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Monday, June 6, 2022

GRICE E BRANCIFORTE: I GIOCHI OLIMPICI

 A • imm.     Digitized by thè Internet Archive  in 2017 with funding from  Getty Research Institute     https://archive.org/details/deigiuochiolimpiOOics     Prf/^ro .-fcàfZle ^ f.tt. di F -Bei'fy/'J-i' ■   Airy'rvKAT^.wj jyj^ix.ù *^h:e7J'Atv attLiAI^d    DEI    ©iierosiHìi ©iLHMiPKsir    DELLA GRECIA   E DEI CIRCEINSI UN ROMA     DELLE CORSE DI BIGHE E DE’ FANTINI  A CAVALLO ED A PIEDI IN PADOVA   e     nell’ Anfiteatro dell’Arena in Milano   dal 1807 ® 1834   coi Nomi e Cognomi del Proprietarj  dei Cavalli e di quelli dei Yincitori  stati premiati nei diversi Spettacoli    M'J. G-      A SPESE DELL’AUTORE    i836    Edizione posta sotto la Salvaguardia  delle Leggi.    Miiako. Dalla Tipografìa Visa]^        —»#•--    DEI   (gailXgSìl     I GiuocHl più famosi della Grecia furono gli Olim-  pici. Essi instituiti furono non solamente per avvezzare  la gioventù agli esercizj del corpo, e per celebrare in  un determinato tempo la memoria de’più grandi avve-  nimenti; ma eziandio per onorare gli Dei. Distinte ve-  nivano cinque maniere differenti di esercitarsi oltre quella  del canto, e della musica; vale a dire il Corso che si  fece in prima a piedi, e poscia sopra de’coccbi; il Salto;  il Disco; la Lotta; finalmente il Cesto o sia la Scherma  a colpi di pugni.   I giuochi Olimpici, così chiamati dalla città di Olim-  pia, celebravansi ogni cinque anni; il che nascer poi  fece il costume di contare per via di Olimpiadi. Essi  cominciavano con un solenne sacrificio, e solevasi quivi  accorrere da tutte le parti della Grecia: i vincitori erano  pubblicati ad alta voce da un Araldo, e lodati con dei  cantici di vittoria; e si soleva ancora cinger la tevta del  medesimi con una corona trionfale. Ogni città, a cui  appartenevano, faceva a’ medesimi de’ricchi doni, e man-  tenuti erano per tutto il rimanente della vita a pubbli-  che spese.    Il jiriraoj che riportò il premio uel corso a piedi  chiamavasi Corebo, nativo di Elide.. Cinisca figliuola del  re Archidamo fu la prima del suo sesso, che guadagnò  il premio nel corso de’cocchi, ciocché avvenne nella sesia  Olimpiade; così pure altre femmine ebbero parte in questi  giuochi.   Cleostene Epidanio riportò il premio del corso a ca-  vallo.   Polidamante, figlio di Nicia, aveva una statura gigan-  tesca, ed una forza, un coraggio ed una destrezza stra-  ordinaria. Essendo ancor giovane assaltò sul monte Olimpo  un gran leone, il quale desolava il paese, e l’uccise.   Esso ancora fermava con una sola mano un cocchio  tirato da quattro cavalli; quindi Dario figlio di Arta-  serse curioso di esser testimonio della sua forza, gli pose  sul capo tre de’ più forti delle sue guardie, ed egli li  uccise tutti con un colpo di pugno.   Milone Crotoniala il più robusto, e nerboruto di tutti  gli atleti si mise un giorno ne’ giuochi Olimpici un  toro di due anni sopra le spalle, e portollo correndo  sino all’estremità dello steccato senza prender fiato, di poi  l’uccise con un colpo di pugno.   Teagene Tasiese è commendabile per la sua destrezza,  per la sua agilità, e pel gran numero di corone dal  rnedesimo riportale in diversi torneamenti, che si fanno  ascendere a quattrocento.   1 vincitori di questi giuochi onorare solevansi con  delle corone; la più antica che data venne ai medesimi  era di Ulivo; e poscia date ne furono di Gramigna, di  Salcio, di Lauro, di Mirto, di Quercia, di Palma e di  Appio. Gli atleti vincitori incominciarono a far innal-  zare le loro statue, che furono dai medesimi dedicate  agli Dei; quindi ancora scolpiti venivano i loro nomi  sopra alcune colonne, poste nella pubblica piazza. Il  concorso a questi giuochi era si grande, che solamente  i principali personaggi delle città Greche vi potevano  aver luogo, e si celebravano con molta pompa e ma-  gnificenza.    DEI    m ^^oma   E DEL CIRCO MASSIMO    Cm legge la storia de’principj <31 Roma, avrà osser-  vato, che questa singolare città prese ne’suoi primordj  il governo, le leggi, la magistratura, la religione, i riti  e le arti dagli Etruschi popoli circonvicini.   Di tre specie erano i giuochi: i primi erano sce-  nici, o teatrali e consistevano, come oggi, a rappre-  sentare sul teatro commedie, canti, suoni, balli, e tutti  questi alla foggia toscana. Anfiteatrali erano i secondi;  e si riducevano a combattimenti gladiatori tra uomini  ed uomini, o tra uomini e fiei’e. I giuochi Circensi  formavano la terza specie; ed erano, come dice Tertul-  liano, nel loro apparato i più ricchi, ed i più pomposi.   Consistevano essi in corse di uomini a piedi ed a  cavallo precedute da varj sagrifizi: concorreva a questo  brillante spettacolo tutto il popolo romano, e special-  niente la più elegante gioventù e le più belle fanciulle,  le quali in lunghi stuoli andavano parte per vedere, e  parte per esser vedute.   11 primo Circo chiuso che si ediGcasse in Roma, fu opera  di Tarquinio Prisco principe appassionato per le grandi  costruzioni. Esso edificio fu chiamato Circo Massimo,  il quale poscia più non bastò alla cresciuta popolazione  di Roma.   Giulio Cesare credette dover dedicare al popolo ro-  mano ed alla religione, di cui era divenuto capo, un altro    — 6 —   ijii’co proporzionalo al bisogno; ma in vece di farlo nuovo,  pensò meglio di accrescere quello eretto da Tarquinio.   Augusto suo successore rifabbricò questo Circo, ornan-  dolo di marmi in occasione, che andava abbellendo la  sua capitale.   Dionigi d’Alicarnasso narra che ai suoi tempi il Circo  Massimo era circondato da gran porticato, avente molte  scale artificiosamente distribuite a libero passo di quelli  che entravano ed uscivano: esso conteneva duecento ses-  santa mila spettatori.   Tanta magnificenza non bastò ai successori d’Augusto;  perchè Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone vi fecero an-  ch’essi varj accrescimenti.   Quegli però, che più d’ogni altro lo accrebbe, fu Tra-  jano, perchè a’suoi tempi la popolazione di Roma era  giunta forse al massimo suo aumento.   1 Romani erano cosi amanti di queste solennità, che  non domandavano al Principe, altro che abbondanza di  pane, e frequenza di giuochi Circensi.   Questi gran giuochi Circensi consistevano poi in una  solenne processione terminata da varj pubblici sacrifizi,  che si facevano sulla spina del Circo; e in una corsa di  cento Righe tirate a quattro cavalli di fronte, e di una  numerosa corsa di fantini a cavallo ed a piedi.   Queste cento Bighe erano divise in quattro fazioni,  distinte dai colori, coi quali erano dipinte. V’ erano le  bianche, le rosse, le prasiue, o sia verde chiaro e le ve-  nete, o sia ceruleo marino; in modo, che ve n^erano ven-  ticinque per ciascun colore.   Ogni Biga portava un nome, e quello probabilmente  del suo agitatore.   Finite le corse de’carri, gli agitatori scendevano nel-  l’arena, e correvano a piedi a gara.   Dopo la corsa venivano gli atleti e i lottatori, i quali  facevano anch’ essi i loro esercizj, e con ciò finivasi la  giornata.   Questi differenti esercizj erano interrotti da pubblici  elogi che recitavansi in lode dei vincitori, e dalle di-  stribuzioni, che ad essi faceansi delle corone e de’premi.   Ecco dato un cenno o un’ idea dei Giuochi Circensi.     VENEZIA   COME LA GRECIA E ROMA   aveva aneli’ essa i suoi Spettacoli    Consistevano questi in Regate o corse lungo il Ca-  nalazzo che divide in due parti \^enezla, e in caccle di  tori con cani, nelle forze erculee divise in due fazioni di  così detti Nicolottl e Castellani, e in voli dal campanile  di san Marco alla riva della Piazzetta.   Furono sempre soggetto di universale ammirazione la  Venezia questi spettacoli, massimamente quello della così  detta regata.   Si dava principio allo spettacolo con un fresco, vale a  dire con una corsa di tutte le barche fornite riccamente in  diversi costumi, oltre le Bissone a otto remi, 3Ialgarolte  a sei remi e Peote, barche tutte di una diversa costru-  zione: v’ erano quelle, che rappresentavano le quattro  parti del mondo, le quattro stagioni dell’anno, i quat-  tro elementi, non che quelle rappresentanti la Forza, la  Temperanza e la Giustizia.   Terminato il corso delle barche simboleggiate, avevano  luogo le così dette regate, la prima delle quali era di  dodici battelletti a un remo, e dodici a due remi, e  quella delle gondole a un remo, e a due remi nel me-  desimo numero.    — 8 —   Prendevano il corso dalla Motta di sant’ Antonio;  schierate partita per partita avanti un cordino, davano  la mossa con uno sbaro di raortaletto; percorrevano tutto  il Canalazzo sino alla volta del palo collocato al Corpus  Domini, girato questo giungevano alla meta, in volta  del canale a casa del Nob. sig. Foscari, ove era costruita  una macchina a guisa di pulvinare, e dal giudici ri-  cevevano i premi destinati ai vincitori.   La lunghezza del Canalazzo rappresentava un ma-  gnifico Anfiteatro: tutti i maestosi palazzi basati anche ih  parte sul legno d’india erano addobbati di ricchissime  tappezzerie orientali, e chiudeva lo spettacolo una mar-  cia trionfale di tutte le suddette barche.    BELLE CORSE    AL PRATO DELLA VALLE    m    ^ac/o    ova    Sua Eccellenza proveditore Andrea Metnó nell’anno  1780 circa ei’esse il gran Prato della Valle in ampio  Circo Olimpico, adorno di statue rappresentanti uomini  illusti'i, di obelischi, e di vasi etruschi, per far le corse  particolari delle bighe, dei fantini a cavallo, dei barberi  e dei fantini a piedi.   Era costume in tutte le città dello Stato Veneto di dare  corse di cavalli e di uomini a piedi.   Ambivano i nobili veneti d’avere al loro Servizio i cosi  detti Lacchè o Volanti, che correvano a piedi in tutte  quelle corse che si facevano nello Stato, e queste erano  frequentij difatto questi Volanti a piedi correvano da  Mestre a Padova in due ore (spazio di venti miglia  italiane.)   Le solenni corse erano di miglia dieci, tra andata e  ritorno, e chi non correva questo spazio meno di un’ora  non prendeva premio. Detti premi erano cinque con le  loro bandiere, la prima rossa, la seconda celeste, la terza  verde, la quarta gialla, e la quinta bianca.   Tutti quelli che si distinsero in queste gare sono i  seguenti:    IO    Nelle Corse parziali dei Lacchè:    Picino Angelo.   Fineo Antonio.   Sellila Giuseppe.   Badia Antonio.   Palermo Mariano.   Peverin Donienieo.  Bernardinelli Antonio.  Martello Carlo.   Costa Paolo.   Baggio Pietro.   Seresa Paolo.   Morte Antonio.   Nardini Giuseppe.  Schincaglia Gio. Battista.  Nardini Nicola.   Giustiniani Paolo.   Nelle corse parz   Il N. Alessandro Pepoli.   Il N. Giacomo Savorgnani.   Il N. Siraone Contarini.   11 N. Lodovico Priuli.    Bologna Gio. Battista,  Meneghini Antonio.  Bettini Gio. Battista.  Rabaldi Giovanni.  Contenti Angelo.  Menegazzi Gio. Battista  Poiana Gio. Battista.  Petito Pietro.   Coradi Girolamo.  Bologna Santo.   Picino Francesco.   Faina Paolo.   Bianchini Giuseppe.  Strajoto Domenico.  Coppa Girolamo.    li delle Bighe:   Il N. Agostino Nani.   Il N. Antonio Riva,   Il N. Zaneto Morosini:  ed altri.    J    DELLA    COSTRUZIONE DEL CIRCO   O ARENA IN MILANO   af/fa 3^ùa/z/ta c/    Nell^anno 1806, a spese della comune di Milano fu  eretto il gran Circo sulle tracce degli antichi Circhi di  Roma, dietro disegno dell’egregio signor cavaliere Luigi  Canonica regio architetto^ il suo giro esterno è di braccia  milanesi i4oo circa^ la sua lunghezza interna dalle car-  ceri alla porta trionfale braccia 4oo; la sua larghezza  dal pulvinare alla porta mortoria braccia aSo. (0   Nell’interno del pulvinare il cornicione è fregiato di  un basso rilievo a chiaroscuro rappresentante la gran  pompa Circense degli antichi Romani, dipinta dall’esimio  signor Monticelli Angelo.   Dice Dionigi, ed anche Ovidio, che avanti di comin-  ciare i giuochi Circensi, la pompa, o sia processione,  scendeva dal Campidoglio, e pel foro romano s’incammi-  nava in bell’ordine verso il circo Massimo; la galleria  interna di ordine Corinto, ornata di otto colonne di gra-  nito lombardo, come pure tutti i gradi, e scalari, che  discende al podio; e ciò è quanto viene rappresentato  nel suddetto fregio.   La porta trionfale è di ordine dorico di granito; il  timpano sopra il cornicione rappresenta la Fama in basso  rilievo, che distribuisce le corone al vincitori. Le car-    (i) Il braccio di Milano corrisponde a metri lineari Oj5g  centimetri.      12 —   deri, della lunghezza di braccia loo in Uno colla terrazza  sopra le medesime, e le torri deU’oppldo costituiscono  un imponente fabbricato tutto di pietra viva.   Nel giorno 17 dicembre 1807, nell’AnGteatro dell’ A-  rena in Milano, ebbe luogo il famoso spettacolo, non  più vedutosi in questa Capitale, della Naumachia, o re-  gata di barche.   Per l’esecuzione di detto spettacolo, si fecero traspor-  tare una quantità di barche di varie dimensioni, pren-  dendole nei laghi vicini, e facendo venire molti barca-  iuoli abitanti i paesi lungo il lago di Como — Dato il  segnale, si distaccarono dal luogo delle carceri sei barche,  ciascuna portando seco quattro barcaiuoli, i quali fecero  la loro corsa col compire tre giri intorno alla Arena.  Successivamente compirono i loro girl altre dodici bar-  che a sei a sei, come si disse delle prime. Le prime due  di ciascuna coppia, che prime poterono arrivare alla  meta, dovettero di nuovo cimentarsi nella quarta corsa  per la decisione del premi, e rimasero vincitori gl’ in-  frascritti:    e)Loiue 6 ©o^w/oiufi   Set   Sverni a   111   cilowtiita ulaX'C'   IH   Andrea Gregol . ,   I.   4oo   Antonio Bianchi. . .   II.   3oo   1 Fortunato Prada . . .   III.   200   i La Lira Laliana equivale ad Aiistr. r.   l4-    — i3 — ’   Nel giorno i Marzo 1808 si tenne neirAnfi teatro deU  TArena in Milano lo spettacolo di bighe, e fantini a  piedi ed a cavallo. In detto giorno si diede lo spetta-  colo suddetto, essendosi prima esperlmentati gl’individui  ed i cavalli, e riconosciuti aventi ciascuno le condizioni  necessarie prescritte dai politici regolamenti.   In detta giornata i vincitori furono i seguenti.    Slfooute e Co^H-owt'e'   ìit,   Sei. ©O/caffi   cKjoiM'e' 6' ©«^M'ome   e> ilei, ( 3 ^ aiitim/   IH/   cHoin-m'OiitoMt'e  t)eC ^teiuio  la §c.   CO   RSO DELLE BIGHE.    Vignoni Gio. .   Cardinali Gio. B.“   I.   3 oo   Della Tela Gaet.   Barzaghi Luigi   li.   200   Roelli Ambrogio   Radaelli Pietro   IH.   100   CORS.A DEI FANTINI A   CAVALLO.   Bottini Baldassare   Porlesi Angelo   I.   200   Ghezzi Antonio   Daniri Paolo .   II.   100   CORSA   DEI FANTINI   A PIED   I.    Coppa Girolamo   I.   i 5 o   «5   Feroldi Gio. Fr.   II.   75    Scorpioni Gaet.   III.   5 o 1   Lo Scudo di ItJilano equivale ad Auslr. L.   5 . 29. 1    Nel giorno i6 Agosto 1 8 io si diede nell’Arena di Mi-  lano un eguale spettacolo tenutosi nel i Marzo 1808,  cioè, corse di bighe e fantini a piedi ed a cavallo. Quelli  che fortunati ottennero in quel giorno il premio furono  i seguenti descritti nell’infrascitta tabella:    Dii/ 5*t(5pueba^   Dei/ GnvaKl   cTCjouve 6 Go^itoiue  De^fi/ cHau-w^o.,  e/ Dei/ ^ aw.kwi; j   ^MlM/td   111 / Qiaiòi   JWuw/Ou/tocw/e  De6 $reiui/0   IH/ cltaE.   CORSO DELLE Bl   GHE.    Fontana Gio. Batt.   Cardinali Gio, B.“   I.   aooo   Caprara S. E. Carlo   Vimercati Carlo   II.   0   0   Sevolini Antonio   Trabattoni Paolo   III.   1000   CORSA D   EI FANTINI A   CAVALLO.   Saul Conte Àlorio   Porlesi Luigi . .   I.   i5oo   Besozzi Filippo .   Bucchetti Luigi.   IL   1000   CORSA   DEI FANTINI   A PIED   r.    Testoni Antonio   I.   1000    Coppa Girolamo   II.   5oo    Feroldi Gio. Fr.   III.   3oo    — i5 —   NeU’Anfiteatro dell’Arena in Milano si tenne pubblico  divertimento della regata eseguita con barche fatte tra-  sportare dai vicini laghi, e con barcaiuoli abitanti i paesi  lungo i detti laghi.   Detto spettacolo ebbe luogo nel giorno i Giugno i8ri  colla distribuzione dei seguenti premi consegnati ai sin-  goli vincitori della medesima regata.    Storne e Go^uoitt/e   Jet    c/lomiuoM/tooiC'e   Se-K ^teutio   11*   Garavaglia Paolo . .   I.   4oo   Baroni Antonio . . .   II.   000   Bianchi Agostino . .   III.   200    — i6 —   Nel giorno i agosto i8ii sì tenne nell’Arena di Mi-  lano uno spettacolo di corse di bighe, e fantini a piedi  ed a cavallo, colla distribuzione dei sottonotati premi dati  ai singoli vincitori come appare dall’unita tabella.    dei/ Oa.vafCv   Slboni/e 6 Go^it/oiwe  cibu&'.^ix,   e dei.   lU/ Qtxóói/   lHoUMM/OW/toWe   deC   11* 5taK.   CORSO DELLE BIGHE,    Vignoni Carlo .   Cardinali Gio. B.   I.   2000   Galli Giuseppe.   Barzaghi Luigi .   II.   i5oo   Della Tela Gio.B.   Vimercali Carlo   III.   1000   CORSA DEI FANTINI A   CANAI   LO,   Labedojers Charles   Pier Giuseppe .   I.   i5oo   Alari conle Saule   Rossi Ferdinando   II.   1000   CORSA   DEI FANTINI   A PIEDI.    Mandelli Giuseppe   I.   1000    Tesloni Antonio   II.   5oo    Coppa Girolamo   III.   3oo    17 —   In Milano fuori di porta Orieulale nel giorno 17 ago-  sto 1812, si tennero le corse di fantini a piedi ed a  cavallo.   Detto spettacolo ebbe il suo principio al ponte di  Porta Orientale, ed aglrandosi 1 fantini intorno all’ al-  bergo, detto di Loreto nuovo, ritornarono essi sullo stesso  ponte a ricevere gli stabiliti premi ai singoli vincitori  come dall’unita tabella:    afLoiiKe e Q/o^woiwe  Jet $^capi/i,eta»j   Jo) Oo/vix^G,   Dii/ ^OÀAhwV   ^ veruno   IU>   oRoiinM'outow/e   ut ^taP,   CORSA DEI FANTINI A   CAVALLO.   Saul Conte Alario   Botta Angelo . .   I.   i5oo   Caprini Giovanni   Comolli Luigi .   IL   1000   Cordini Agostino   Domiri Paol9 .   III.   5oo   CORSA   DEI FANTINI   A PIEDI.    Coppa Girolamo   I.   1000    Testoni Antonio   II.   600    Poutigia Frane.”   III.   3oo    2    — i8 —   Avendo il Consiglio Comunale della regia città di Mi-  lano deliberato di festeggiare con pubbliche dimostra-^  zlonl di esultanza il fausto arrivo in Milano di S. A.  l’Arciduca Giovanni.   La Commissione delegata del predetto Consiglio de-  duce a notizia, che tra gli spettacoli 'pubblici divisati  nel giorno i8 maggio i8i5, si faranno le Corse dello  bighe e de’fautini a cavallo, e dei fantini a piedi.    3«/   De»   (3Li5iti6 e ©o^Moitve  De^^ii cAsirt'iga  e Da ^ antiiu/   ^teu*wj   ciloii*iuoitbotx«   2ycc&. DÌI.   CO   RSO DELLE BIGHE.    Giovanni Galli .   Gio. Cardinali .   I.   100   Giovanni Galli .   Giacomo Gallarati   Carlo 'Vimercali   /   Pietro Redaelli   II.   8o ,    detto Cadetto   in.   6o   CORSA BEI FANTINI A   CAVALLO.   Giuseppe Bordoni   GiovanniBelloni   I.   8o   Gaetano Turcotii  l   Giuseppe Bordoni   Ferdin. Bergomi   II.   6o   Giuseppe Picozzi   III.   So   CORSA   DEI FANTINI   A PIE!   H.    Giuseppe Maodelli   I.   5o    Frane. Pontigia   IL   4o    Antonio Testoni   III.   3o   Uno Zecchino corrisponde ad Auslr. L. i3. 6o. i    >9    Spettacoli Circenai diretti da Girolamo Coppa  da eseguirsi nel giorno 29 settembre 18 16 .    La Russia ha le sue slitte, la Scozia le sue caccie,  l’Inghilterra le sue corse, la Spagna le sue giostre dei  tori. La musica, il ballo, la corsa, le militari evoluzio-  ni, le sceniche rappresentazioni sono spettacoli de’quali  anche a’giorni nostra ogni popolo si diletta, e che pa-  gano varii ed importanti tributi all’utilità pubblica.   il sistema degli antichi spettacoli ci dimostra i sommi  vantaggi che se ne possono ritrarre. Il vigore de’ corpi,  che ha tanta influenza in quello dell’anima, la destrezza,  l’agilità, la forza ed il coraggio, non erano i soli beni  che col piacere combinavano negli esercizii della greca  e della romana palestra, e negli spettacoli a’qnali que-  sti servivano. Veniva co’ medesimi mirabilmente alimen-  tata, estesa, invigorita la passione della gloria. In essi  comparivano i più distinti personaggi^ Socrate si faceva  un dovere d’intervenire, Alcibiade riportò tre premi, e  Catone si disponeva nella sua gioventù a divenire quel  che fu nella sua vecchiezza.   Le corone d’ulivo, di lauro , di appio verde o secco  che si davano ai vincitori de’diversi giuochi in Grecia,  i premj presso a poco simili che si davano per Io stesso  merito in Roma, preparavano quelli che si ottenevano  quindi dalla virtù e dai talenti del magistrato e del  guerriero nel foro e nel campo; nella palestra e nel circo  gli esercizii erano diversi, ma lo scopo era sempre un  solo, quello di alimentare cioè la passione della gloria.  Ma i costumi nostri son diversi da quelli de’Greci e de-  gli antichi Romani, e le nostre leggi non hanno uopo  di un tal mezzo per estendere questa utilissima passione.  Si può dire per altro che noi pure potremmo ritrarre  dei rilevanti vantaggi da questi spettacoli se venissero  nella patria nostra adottati, purché si avesse cura di pre-  venire gl’incovenieuti che s’introdussero in quelli de’Ro-  ^ni, si modificasse l’antica pakstra, e se ne proscrivesse  ^ ferocia e l’indecenza.    — • 30    Somministrando con essi de’piaceri utili agli uomini,  s’impedirebbe che da loro medesimi se ne formassero  de'perniciosi.   Quell’ istinto che conduce i giovani all’ azione ed al  placei’e potrebbe in questi spettacoli servir di mezzo per  abituarli all’ordine, alla tolleranza della fatica, al vigore  del corpo, all’energia dello spirito e per garantirli dal-  Tozio sempre seguito’ dalla noia, dalla frivolezza e dal  vizio.   Con ({ueste idee Coppa Girolamo e compagni pensa-  rono d’introdurre in questa Capitale alcuni spettacoli,  ch’essi denominano Circensi dal circo od anfiteatro si-  tuato sulla piazza d’armi di questa Città, luogo dove in-  tendono di darli, e a questo oggetto implorarono ed  ottennero la necessaria permissione dall’Imperiale Regio  Governo di Milano.   Una corsa di dieciotto fantini a piedi, vestili alla  Romana che sortiranno dalle Carceri, e gireranno in-  torno alla spina, faranno otto corse complete sino alla  meta, i primi tre vincitori otterranno   Il primo . . italiane lir. 3 oo   11 secondo « 200   li terzo . . . . . . » 100    Questa verrà seguita da altra corsa di dodici fautini  a cavallo che sortendo dalle carceri, faranno quattro  corse complete sino alla meta   Al primo . . . italiane lir, 5 oo   Al secondo « 3 oo   Al terzo 30 0   ■ Immediatamente alle accennate corse succederà quella  di sei bighe, le quali sortiranno parimenti dalle carceri  e faranno quattro corse complete sino alla meta    La prima . . . italiane lir. 700   La seconda * >» 4 ®®   L.i ter/.a » 3 oo    4    Lo spettacolo sarà chiuso con una marcia trionfale e  pompa Circense composta di quattrocento individui ve-  stiti tutti alla Romana. I. Il Prefetto dei giuochi in  cocchio a quattro cavalli di fronte. II. Banda militai^.  III. Insegne e trofei, varj genj, carro per le vestali ti-  rato da otto buoi di fronte. IV. Centuria o compagnia  di 100 militari alla Romana. V. Tutti i fantini a piedi  ed a cavallo e gli auriga vincitori e pi’emiati in carro  trionfale tirato da quattro buoi di fronte. VI. Banda  militare. VII. Altra compagnia di loo militari alla Ro-  mana non che tutti i perdenti delle corse che chiudono  la pompa Circense.   Colti e generosi Milanesi! la suddetta società assumo  questa utile e dispendiosa impresa sotto i vostri beni-  gni auspicj. Voi che con tanto ardore proteggete tutte  le vantaggiose insti tuzioni, onorerete de’ vostri suffragi  pur questa, che al vantaggio unisce il vostro diletto.  La scelta degli spettacoli sarà regolata dalla condizione  de’tempi e del luogo, e dal gran principio di dare al  pubblico un utile trattenimento.   Ma a voi s’ appartiene 1 ’ animarla ed il proteggerla.  Incoraggiti da vostri applausi i valorosi atleti che si  presenteranno in questi spettacoli, nascerà nobil gara  tra loro, e siffatti esercizj che da principio potranno  essere oggetto di semplice curiosità, diverranno poscia  mercè il vostro generoso eccitamento un oggetto di pub-  blico interesse.    32 —    1 c}'(3oiwe E   3«.   dei/ 0a(>a£&   cT^lWe • 00^U«HM  ellotACi^A  » ^ autùw   $e>eiulo   iM   aAouuM'OHtlSM.  d.f ^veuM/o   IH» ólloE.   CO   RSA DELLE BIGHE.    Gio. Vignoni . .   Gio. Cardinali .   I.   700   Girolamo Galli.   Girol. Barzaghi   II.   4oo   Pietro Rossi . .   Pietro Radaelli   III.   200   CORSA UEl FAlVTmi A   CAVALLO.   Gius. Caprini .   Fran. Arrigoni   I.   5oo   Antonio Villano   Gaet. Bazzeri   II.   3oo   Stefano Bianchi   Luigi Lonati . .   III.   aoo   CORSA   DEI FANXmi   A PIEDI.    Gius. Mandelli .   I.   3(50    Girolamo Coppa   II.   aoo    Antonio Testoni   IH.   100    — 23 —   spettacoli Circensi diretti da Girolamo Coppa  nel 6 ottobre 1816 .   Mentre si sta preparando un grandioso spettadolo che  deve principalinante corrispondere a quelli che dagli  antichi Romani chiamavansi Gircensijsl è divisato intanto  di dare nel giorno suindicato un trattenimento a questo  rispettabile Pubblico, che* pel suo genere e per il buon  ordine ond’esso verrà eseguito riuscirà di sommo dilello.   Consisterà il medesimo in una corsa di dodici fantini a  cavallo nella quale compariranno de’cavalli forestieri, che  sortiranno dalle carceri, faranno sei giri completi per  arrivare alla metà.   Indi avrà luogo una porsa di ventiquattro fantini a  piedi che saranno divisi in tre partite, ciascuna delle  quali sarà composta di otto, estratti a sorte. Ognuna di  esse deve fare quattro giri, ed I primi delle singole par-  tite che giungeranno alla mela, dovranno cimentarsi ad  un’altra corsa di quattro giri per la decisione de’prenij.   Sortiranno poscia gli altri ventuno fantini, i quali  dovranno fare unitamente quattro giri, ed il primo di  loro che giungerà alla meta avrà il premio.   Succederà a queste un’altra corsa dilettevole eseguila  da ventiquattro nani, che a guisa di satiri degli antichi  greci rallegrerà gli spettatori. Questi sortiranno dalle car-  ceri, e faranno un giro completo sino alla meta, i primi  tre riporteranno il premio.   Due bande militari delle più melodiose rallegrerà  lo spirito degli spettatori nel tempo che dureranno  queste corse.   Lo spettacolo avrà fine con Una marcia trionfale In  cui vedrassi un superbo cocchio, nel quale vi sarà il  Prefetto dei giuochi. Terranno dietro al medesimo i fan-  tini a piedi, ed a cavallo, che non ottennero il premio,  e si chiuderà lo spettacolo con un maestoso carro trion-  fale, su cui vi saranno i vincitori accompagnati da  numerose comparse, che colla splendidezza degli abiti loro  e colla regolarità de’loro movimenti renderanno ollre-  modo piacevole e dignitosa questa marcia.    Accorrete dunqile, generosi milanesi, che hen degno  farà di voi lo spettacolo che vi si annunzia.   Vogliate procurare a voi stessi un nuovo e grande di-  letto, ed all'impresa di questi giuochi l'onore di aver  saputo deliziosamente occupare alcune delle ore da voi  destinate al sollievo dell’animo.    cTtoiM'S 8 Go^HOtM'e  3ei/ ^cepueboyc/j   SeK Oavo-tCì.   e Oo^M'oiue   Dà/ <5 ^ ccMhm   Svenino  iM. 0fa^Si/   cUsuuu'Ou.tM' e   n*   CORSA r   tEI FANTINI A   CAVAI   .LO.   Angelo Curii .   Antonio Giulini   I.   4oo   Carlo Galimberti   Luigi Borsoni .   ir.   3oo   Ambrogio Oliva   Matteo Sarti . .   III.   300   CORSA   DEI FANTINI   A PIEI   )I.    Gius. Borghetli   I.   3oo    Carlo Pedrelli .   II.   300    Giuseppe Tadei.   III.   100   CORSA D   EI 21 FANTII   VI A PI   EDI.    Girolamo Coppa   Unico   3òo   C   :ORSA DEI NA   NI.     Pietro Botta detto      Girolamo . ^ .   I.   100    Carlo Limonzino      detto Amabile   ir.   8o    Baldass. Ducbetti      detto Formica   in.   6, 1    20    Avendo il Consiglio Comunale deliberato di festeggiare  il fausto avvenimento di S. A. R. il serenissimo arci-  duca Ranieri, vice-re del Regno Lombardo- Veneto; la  Commissione delegata del suddetto Consiglio deduce à  pubblica notizia, che tra gli spettacoli divisati nel i6  giugno 1818, si faranno le corse delle bighe e de’ fan-  tini a cavallo ed a piedi, neU’anfìteatro dell’Arena alla  Piazza d’Armi.    f Oo^tt'ouve  ìei; ^C'OpMclaty   Sei/ Gixvixffi-   10^01116 e Go^M'OIìVI’  oADut-i^a.   e Dei»   ^veiMio  tiK QlaSiii   Ili   CORSA DELLE BIGHE.    Giuseppe Ant,  conte Eallhyany   1   Cardinale Gio.   I.   too   Gio. Fontana . .   Carlo Vimercati   II.   80   F ra nccScoF rigerio   Paolo Trabattoni   III.   60   CORSA I]   • EI FANTINI A   CAVAI   .LO.   Giosuè Pizzini .   Ant. Marchesi .   1.   8a   Gaetano Bordoni   Filip. Ognibenè   II.   6a   Gaetano Bordoni   Dionigio FiOren-    .    tini   III.   5 o   CORSA   DEI FANTINI   A PIEDI.    Gius. Borghetti   I.   5 o    Carlo Pedrelli .   IL   4 o    Giuseppe Tadei   III.   3o    • a6 —   Ndi 1 8 ottobre 1818 ▼! fa il seguente avviso. Ridotti  a compimento i difficili apparecchi dello spettacolo annua*  ràato col precedente manifesto del giorno i 5 e vedendo  che r attuale stagione favorisce pure il buon esito del  medesirai, ci affrettiamo di prevenire il rispettabile Pub-  blico di questa illustre Metropoli, che oggi giorno die-  ciotto avrà luogo un sorprendente fuoco artificiale com-  posto e diretto da Morengbi Giuseppe.   Colte e gentili signore milanesi, l’invito è a voi prin-  cipalmente diretto, perchè se voi onorerete in copioso  numero lo spettacolo che vi si annunzia, esso sarà pure  onorato di gran numero di nomini, solendo questi ac-  correre ove vi siano garbate e virtuose dopne.    Gran Carosello o Giostra diretta dal si-  (jnor Capitano I\ antica IJng arese il 22  agosto 1819 .   Questo grandioso spettacolo del Cai’osello fu eseguito alla  presenza dì S. A. I. R, il serenissimo arciduca Ranieri  vice-re del Regno Lombardo-Veneto; il medesimo era  composto da quattrocento cavalieri ungheresi sotto la  direzione de’ loro comandanti. L’area dell’anfiteatro rap-  presentava un antico torneo arricchito nel suo quadro-  lungo di colonne, di statue in armatura dei secoli di  mezzo, nel centro torreggiava un magnifico obelisco  acforno di ricchissimi trofei militari, al suono armonioso  di quattro bande riunite succederono le gare fra i ca-  valieri giostratori, e queste si combinarono in dilettevoli  contraddanze, evoluzioni militari, in quadri pittoreschi,  e chiudeva lo spettacolo una marcia trionfale.    “ —   Grandioso spettacolo di corse di fantini a  piedi dirette da Girolamo Coppa, e mac-  china di fuochi artificiali, che avrà luogo  il 28 novembre 1819 .   Una banda delle più melodiose rallegrerà gli spetla-  loi’i ^ indi si presenteranno ventiquattro fantini a piedi  i quali eseguiranno una ben ordinala corsa^ che sarà di*  visa in tre parli, ciascuna delle quali sarà composta di  otto; ognuna di esse deve fare quattro giri, ed i primi  delle singole parti che giungeranno alla meta^ dovranno  rimettersi ad altra corsa di quattro giri per la decisione  de’premi.   Sortiranno poscia gli altri ventuno fantini, i quali do-  vranno fare unitamente quattro giri, ed il primo di loro,  che giungerà alla meta, verrà unito ai primi tre; i quali  dovranno di nuovo cimentarsi ad una corsa di altri quat-  tro giri, per la decisione degrinfrascritti premi.    Oo^it;>(ue   3el   ^cetili»  iit OfoAòt.   ilef ^teuMO  ii« tTTClf.   Bardelli Carlo . . .   I.   3oo   Branca Giuseppe . .   IL   200   Tadei Giuseppe . .   III.   i5o   Pedroni Domenico . .   IV.   100    Dopo ciò si cominceranno le forze ginnastiche dei già  rinomali Atleti e mentre che il Pubblico anderà ap-  plaudendo r attività, la destrezza, e la forza degl’ indi-  viduati atleti, una granata annuncierà, che nell* Anfi-  teatro evvi un magnifico fuoco artificiale composto «    k^lrelto dal professore di pirotecnica, Giambattista Pio-  tiiarla, milanese.   Una maccViina rappresentante la reggia di Minerva,  Dea delle scienze, si troverà innalzata nell’anfiteatro. Gli  spettatori potranno conoscere che il disegno di questa  è tolto da uno de’più magnificbi e grandiosi nell’ordine  architettònico, avendo campo di osservarlo partitamente,  trientre si eseguiranno le suddette corse.   Diverse qualità di razzi, granate e bombe in N.° di  4 t) 0 ; saranno i forieri dell’incendio della macchina.   Una galante girandola, che mostrerà senza interru-  zione variate figure e moltipllcl colori, sarà il primo  pezzo de’gluochi fermi.   Due grandi tornei faranno al naturale distinguere il  solò e la luna.   Due sorprendènti stelloni contornati da piccole stel-  lette tutte illuminate, giuocheranno unitamente, e for-  meranno uii fuoco brlllaote.   Due girandole con specchio d’ illuminazione, forme-  ranno un mulino a vento.   Due rosoni in continuo giro, cori specchio a vari co-  lori, si apriranno e si chiuderanno replicatamente.   Una scappata di mille saraSetti, formeranno in aria  un bouquet con batteria.   Due casse di 4^0 razzi a batterla regolata, faranno  una continua moschettata.   Una sortita di 4^0 palle avvampate; faranno apparire  il chiaror del giorno.   La macchina verrà illiiminata a giorrto, riel ciii mezzo'  risplenderà la statua di Minerva.   Ventiquattro fontanonl di un getto tnaraviglloso, forme-  r.nnno un intrecciato giùoco.   Un fuoco alla foggia di un grande Vesuvio, si alzerà  nell’aria, con istrepitosa batteria, che annuncierà il ter-  mine dello spettacolo,   Colti e generosi Milanesi, voi che con tanto^ 'ardore  proteggete le belle arti, l’artefice Piomarta, ardisce as-  Sicurai vi, che non rimarrete delusi.    ^ 29 —   Nel giorno i 4 maggio 1820, Giambattista Piomarta  professore macchinista di fuochi artificiali^ che nel giorno  vent’otto novembre del decorso anno, incendiò la mac-  china da esso costrutta con pieno aggradimento, ha di-  visato anche 3 richiesta di molte persone che nbn sono  allora Intervenute, di ripetere il disegno della stessa mac-  china.   Due bande militari annuncieranno il divertimento,  che comincerà con una dilettevole corsa di dodici nani  elegantemente vestiti alla spagnupla, i quali sqrtiranno  dalle carceri, e gireranna due volte intorno alTarea del-  Tanfiteatro, ed i primi tre che arriveranno alla meta  otterranno i seguenti prepil,    S^ovu/e e/   Dei.   tenui»   OflX^^lr   II* 3 TCif.   Angelo Roncignolo . .   I.   100   Giuseppe Poiani . .   IL   80   Ambrogio Pisina   III.   60   La Lira Milanese equivale ad Auslr. Cent, 87.    Spettacolo del professore Giacomo Garnerin,  nel 23 luglio 1820 .   Esperienze aereo-fisiche che non ebbero effetto, per  cui fu condannalo il Garnerin a dare un altro spetta-  colo nel mezzo della piazza d'armi gfatis, che venne  applaudito dal pubblico.    — 3o —   Grandioso spettacolo diretto da Gerolamo  Coppa per il giorno 6 Agosto 1820 .   Uno dei grandi avvenimenti che ci ha lasciato la  storia antica, è certamente la guerra micidiale tra i  Greci ed i Trojani che terminò coll’incendio e distruzione  della famosa città di Priamo, causata dal rapimento  della greca Elena fatto da Paride. Questo punto d’istoria  tanto interessante, sebbene involto nelle tenebre dei se-  coli e nel bivio della favola, di cui Omero, e Virgilio  ce ne dipingono maestrevolmente la miseranda catastrofe,  è l’interessante trattenimento che Girolamo Coppa, e  Socj si propongono di dare nel suddetto giorno.   Troja cinta dalle sue inespugnabili mura, che Sarà  collocata al sito delle carceri, si vedrà rapidamente ardere  dalle Gamme; le grida, il pianto, la disperazione degli  infelici abitanti confusi collo strepito dell’armi; le mine  delle più alte moli, la desolazione dei vinti e il tripu-  dio dei vincitori; la partenza del pio Enea portando  sugli omeri il vecchio suo padre Anchise; una sor-  prendente illuminazione del tèmpio di Minerva col  simulacro trasparente della Dea; un fuoco che a guisa di  Vesuvio s’innalzerà nell’aria sarà lo spettacolo tragico-pan-  loraimico-pirotecnico che si presenterà a questo Pubblico  rispettabile. Armata greca, guidata dal duci collegati ti-  rati nelle bighe da quattro cavalli di fronte, trombettieri  a cavallo, sacerdoti, auguri, sacriGcatori, vittime e il gran  cavallo nel cui cavo seno vi si nascondono armi, guer-  rieri, attrezzi, macchine di guerra; armata trojana, coro  di donzelle e fanciulle, bande militari, analogo vestia-  rio, popolo, e tutto ciò che forma il maestoso ed im-  ponente corredo di questo grande avvenimento, che verrà  «seguilo da mille, e più individui, non che con quella  indispensabile illusione che ne costituisce il pregio del-  l’azione.    1    - — 3 i —   fiel giorno 3 setUrobro 1820^ a ricbh^ta . generale &l  replica il grandioso spettacolo del famoso incendio e di>  sti’Uzione della celebre città di Troja^ causato dal Ratto  d’Elena fatto da Paride.   Quindi è die lo spettacolo verrà eseguito con ujaggior  nuineró d’attori^ di truppe, di bighe, e di tutti quegli  importanti accessori che esige la nobiltà e grandezza  deirargomento.    Esperienze aereo fisiche d^eseguirsi soltanto  aWaltezza delle piante del professore Già'  corno Gnrnerin di Parigi^ nel giorno 10  settembre 1820 alle ore 6 pomei'idiane.   Appoggiato il detto Garnerin ai tratti d’aggradimento  dimostrati al suo spettacolo, che ebbe l’onore di dare  nello scorso agosto sulla grande piazza d’armi, egli si  accinge a darne un altro nuovo, di sommo interesse, e  di particolare sua invenzione.   Detto spettacolo consisterà nel combattimento delle Co-  mete preceduto dalla prova del paracadute, eseguita con  un animale vivo, che ritornando a terra, discenderà  tranquillamente nella stessa arena, e da un pallone, col  quale il professore, dimostrando la necessità dell’inven-  zione del suo paracadute, farà conoscere appieno le tern  ribili catastrofi succedute a Pilatre-des-Roziers, e mada-  ma Blanchard ed al rinomatissimo italiano Zambeccari  p*r mancanza del paracadute, c darà altre espegenze  areo-pirojecniche.    — 3a —   La conquista di Belgrado. Grandioso spet-  tacolo per il 17 settembre 1820 . Di-  retto da Girolamo Coppa. ,   Quel Belgrado, che nella storia della guerra aveva res i  illustri i nomi di Corvino, Huniade, Massimiliano di  Baviera, ed Eugenio di Savoja era finalmente destinato  a coronare la gloria di Loudon.   SuU’eseiTipio deir anno scorso penetrarono anche in  quest’anno sul piàncipio di agosto i Turchi nel Banato  dalla parte di Schuponeck, si sparsero per tutta la valle,  e volevano avanzare verso Mahadiaj ma li 28 agosto cac-  piolli il generai Cleirfart intieramente dal territorio Au-  striaco. Loudon restituissi 3 Seraelicco, si accorsero or  ora chiaramente i Turchi, che si trattava dall’assedio di  Belgrado. Il Bascià fece chiedere istantemente una tre-  gua; Loudon vi condiscese, nello stesso tempo facendo  intendere al Bascià di decidersi se voleva rendere la  piazza, ed accettare la libera sortita. La quale proposta  venne ricusata dal Bascià, e s’ incomincia col bombar-  damento della fortezza.   PARTE PRIMA.   Al sito delle Carceri s’innalzerà la fortezza di Belgrado  cinta dalle sue inespugnabili mui*a in istato d’assedio.  L’arena del circo rappresenterà un campo di battaglia,  sparso qua e là di tende militari, padiglioni, attrezzi da  guerra, cannoni, mortaj, e di truppe Tedesche ed Un-  gheresi. Il colonnello conte d’ Argentau, parla ai suoi  subalterni. Miei signori, noi siamo stati prescelti dal  Maresciallo Loudon, per l’ iutrapresa dell’attacco della  fortezza. Ma tutto dal nostro zelo dipende, spero quindi  che ognuno impiegherà tutte le sue forze per sostenere  anche in quest’occasione l’onore del nome che portiamo,  e la gloria che il nostro Maresciallo si è acquistata. Non  vi è bisogno d’ulteriori esortazioni lusingandomi di po-  tere giustamente riporre in loro tutta la mia fiducia.    — 33 —    PARTE SECONDA.   S’ Incomincia l’ assalto della fórtezza. La soldatesca,  ripartita in quattro colonne, attaccano ad un tempo di-  verse parti. — I volontari precedono ciascuna colon-  na, e i granatieri, che fra questi si trovano, marciano  alla testa. Le truppe sono seguite da trecento lavoratori  con fascine, corbelli, sacchi d’arena, ed altri necessari  strumenti per costruire sul momento batterie, ridotti,  ed altre fortificazioni. Si attaccano con coraggio e riso-  lutezza} le paL'zzate vengono superate. Il cannonamento  sostiene l’attacco. 1 Turchi si difendono disperatamente,  vengono con impareggiabile valore respinti, si gettano  nella piazza migliaja di palle, granate e bombe,   PARTE TERZA.   Il Bascià fa chiedere un abboccamento al Maresciallo  per la capitolazione della fortezza, sortono da Belgrado  tre dei più ragguardevoli fra i Turchi con il loro se-  guito, si presentano al padiglione del generale Loudon.  11 Bascià affetta di essere un Mussulmano estremamente  zelante, riferisce essere dal supremo destino determinata  fino dall’eternità la resa della fortezza; e spiegò quindi il  desiderio di essere condotto colla sua guarnigione a Nissa,  ma Loudon sceglie in vece la fortezza d’Orsova.   •PARTE QUARTA.   L’esercito Austriaco prende possesso della fortezza en-  trando trionfalmente con acclamazione di gio|a; al mo-  mento venne basato sulle mura della fortezza un ma-  gnifico arco trionfale guernito di fuochi artificiali; opera  del pirotecnico Giovanni Battista Piomarta.   I. Le cannonate secche u mazzo di stelle.   II. Dodici piramidi intrecciate di serpenti.   HI. Esplosione di bombe.   IV. Otto circoli di fuoco a colori diversi.    3    34 -   V. Gran decorazione all^arco trionfale.   VI. Esplosione di granate.   VII. Una sfuggita di due mila razzi formeranno in aria  un bouquet al naturale.   Vili. Un fuoco alla foggia d*un acceso Vesuvio si alzerà  con strepitosa batteria che annuncierà il termine dello  spettacolo.    Prima discesa col Paracadute di madami-  gella Garnerin areoporista, che avrà luogo  il 5 maggio 1824, e corse di fantini a  cavallo ed a piedi, eon marcia trionfale,  dirette da Girolamo Coppa.   L’apertura delle porte sarà annunciata da alcuni spari  d’artiglieria. Due gran bande di musica militare esegui-  ranno dei pezzi scelti d’armonia durante tutto lo spet-  tacolo. Madamigella Garnerin monterà nell’aerostato per  eseguire la sua ascensione, che sarà immediatamente se-  guita dalla sua discesa col paracadute, e sarà preceduta  altresì dall’ascensione di un pesce rombo indicatore della  direzione.   Ventiquattro fantini a piedi eseguiranno una b^n  r-  dinata corsa, che sarà divisa in tre parti, ciascuna com-  posta di otto fantini, che faranno tre giri, ed i primi  delle singole parti, che giungeranno alla meta, dovranno  rimettersi ad altra corsa di tre giri per la decisione dei  premi. Sortiranno poscia altri ventuno fantini pure a  piedi, i quali dovranno fare tre giri, ed il primo di loro  che toccherà la meta, verrà unito a primi tre. 1 quat-  tro fantini che primi furono nell’aringa, dovranno di  nuovo cimentarsi ad una corsa di altri tre giri per la  decisione dei controscritti premi.   La corsa dei fantini a cavallo, venne distribuita come  segue. Uodici fantini a cavallo eseguiranno due corse,  divisi a sei per sei, compiendo i tre prefissi giri circo-    — 35 —   •   lari. I sei fantini a cavallo che nelle suindicate due corse  saranno i primi arrivati alla meta, si disputeranno la  palma con altra corsa, Gssata ugualmente di tre giri, e  i tre che rimarranno vincitori avranno il relativo premio.    (0^oiMe & 0o^ao(Me  Sfi/   dei/   Sedine e Oo^itoiue  deu ^ (XitUitt/   ^teuMo   ('RsuMuoii/tcOc'e  de6 ^texMMO  uv .^. cRou/i.   CORSA DEI FANTINI A   CAVALLO.   Preda Giuseppe   Raja Domenico   I.   3oo   Gioja ‘Pietro . .   Ferri Luigi   II.   200   Picozzi Giovanni   Slopani Giuseppe   III.   100   CORSA   DEI FANTINI   A PIEDI.    Pozzi Francesco   I.   100    Tadei Giuseppe   II.   80    Bardelli Carlo .   III.   60    Toja Ambrogio .   IV.   4o    Seconda discesa col paracadute di madami-  gella Garnerin nel 25 maggio 1824 .   Delta discesa sarà preceduta da due corse, una di fan-  tini a cavallo, la seconda de’barberi, con due premj in-  sieme di lìr. 6oo aust. e bandiere, con estrazione pub-  blica di dodici premi o lotti da lire 5 o a lire 8oo: for-  manti insieme una somma di lire 2600 austriache che  andranno a vantaggio degli spettatori i quali avranno  preso dei biglietti d’entrata a questa seconda esperienza    -* 36 —   e spettacolo, e detti numeri corrisponderanno a quelli  che saranno estratti a sorte.   Madamigella Garnerin ha fatto stampare 26000 bi-  glietti di entrata alla sua esperienza, i quali biglietti  porteranno ciascuno un numerocorrispondente a quello  dei. 26000 biglietti che saranno posti nelle urne, dalle  quali ne verranno estratti dodici, pei dodici prenij pro-  messi.   Detto spettacolo sarà diviso cqme segue:   I . Corsa dei fantini a cavallo, i quali dovranno ese-  guire tre corse complete, ed i primi tre che arriveranno  alla meta dovranno cimentarsi in un’altra corsa di tre  giri, per disputarsi nuovamente i premj.   II. Corsa dei barberi i quali dovranno eseguire tre  giri dell’arena e i primi due, che ariveranuo alla meta  avranno il premio.   III . Seconda corsa dei fantini a cavallo, che serviranno  a determinare Tassegnamento de’premj.    iei/   da OavoEfi.     ^VOUllO   da ^ autiM/   ut/    ilowiuw utoW'e   teuMO   JIduS    CORSA DEI BARBERI.    Preda Giuseppe  Gardiaali Nicola    I.   II.    i5o    CORSA DEI FANTINI A CAVALLO.    Angiolini Gius.  Laudoni Giosuè    Ferrario Frane.  Burella Antonio    I.   II.    200   i5o    - 37 -   IV. Ascensione di madamigella Garnerin, die farà un  giro intorno aU’arena. Poi s’innalzerà ad una considere-  vole altezza^ indi farà la sua discesa col paracadute.   y. Si darà fine allo spettacolo con l’ estrazione pub-  blica di dodici premi o lotti dalle lire 5 o fino alle 800.    Avendo il Consiglio Comunale della regia città di Mi-  lano deliberato di festeggiare con pubbliche dimostra-  zioni di esultanza il fausto avvenimento della presenza  in Milano di S. M. 1 . R. Paugustissimo Monarca Fran-  cesco I, la Congregazione Municipale e la Commissione  delegala del predetto Consiglio deducono a notizia, che  tra gli spettacoli pubblici divisati si faranno le corse  delle bighe e de’fantini a cavallo, e dell’esperienza arco-  statica col paracadute della signora Elisa Garnerin, nel-  l’anfiteatro dell’Arena il giorno 24 maggio 1825.    1 6   t'cu   Dei/ GrtoafCi/   (S^X^oiu/e e Gogii/oiMe   Dcgfi/   e Dei. ^ «uh 111/   ^celiti 0   111/   cHoilMIl/ 0 nt< 3 t */6   DeC ^telino III  XeceS. 3 TL.   CORSO DELLE BIGHE.    Anglolini Carlo   Trabattoni Paolo   I.   100   Fontana Gio. B.   Radaelli Santino   II.   80   Suddetto ....   Cardinali Gio.  d. il Pastirolo   IH.   60   CORSA DEI FANTINI A   CAVALLO.   Formigini Gius.   Giuliani Gius.   I.   80   Castellani conte  Gaetano . . .   Vaisem Carlo . .   II.   60   PezzinI Giosuè   Gioja Domenico   III.   5 o    Spettacolo eseguito da Francesco Orlandi  nel 5 aprile 1827 .    L’areonauta Francesco Orlandi eseguirà il suo volo  areostatico, sempre che l’ atmosfera si trovi abbastanza  tranquilla onde pòssa lo stesso condurre senza ostacolo  il suo naviglio per le difficili ed azzardose vie dei venti  e dimostrare col fatto la verità delle sue teorie.   Aggiungerà la tanto apprezzata corsa de’fantini a ca-  vallo vestiti all’inglese, distribuita come segue; dodici  fantini a cavallo eseguiranno due corse, divisi a sei per  sei, facendo i tre prefissi girl intorno all’arena.   I sei fantini a cavallo chd nelle suindicate due corse  saranno arrivali primi alla meta, si disputeranno la palma  con altra corsa, fissata egualmente di tre girl, ed i tre  che rimaranno vincitori avranno il relativo premio.   Lo spettacolo sarà reso più brillante dalla musica  eseguita da due bande militari.    Dm QfxvcMi,   eJLoiii'e 6 Oo^nom'e-  Dei, ^ imtiwi/   ^i>edwo  ut, Qixiòi   Jlowtitwittew'e  Def 5*ceiitio  111/ cibitA.'   Giuseppe Preda.   Brunello Pietro.   I.   4oo   Angelo Briani .   Raja Domenico .   II.   000   Paolo Pozzetti ,   Ferri Luigi . .   III.   i5o     — Sg —    Terza discesa col paracadute delV aereoporista  francese EHisa Garnerin.   Questa discesa preceduta dalla prima ascensione col  pallone ritenuto da funi, della sua giovine allieva Eu-  frasia Bernardi che farà il giro dell’anfiteatro.   Detto spettacolo verrà preceduto dalle corse de’fantiiii  a piedi ed a cavallo, e dei barberi, dirette da Girolamo  Coppa, secondo il costume degli antichi Greci e Ro-  mani, ed avrà luogo nel i 5 aprile 1827.   Due complete bande militari suoneranno alternativa-  mente durante lo spettacolo.   Prima e seconda corsa de’fantini a piedi.   Corsa de’fantini a cavallo.   Terza e quarta corsa de’fantiui a piedi.   Corsa de’barberi.   Quinta ed ultima corsa de’fantini a piedi.   Marcia trionfale.   I . Gran corso di ^musica militare.   II. Un cocchio con quattro cavalli di fronte, che por-  terà il Prefetto dei giuochi col suo seguito.   IH. La prima coorte.   IV. Otto porta-stendardi e trofei.   V. Seconda coorte armata di brandi e di scudi pe-  santi.   VI» Un gran Carro trionfale tirato da otto buoi a  quattro a quattro di fronte, pei vincitori dei giuochi  circondato da ventiquattro genj simboleggiati.   VII. Terza coorte armata di giavellotti con scudi.   VHI. Squadrone di tutti i fantini a piedi.   IX. Squadrone di tutti i fantini a cavallo, che chiu-  derà la marcia.   •   Terminato [l’esperimento, Tareonauta rientrò nel circo  in carrozza scoperta per risalutare il pubblico esultante,  che l’acclamava. Le corse dei fantini a piedi, a cavallo  e dei cavalli sciolti riuscirono animatissime, per cura di    — 4 » ■“   Girolamo Coppa, il quale in tali circostanze è stato sem-  pre chiamato, come quello che per le molte corone rac-  colte in simili solenni disfida, combinava colla pratica  e col consiglio la fiducia di chi si lasciava da esso di-  rigere.     c)lboiM6 e Gogmsui/e   ut   cllotwiM'Outowe   111. o^. . .   CORSA DEI BARBERI.    Gardinali Nicola    I.   3oo^   Ralli Giuseppe .    II.   200   Ghiggini Gio. .    IH.   100   CORSA DEI FANTINI A.   CAVAL   LO.   Conte S. Antonio   Passi Gennaro .   > I.   5oo   Preda Giuseppe   Brunello Pietro.   II.   3oo   Gardinali Nicola   Merli Giuseppe.   III.   200   CORSA   DEI FANTINI   A PIEI   )I.    Rossi Giuseppe.   I.   100    Feltrini Eugenio.   . IT.   8o    Pozzi Francesco   III.   6o    Gozzini Davide.   IV.   4o    • f  O . » .    ’     Straordinario spettacolo che sarà eseguito  dalla eotnpagnia del eavallerizzo Alessan-  dro Guerra Romano^ nelV^ luglio 1S27.   La solennità di nn magnifico torneo alla foggia di  quelli ’che ese^uivansi ne^passati tempi, formerà la. spet-  tacolosa festa ^le dal cavallerizzo Alessandro Guerra verrà  esposta al Pubblico* con l’aggiunta di varii eseroizii d’e-  quitazione, corse a cavallo ed a piedi, e colle bighe di-  rette da Girolamo Coppa.   Distrihiizipne drllo spellacolò:   Al suono della musica di due corpi di bande mili-  tari che alterneranno le loix) sipfonie si faranno:   I. La corsa di veutiqq^ttro fantini a piedi, divisi in  tre schiere di otto per ciascuna, che eseguiranno tre  giri, e i vincitori di ciascuna dovranno cimentarsi in  altra simile corsa per il conseguimento de’rispettivi premi.   li. La corsa dì tre della compagnia Guerra die ese-  guiranno ciascuno sopra due cavalli* gli esercizii, cosi  detti giuochi di Troja, effettuando a gran corsa tre giri  dell’Arena, e il primo che giungerà alla meta, otterrà  una bandiem d’onore •guernita in oro.   Il premiato fu Luigi Guillaume.   III. La corsa di sei bighe, che gareggieranno a due  a due, facendo parimenti tre giri, ed i vincitori di que-  sta corsa dovranno essi* pure citoentarsi altra volta in  egual numero di gh^i per riportarne il premio.   IV. Comincierà il torneo col maestoso ingresso dei  cavalieri giostranti muniti di armatura di ferro e lan-  cia, distinti ciascuno dai colori de’rispettivi abiti e sciar-  pe, ed accompagnati dql loro particolare corteo^ saranno  essi* preceduti dall’araldo e dal corpo dei trombettieri  pure a cavallo, ed eseguiranno il gran torneo* nel cen-  tro dell’Arena in apposito steccato; ornato di trofei ana-  loghi allo spettacolo, colle ins’egne dei giostratori. Dato  il segno colle trombe, si cimenteranno i sei cavalieri a  due, e i tre vincitori dovranno rinnovare tra di loro  il combattimento, sinché uno rimanga superiore a tutti    — 4 ^ — ^   ptu- aver toccato colla punta della lancia l’insegila degli  avversar].   .V. Combattimento dei delti tre vincitori tra di loro  pei* ottenere il premio d’unar sciarpa d’onore ricamata e  "uernita in oro.   O l   Il vincitore della sciarpa fu Alessandro Guerra.   VI. Grande marcia trionfale; si vedranno i trombet-  tieri, l’araldo, i cavalieri giostratorr col rispettivp loro  corteggio, le bande militari, la prima coorte 'armata di  scudi e lance, il gran carro trionfale tirató da buoi,* che  porterei donzelle abbigliate alla foggia delle Vestali, so-  stenenti corone di alloro, mirto e quercia pei vincitori;  seguiranno littori e genjianaloghi allo spettacolo, i porta-  insegne con vari trofei, i fantini che avranno eseguita  la corsa a piedi e gli auriga premiati, e finalmente al-  tra coorte d’armati che chiuderà la marcia.    iDXjoiM/e » Qo^omie   Deu Gapaffi.   » io, ^ CU/IÌÒmì/ •   •   II* O^aóAi'   cibiMUi'OiitaM   111/ ellou/it.   CORSA DELLE BIGHE.    Aless. Guerra .   Pifetro Brunello   I.   5oo   Leop. Servolini   Paolo Trabaltoni   II.   3oo   Merliui e Preda   Gaetano Rovelli   III.   200   CORSA   DEI FANTim   A PIEDI.    Giuseppe Rossi   I.   100    ' Eugenio Feltrini   IL   8o    Ariibr. Turconi .   .   III.   6o    Straordinario spettacolo che si darà dalla  compagnia del cavallerizzo jdllessandro   Guerra nel giorno 22 luglio 1827 .   •   Cousistente nelle corse di dodici giovinetti in un sacco,  di dodici nani, esercizj d’equitazione sopra due destrieri,  es’ercizj «seguiti da Faustina Guerra d’anni tre, giuochi  de’Coribanti sopra tre cavalli a dorso iludo, gran torneo  antico, pompa circense, e trionfo del cavallo arabo am-  maestrato in me^zo ad un’ fuoco artificiale; rappresen-  tante un maestoso arco trionfale nel mezzo dell’Alena.    Primo straordinario sorprendente spettacolo  aereo di volatili diretto da Gio, ‘Battista  Ferrano modonese^ nel 12 agosto 1827 .   Le universali acclamazioni che otteiine Gio. Battista  Ferrarlo per questo genere di spettacolo prodotto a  Modena, Parma e Torino, si lusinga anche di meritare  l’aggradimento del generoso pubblico Milanese.   I. \d un colpo di pistola uscirà da una cesta uno  stormo di colombi andando in traccia del loro padrone,  e dopo voli vaghi, e non limitati, caleranno ad un suo  cenno al suoi piedi.   II. Sortirà un colombo che al preset’tare di una ban-  diera calerà presso la medesima, e vi si fermerà immo-  bile girando sopra la bandiera stessa.   III. Un colombo chiamato il cannoniere, munito di  miccia, dopo varj voli, sparerà un cannone di bella  grandezza.    - 44 -   IV. in campo un colombo dello il sallatore,  che farà il sallo dei cerchio a volonlà del suo padrone  con varie configurazioni e movimenti.   V. Usciranno un’altra volta tutti insieme i due stormi  muniti di arma arlifiziale, e combatteranno in aria tra  di loro a fuoco vivo; e al comando dei rispettivi coman-  danti andranno alle loro posizioni.   VI. Un colombo chiamato Timpetuoso, passerà un cer-   chio. coperto di carta, e lo tornerà a passare dopo di  aver rotto la carta stessa. ^   VII. Una colomba detta la guerriera, volando a campo  aperto in traccia del suo padrone lo rinverrà ad un  colpo di pistola; e nell’atto che bramerà calare presso  il medesimo le sarà presentata altra pistola sulla quale  essa «si fermerà immobile mentre sorte il colpo.   Vili. Altra colomba chiamata la cacclalrice, darà com-  pimento alla serie dei giuochi in mezzo di uno stormo;  ad un colpo di fucile si distaccherà dallo stormo e calerà  .sopra il fucile medesimo, dove resterà immobile ad una  seconda scarica. Una banda militare collocata al podio  del pulvinare suonerà varj pezzi di musica.    Secondo straordinario spettacolo arco di vo-  latili diretto dal suddetto Ferrarlo^ nel  19 agosto 1827 . ,   Le universali generose acclamazioni, che ottenne Gio.  Battista Ferrarlo da questo illuminatissimo pubblico  JMilanesp, presentando nell’ultima scorsa domenica II suo  .spettacolo dei colombi e la generale cortese richiesta,  perchè nuovamente lo esponga, sosi de.sse stale le ben  accette ragioni per replicare il suddetto spettacolo, con  l’aggiunta d’una corsa di- fantini a cavallo, distribuita  come sefrne:   O    - 45 -   Dodici fantini a cavallo eseguiranno due corse, tlivisi  a sei per sei, corupieiltìo i tre prefissi giri dell’arena.   I sei fantini a cavallo che nelle suindicate due  corse saranno arrivati primi alla meta, si disputeranno  il premio con altra corsa, fissata egualmente di tre giri,  e i tre che rimarranno vincitori avranno il relativo pre-  mio, con bandiera d’onore analoga;' si chiuderà lo spet-  tacolo con un giro de’fantini a cavallo vincitori delle  corse, al suono della banda militare.    cSl^oiwe 6 Oogw/oiite  Dei ^vo^'uetixtj   Dei'   SKooiue e Gu^uoiii'e   Dir éf aii'tiu'i   •   ^vatui}   iit   a^iiuMa iitoci'f'/   DeE ^cenilo  Jlou/Si   CouteS. Aotonio   Fassi Gennaro .   r.   3oo   Bernareggi Paolo   Gioja Angelo . .   II.   200   1 Donato Foglia .   Borri Giuseppe   III.   TOO    Spettacolo maraviglloso eseguito da Giacomo  Gastellier di Parigi, macchinista e com-  positore di fuochi artificiali, nel 26 ago-  sto 1827 .   Esso consisterà nella Regala o gara delle gondole,  ossia battelli nell’arena allagata.   O   Dato il segnale, tre battelli si slanceranno alla corsa  montati ciascuno da quattro gondolieri, e compieranno  due giri deU’arena. Altri sei battelli in due riprese si  contrasteranno la vittoria. I primi tre battelli vincitori  in ciascuna delle tre corse, dovranno cimentarsi ad un’ul-  tima cor^a, perchè vengano contraddistinti dalle diverse  qualità de’premj.    ✓    - 46 -    ofiooitie e/ Oognoiiie   •   cibiMmoivb^e   iw cHau-òt.   Paolo Podoni, Giovanni Ricci,  Pasquale Mari, Giuseppe Luca   I.   800   Nicola Frizato, Gaspero Plotli,  Gio. Drago, Luigi Porlesi . .   IL   600   Angelo Garavaglia, Paolo Domiri,  Gio. Gerosa, Baldassare Ghezzi   III.   0   0    Nulla si è omesso, per quanto si è potuto, affinchè  questa parte del divertimento dilettevole riesca ed in-  teressante. I battelli furono sqelti d’ agile forma, vaga-  mente ornati e con eleganza d’addobbi. Esperti, robusti  erano i gondolieri, alcuni scelti dai paesi lungo i nostri  laghi, altri ancora fra gli esteri. *   Poscia sorgeranno dall’onde ai lati dell’edifizio due  amene isolette, ed in -mezzo ad entrambe dominerà  l’albero così detto della cuccagna.   Otto per ogni albero saranno quelli che si sforzeranno  di toccarne la cima, genei’oso sarà il bottino, e due  bande militari li accompagneranno sui battelli alla ri-  spettiva isoletta nell’audata, e nel ritorno.   Nel mezzo dell’arena sarà basato un grandioso, ed  ottangolare edifizio, che porta per titolo;   Il gran tempio della Pace illuminato a gloi’no con  lance di variati colori.   I. Si darà principio al fuoco con colpi di cannone,  razzi, e tourbillons.   II. Due grandi congegni rappresentanti il sole, la luna  e le stelle del firmamento, che spariranno poscia con  strepitose esplosioni.   III. Razzi a doppio volo, e varj altri bellissimi fuochi.   IV. Avventura di don Chisciotte colle ali, un mulino  a vento, e brillanti vedute.    — 4 ? —   V. Due risplendentissime bombe a pioggia d’argemo.   VI. Sei girandole prenderanno diverse conformazioni  jjer ben venti volte.   VII. Nuovissimo comb£^ltimento di soli, che cesserà  coit grandi scoppj.   Vili. Mirabile batteria di candele egiziane.   IX. La gran cascata di Saint-Cloud, presso Parigi, la  quale con quattro straordinarie cadute genererà un pia-  cevolissimo mormorio di una cascata d’acqua.   X. Moltiplici fuoclii della più ricercata invenzione.   XI. Si getteranno nell’acqua diversi pezzi di fuoco  d’un genere affatto singolare, i quali sorgeranno di nuovo  dall’acqua, ascenderanno nell’aria e scoppieranno.   Lo spettacolo avrà fine con un strepito di colpi di  grandi racchette. Partiranno esse dalle torri sopra le cosi  dette carceri, e‘ in lato opposto della porta trionfale, per  cni incrocicchiandosi, e cadendo nell’onde produrranno  un vivissimo effetto.    Spettacolo da eseguirsi da Francesco Orlandi   il lÒ agosto 1828 .   f   L’areonaula Francesco Orlandi, Bolognese, spinto da  brama soltanto di lasciare anche in questa insigne Me-  tropoli quel nome, che co’suoi esperimenti egli si è pro-  cacciato nelle città, ed in particolare con quello recente-  mente eseguito in Genova alla .presenza di quella sovrana  corte, di molti illustri personaggi, e di una immensa  popolazione, ardisce coraggioso di cimentarsi di nuovo  in Milano, colla lusinga di meritarsi anche qui la sod-  disfazione di un Pubblico colto ed illuminato, quindi  con superiore autorizzazione ha 1’ onore di prevenirlo,  che nei suddetto giorno darà nell’anfiteatro dell’Arena,  tre spettacoli degni della pubblica ammirazione.   In prima l’Orlandi eseguirà il suo volo areostatico,  facendo conoscere che l’uomo può dominare non solo  sulla terra e sull’acqua, ma ancora nefjli aerei spazj.    - 48 -   Secondariameule si rappresenterà uno de’più sorpren-  denti fenomeni della natura, quale è il Vesuvio di Na-  poli nell’atto di una delle più forti sue eruzioni. Nulla  sarà certo trascurato onde imitare (per quanto permette  Tarte e Tingegno) col fuoco artificiale, questo orribile  fenomeno, imponente spettacolo che richiamerà l’antica  memoria degl’infelici Pompejani.   Per terzo cessata l’eruzione, apparirà improvvisamente  un teatro, rappresentante la reggia d’Apollo tutta traspa-  rente, cpn l’anfiteatro ^legantemente illuminato; spetta-  colo per Milano affatto nuovo, eseguito soltanto l’anno  scorso in Firenze nell’occasione della festa Ji san Gio-  vanni, e replicato colà in quest’anno con eguale felice  esito.    La regata Feneziana nel 17 agosto 1828 .   Fu sempre soggetto di universale ammirazione in Ve-  nezia lo spettacolo della cosi detta regata, e venne co-  stantemente ritenuto che il medesimo effettuare non si  potesse se non in quella sola città.   Dipendentemente dalle verificazioni di fatto già ese-  guite, si è ormai conosciuto, che la Veneta regata può  aver luogo eziandio nell’Arena di Milano non solo, ma  più ancora che l’effetto al Pubblico sarà per riuscire di  maggiore interesse attesa la posizione della località.   Per render più interessante il divertimento, la gara  avrà luogo fra i più esperti gondolieri di Venezia, qui  appositamente condotti. Vi sarà molta varietà di gon-  dole e battelli secondo il metodo e costume Veneto.   Si vedranno riccamente fornite in seta le così dette  Bissone ad otto remi. Malgarotte a sei remi e Peote,  barche tutte di una diversa costruzione.   Due saranno le orchestre, acciò la musica renda più  animato lo spettacolo.   Si darà principio con una marcia maestosa di tulle  le barche appositamente trasportate da Venezia, alla qual|J    “ 49 “   seguirà un cosi detto fresco, o corsa di tutte le ridette  barche.   Dopo questo, al segnale di una tromba, avrà luogo  la gara de’battelletti ad un remo con premi, cioè pri-  mo e secondo premio; e per ultimo il premio del por-  chetto secondo il costume di Venezia.   Seguirà poscia un nuovo fresco, o corsa di barche,  fino a tanto che verrà allestita una seconda gara di  gondolette a due remi, sostenuta da differenti barcaiuoli.  In fine verrà chiuso il divertimento con nuova marcia,  dopo della quale il suono delle trombe, annunzierà il  termine dello spettacolo.    c)ei/   llt>   Jbiuiii/ijwtat*   ^veiwo   IH -^t/e cUsttòt.   GONDOLE A DUE RESI!.   Musico Giuseppe, e Celega Giu-  seppe   I.   8co   Buranello Natale, e Forti Gio-     vanni   IL   4oo   BATTELLETTI AD UN REMO.   Calderan Andrea . > . . .   I.   o   o   Papassissa Giuseppe . ; . .   II.   200    Spettacolo della regala Veneziana eseguitosi  nel 24 agosto 1828 .   Si darà principio allo spettacolo con una corsa di tutte  le barche di ogni qualità e grandezza, appositamente  trasportate da Venezia riccamente addobbate alla Turca,  Spagnuola, Veneta ec. non che delle gondole, battelli e  barche d’ogni forma. 4    — - 5o —   Al primo squillo di tromba avrà luogo la gara dei  piccoli battelletti a due remi eseguita da esperti rema-  tori di Venezia.   Finita tale corsa ad uu secondo segnale si slanceranno  nell’acqua dodici esperti nuotatori, i due primi vinci-  tori andranno a prendere i loro premi stabiliti.   Dopo tal gara vi sarà quella delle Bissone ad otto  remi dei remiganti Comascbi e del Po, contro i barca-  juoli Veneziani. Avendo avuto luogo una scommessa di  trenta pezzi da venti franchi, verranno questi depositati  al momento presso i giudici che ne disporranno a fa-  vore del vincitore. Sarà vincitrice quella delle Bissone  che compirà prima il quarto giro dell’Arena. Le due  Parti interessale in questa scommessa, saranno nelle ri-  spettive Bissone, onde animare vieppiù i remiganti da  loro scelti.    dboiue o Oo^u'oiMe'   ^teirn^o   cRo/mM'oatat»'»   BATTELLETTI A   DUE RI   EMI.   Calderau Andrea e Tasso Va-     lentino   I.   800   Friselle Bartolomeo e Bagarolto     Giuseppe   II.   4oo   Tedesclii Antonio e Papassissa   III.   ORI.    Giuseppe   N U 0 T A T   aoo   Clavanzani Giuseppe ....   I.   i 5 o   Sambo Domenico .....   II.   100   NELLA PRIMA   BISSONA   L.   Vendetta Girolamo, Celego Giuseppe, Gauasselle Girolamo,   Alberante Santo, Musico Giuseppe, Buranello Natale,  Marella Lorenzo, Forti Govanui.    — 5i —    Spettacolo del giorno 19 luglio 1829 .   Fra tutti gli spettacoli, ch’ebbero finora luogo in  questo magnifico anfiteatro, i più aggraditi certamente,  ed i più acclamati furono le corse delle bighe, dei  cavalli, e de’fantini a piedi. I   Il concorso straordinario di spettatori, di che in ogni  occasione di tali corse videsi affollato l’anfiteatro, ne fa  testimonianza. >   L’anfiteatro, già interamente ristaurato ed abbellito,  anche per cura dell’ iutraprenditore, fu elegantemente  disposto per lo spettacolo succennato.   Dall’istante in cui verrà aperto al pubblico l’anfiteatro  sino aH’incominciamento delle corse, e negli intervalli  di queste, due bande militari alterneranno degli scelti  pezzi di musica. Alle ore sei cominceranno le corse col-  l’ordine seguente:   I. Corsa di sei fantini a cavallo, che slanciandosi  dalle carceri al primo squillo di tromba prendendo la  via di mezzo alle due spine, indi la destra, percorreranno  tre volte l’anfiteatro compiendo l’ultimo giro d’avanti  al pulvinare, ove è stabilito il palio, e si troveranno  i signori delegati; fra i primi tre vincitori avrà poi  luogo una seconda corsa.   II. Altra corsa di sei fantini a cavallo.   III. Corsa a piedi, che verrà eseguita da otto giovani  dilettanti, che compiranno tre giri intorno alle spine, ed  ognuno dei tre vincitori riceverà una bandiera d’onore.   Ottennero questo premio:   I. Davide Dolnago. II. Giacinto Cipolla.   III. Domenico Comasco.   IV. Corsa di sei fantini a cavallo, vincitori nelle pre-  cedenti corse, onde disputarsi i primi premi.   Y. Corsa di sei bighe, che percorreranno esse pure  tre volte l’anfiteatro, compiendo parimenti l’ultimo giro  davanti al pulvinare.    •«<» 52 — •   vr. Altra corsa (li quattro bighcj 11 vincitore avra  una baudiera d’onore e il premio di Lir. loo.   Proprietario Bonella Gennaro.   Aurica Santino Redaelli.   VII. Corsa di quindici barberi, che non ebbe li suo  pieno effetto per impreveduto accidente.   Vili. Lo spettacolo verrà chiuso colla marcia trion-  fale del vincitori di cadauna corsa all’intorno dell’anfi-  teatro, partendo dalle carceri precedute delle bande  militari.    SLoiM/e e   Dei' Gix/va-lh   iSffjoute e Gogw/oiite  t'enfi/   6 Da/ ouAÌm/   ^ceuM'O   lli<   cRoilMUiOM-to»   iw/   CORSA DELLE BIGHE.    Giuseppe Preda   Paolo Traballoui   I.   800   Angelo Radaelli   Gaetano Rovelli   II.   600   Carlo Angioliai   Luigi Vimercati   III.   4oo   CORSA DEI EANTINI A   GAYAL   LO.   Salvatore Passi .   Salvatore Passi .   I.   600   Giuseppe Merlini   Pietro Brunello.   II.   0   0   Nicola Sangiorglo   Prances. Perrario   III.   3 oo   /    Spettacolo che si darà il ZO agosto 1829 . •   A tenore del manifesti già pubblicati avrà luogo il  già annunciato spettacolo di corse, aggiuntivi gli altri  divertimenti sotto indicati, il quinto dell’introito netto     — 53 —   è destinalo a sollievo dì alcune famiglie indigenti. A.n-  che per questo titolo non furono risparmiate spese, onde  lo spettacolo riesca più variato e più accetto.   I. Corsa di fantini a cavallo, i primi quattro, die giun-  geranno al palio, dovranno eseguire una seconda corsa  fra di essi per disputarsi i premi.   II. Coi'sa di dodici somarelli montati da gobbi-nani,  ciascuno di questi in diverso abito di carattere carne-  valesco, uscendo dalle carceri, eseguiranno due girl com-  piendo Tultlmo davanti al pulvinare.   Il primo del suddetti avrà un premio d’una bandiera  ed un borsellino con denari.   III. Seconda corsa dei quattro fantini a cavallo vin-  citori nella prima, per disputarsi i premi.   IV. Corsa di sei bighe che percorreranno tre volte  l’anfiteati’O, compiendo 1* ultimo giro davanti al pulvi-  nare. — Le prime quattro, che giungeranno al palio,  eseguiranno una seconda corsa per disputarsi 1 premi.   V. Seconda corsa delle quattro bighe vincitrici nella  prima corsa, per disputarsi i premi.   VI. Corsa de’ barberi, 1 quali restando chiusa la via  di mezzo alle spine, percorreranno tre volte l’anfiteatro,  compiendo l’ultimo giro davanti al pulvinare.   VII- Marcia trionfale dei vincitori, con corredo di  due bande militari che terminerà il giro davanti al pul-  vinare.   Vili. Nell’atto, in cui la marcia trionfale compirà il  giro, verranno incendiate sei grandi piramidi, collocate  alle estremità e nel mezzo delle spine, e sormontate da  altrettanti gran vasi. Altri quattro gran vasi collocati  pure sulle spine a diversa distanza, e diverse batterle  prenderanno fuoco nel tempo medesimo. L’anfiteatro ri-  marrà illuminato da un sorprendente fuoco del Bengal.   L’artista pirotecnico Antonio Zucchi si lusinga di pre-  sentare in questo breve passatempo un lavoro dell’arte  degno dell’ammirazione dei suoi concittadini.    Sei/   Dai OiWafK/   ’òecSv JìoLVU/acc      iJiMUMOiAtave   3 , 3   e iex, ^ (xvtùt*/v ecc.    "òli ^veuMo   COUSA DELLE BIGHE.    Preda Giuseppe   Trabattoni Paolo   I.   Quadr.   7 di G.   Ganavesi Giacomo   Rovelli Gaetano   II.   5   Gatti Gaetano .   Comisoli Carlo .   III.   4 »   Garillio Giuseppe   Pomè Giuseppe   IV.   6o lir. A.   CORSA DEI FANTINI A   CAVALLO.   Passi Salvatore .   Passi Salvatore .   I.   , Quadr.   ^ di G.   Merlin) Gius. .   Brunello Pietro   II.   3 »,   Castellani liorenz.   Brelino Andrea   III.    Pagani Giovanni   Smid Giacomo .   IV.   3o lir. A.   CORSA DEI BARBERI.    Castellani Lorenzo   Cavalla Inglese   I.   2 1/2 Q.   Sperati Luigi . .   Cavalla Transil-      vana   II.   1 1/2 »   1 »,   Nicola Gardinali   Cavallo Polacco   III.   La Quadrupla   di Genova equivale   ad Austr.   L. g5.    Grandioso spettacolo d’ equitazione eseguito  dalla compagnia del cavallerizzo Luigi  Guillaume il 5 ottobre 1829 .    I. Coi piacevoli e puerili travagli il piccolo Davidde  Guillaume in aspetto di amorino darà principio al trat-  tenimento. Farà detto fanciullo due volte il giro della  vasta Arena sul cavallo in piedi, ed arditamente mano-  vrerà secondo il solito, producendo quella meraviglia  che può destare un adulto coraggio in sì tenera età.     — 55 —   II. Nuovo spettacolo presenteranno sedici individui  alti ed in foggia di giganti patagoni dell’America, i quali  correranno due volte d’intorno al grande anfiteatro di-  sputandosi il palio.   IH. Tre cavallerizzi (ciascuno in piedi su due cavalli)  rappresentanti gli esercizii, e giuochi detti di Troja.   IV. Il più e più volte applaudito volteggiatore Luigi  Guillaume il figlio, si produrrà ora con sempre maggiore  impegno a dar saggi di sua intrepida perizia, del :nol-  tiforme travaglio su tre cavalli a dorso nudo ed a ra-  pidissimo corso.   V. Gara a celere corsa di varii giovanetti artisti, che  vestiti in costume inglese percorreranno per ben tre  volte l’arena a cavallo ad uso de’ fantini, ed il primo  percepirà la bandiera d^onore.   VI. Ricomparirà il predetto Luigi Guillaume guidando  in piedi quattro cavalli a dorso nudo.   VII. Marcia trionfale dei vincitori, corredata d’armo-  niose bande militari.   Vili. Alle spine centrali dell’Arena s’innalzeranno quat-  tro archi trionfali sfavillanti con fuoco d’ artifìcio —  Un giovine in abito d’antico guerriero, montato sopra  veloce corridore oserà lanciarsi con furiosa corsa in mezzo,  e fendere replicate volte l’ una dietro l’ altra le ignee  macchine, offrendo all’occhio stupefatto misto il diletto  collo spavento. In questo punto il grande anfiteatro si  troverà all’istante illuminato dal più brillante splendore  d’un fuoco del Bengal.    Spettacolo diesi darà il ÌG maggio 1830  dalla famiglia Uetz.   Una parte dei presenti divertimenti, è affatto nuova  per l’anfiteatro. La famiglia Uetz, a cui ne è appoggiato  l’esecuzione, è nella ferma fiducia, che se le particolari  sue fatiche nelle grandi forze d’Alcide, negli equilibri,  e nelle piramidi Greche non riesciranno di sorpresa.    — 56 —   come nei molti teatri in cui furono eseguite; lo saranno  a motivo della grandezza del circo. Essi sono divisi come  segue:   Da una corsa di fantini a piedi, e cuccagne, e da  un magnifico fuoco d’artificio.   I. Due ricche ed eleganti cuccagne erette nel mezzo  dell’arena, ed a conveniente distanza l’una dall’altra. I  contendenti all’acquisto saranno contraddistinti con segui  particolari.   IL Equilibri e Piramidi Greche della numerosa fa-  miglia Uetz, eseguite sovra il gran palco appositamente  innalzato nel mezzo del circo.   III. Corsa di dodici fantini a piedi, percorreranno  l’arena tre volte, ed i primi che arriveranno al palio  percepiranno la bandiera d’onore.   Il primo. Davide Colnago.   Il secondo. Giacinto Colnago.   Il terzo. Eugenio Feltrini.   IV. Attitudini e posizioni dell’alcide Francesco Uetz  e di quattro fanciulli sovra un gran carro tirato all’in-  giro dell’arena da quattro cavalli riccamente bardati.   V. Grandi forze d’Alcide sul palco posto come sopra.   VI. Marcia dei fantini e di tutti quelli che compone-  vano lo spettacolo accompagnati da due bande militari.   \1I. Gran fuoco artificiale diviso come segue;   Tre grandi girasoli, rappresentanti l’iride al naturale.   Gran fuoco di battaglia con duecento colpi di bomba,  ed otto esplosioni di palle lucenti.   Tre sorprendenti cascate di fuoco.   Esplosione di ventiquattro grandi miniere.   L’aurora.   Magnifica decorazione rappresentante il tempio della  Gioja, con diversi ornamenti di fuoco, e due iscrizioni  trasparenti.   Illuminazione generale di tutto l’anfiteatro con fuochi  del Bengal, imitanti lo splendore del sole. Durante la  decorazione succennata verrà innalzata una grande quan-  tità di razzi, e verranno tirati moltissimi colpi di can-  none e di bomba.    — h —    Spettacolo equestre eseqiiito dalla coinpafjìiìa    dì Alessandro   1850.    Guerra., nel 5 1    maggio    Alessandro Guerra non dimenticò nel giro di tre anni  i pegni gentilissimi di cortese favore accordali agli spet-  tacoli da lui dati nell’estate 1827 in questo stesso anfi-  teatro ed è appunto questo ricordo che lo incoraggia  a rinnovare in questa per lui propizia circostanza altro  trattenimento.   I . Corsa di cinque cavalli a dorso nudo, ed a gran  carriera del giovinetto Giorgio Cocchi, il quale montato  in piedi sopra due, guiderà gli altri tre in avanti.   II . Corsa dei jokejs inglesi a cavallo con tre premj.   III. Corsa di tre damigelle, percorrendo sul cavallo     che giungerà al palio, otterrà in premio un’elegante  sciai pa. prima Elisa Sciiier.    IV. Gara a gran carriera, eseguita fra quattro gio-   vinetti allievi, che dovranno percorrere tre volte l’arena  ad uso de’fanllni. Il primo fra d’essi che arriverà al  palio, avrà in premio trenta fiorini moneta di conven-  zione. primo Giorgio Cocchi.   V. Eserclzj delti giuochi di Troja eseguiti da tre  cavallerizzi, in piedi sopra due cavalli contemporanea-  mente, ed a gran carriera percorreranno per tre volte  l’ampio circo; assegnandosi a quello, che arriverà il primo  al punto di fermata in premio una ripetizione d'oro.   Il primo Pietro Ghelia.   VI. Il Guerra col mezzo di artisti più scelti di Mi-  lano, e di pirotecnici di Roma si è prefisso di presen-  tare uno de più grandi apparati di fuochi artificiali.   Nel mezzo deU’amhuIacro superiore alle carceri sarà    — 58 —   bnsato un grandioso edifizio, che rappresenterà l*e-  slenio di un magnifico tempio di stile greco decorato  da otto colonne con figure e gruppi allusivi a Plutone  e Proserpina. Le sottoposte arcate, pure presenteranno  una caverna, dalla quale escirà un carro ornato da ana-  loghi emblemi tirato da quattro cavalli fiancheggiato da  furie che offrirà allo sguardo degli spettatori il Ratto  di Proserpina in mezzo ad una voragine di fuoco.   Si darà principio ai fuochi con un assortimento di  razzi con lumi e pioggia d’oro, ed altri con batteria.   Nel centro del circo succederà una moltiplicità di fuo-  chi variati fra loro.   Le decorazioni del tempio, in cima del quale vi sa-  ranno Plutone e Proserpina, saranno illuminati a giorno  con lance a diversi colori, candele romane, e pioggia di  fuoco.   La caverna sarà pure intrecciata da tourbillons, can-  dele e fuochi in diversi modi, che termineranno con  colpi ed esplosioni.   Una moltiplicità di colpi di grandi racchette, che  parteranno delle due torri sopra le carceri, e che incro-  cicchiandosi in aria produrranno un vivissimo effetto.   Al termine dello spettacolo l’anfiteatro presenterà quasi  un nuovo emisfero, restando in un momento illuminato  da un sorprendente fuoco di Bengal.    (Sfioom'e e   ?ei.   Sei/ Owaffi.   Sffjome e Go^weiive   M Gfoóòi/   l/W. ..^£,6 elio.   Sperati Luigi .   Brunelli Pietro   I.   3oo   Gallarati Giacomo   Gaggia Bortolo   ir.   300   Vignati Giovanni   Cozzio Giuseppe   irr.   100    _ 59 —    Spettacolo dato dalla compagnia del caval-  lerizzo Guerra li 6 giugno 1830 .   Sensibile il rispettoso cavallerizzo Alessandro Guerra  ai generosi pegni di favore continuamente accordati ai  suoi esperimenti, nell’ atto di sortire da questo suolo  felice, studiò di dare ad ultimo pegno di riconoscenza  un nuovo straordinario soggetto di trattenimento al ri-  spettabile Pubblico.   I. Corsa di dodici fantini a piedi, i quali dovranno  eseguire tre intieri giri, per l’ effetto che i tre primi,  che perverranno alia meta abbiano poi a cimentarsi in  altra corsa.   il. Corsa di fantini a cavallo, i quali dovranno com-  pire per tre volte l’intero giro dell’Arena, ed i primi  tre, che arriveranno alla fermata, dovranno cimentarsi  in altra corsa per decidere de’pi'emj.   III. Corsa di cinque cavalli a dorso nudo, ed a gran  carriera del giovinetto Giorgio Cocchi.   IV. Corsa di una seconda schiera di altri dodici fan-  tini a piedi.   V. Corsa di tre damigelle. La prima, che giungerà  al luogo fissato, otterrà in premio una collana d’oro   che fu Annetta Dcpcy.   VI. Gara a gran carriera sopra piccoli cavalli eseguita  tra i quattro giovinetti allievi, il primo fra d’essi che  arriverà al palio, avrà in premio trenta fiorini in C. M.   che fu Gaetano Ciniselli.   VII. Corsa di sei fantini a piedi, che primi giunsero  alla meta nelle due corse precedenti, per determinare l’as-  segnamento loro fissato.   Vili. Esercizj detti giuochi di Troia, eseguiti da tre  cavallerizzi assegnandosi a quello, che arriverà alla meta  il premio d’una spilla di brillanti   che fu Giorgio Coccia.   IX. Giuochi atletici e ginnastici eseguiti da quaranta  lottatori anfiteatrali.    w— 6o — '   X. Corsa di Ire fantini a cavallo risultanti i primi  nella corsa precedente per determinare fra loro i premi.   XI. Ad oggetto di render più dilettevole il tratteni-  mento il Guerra procurò due artisti funambuli per opera  de’quali averà luogo il Ratto di Proserpina, e con la  replica del fuoco artificiale, che ebbe luogo il 3i mag-  gio i83o.    SlLoiive 6 Go^woiive  Se)/   Sei/   allÓoi4i« 6 Go^twiu/e  dei ^ cmIÙmui   ^veimo   IM.   clbiuiivoiitei&e   IM/ =^. clbu'iit.   CORSA DEI FANTIINI A   CAVALLO.   De Micheli Gius.   Galimberti Luigi   I.   3oo   Manini Francesco   Mazzoli Cipriano   li.   200   Vignati Giovanni   Palmoto Palma .   III.   100   CORSA   DEI FANTINI   A PIEDI.    Colnago Davide   I.   100    Tralanzi Giuseppe   IL   8o    Madera Giovanni   III.   6o    Spettacolo pel 29 giugno 1830 .   Lo spettacolo sarà de’più variati e interessanti. Alle  corse delle bighe e dei cavalli, che fu sempre il diver-  timento nell’anfiteatro il più aggradito ed acclamato,  come quello che alletta non solo, ma che desta entu-  siasmo ed ammirazione, chiamando lo spettatore a par-  tici pare dei generosi sforzi della bravura e del coraggio,  saranno frammischiati dei divertimenti puramente car-    — 6i —   nevalesclii, trasporlall dal palco e dalla scena per de-  stare le risa.   I. Passeggiata mimica in maschera. Il tanto applau-   dito balletto eseguitosi nel p. p. carnevale neU’I. R. Tea-  tro della Scala. '   La comitiva si compone di un araldo a cavallo, e di  dodici caricature villereccie a cavallo in diversi brillanti  caratteri, cioè:   Paesano Giardiniere Savojardo — Montanaro Savojardo  — Maltese — Rezio — Chinese — Spagnolo — Catala-  no — Samuese — Celtico — Greco — Frascatano —  Stentarello.   Quadriglia a piedi.   Giove — Giunone — Minerva — Mercurio — Apollo —  Diana — Ercole — Marte — Nettuno — Plutone —  Dio Termine — Diavolo — Bacco — Satiro — Don  Chisciotte — Sancio Pancia — Uffiziale Svizzero — Spa-  glinolo — Turco — Gran Gigante — Spaccamondo —  Due Chinesi — Donna in caricatura — sei caricature  diverse — sei Arlecchini — sei Lapouf — Pulcinella  Italiano — Pulcinella Francese — Girolamo — Vecchio  Bamboccio — Piccola Vecchia — Balia.   II. Schiera di sei fantini a cavallo.   HI. Altra di sei fantini a cavallo, i tre primi di ca-  dauna corsa, che giungeranno al palio dovranno cimen-  tarsi in una terza corsa per disputarsi i premi.   IV. Schiera di dodici piccoli cavalli montati dalle  succennate caricature.   V. Schiera de’sei fantini a cavallo vincitori nelle pri-  me corse, per disputarsi i premi.   VI. Gran carro elegantemente ornato, tirato da quat-  tro cavalli in ricca bardatura, e preceduto dall’Araldo,  nel detto carro Francesco Uetz eseguirà ai quattro an-  goli dell’anfiteatro le forze d’Alcide, ed i sorprendenti  equilibri, nei quali fu altre volte tanto applaudito.   VII. Corsa di sei bighe, le prime quattro a giungere  al palio dovranno eseguire un^altra corsa per disputarsi  i premi.   Vili. Gran carro come sopra, su cui dalla famiglia  Uetz saranno eseguite piramidi ed attitudini Greche.    iX. Seconda corsa delle quattro bighe vincitrici nella  prima, per disputarsi i premi.   X. Schiera de’sei piccoli cavalli vincitori nella prima  corsa, che ne eseguiranno una seconda per disputarsi i  premi.   XI. Marcia trionfale dei vincitori nelle corse sopra i  l’ispettivi cavalli e bighe, aperta dall’ Araldo come sopra.   XII. Gran bouquet di fiori a fuoco d’artificio e bat-  teria, lavoro dell’artista pirotecnico Giuseppe Uetz, al-  l’usciU tutte le porte saranno illuminate.    Dei» ^tepwetir^  ì)ct/   iDfooitve e   i^owc/i<yt   6 Jet/ <5^ aw.tii*i/   liv 0^41   (J^omnuoM/ltvoe  Se? ^teuuo  iiv oiWi.   CORSA DELLE BIGHE.    Preda Giuseppe   Trabattoni Paolo   I.   700   Galli Gaetano .   Vimercati Luigi   II.   5 oo   Gattoni Giacinto   Comisoli Carlo .   III.   4oo   Garillio Giuseppe   Pomè Giuseppe   IV.   3 ao   CORSA DEI FANTINI A   CAVAL   LO.   Fassi Salvatore .   Smith Giacomo.   I.   400   William Mreglit   William Giansi.   II.   3 oo   Creizer Antonio   Varesi Gaetano.   III.   EOO   CORSA   DEI PICCOLI   CAVALE   I.    Piaggio Giuseppe   I.   100    Ronchi Felice .   II.   75    Agostino Galli .   III.   5 o     Grandioso c tutto nuovo spettacolo^ che per  opera di Luigi Henry si eseguirà il 1  agosto 1850 .   I. Gran coro pescareccio alla siciliana composto dal  maestro di musica sig. Panizza, diretto dal sig. Granatelli  td eseguito da cinquantadue dei migliori e più esperti,  coristi di questa capitale coll’accompagnamento d’una  numerosa banda militare, composta di novantadue pro-  fessori, durante il quale gli aspiranti ai premj dei dif-  ferenti giuochi si presenteranno al concorso.   II. Corsa dei nuotatori, che sarà di tragitto assai breve,  il premio del vincitoi’e sarà di austriache lir. loo.   Premiato Gixisei’pe N., fabbro-ferrajo in S. Celso.   III. Giuochi d’equilibrio, due dei concorrenti, che  avi’anuo la destrezza di stabilirsi i primi in piedi sul  palo uno alla destra e l’altro alla sinistra delle carceri,  acquisteranno ciascuno una posata d’argento.   Premiali. Annibale Isman. Antonio Fava.   IV. Corsa dei selvaggi del mare del sud, nelle piroghe  delle isole di Sandwich, scoperte dal capitano Cook, che  faranno l’intero giro dell’arena. Il premio del vincitore  sarà di austriache lire lOQ.   Premiato. Giuseppe Arnaboldi.   V. Giuoco dei bilancieri, ossia , giostra di mare sospesa  innanzi alla porta libitinaria. Il primo campione, che  avrà rovescialo due de’ suoi avversai] avrà in premio  della sua destrezza, una tazza d’argento.   Premiato. Filippo Megname.   \ I. Corsa di due campioni in piedi a fior d’acqua,  che partiranno dalle carceri ed attraverseranno l’arena  in tutta la sua lunghezza. Il vincitore avrà in premio  di austriache lire loo.   Premiato. Gaetano Ricco.   \ll. Giuoco dei due alberi di Cipresso, dirimpetto  alla porla trionfale, un bicchiere d’argento collocato alla     cima (11 ciascuno del due alberi, sarà 11 premio del vin-  citore.   Premiati. Pietro Mur\tori. Domenico An(;isola.   Vili. Giuoco delle corde, come si pratica sui vascelli  d’alto bordo, in facciata al pulvinare. Ciascuno del due  vincitori avrà il premio d’un orinolo d’oro.   Premiali. .Antonio Rossi. Davide Colnago.   La Balena escirà da una specie di chiavica praticata  alla porta trionfale, ed attraverserà più volte il recinto  dell’arena coll’andamento suo naturale, e con tutti gli  spontanei suol movimenti, aprendo l’immensa bocca col  maneggio della lingua, girando gli occhi e la testa,  versando grandi getti d’acqua dei vasti spiragli alla  sommità del suo capo, e movendo in lutti i versi la  voluminosa sua coda, a segno di dare una precisa idea  della forma e natura di questo gran mostro marino.   X. Sarà ripetuto il gran coro sul cader della notte.   XI. Corsa (11 due barche illuminate l’una di lanterne  gialle, l’altra di lanterne rosse. Queste faranno il giro di  tutta l’arena partendo dal pulvinare, e la barca vinci-  trice nella corsa avrà il premio di austriache lire loo.   Premiato. Antonio Gregol.   XII. Una generale illuminazione in parte stabile, in  parte galeggiante   Quattro fontane di fuoco, lavoro del signor Uetz,  annunzieranno al pubblico il termine dello spettacolo.    Spettacolo che darà Francesco Uetz il 26  settembre 1850 .   Il suddetto si produrrà con corse di fantini a cavallo  unitamente alla compagnia di Syberlus Vansuest, che  eseguirà quanto di più difficile e variato in equestri eser-  cizii presenta la scuola del celebre Franconi di Parigi.   I. La picciola milanese, d’anni sette, in abito d’amore  percorrerà due volte l’anfiteatro in piedi sul suo cavallo.    — 65 —   ed eseguendo passi ed attitudini superiori alla sua età  sarà regalata d’una bandiera.   II. Corsa di sei fantini a cavallo, che in abito da  mammalucchi, eseguiranno tre giri intorno all’anfiteatro.   III. Corsa di tre cavallerizzi in piedi sopra due ca-  valli. La corsa sarà di due giri. Al vincitore saranno  date aust. lir. loo ed una bandiera   il vincitore fu Colombet.   lY. Corsa di altri sei mammalucchi a cavallo, che come  i precedenti, eseguiranno tre giri intorno al circo.   V. Corsa a cavallo di due donne, vestite da Amaz-  zoni, ed accompagnate da due cavallerizzi. Eseguiranno  esse tre giri. La vincitrice otterrà una bandiera d’onore  con appesa una ricca sciarpa   che fu madama Bertotto.   VI. Corsa dei primi tre mammalucchi vincitori in  cadauna delle precedenti due corse, per disputarsi i premi  di N.” 4 doppie di Genova il primo. N.° 3 il secondo.  N. 2 il terzo, e zecchini tre il quartoj i vincitori fu-  rono:   Proprietarj de’ cavalli.   I. Passi Salvatori. IL Ratti Giuseppe. III. Maninj Francesco  IV. Vignati Giovanni.   Fantini.   I. Smith Giacomo. II. Cattaneo Luigi. III. Mazzoli Cipriano.  IV. Cozzio Giuseppe.   VII. Corsa sopra tre cavalli, eseguita in piedi dal gio-  vinetto Tardini, d’anni dieci, vestito alla Romana, farà  due giri. Avrà egli pure una bandiera d’onore.   Vili. La vincitrice madama percorrerà il circo, se-  guita da tutta la comitiva dei vincitori, portanti cia-  scuno la propria bandiera.   E per ultimo gran fuoco variato d’artificio, col quale  s’illuminerà il «gran tempio situato innanzi alla porta  principale dell’anfiteatro. Oltre i fuochi del Bengal vi  sarà una continua esplosione di colpi di cannone e di  bombe.    5    Straordinario, equestre, pirotecnico, areosta^  tico spettacolo che darà la compagnia di  Alessandro Guerra il 5 giugno 1851 .   Il suddetto darà equestri esercizi unitameute a corse  di jockeys a cavallo, esperimenti areostatici e fuochi  artiOciali; detto spettacolo sarà diviso come segue:   Grand’entrata di tutti gli artisti della compagnia, che  col corredo di due bande militari eseguiranno il giro di  tutto Tanfiteatro.   I. Gara a gran carriera sopra piccoli cavalli eseguita  da quattro giovinetti allievi, che dovranno percorrere  per tre volte l’intera Arena ad uso de’fantini. II primo,  che ira d’essi arriverà al palio avrà in premio una ban-  diera   e fu Rodolfo Guerra.   II. Corsa dei jockeys inglesi a cavallo, dovranno essi  compiere tre giri intorno alla spina ovale, ed i primi  tre, che arriveranno alla meta, dovranno cimentarsi in  un’ altra corsa pure di tre giri per disputarsi i premi.   III. Corsa di quattro madamigelle, che percorreranno  tre volte l’Arena: le prime due, che giungeranno alla  meta, dovranno eseguire altri tre giri per ottenere la  bandiera d’onore.   Premiata Elisa Schier.   I   IV. Verranno innalzati in aria alcuni palloncini col  mezzo del gas idrogene, che non saranno discari agli  spettatori.   V. Corsa di cinque cavalli a dorso nudo, ed a gran  carriera del giovine Giorgio Cocchi, eseguendo tre giri  intorno la spina ovale.   VI. Corsa dei tre jockeys a cavallo risultanti i primi  nella corsa precedente per determinare fra loro i premi,    — 67 ~   pel primo di ausi. lir. 3oo — pel secondo 2oo — pel  terzo lOo, i vincitori furono;   Proprietarj de* cavalli.   Sperati Luigi. Mreght William. Merlo Giuseppe.  Jockey s.   Brunelli Pietro. Giansì William. Gambarino Giovanni.   VII. Giuochi di Troja di tre cavallerizzi eseguili in  piedi sopra due cavalli, ed a gran carriera percorreranno  tre volte Tampio circo assegnando al primo uUa ban-  diera d’onore.   Premiato Bartolomeo Volani.   Vili. Altro esperimento areostatico coll’ascensione d’un  pescatore col pesce rombo.   IX. Tenzone dei due artisti sopra tre cavalli a gran  corso, eseguiranno essi tre giri, ed il primo che arriverà  al palio otterrà una bandiera d’onore.   Premiato Bartolomeo Volani.   Al termine dello spettacolo l’anfiteatro presenterà quasi  un nuovo orizzonte pel magnifico fuoco d’artificio opera  d’un artista romano, restando in un istante illuminalo  da fuochi di Bengal.    Equestre spettaeolo variato cogli Elefanti,   La compagnia del cavallerizzo Benedetto Tourniaire  nel 3i luglio i83i, ottenuta la superiore permissione  di fare nel soprannominato giorno un interessantissimo  trattenimento in questo grande anfiteatro, si propone  essa di segnare cosi fatta avventurosa circostanza col-  l’offei-ta d’uno spettacolo d’Equitazione varialo con di-  vertimenti, che nulla avranno di comune con quanti al-  tri, se ne sono dati finora.   I. Grande entrata di tntti gli artisti, che col corredo  di banda militare, e di trombettieri militari a cavallo,  eseguiranno il giro di tutto l’anfiteatro.    — 68 -   li. Gara a celere corsa di quattro giovinetti vestiti di  jockeys inglesi, percorreranno tre volte il circo, ed il  primo de’quali arrivato al palio riceverà la bandiera.   Il vincitore Nicolò Moro.   III. Corsa di otto contadini i quali correranno tre  giri, ed i primi quattro, che giungeranno alla meta,  dovranno nuovamente in un’ altra corsa disputarsi tre  premj.   IV. Tenzone di due Greci che sopra due cavalli a  schiena nuda per due giri, eseguiranno nel secondo giro  il salto di due barriere, ed il vincitore avrà una bandiera  d’onore.   Il vincitore fu Luigi Tourniaire.   V. Esercizi all’Inglese eseguiti da sei cavallerizzi asse-  gnandosi ai primi due, che arriveranno alla meta due  premi; al primo un pajo speroni d’argento, ed al se-  condo un anello d’oro. I vincitori sono:   Primo Luigi Naicase.. Secondo Carlo Reichard.   VI. Corsa di quattro damigelle sul cavallo, col pre-  mio d’un braccialetto e un pajo d’orecchini d’oro. Vin-  citrici:   Prima Adelaide TourniAire. Seconda Maria Collet.   \II. Corsa di quattro artisti ciascuno in piedi sopra  due cavalli col premio d’un pajo speroni d’argento e  d’un anello d’oro. Vincitori:   Primo Francesco Lavelliè. Secondo Luigi Tourniaire,   Vili. Corsa dei primi quattro contadini vincitori, che  nuovamente percorreranno con tre giri l’anfiteatro per  disputarsi 1 premj, pel primo aust. lire 200, secondo  i 5 o, terzo 100. Vincitori:   I. Pietro Bianchi, lì. Luigi Cattaneo. 111 . Felice Ronchi.   IX. Ricomparirà Luigi Tourniaire, stando in piedi  sopra due cavalli a dorso nudo manovrando altri quattro  cavalli.    X. Esercizi di quattro Cosacchi col premio d’itn oro-  logio d'oro, ed uno d’argento. Vincitori:   Primo Francesco Tourniaire. Secondo Carlo Delneccui.   XI. Grande pompa trionfale con due Elefanti magni-  ficamente ornati e montati da madamigella Adelaide  Tourniaire, e da Mattias Steffani.   XII. Chiuderà lo spettacolo quattro archi trionlali  illuminati d’un fuoco d’artifizio.    Grandioso spettacolo intitolato Vincendio di  Rokeby, pel 22 agosto 1851 .   Sarà costruito in mezzo dell’arena un magnifico ca-  stello d’ordine gotico-inglese, lungo cinquanta braccia,  proporzionatamente largo ed alto, della forma d’un ot-  tangono oblungo con quattro torri agli angoli.   La parte principale dello spettacolo consisterà in una  manovra in grande, eseguita nel suddetto castello dive-  nuto preda delle fiamme, da pompieri veterani di questa  città, cioè quelli che hanno servito in questo corpo, sotto  ottima direzione, la qual manovra sola durerà per lo  meno un’ora ed un quarto, offrendo ad ogni istante i  più superbi e variati colpi d’occhio, finché le quattro  torri ed altre parti del castello cadranno col fragor del  tuono, diffondendo una luce vivissima, il che unita-  mente ad un combattimento al di fuori del castello,  offrirà un colpo d’occhio de’più imponenti che si pos-  sono immaginare.   Gl’incidenti dello spettacolo consisteranno in un bom-  bardamento ed espugnazione del castello, in diversi  combattimenti interni ed esterni, marcie ed altre azioni  mimiche con musica scelta espressamente a tal uopo.   Agiranno in questo straordinario spettacolo oltre il  corpo suddetto di pompieri un corpo di castellani, un  corpo di banditi, un corpo di truppe regolari con arti-     gìieri condotti da diversi capi, un seguito di damigelle  di Matilde, signora del castello di Rokeby, tutti vestiti  ed armati analogamente.   Valentissimi artisti gareggieranno, affinchè lo spetta-  colo sia degno del magnifico anfiteatro, nel quale viene  rappresentato, e possa divertire, e fors’anco sorprendere,  questo coltissimo pubblico e quest’inclita guarnigione  sempre giusti nel pronunciare i loro giudizj.   11 grande spettacolo, che si doveva dare jeri 22 ago-  sto nell’Arena di questa città vi attirò molto concorso  di spettatori.   La riuscita non avendo corrisposto all’aspettazione, il  Pubblico manifestò la sua disapprovazione con grida, e  la parte meno educata ridusse in pezzi le sedie e le ta-  vole di cui erano muniti i sedili. La maggior parte però  degli spettatori si disponeva già tranquillamente alla  partenza, quando apertesi tutte le porte per la sortita,  una moltitudine del basso popolo si presentò al di fuori  per entrare nell’anfiteatro, dove voleva distruggere per  vendetta il fiuto castello di Rokeby, argomento dello    spettacolo.   Le guardie militari essendo accorse per Impedire que-  sto pericoloso accesso della moltitudine tumultuante, ven-  nero investite a colpi di pietre^ per cui alcuni soldati  ed impiegati rimasero feriti.   Un distaccamento militare dopo aver resistito per lungo  tempo alla sfrenatezza della plelie, tornati vani i tentativi  per allontanarla, nè potendo più oltre difendersi, inco-  minciò daU’cseguire esplosioni di fucile in aria, per in-  cutere timore, ed infine non avendo ottenuto effètto al-  cuno, ed incalzando sempre più la moltitudine, fece sca-  riche a palla.   Un individuo venne così sgraziatamente colpito amorfe,  ed altre dieci più o meno gravemente feriti.   La moltitudine allora si disperse, ogni tumulto, che  d’altronde limitossi alla sola località dell’anfiteatro cessò,  e questo disordine non ebbe altre conseguenze sulla tran-  quillità pubblica, la quale era in tutte le altre parti  della città nella medesima sera^ come all’ordinario per-  fetta.    ~ 71 —    Spettacolo equestre eseguito da Alessandro  Guerra il 15 giugno 1834 .    Consistente nella corsa delle bìglie — nella corsa dei  Jockeys a cavallo — Corsa di Giorgio Cocchi sopra cin-  que cavalli a dorso nudo — Corsa di quattro dami-  gelle vestite alll’Amazzone col premio d’uu’elegante sciarpa  che l’ottenne   Leonilda. Carrara.   Forze da^Gladlatori sopra cavalli, eseguiti da Antonio  Brand e Gaetano Ciniselli — Esercizi di Troja, eseguiti  da quattro cavallerizzi col premio d’una ripetizione d’oro  ottenuta da   Giorgio Cocchi. >   Avrà fine lo spettacolo con un dilettevole fuoco d’ar-^  tificio terminante collo scoppio d’una batteria.    afonie e GogwoiM'6  ?ei. 5'x'Opwe^oW'j   Dei Oai’idli'   elGoiite 6 Gogirowve'  De^Pi clbiKti^*  e 5ocke^A   IH/   ailomiMOute^e  De-E ^teiwto  iw/ cHauA.   CO   RSA BELLE BIGHE.   1    Sperati Giuseppe   Rovelli Gaetano   I.   5oo   Consoni Francesco   Yimercati Luigi   \   II.   200   CORSA DEI JOCR   EYS.    Guerra Alessandro   Ciniselli Gaetano   I.   3oo   Suddetto . . .   Volani Bartolomeo   II.   200    72 *“    Spettacolo equestre del detto Guerra il 22  giugno 1 854 ,   Consistente nelle corsa delle bighe — Corsa dei fan-  tini a cavallo — Corsa di tre damigelle sopra due ca-  valli pel premio d’tma spilla di diamanti e corona d’al-  loro, la vincitrice fu   Leonilda Cariura.   Altra corsa di Giorgio Cocchi dirigendo sette cavalli  Esercizi dei Gladiatori — Corsa di quattro dami-  gelle a cavallo col premio d’un anello vinto da   Luigia Letard,   Avrà fine lo spettacolo con un fuoco artificiale, re-  stando illuminato l’Anfiteatro da fuochi di Bengal.    eTCtfiue e Oo^u/diue  Sei/   dei Oa(;ixl^   eHaoitie e Oo^uoiu'e   e del ^ oaitiiu   ^vatMO   Uh   ’^om/movXaK/e  deE ^velino   IH cllou/A.   CORSA DELLE BIGHE,    Sperati Giuseppe   Rovelli Gaetano   I.   5oo   Consoni Francesco   Vimercati Luigi   II.   300   CORSA DEI FANTINI A   CAVAI   LO,   De Micheli Frane.   Ciniselli Gaetano   I.   aSo   Guerra Alessandro   Volani Bartolomeo   II.   i5o   Grisetti Carlo ,   Cozzi Giuseppe.   III.   100    I   t-      re .¥         I <   I      t    V:    ■   v:"     spettacolo    Consistentt  tini a cavalle  valli pel prei  loro, la vinci   Altra corsa  »— Esercizi d  gelle a cavali   Avrà fine ’  stando illumi    (Set ^topwela.  deir Qrava^    Sperati Giusef  Consoni Frane   CORSi   De Micheli Fri  Guerra Alessat  Grisetti Carlo    HVC       ■ i?    fU!-;   .V r'II’^ ■ ■ '' ' ■- ■ ' '•■■    -V **    7 ■ , 1'   I v >: t   ( ; i ;   l . i - .   ; ■ i ' ■ , ^ '   ' ; , ' ■   ■' ' '   / ^ 4^3   -> ,   ' i' •    THE GETTY (£tiìfii   ììbrarv o

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