simile a quella Idea , che pria l'affiſſe: Per queſta regia Via, convien, che palli Cosi ei richiede : E così Quei gli diffe 9. 15. In queſti l'Alma Umana, in quanto ſente , Benchè vario fra loro il naſcimento Corpi Striati aſſiſte , e ognor riſiede : Han la Luce , e gli Spiriti Aninali : Quilegata, à gli Spirti intimamente , Che quella dal ſottil Primo Elemento, La sè, incorporea , à i Corpi aggir concede : Queſti portan dal Terzo i lor natali, Qui l'occhio Spirital ſempr’hàprefente : Ne la velocità , nel movimento , Qui tocca , guſta, odora, afcolta, e vede : Nel Terbar riflettendo angoli eguali Qul le potenze Senſitive hà immote, De l'incidenza à l'angolo, ſembianti Qui non ſentir ciò, che s'idea,non puote . Fra lor ſon inolto , c in eſſere rifranti. 16 . La Fantaſia, del Fornice nel Setto Tra gli ſpazi de GloboliCeleſti Lucido, fuole eſercitarli , cui Ruota in centro la Luce, à vorticetti : Come pervio , e diafano perfetto Girano in centro ancor mobili queſti Per ogni parte han via gli Spirti ſui , Sottilmente formatl in Globoletti : Qui le Idee rappreſentano l'aſpetto , Son de la Luce i Corpi agili, e preſti, Che dal Senſo Comun paſſano in lui : Atti à modificarli in vari aſpetti ; Le mira in queſto Specchio, e le contempla Queſti da Corpi,onde ſon mai rifelli , L'Alma, e in sè Spirital l'Idee n'eſempla . Tornano poi modificati anch'eſſi. 17 . La Idea, dal Setto lucido, leggiera Quale il Lume de i Corpi, onde riflette Entro il Corpo Calloſo alfin trapaſſa , Ovunque dirizzarſi abbia permeſſo, E ne le tele ſue l'Iminago intera, Di quei le colorate Immagginette Imprime , e il ſuo Carattere vi laffa . Modificate al par porta in sè ſteſſo : S'impronta in lor , come Sugello in cera , Ne gli ſpirti de l'Ottiche fibrette Nè per tempo sì facile fi caffa . Quelle dipinge , entro de l'Occhio ammeſlo: Altre Idee in altre fibre impreffe poi Laſciando in quegli Spiriti i modelli Serbano à la Memoria i teſor fuoi. Che ne la fuperficie ebb’ei di quelli . 12 . 18 . Se diſcorrer talor la Mente hà brame Tal gli Spirti Senſor modificati Sù quelle Idee , che il Comun Senſo invia Da gli obbietti, onde füro indietro ſpinti ; Uop'è , che le trafcorſe Idee richiame Nel Comun Senſo portano traslati , Dala Mémoria à la fua Fantaſia . Quegl'Idoletti Mobili diſtinti, Ponle nel Setto lucido ad elame, Che nela Fantafia rapprefentati, Le rigette, o le approva , odia, ò defia , Ne la Memoria alfin reftan dipinti, A miſura, che trae da loro effenze Con quello ſteſſo colorato aſpetto , Utili , a infaufte à sè le conſeguenze . Che in ſuperficie å vea l'efferno Obbietto . L'Adamo del CampaiHas Mmm L'ldos ro . II . 230 IL DISCORSO UMANO : 20. 19 . L'idea, che ne le fibre interiori In queſta forma, Adam , l'Umana Mente ; Del Caitofo Midol poi fi figura , Mêtre informa il ſuo Corpo,e leſuc Membra) Per mezo de'caratteri impreſſori Da i fantaſmi di quello è dipendente: Non è, ch'una verilima pittura , Con queſti ſente , immagina , e rimembra : Per via dipinca in lor , non di colori, Mà in sè diſcorre , e vuol liberardente, Mà per mutazion de la teſtura, E ciò clegge , che buon , che bel le ſembra : Chenegli Spiīti !!! tal rifleſſo induce, Pur , de gli Enti Corporei , uop'e , che penſi, Quale iColor riñettono la Luce. Per via d'Idee material di Senſi. 26 . Non ſono i Color tutti altro in sè ſterfi, Mà perd , che del Corpo i Morbi fono Che ſuperficie , tal.configurata , Per l'intima union, Morbi de l'Alma , Sù cui rifranti i raggi , e infiem rifleſſi, Perdendo il Corpo il natural ſuo tuono , Han si la rifleſſion modificata , Se inferma è mai la fua Corporea Calma , Che imprimono ne l'Occhio i color Ateli . La Mente , che nel Cerebro ha il ſuo trono Con cui la ſuperficie è colorata : Tra gli Spirti animai non reſta in calma ; Cosi Criſtal diafano hà coſtume Perchè di lor difregolato il corſo , Sol culorir per Refrazzione , il Lume. La perturbata Idea turba il Diſcorſo. 21 . 27., Si diffé il Serafino , e tenue Stile Che ſien fuori de l'Anima in Natura Che di piun colore affatto intinſe , Corpi reali , e fisici , eſiſtenti, Sù quella , che il veſtia , tela ſottile La Mente entro il ſuo carcere procura Scolpi la fuperficie , e la dipinfe , Da i canvelli ſcoprir de'Sentimenti, E à colorata Immagine fimile , Sol per mezo de'Senſi ella è ſicura , Immago in lei, fenza color, diſinfc, Che fieno quelli al Corpo ſuo preſenti. Che in quel fcolpito Lin con par tenora Nel Comun Senfo , à l'obbiettiva effenza, Il Lume riticttea , qual fa il Colore. De le coſe attual så l'Efiſtenza . 28. Cosi ( poi fegue à dir ) la ſola azzione. Sc al Comun Senſo fuo fi rappreſenta De lo Spirto animal rr odifica to, Idea , che altronde ella avvenir ti avvcda, Få nel Corpo calloſo impreſione, L'Obbietto, far non può, che allor non ſenta , Con renderlo, in riflettervi', improntato. E ſentirlo non può , che non lo creda. Tanto , ver'fua natia coſtituzione , Così à l'Occhio ſe alcun ti ſi preſenta , E' quel Midollo tenero formato Tu già mai far potrai , che non lo veda : A''Idea Spiritofa in lei rifleffa Così se ne lo Specchio Immigo eſpreſſa , Ccde la superficie , e reſta impreſa. Noncrederla non puoi da Obbietto impreſa. ?? 29. De l'Occhio in modo tal sù la Retina, Or qualvolta à la Mente Idea ſi porta Che ancor 'efla Soſtanza è Midollare , Entro il Senſo Comun per altra via , Se talun filo 1 riguardar ſi oſtina Che per la regia , ed ordinata porta , Illuminofo in Ciel Corpo Solarc, Onde al Senſo Comun l'Idea s'invia , Per molto tempo,ancor, che il guardo inchina, Mà lo Spirto retrograda la porta Del Sol P'linmago lucida gli appare; Da la Memoria , • da la Fantasia, Elabbagliato acume ovunque gira , Per la ſtrada de'Senfi allor la crede Quell'infocato lampo ognor rimira . Da Obbietto eſterno impreſa, e le dà fede. 24. 30. Mà fe di ricordarti unqua defia E Fede tal , che giudica , e diſcorre , La Mente poi di un traſandato Obbietto , Qual ſe agiffe , nel senſo eſterno Obbietto ; Al Calloſo Midot , placido , invia E a miſura ingannata amalo, dabborre , Di Spiriti animali un rivoletto, Cheprova in sè ſvegliar gioja , è diſpetto ; Che in quell'Idea incontrandoſi per via, Agita i membri , e à un operar traſcorre Torna modificato in Idoletto : Corriſpondente à l'eccitato affetto : Dal Tipo Midollar la forina prende , Depravato cosi delira infano E de l'antica Idea ( imil ſi rende. Per morboſa cagion Diſcorſo Umano . A tur CANTO CECIMOTTAVO 238 37 . 32. 312 A turbar giunge un Senno , anche prudente, Per fimile cagion , ſe non la ſteſſa , De l'afforbito Vin le copia enorme : Mania provien , d'onde Ebrietà provenne Che l'eſaltato Spirito la Mente , Perchè la delirante Ebrezza eſpreſſa Or forza à delirar con vane forme, Di breve tempo è una Mania ſolenne, Or gli Spirti gli ottenebra talmente , E la Mania , nel Senno Umano impreffa , Che n'è ſopito ogni fuo Senſo , e dorme . Di lungo tempo è un'Ebrietà perenne, In diverſi Soggetti hà varj eventi , Furiola Mania , cui fon ſoggetti Ch'or furiofi rende , or fonnolenti. Gli acuti più talor favj Intelletti. 38. Il come ad indagar , contrari , vate, Il Sangue de Maniàci è con ecceffo Effetti à partorir ne gli Ebri il Vino , Tal di Sulfurei ſpiriti impregnato Rifletci , che nel latice vitale Che col reſpir per i Polmoni in eſſo Del Sangue è un doppio fpirito falino : Il Nitro aereo ſpirto infinuato, L'un ,che diſciolto entro il fuo Siero è un Sale Spira nel vicendevole congreſſo Urinoſo volatile Alcalino : Indomitaura , ed alito sfrenato , L'altro dentro del Sangue infinuato , Ch'eſalta in movimenti univerfali Con l'Aria , e i Cibi, è un fpirito Nitrato , Pria gli Spirti vitai , poi gli animali, 334 39 . In quei,che la purpurea,in copie,han piena, Che concorrendo ai Cerebro , accreſciuta Mafia Sanguigna , di Alcali urinofo , Di moto, e quantità, rapiſcon tutti Lo ſpirito delVin ſi meſce appena , Gl’Idoletti Ideal, che contenuti Che genera un coagolo vifcolo . Trovan nel Setto lucido, e ridutti, La Linfa ingroffa , e i vitai Spirti affrena, O fien da la Memoria, ivi venuti, E concilia un ſonnifero ripoſo. O ne la ſteſſa Fantaſia coftrutti , Tal Miſto , fi condenfa in gelatina , E invianli al Comun Senſo, e de la Mente Lo ſpirito di Vino à quel di Urina , Ingannano colà l'occhio preſente. 34. 40. Mà in quell'Uomo,in cui trovafi eccedente Qui dice Adam : D'un operar al ſcempio Il Sal Nitroſo entro il Sanguigno Umore , De PUman miſerabile Intelletto Mifta appena del Vino è l'Acquardente, Tal che può farlo e furiofo , ed empio, Che à gli Spirti vitai creſce il fervore , Di prudente, che ſia , ſano Soggetto, Spirando un'aura Elaſtica potente , Deh dona à me , mio Precettor, l'eſempio Che gli Spirti animai move à furore. Per farne più diſtinto alcun concetto , Tai lpiran , mitti , un'alito focolo Cosi lo prega , e il Serafin verace Del Viu la Ipirto. , e l'Acido Nitroſo , Il di lui bel deſio cosi compiace. 35. 414 Quindi de gii Ebri à i Midollar cannelli Il Sangue del Maniaco un tal fervore Lo Spirito con impeto s'invia : Nel ſuo Corpo talor riſveglia , e crea , Seco il caratter trae , che ne ſuggelli, Che il capo punge , o il petto , e di un dolore Trova de la Memoria , e il porta via , Intenſo à lui fà lovvenir l'Idea , L'aſporta feco al Comun Senſo , e quelli , Quando di un ſuo Nemico oftil furore Che trova, anco tener la Fantafia , Ferillo , e tutto il fatto allor s'idea : Ne i Corpi introducendoli Striati , Poi da la Fantaſia per falla porta Per retrograda frada ivi traşlati . Al fuo Senſo Comun l'Idea fi afporta. 42. Quella Idea crede allor l'Umana Mente E da la vaua Idea l’Alma ingannata, Introdotta per via di eſterni Senfi Che rappreſenta il ſuo fucceſſo antico , Da Obbietto , che fia à l'Organo preſente , Stima ver ciò, che vede, e che aſsaltata Che quei moti Sengbili difpenfi . Sia, già preſente à lui . , dal ſuo Nemico . Onde ingannata , avvien , che follemente Si accinge a la difeſa , ed opra irata De la ſtesſa maniera operi , e penſi , Cotr'Uoin , che gli ſi incotra ,ancor che amico , Comc fe quell'Obbietto aveffe avante , Che, preoccupata da l'Idea mentita, Di qui la vana Idea forta il ſembiante, Nemico il crede, e contro lyi s'irrita. Mà 36. 233 IL. DISCORSO LIMANO. 43 51 . 49. Mà mirabil vieppiù , più portentoſo Che da quei Solfi indomiti inveſtiti Loſtravoito penſiero è del Diſcorſo Di periferia al centro in mille forme, Di chi dal dente mai del Can rabbioſo Syolgon de Simulacri, ivi ſcolpiti, Prova in un di fue meinbra il fero morſo , L'Idee de la Memoria , à varie torme; Che infetto già dal ſuo velen bavoſo, E ne la Fantaſia poi male uniti E dopo ancor , che lungo tempo è ſcorſo , Soa gi'iacaagruiFantaſmi in ſtuol deforme : Fra mille altri ſintomi alfin riinane , Alfio nel Comua Senſo entran ſovente , Col creder sè già trasformato in Cane. Adingannare , à ſpaventar la Mente. 44. 50 . Nè ſolo al par del Canc addenta, e morde, Febricitando il Sangue, uopè, che fpici E ſimile anche al Cane ei latrar s'ode Del Cerebro più Spirti à le latebre : Ma con fame Canina , e voglie ingorde Delicando gli Spirti , uop'è, che giri Prono diyora į cibi, e l'olla rode; Il Sangue in pollazion celeri, e crebre : E con oprar col ſuo penſier concorde Or come Febre è mai lenza Deliri ? Le qualità Caninç affettar gode ; Come delirj fon mai fenza Febre ? Lungi chi vien sà preſentir , dotato Adamo al Serafin cosi propoſe : Di acuto, e ſottiliffimo Odorato . E si ad Adamo il Serafin riſpoſę. 45. Premetto , per ſpiegar, d'onde contratto Per dichiarar Fenoineno si bello , Concetto Uom poſſa aver cotanto ſtrano , Che interamente jo ſviluprar prometto , Che allor, che vien de l'unione à l'atto Dopo gli uſi , che detti hò del Cervello , Il corpo fral con l'Animo ſovrano , Deggio gli uſi anche dir del Cervelletto : Gl'imprime de'luoi Spiriti il contatto Cheagli uficj Animali eletto è quello , L'ldea di eſſer congiunto à Corpo Umano, A gli uli Naturali è queſto eletto : La qual conſiſte in ’ n Caratter tale , Må pria di eſaminar la ſua Natura. Ch'ngli Spirit, Umani è fpeciale, Sentine l'anatomica Struttura . 46 . 52, Del rabbioſo Velen taptu inaligna Nel Cranio è, dietro il Cerebro, ripoſto Hà corrottiya attività la Forma , Il picciolo Cervello, e ſegregato, Che gli Spiro animali, ov'egli alligna, In forina quaſi sferica diſpoſto, Ajo: o à poco in sè inuta , e trusforına , E da le due Meningi andò ammantato : In rio Venen l'Aura animal traligna, Di Cannellini hà il ſuo Midol compoko i E di Canin Carattere s'inforina : E il cortice di Glandole am maffato , Cool ne le Materie , oy'i gli ha loco , In cui con Meccaniſmi , al grande eguali , Muta , e trasforma il tutto in foco il Foco . Si prepurun gliSpiriti aniinali . 47. S3 Sentendo aggir quell'Anima infelice Dal Cervelletto fol naſcon produtti Impreſſion di Spiriti Cunini, Quei Nervei tronchi, e quei lor rami varj; La di cui f.colta immaginatrice Che daii gli Spirti à i Muſcoli, coſtrutti Hà depravuti affatto i retti fini , Al miniſter de’moti involontarj. Tradita ancor da quei Fantalmi, elice Da lui movong i Vaſi, e gli Umor tutti , Da ſe Brutali affetti, atti Ferini , Ch'a l'uficio vital ſon neceffari, Adam , nel tuo fullir quanto hai perduto ! Cor, Vene, Arterie, Glandole, Fermenti , Sei ſoggetto ad un Mal,che di Vom fà Bruto. Polmon, Linfa; Inteſtin, Chilo, Alimenti. 48. 54. Dal già detto finor molto evidente Giuridizion ſul Cerebel la Mente Argomentar fi può, come fi dia Punto non tien , nè i ſuoi eſercizi hà noti, Il Diſcorſo de l'Uomo incoerente Non sà , chiuſa entro il Cerebro, nè fente , Nel Delirio Febril , ch'è Freneſia : Come il Chil ſi amminiſtri , e il Sangue ruoti. Che allor, che bolle il Sangue in Febre ardête, Di quel, che dal Cervello è indipendente , S fulfurea falina hà diſcraſia , Fermar non puote, è regolarne i moti . Gi Spiriti nel Cerebro avanzati, Aſſoluti, e diftinti i lor Governi In copia, c mobiltà fon gencrati . Commercio hap fol per ſei Proceſſi alternt. Manda CANTO DECIMOTTAVO . 233 55 . 61.. Manda al Cervello il Cervelletto pria E per la via retrograda, ch'è dietro , Doppia Protuberanza orbicolare , Paffa nel Setto lucido il torrente : Più baſſo due proceſſi indi gl'invia Quelle Idee , che vi trova ei ſpinge addietro Per la Protuberanza altra anulare, Verſo i Corpi Striati obliquamente ; Due altri alfine imprendono la via E al corſo natural turbando il metro, Da ſuoi due Gambi al Calcc midollare L'offre per falfa porta ivi à Ja Mente E di Spiriti alterni han participi. Che venute credendole da i Senli , De’Nervi il pajo ottavov'hà principja. Vopè , che follemente operi, e penſi. 56. 62 . Per l'uno , e l'altro orbicolar Ricetto Se però nel ſol Cerebro è riſtretto Son gli Spirci animai partecipati De'Spirti il moto , e de'fantafmi erranti , Da gli Striati Corpi al Cervelletto , E à trapaſſar non và nel Cervelletto, E daqueſto anco à i Corpi fuoi Striatia Senza febricitar fà deliranti : Per le altre quattro vie con corſo retto Perchè fol ne ſuoi Spiriti è il ſoggetto , Vengono , e ven gli Spiriti mandati, Che fà le Arterie , e il Cor febricitanti ; Pe'l calce midollare , ove inſeriſce E quello Spirto , onde il ſuo moto prende Le ſue due braccia il Fornice , e li uniſcea L'Arteria , e il Cor , dal Cerebel diſcende a 57. 63 . Sol queſte ſon le occulte vie , per cui Maggior ſoggiunſe Adam ) inêtre a dormea Ciò , che ſuccede in lor di ben , di male, Stupore, è il Delirar di fan penſiero , Mandanſi internamente infra lor dui Che di vani fantaſmi, e incongrue forme Il vital Miniſtero , e l'animale , Ad un ſtuol dona fe si menzogniero , La Potenza animal gli affetti ſui I qual , non ſolo al Ver non è conforme I moti fuoi la Facoltà vitale , Mà par , ch'è falſo , e credefi per vero : Secondo , in Pro comune, à lor conviene, In modo tal , che un Senno , anche prudente , Opporſi al Mele , o farfi incontro al Bene. Di creder gl'impoſſibili conſente . 58. 64; E quinci avvien , che al ſol penſier ſovente Come inganni la Mente à dichiararti Nel Cerebro , o di Gioja , d di Timore, De i Sogni l'incredibile Bugia , Moffo è il Polmone , e il Cor placidamente ( Replica Raffael) d'uopo è ſpiegarti, Soſpira il Petto , e batte fpeſſo il Core. Come il Sonno produceſi , e che ſia : Quete , è ſvolte le Viſcere , hà la Mente Mà pienamente , Adam , rammemorarti L'idea de la Salute , ò del Malore : La teſtura del Cerebro dei pria : Intelligenza , e auſiliario impegno Che la foſtanza ſua , teſfuta á velli Paſſa così tra le Provincie , e'l Regno . Di cavi coſta , e sferici Cannelli . 59. 65. Or mentre la febrilc agitazione Che à i lati de'ſuoi concavi Canali Nel Sangue , e ne le.Viſcere ſi avanza , Triangolar fon gl'interſtizj inteſti : Gli efAlvj.al Cervelletto , e la mozione Che in quei ſcorron gli Spiriti animali, Mandar per via de Nervi hà ben poſſariza : E che diſcorre ilSugo nerveo in queſti , Quefto annuncia al Cervel la impreſſione Fatti gli uni di Spiriti vitali, Per doppia orbicolar Protuberanza, L'altro di Umor linfatici digefti : Entro i Corpi Striati , onde la Mente Che ſtan fra lor , quei di elater dotati , Di quel calor febril l'affanno ſente . Queſto di fode fibre , equilibrati. 60. 66. Mà ſe gli effuvi, ei moti ſuoi ſon tali , Mentre gli Spirti à tal ſon rarefatti Che al Cerebel traſceudono le ſponde, Che tengan quei cannelli intumiditi , Nel Cerebro i ſuoi Spiriti animali O'quefti cosi reſtino diſtratti Per l'anular Protuberanza infonde : Da ariditi , ò durezza irrigiditi, Poi da i poſterior recti canali O'il nervco Umor pien di fali acri , ed atti Del calce Midollare alfin trasfonde , Le fibre à ſtimolar , gli Spirti irriti , Del Fornice gli Spirti à le due braccia Sta tempre aperto il Cerebro , e produce E in quel gli eſtranj effuvj infinua, e caccia. Spirti continui , e la Vigilia induce. L'Adamo del Campailla. Nina Por 237 IL DISCORSO UMANO . 1 ( I 1 ( c & } ( ( 1 ( 67. 73 . Per poco influſſo, ò per diſpendj immenfi, Nel tempo del Dormire al Cervelletto Se al minorar fi vien lo Spirto in effi, Copia inaggior di Spirti il Sangue infonde O’i ſuoi interſtiz; il nervco Umor più eféli Che oſtrutto allora il Cerebro , e riſtretco, i ; Tien, con più copia , e i cannellin compreffi, Quei,che nõ manda à queſto, à quel trasfondo Queſti già reli vuoti , e non più tenſi Maggior moto pertanto , e più perfetto Chiudonfi, molli, e calcano in sè ſteſſi. Del Torace han le viſcere profonde , Continuar nel Cerebro non porno E quelle de l'Addome, allor, che appieno Gli ſpiriti l'influſſo : e faffi il Sonno . Immerfo è il Corpo Uman del Sonno in feno. 68 . 74. Il Sonno è un feriar di Senſi , e Moti, Mà perchè (dice Adam ) ſpelo, à miſura Mà Senli eſterni , e Moti volontarj. Di noſtra Paſſion ſi formi il Sogno ? Gli Spirti del Cervel ſtan quafi immoti, Perchè m'idea , dormendo , e mi figura Chiuſe le vie de Senſitivi Affari : Quell'Obbietto ,che temo,ò quel,che agogno ? Solo i ſuoi membri proſſimi, e i remoti Qualor per breve , in queſta notte oſcura Tutti mantiene in eſercizi varj , Michiuſe al Sonno i rai natio biſogno , ( Perchè infuſſo di Spiriti interdetto Vidi nel Sonno il Cherubino armato, Non hà ) la Region del Cervelletto . Che mi avventava in fen brando infocato , 69 . 75. Or così ſtando il Cerebro.in quiete, L'Angiol riſpoſe : Il già commeſſo errore In una , in tutto oſcurità diffuſa, Nel ſonno anche ti affigge , e ti tormentas Si occultan le fue Immagini inquiete , Ti ſtringe il Cor , l'anguſtiato Core Ogni altra Idea de i Senti eſterni eſcluſa , L'imprellione al Cercbel preſenta, In folche folitudini fecrete Che pe'i Procelli orbicolar và fuore , La Mente è tutta in sè raccolta, e chiuſa ; E al tuo Senſo comun i rappreſenta : E del Cervello il diſcoriivo Mondo Poi ne la Fantaſia forma i'alpetto Dorme in ſilenzio altitlimo, e profondo. Del Cherubin , qual ſe ti apriſſe il petto , 76. Ed ecco , che per cieca obliqua via , Altro ruſcel di Spirti al modo fteffo Di Larvette ideali erranti ſquadre Dal Cervelletto al Cerebro diſcorre ; Nel Coinun Senio , o ne la Fantaila E per la via de l'anular Proceſſo Vagan leggicie or fpaventole , ed'adre , Lc radici del Fornice traſcorre . Or veſtite di ainabije bugia , De Cherubin l'idea , che trova in eſſo , Pingon bei Spettri, e Fantafie leggiadre ; Seco rapiíce , e ullin valia : deporre E van col Fallo, in naſchera di Vero, Nel Senſorio Comuo : l’Alma, che'l vede De l'Anima à ingannar l'occhio, e’i penſiero. E lente il duolo al Cor, ferito il crede. Tal ſe in Teatro cinbroſo il Popol liede, Anch'io diſs’Eva) in quel notturo orrore , Niirando chiare aprir comiche Scene, Mentre più gli occhi mici pianger nő ponno , E da Mimi larvati aſculta , e vede Viep; iù per lo ſpavento, e pul timore , Tragiche finzion , menzogne amene : Che per quieto oblio , mentre che a !Tonno , Quali del Ver fcordato , ii Falſo crede Strangolate le fauci , oppreſſo il Core E da’luoi Seun italicdotto viene , Sento da un Moftro , infra vigilia, e ſonno : Chefveglia ii Finto in lui , verace intanto Volea gridar , volea fuggir , volea Odio, ) Amer,Picea, d Sdegno,c Rilo,o Piáto. Scuoţer dal ſen la Belva, e non potea . 28. Chile fopite Immagini alCervello Queſto č l'Incubo, Adamo ( à dir riprende Svegli , i luoi Spisti in renderne eccitati , A lui rivolto , ii Filico Divino ) Facile è di aſſignar, dal Cerebello, Paroliſino terribile, che apprende Che fieno effiuvi, • Spiriti ſcappati, L'Uoin, mentre che talor dorineſupino. Per quei fentier, che ſon , tra queſto,e quello, Il Petto, e il Core ilmoto ſuo ſoſpende, Ne i Proceſi ſcambievoii, incavati E fofpende ancu i Sangue il ſuo camino ; De le Protuberüize orbicolari, Che riſtagnando entro i polmoni in petto E de i terzi Proceſli , ed anulari , Fà un breve si, mà aſſai moleſto effetto . Cò, che 1 ( I ( 1 C 70. 71 . 79 72 . CANTO DECIMOTTAVO . 79. 85. Cio , che il Sonno al Cervel coſtituiſce , Del Morbo Malinconico cagioni Vien l’Incubo à produr nel Cerebello Son , ipaventoſi , e ſubiti tercori Qual, groſſo il nerveoLiquido, impediſce Affetti violenti, e pailioni, Degli Spirti animali il corſo in quello , Ipocondriaci, e Iſterici Malori : Tal di queſto il medemo anche oltruiſce In queſte inordinate ripreſſioni Ogni talor ſuo midollar Canuello , Si guaſtano le Viſcere, e gli Umori : Qualvolta amplia foverchio, in modi vari , Onde mandati al Cerebro, ed eſtratti Di queſto pur le Strie triangolari . Spirti ne fono, à gli uſi lor malatti. 80 . 86 . Come, al Cervel gli Spiriti impediti , Mal fan l’uſo adempir più principale , Fermanſi gli uſi à gli Organi animali, Ch'è : coʻlor moti armonici, adequata Così , gli Spirti al Cercbel fopiti, Tener de l'Uomo à l'Anima immortale Ceffan quei de le Viſcere vitali , Quella , che al ſommo Ben tendēza hà innata, Il Sengue, e gli altri Liquidi irretiti Mentre in queſto ſuo carcere mortale Ne i polmoni , e lor vafi arteriali. Vive ad un Corpo organico ligata : Ciò nel dornir ſupin ſuccede ſpeſſo: Che priva di lor Tolita Armonia, Che il Cercbel dal Cerebro è compreffo, Sente una interior Malinconia , 81 . 87 . Prefa daʼNervi impreffion si rea Scemi di loro elaftica potenza, Al Cerebro s'invia dal Cervelletto Debil tai Spirti à ſpanderſi han vigore, La Mente un Moſtro in fantaſia s'idea , E di contrari Agenti à la prelenza Qual ſe l'affoghi, e le comprima il petto : Producon , contraendoſi, il Tiinore. Poi tratta al Comun Senſo è quell’ldea, Grolli , oltre del dover, ne l'aderenza Con un corſo retrogrado indiretto Portan le loro Idee forina maggiore : La Idea ne vede, e la impreſſion ne ſente ; Onde di quel,ch'è in sè , ſempre più immenfo Or che ſtupor, fe'l crede ver la Mente ? Rapprefentan l'Obbietto al Comun Senfo . 82. 88 . Miquel dal Setto lucido repiſce Anzi, però clie indebite miſture Spirto le klee ne'Corpi ſuoi Striati ? Di eſtrani effluvj in lor glaſtan le forme Del Cerebel non già , che non fluiſce Appajono d'infolite figure Spirito in lui, chii Cannellin turati. I lor Fantaſmi, e di feinbianza informe : Si parla Adaino : E Raffacl fupplilce Tenebroſe le lınmagini, ed oſcure Del Cerebel gli Spiriti privati, Non terbano à gli Obbietti Idea conforme: Per doppia orbicolar Protuberaliza , Quindi de i Malinconici eſſer dee u Cerebro, che n’hà minor inancanza . Piena la Fantalia d'incongrue Idee. 83 . 89 . De le vitali ſu Vilcere à l'uſo Inino il M.lincolico à tal ſegno, Tutti gli Spirti il Cercbel riparte ; Solo in penſier fantaſtici ſi aggira : Il Cercbro non già , che benchè chiuſo, Pregna hila Fantatia , colmo l'ingegno , Ne reſts pieno, e altrui non ne fi partc. D'incoerenti Idee ; ma non deli. a : Reſtande elauſto quel, da queſto infuſo Chc, benchè erranti, in sè ſenza ritegno , Hà lo Spirto animal per quella parte, Le involontarie Immagini riinira, Che dal Corpo Callofo , ove diſcende, Pur ben fi avvede, e noto há ben , che ſia A gli Striati , ivi le Idee diſtende. Sol tutto l'Effer loro in Fantaſia. 84. 90. 11 Sogno paſſaggiera è una Pazizia, Mà ſe da le ſuc viſcere eſalato , Ma la Pazzia poi Sogro è permanente , Per i Nervi , Par vago, e intercoſtale, La Ipocur driaca in cui Malinconia Morbofo effuvio , al Cervelletto alzato , Riduce PUomo à delirar fovente . Per il di dietro al Fornice poi fale, Contraria de Maniaci à la Follia , Ogni incongruo Fantafina, ivi formato, Ch'è cir :Je !, furioia, audace, ardente , Che ne la Fantuſia difpiega l'ale, Quefiriè timida, e imbelle, e'l penſier volto Nel Senforio Comun con feco tira : Hà follecito al Plen, itupido al Molto . L'Alma allor Ver lo giudica, e delira. Del IL DISCORSO UMANO , Del nobile cosi Diſcorſo Umano, De'tanti ancor traccò Logici errori E de'ſuoi varj organici difetti Che al diſcorſo depravauo i Giudici, Filoſofo l'Arcangelo ſovrano, E qual di Verità gli alti ſplendori Con ſottili penfieri, e chiari detti . Oſcurano à la Mente i Pregiudicj: Indi ſpiego i Rimedj, ond'egl’inſano Come la Dialettica riſtori , Reſo , à cagion de gli Organi imperfetti, Con norme, i falli in lei , regolatrici; Poffi à i retti tornar ſuoi Sentimenti, E al fine il giuſto Metodo glieſpone , Con medicarne i gu'aſti ſuoi Stromenti. L'ulo à bene adoptas di fua Ragionc.

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