The Grice Club

Welcome

The Grice Club

The club for all those whose members have no (other) club.

Is Grice the greatest philosopher that ever lived?

Search This Blog

Wednesday, September 1, 2021

Grice e Baratono

 Critica dei valori ed estetica metafisica. Psicologia critica dei valori e metafisica estetica. Carissimo Groppali » Nella tuapubblicazionedaltitoloPsicologia socialeepsic.collettira, trovo rammentato un mio articolo (comparso nel quarto fascicolo del l'Archivio di Psic.coll.).con queste parole (pag.29):   RASSEGNA DI SOCIOLOGIA E SCIENZE AFFINI 303 citato;non posso fare comequel buon figliuolo di Renzo Tramaglino, che, a sentir dire che la sua Lucia era una « bella baggiana »,per amor dell'epiteto lasciava passare il sostantivo. » Lasciami invece un po'brontolare contro la seconda parte del tuo giu dizio.E,quantunquein fatto di scoperte scientifichenessuno sipossa dire assolutamente il primo scopritore, permettimi di dare al Sighele quelch'èdiSighele,ea me quelchesembramio. » Perilnostrocaso,lascopertapiùimportante,acuisonogiunti questi autori, è la semplice constatazione del fatto, che gli atti estrin secanti la emozione d'un individuo riproducono in altri individui ana loghe emozioni ed atti volontari. » Ebbene:primaepiùcompletamentediquegliscienziati,loSpencer era pervenuto alla medesima legge con la sua teorica della simpatia ; e per di più aveva spiegato il fatto diquella suggestione con la ragione sociale, osservando che un atto emotivo non potrebbe suscitare nei pre senti un sentimento corrispondente se non vi fosse stata l'esperienza propria o atavica che avesse associato quell'atto all'emozione reale uni. tamente sofferta; trovandone perciò la genesi nella convivenza sociale, per essere gl'individui associati sottoposti alle medesime cause di pia cere e dolore. » Adunque io nel mio studio potevo passarmi di citare altre teorie, oltre quella spenceriana, quando ridussi il fenomeno collettivo a feno meno simpatetico. E fin quinon ho fatto,nè ho detto di fare,nessuna scoperta:ma soltantohoapplicatolaleggespencerianaaunnuovogruppo di fatti,da Ini non considerati specialmente.Ripeto: ionon ho sostenuto c o m e m i a s c o p e r t a , m a h o s o l t a n t o a c c e t t a t o e m e g l i o d i m o s t r a t o , c h e il fatto psichico del delirio collettivo ha per sostrato il giuoco delle emo zioni e rappresentazioni, cioè il fatto simpatetico. » A questa domanda non poteva rispondere nè il Sighele, che non è mai entrato nel campo della psicologia generale,nè,come si sa, lo Spen cer e gli associazionisti,che si contentavano di descrivere il fatto, ridu cendolo a uno schema associativo,ciòche,come spiegazione,ha ilvalore di una tautologia, senza svelarne il meccanismo, cioè il rapporto fra gli elementi;né imaterialisti,che nedavanouna ipoteticaspiegazioneana tomo-fisiologica, senza entrare nella pura psicologia. >Dall'altraparte,rispondereaquelledomande significatrovarele ragioni ultime e più generali del fenomeno collettivo ; vale a dire, ridurlo completamente . » Questo ho tentato io di fare; di qui comincia il mio studio genuino. Me ne sono vantato? ho soltanto asserito che tentavo di muovere un  » Il Sighele intui, che i fatti caratteristici della emozione di una folla si possono ridurre a qualcosa di più generale,ov'entri quella facoltà dell'imitazione, quella suggestione, con le quali altri avevano spiegato il contagio morale; perciò egli, se malnon ricordo,senza nulla aggiun gere diproprio, si riferì alle teorie di Bordère, Ebrard,Jolly,Tarde, Sergi, Espinas ecc. ecc. » Ho dunque accettata una legge,o,meglio,ladescrizione di un fatto generale,chesi potrebbe enunciare cosi: Negli individui associati,la percezione degli atticorrispondenti alle emozioni di alcuno destando in altri la rappresentazione di piaceri o dolori analoghi, suscita piaceri o dolori analoghi e gliatti corrispondenti. > In questo enunciato c'èqualcosa di mio.Ma non mi curo di metterlo in luce. Piuttosto ti rivolgo la domanda : osservato il fatto, lo Spencer ne ha trovato la ragione sociologica ; ma vi è qualcuno che ne abbia tro vato la ragione psicologica? Come una rappresentazione emotiva può diventare un'emozione attuale, condizione e stimolo di atti volontari ?   304 RASSEGNA DI SOCIOLOGIA E SCIENZE AFFINI passo nel cammino dellapsicologia collettiva:tu puoi scusarmene,perché conosci il tripudio di chi lavora per la scienza,che oggi è ancor l'unica nostra ricompensa. »Adunqueilrimanentestudio,larispostaaquelladomandaèmio: » 1.°Mio nelle premesse,che si riferiscono al libro Ifatti psichiri elementari, dove dimostravo che : « La legge più generale della psiche è data dalla serie dei fatti emotivo -conoscitivo -volitivo, quando si con sideri questa come l'espressione di un rapporto,per cui ilprimo termine rappresenta l'energia determinante degli altri »; » 3.° Mio nell'applicazione alfenomeno collettivo, dove le multiple rappresentazioni emotive devono agire sopra ognuno degli individui come altrettante emozioni reali attenuate, ma accumulate sulla prima; onde l'esaltazione propria della folla. » Tutte queste tesi sono diverse da quelle sostenute e dall'intellet tualismo e dal volontarismo. » Riepilogando: il Sighele giunse a ridurre il fenomeno collettivo a un fatto generale enunciato come legge ; e lo Spencer aveva dato la spie gazione sociologica di questo fatto : m a , perchè vi fosse una spiegazione psicologica, bisognava aver trovato non solo l'associazione,ma anche il rapporto tra gli elementi associati ;il quale rapporto di dipendenza, cioè di condizioneestimolo,doveva,perridurrecompletamentequel fenomeno, coincidere col rapporto o legge più generale della psiche. Questo ho cer cato difare: e, poi che in modo particolare avevo stabilita la serie dei fatti psichici veramente elementari e illoro rapporto,cioèla legge psi cologica generale, anche particolare doveva riuscire l'inferenza al fenomeno collettivo. » Non posso,egregio e carissimo amico, riassumere in poche pagine quelloche,agiudiziomio edaltrui.ègiàtroppostrettamenteriassunto ne'mieilavori.A te,che liconosci, eche possiedi un forteingegno intuitivo, basterà questo richiamo; e spero che ti persuaderai, che il Sighele restaugualmente uno de'nostri migliori scienziati,anche senza regalare a lui,che non ne ha bisegno,quelle due o tre pagine con le quali si termina il mio studio. » Spero ancora più fervidamente, che tu non mi dia del noioso e del l'immodesto per questa mia lettera,e che sempre mi creda il tuo

No comments:

Post a Comment