Monday, May 16, 2022

 carbonara 


L’oratore, è vero, contrappone ancora una volta  qui il carattere germanico al carattere neolatino e spe¬  cialmente al francese, per concluderne che non bisognava  aspettarsi certo da un Napoleone, strangolatore della na¬  scente libertà della Francia rivoluzionaria, l’attuazione del  regno di giustizia che l’architetto del mondo affidava invece  al popolo tedesco; ma ciò attesta anche come il filosofo pa¬  triota del 1813 fosse sempre sotto la medesima ispirazione  che lo animava veut’anni prima nel suo entusiasmo per la  rivoluzione francese; e, malgrado tutte le apparenze in con¬  trario, è sempre la medesima ispirazione quella che tra¬  spare nel Disegno ili uno scritto politico della prima cera  Ì813 ( 2 ), destinato a illustrare il proclama del re di Prussia  “ Al mio popolo „ : quivi il Fichte, se, dinanzi al pericolo  mortale che minacciava la nazione tedesca, riconosce la  necessità di porle a capo come despota sovrano (, Zwingherr)  il re di Prussia, uou perciò rimane meno fedele al suo ideale  democratico; per lui — ha dovuto riconoscerlo lo stesso    (*) Veber den Begriff des wahrhaften Krieges (Summit. IVerke, IV,  pp. 409-414).   (*) 4 «a dem Entwurfe zu etnei- politischen Schrift ini FruhUnge  1813 (Stimma. Werke, VII).       — xxrt —     Treifcscbke (') — la "Repubblica, senza re, senza principe,  senza signori, è sempre il vero Stato di ragione. 

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